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sabato 19 settembre 2009

SCHOOL GARDEN


Minerbio, 19 settembre 2009
Gent.mo Sindaco Le scrivo per illustrarle una proposta che, a mio avviso, sarebbe interessante per avvicinare i nostri giovani alla natura.
L’idea sarebbe quella di istituire, come si è già fatto in altre città italiane, un cosiddetto “Orto Scolastico”.
Tale realizzazione consentirebbe di sviluppare l’educazione alimentare ed ambientale nelle Scuole d’Infanzia e nella Scuola primaria, oltre che i princìpi cardini della salvaguardia dell’ambiente e della sua biodiversità.
Il progetto di creazione di un orto, di uno School Garden, potrebbe vedere l’interessamento di sponsor presenti sul territorio, che magari possano fornire l’appezzamento di terreno adatto allo scopo, così come di Aziende agricole, che possano occuparsi degli aggiornamenti necessari per gli insegnanti.
Si potrebbero coinvolgere i promotori di progetti sull’educazione ambientale ( che oggi è riconosciuta come attività scolastica ) come appunto il Comune stesso, che potrebbe interpretarne il ruolo, come la Regione, il Consorzio Agrario, le Cooperative agricole, le Associazioni agricole o le Associazioni di agricoltori ( CIA, Coldiretti ) Si potrebbe anche creare un’associazione nonni-genitori, che permetta ai volontari di prendersi cura dell’orto in modo continuativo, mantenendolo attivo tutto l’anno.
In alcune realtà presenti e attive nelle Scuole Italiane sono i ragazzi stessi che, durante l’estate, tornano nell’orto della scuola, accompagnati magari dai nonni, per annaffiare, accudire le piante, raccogliere i frutti.
Con il tempo si potranno incentivare i giovani studenti, mediante concorsi a premi, che gratifichino
le loro realizzazioni di produzioni agricole, allo scopo di avvicinare sempre di più gli studenti alla natura e ai princìpi necessari alla sua salvaguardia.
A tale proposito, ci si può riferire, come punto di partenza, alle esperienze consolidate di persone come Gianfranco Cavalloni, “padre” degli orti didattici in Italia, che rappresenta il miglior punto di riferimento per chiunque desideri emularlo in questa nobile impresa.
E’ l’artefice dell’iniziativa chiamata Rete Italiana delle Scuole di Ecologia all’Aperto ( RISEA ) ed ha come obiettivo la diffusione nelle scuole del progetto “Orti di pace, sentieri della biodiversità, contadini custodi”.
Dal punto di vista normativo, è possibile intraprendere questa iniziativa; è sufficiente inserire l’orto tra le attività didattiche previste nel cosiddetto Piano dell’offerta Formativa ( POF ).
La legge sull’autonomia scolastica prevede oltretutto il15 % del curriculum scolastico locale.
Vorrei anche aggiungere che, a parte questa iniziativa, il comune potrebbe individuare aree di Sua proprietà da assegnare ai cittadini come orti urbani.
In questo periodo di crisi, infatti, molte città italiane ed europee si stanno muovendo in questa direzione.
Dando la precedenza ai pensionati e alle famiglie a basso reddito, si potrebbero fare graduatorie, perché i cittadini abbiano la possibilità di accedere a questi appezzamenti di terreno, al costo di un modesto canone annuale, per compensarne l’utilizzo, e l’uso dell’acqua.
Di entrambe queste iniziative il Comune trarrebbe un enorme vantaggio, in termini di attivismo culturale, di fattiva intraprendenza sociale, e con riscontri politici di esito notevolmente positivi.
Elenco di seguito solamente alcune delle realtà già esistenti da tempo in Italia che operano in questa
direzione.
Asti - Orti di Pace
Monte Pallano ( Chieti ) - Progetto : Un orto di classe Scuola dell’Infanzia di Nave - Lucca
Orti alle famiglie, anche non pensionati - Genova
Orti alle famiglie, anche non pensionati - Milano
Progetto Orto delle Meraviglie
Ravenna - L’orto studentesco
Ripa Bianca - Jesi – Orti biologici dei Nonni
Roncofreddo - Orto dei ragazzi
Scuola Primaria “Elsa morante” - Reggio Emilia
Trichiana ( Confos ) - Progetto Orto AlpinoValbelluna – Belluno
Cordiali saluti,

Emanuele Bartoli

Allego lettera che tratta lo stesso argomento, spedita il 13 luglio, alla quale non è ancora stata data una risposta. LINK

3 commenti:

  1. Sarebbe troppo bella questa iniziativa.

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  2. Chi è d'accordo con questa iniziativa, può scrivere una mail al Sindaco, appoggiandola...
    Poichè l'unione fa la forza, possiamo costringere le istituzioni ad ascoltarci, a prendere almeno visione di quanto proponiamo, e di indurli ad abbandonare il loro sistematico
    atteggiamento di arroganza.
    Dissenso

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  3. Mi rendo disponibile a fare, se fosse necessaria, dopo l'auspicabile colloquio con il Preside, una raccolta firme, per dare maggiore forza a questa iniziativa.

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