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sabato 17 ottobre 2009

Lettera aperta al Sindaco di Minerbio.

Oggi ho potuto constatare come si possa manipolare l’informazione quando si sia in posizione privilegiata per poterlo fare.
Mi riferisco a ciò che viene stampato sul periodico Prometeo, organo di stampa dell’Amministrazione Comunale di Minerbio.
Nell’ultimo numero, infatti, quello del mese di ottobre 2009, in prima pagina c’è un articolo che in apparenza sembra essere una offerta di dialogo, fatta da un sindaco che, come anche proclamato in campagna elettorale, si prodiga per la trasparenza e il dibattito.
Si legge infatti che a tutte le domande, anche a quelle più inutili o polemiche viene data una risposta documentata e completa.
Già da questa frase si evince che
il Sindaco etichetta come inutile o polemico ciò che urta la sua suscettibilità.
Questa affermazione, questa distinzione tra la tipologia di domande, che lui cataloga a seconda del suo indice di gradimento, esplica in maniera inequivocabile la sua arroganza di fronte a cittadini che, comunque, si sono rivolti a lui come interlocutore, per porre dei quesiti che, in quanto tali, hanno la pretesa di rivestire un ruolo di importanza per chi li pone.
Comunque il Sindaco, nonostante questa classificazione, dice di rispondere a tutti, in maniera documentata ed esauriente…
E si lamenta anche che qualcuno, divulghi falsamente che le risposte siano insoddisfacenti, o peggio ancora, non siano fornite.
Il caso vuole che io stesso sia testimone, nella nostra civile Minerbio, che accada proprio ciò che il Sindaco nega con veemenza.
Ho scritto al primo cittadino varie mail.
Alle prime, ho ricevuto risposta, dopo due mesi, e solo dopo aver minacciato sempre a mezzo mail di diffondere tramite il mio blog il suo comportamento a riguardo, non certo confacente a quanto proclamato in campagna elettorale.

Ultimamente, e precisamente il 12 Settembre 2009, gli ho riscritto a proposito di un argomento che, come cittadino, mi colpisce direttamente.
Ho chiesto cioè spiegazioni sul perché il tanto decantato rifacimento del ‘salotto buono’ sia stato fatto in maniera sbagliata, sia per quanto riguarda l’installazione della nuova illuminazione, sia per la pavimentazione.
Sono state infatti montate ‘ex novo’ delle lampade a incandescenza, anziché delle lampadine a ‘led’, che appartengono ad una tecnologia oggi universalmente riconosciuta come la meno costosa, la più affidabile, e la meno inquinante.
Il nuovo lastricato, invece, camminandoci sopra, è attaccaticcio, e le scarpe fanno fatica a scorrere in una normale camminata.
Gli chiedevo allora che tipo di materiale avevano usato, e auspicavo che il fenomeno fosse passeggero, stante la recente posa.
Vedremo in futuro, l’estate prossima cosa succederà.
A proposito, le lampade ad incandescenza sono diventate fuori norma per effetto di una legge europea , dal 1 settembre 2009, e solo l’Italia di Berlusconi ha prorogato di un anno la loro vendita.
Il sindaco quindi si allinea, riguardo alle lampade dell’illuminazione pubblica, non tanto all’Europa, quanto al governo di centro-destra.
Ciò è singolare per un rappresentante della sinistra, ma ci adeguiamo forzatamente allo stato dei fatti.
Comunque, a questa mia richiesta di chiarimenti, legittima e sollecitata dal Sindaco stesso e dalla sua affannosa proclamazione di ricerca di dialogo,
non sono seguite risposte di alcun tipo, né telefonate (avevo lasciato il numero di cellulare)…niente.
Non pago, il 19 settembre 2009 ho riscritto, non per amore di polemica, ma per indicare una iniziativa che si potrebbe attuare nelle scuole di Minerbio, per avvicinare i bambini alla natura, e cercare di infondere loro una maggiore attenzione all’ambiente naturale, prodromo di un futuro rispetto alle problematiche dell’ecologia.
Mi sembrava che fosse una idea costruttiva, tant’è che l’ho pubblicizzata nel blog, ed ho avuto un riscontro positivo, incontrando infatti l’approvazione di una lettrice che, facendo sua l’iniziativa, si è impegnata in tale senso, parlando con le maestre, e interpellando il Preside della scuola frequentata dalla sua bambina.
L’impatto con i bambini e le maestre è stato positivo, ed ora si attende solo l’approvazione del preside.
L’unica figura istituzionale che, interpellata a riguardo, non si è nemmeno degnata di rispondere è proprio quella del Sindaco, nonostante le roboanti affermazioni che si sente in grado di fare, forte della cassa di risonanza di Prometeo.
Ecco perché ho accennato all’inizio del discorso alla manipolazione dell’informazione.
Perché i fatti sono questi, e ci sono le mail a provarlo, le date, le richieste.
Io non insisto.
Registro questa indubbia mancanza di disponibilità del Sindaco, pubblicizzandola, e tratterò dei problemi del territorio, così come delle cose piacevoli, o delle iniziative, delle proposte dei cittadini, della cultura, dell’arte, dello sport, e di quant’altro, solo attraverso il blog.
Non ci sarà quindi alcun dibattito, in quanto palesemente rifiutato proprio da quel Sindaco che, in campagna elettorale, ne faceva un cavallo di battaglia.
Constato che la giovane età del Sindaco non gli ha impedito di divenire in breve tempo un veterano della politica, e dei mezzi che universalmente gli addetti ai lavori usano per crearsi proseliti nella popolazione, per poi disattenderli al momento opportuno.
L’importante è ‘cavalcare la tigre’, come predicava Codreanu, filosofo di una ideologia che non dovrebbe appartenere allo status mentale e politico del sig. Lorenzo Minganti, ma che indubbiamente riveste, in un politico, un facile stereotipo da interpretare.
Lascio a chi legge le varie considerazioni, aggiungendone una io, a proposito di quanto pubblicizzato da Prometeo : non si evince da alcun articolo la volontà di creare una fattiva e costruttiva partecipazione alle attività di interesse sociale, culturale e ludica, alla base della formazione giovanile.
Tutto ciò che viene evidenziato sotto forma di attività per il tempo libero è a pagamento e certamente non a costi simbolici.
Se questa è la politica del Comune possiamo iniziare a fasciarci la testa, soprattutto in questo periodo di crisi.
Vorrei inoltre porre all’attenzione del Sindaco i post scritti senza avergli indirizzato alcuna mail (vista la sua indisponibilità), e cioè quelli riguardanti il Parco pubblico, e le pensiline fantasma alle fermate dell’autobus.
Grazie Signor Sindaco di Minerbio
Lorenzo Minganti,
e … mi raccomando…non si affanni…non aspetto la sua risposta.
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E.B.
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