Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

domenica 8 novembre 2009

Nicola Armaroli, l'agricoltura, e le biomasse.

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Giovedì 5 novembre 2009 c’è stato l’atteso incontro con il divulgatore scientifico Nicola Armaroli, per la presentazione del suo ultimo libro : "Energia per l’astronave Terra".

Dopo il discorso iniziale del Sindaco che, approfittando dell’occasione, si è esibito nel suo solito siparietto di campagna elettorale del tipo : io sono bello e bravo, e ho fatto tante cose per voi, tutte giuste e in favore dell’ambiente, finalmente il pubblico ha potuto godere appieno della presenza e delle parole del Dr. Armaroli.

La serata è stata piacevole, immersa in una narrazione fluente del relatore, svincolata da termini tecnici e da preziosismi lessicali, alla portata di chiunque volesse assimilarne i contenuti.
Le tematiche espresse mi hanno trovato in completa assonanza di intenti, e in totale simbiosi con le stesse tesi eviscerate nel corso della serata, e spero che esse possano diventare uno sprone per coloro che stanno maturando una coscienza ecologica.
L’attenzione rivolta a questi delicati problemi infatti, che coinvolgono tutti noi, e la diffusione del concetto di pericolosità e di inutilità dell’avvicinamento al ‘nucleare’ deve rimanere alta, a difesa dell’ambiente, per noi e per i nostri figli.
A fine presentazione c’è stata una breve discussione tra il relatore e il pubblico, e mi ha colpito una domanda fatta da un agricoltore al Dr.Armaroli.
Gli si chiedeva, in sintesi, la sua opinione sulla produzione di biomasse, da cui ricavare energia.
Il primo ricercatore del CNR di Bologna, Dr. Armaroli, si è espresso molto chiaramente, asserendo che gli agricoltori devono essere produttori di cibo, e non produttori di energia, o tutt’alpiù dedicare a questo settore solo gli scarti della produzione totale.
La sua risposta mi ha molto sollevato, perché concordo perfettamente con la sua visione etica del problema.
L’umanità cresce di numero in maniera esponenziale, e l’agricoltura è seriamente minacciata da una serie di problemi causati da una continua antropizzazione del territorio, per cui distaccare la produzione di cibo per orientarla verso scopi diversi dall’alimentazione sarebbe, a mio parere, un crimine, o comunque una cinica presa di posizione nei confronti degli abitanti del pianeta che soffrono la fame.
Ricordo a coloro che non ne siano a conoscenza che il Dr. Armaroli ha pubblicato due libri : “Energia oggi e domani” nel 2004, e l’ultimo, edito nel 2008, dal titolo : “Energia per l’astronave Terra”.
Di seguito, elenco alcuni chiarimenti, tratti da Wikipedia, sul significato di biomassa.

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Per biomassa si intende l’insieme di quei materiali di origine organica, animale o vegetale, che non abbiano subìto alcun processo di fossilizzazione.
La fossilizzazione è l'insieme dei processi biologici ed ambientali che, modificando i resti degli esseri viventi, e impedendone il loro disfacimento, li trasformano nel prodotto chiamato appunto fossile.
Più genericamente, il termine si applica all'intera storia di tali resti fino al loro ritrovamento.
Quindi il petrolio, il carbone e gli altri combustibili fossili, pur essendo di origine organica non possono essere definiti biomassa.
Il termine è spesso utilizzato per parlare di fonti di impianti a biomassa per la produzione di energia.
Il contenuto energetico dei diversi materiali può infatti essere sfruttato per produrre energia, costituendo un sostituto ai combustibili fossili, ottenendo emissioni di anidride carbonica molto inferiori e ambientalmente sostenibili.

Dalla fermentazione dei vegetali ricchi di zuccheri, come canna da zucchero, barbabietole e mais, spesso prodotti in quantità superiori al fabbisogno, si può ricavare l’etanolo o alcool etilico, che può essere utilizzato come combustibile per i motori a scoppio, in sostituzione della benzina.
Dalle oleaginose (quali girasole, colza, soia) si può ottenere per spremitura il cosiddetto biodiesel.
Tramite opportuno procedimento è inoltre possibile trasformare le biomasse di qualsiasi natura in BTL (Biomass to liquid), un biodiesel, ottenuto appunto da materiale organico di scarto o prodotto appositamente con colture dedicate.
Lo sfruttamento di nessuna di queste fonti può comunque prescindere da valutazioni sull'EROEI complessivo, ossia sul rapporto tra energia ottenuta ed energia impiegata nella produzione
Il ritorno energetico sul suo stesso investimento, più comunemente noto come EROEI (o EROI), acronimo inglese di Energy Returned On Energy Invested (o Energy Return On Investment) ovvero
energia ricavata su energia consumata, è infatti un coefficiente che riferito a una data fonte di energia ne indica la sua convenienza in termini di resa energetica.
Esistono diversi tipi di BTL :
il bioetanolo, il biodiesel, il biometanolo, il biodimetiletere, gli idrocarburi sintetici, il bioidrogeno, gli olii vegetali.
In un paese come l’Italia, in cui il sole e il vento rappresentano una ricchezza inesauribile, costante, gratuita, e non inquinante, le ricerche verso la produzione di energia dovrebbero confluire in tale direzione, con incentivi per la produzione e la diffusione dei pannelli solari, l’incremento delle pale eoliche, a livello capillare sul territorio.

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Invece esistono, solo sporadicamente, alcune realtà isolate e il più delle volte frutto della tenacia di privati cittadini che ne hanno rincorso il progetto, spesso anche ostacolati dalle autorità “competenti”.
Il problema era, è, e rimarrà politico… dipendente com’è dalla strafottenza e dall’arroganza della classe dirigente politica, e dall’uso che i nostri amministratori fanno del potere che gli abbiamo dato.
Se costoro non verranno presi a calci nel didietro, se non impareranno che sono nostri dipendenti, che ricoprono le cariche ottenute solo perché devono fare i nostri interessi, se non capiranno che siamo stanchi di subire,e che stanno lasciandosi alle spalle i prodromi di un malcontento popolare diffuso a tutti i livelli della società…ebbene, faremo in modo che capiscano lo stesso…

Quando una corda si tira troppo, alla fine si rompe…

Io non voglio, come tanti che la pensano come me, che l’ambiente diventi una pattumiera, più di quello che è già, oppure un mero strumento di speculazione politica ed economica, e voglio….ripeto voglio, fortissimamente combattere contro chiunque cerchi invece di continuare questo stillicidio di delitti ambientali.

Il sindaco continua a bearsi del progetto scuola ecologica di Cà de Fabbri, che vedrà la luce tra due anni, se tutto va bene, mentre il presente, e la realtà che ci circonda adesso, in questo momento, è caratterizzato da una discarica a Baricella che vuole aumentare la cubatura… da una mancanza di raccolta dei rifiuti differenziata seria… da una totale mancanza di pannelli solari nelle strutture pubbliche… dall’assenza di una politica socio-culturale ecologica anche nelle strutture scolastiche… dall’arroganza dimostrata nell’attuazione del “rifacimento” del salotto buono (una mano di vernice bianca, e la posa di nuovi lampioni, con lampadine fuori legge)… il disinteresse totale sulla mancanza di marciapiedi in alcune zone del paese, e degli alberi che potrebbero trovarvi la sede appropriata…. il degrado imperante nel Parco Due Agosto, ridotto a una lattrina, sporca e pericolosa per le condizioni degli alberi in stato di abbandono.

La lista sarebbe ancora lunga, ma questo non scompone minimamente la flemma del primo cittadino, che invece di porsi con umiltà al servizio della collettività si gloria in continuazione e si incensa da solo, grazie anche alla compiacenza di Prometeo, il brogliaccio che rappresenta l’emanazione del suo alter ego.
Non ho detto queste cose in occasione della presentazione del libro del Dr. Armaroli per non metterlo in imbarazzo, sicuro che, comunque, i cittadini di Minerbio sapranno come comportarsi in occasione delle prossime elezioni.

E.B.

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