Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

mercoledì 2 dicembre 2009

IL SINDACO ASPETTA IL MORTO ! ! ? ?

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Il seguente testo è stato inviato, a ½ mail alle seguenti persone :
Al Sindaco del Comune di Minerbio, Sig. Lorenzo Minganti
Agli Assessori Comunali competenti
Al Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Minerbio, Sig. Enio Cerè
Al Comandante del Corpo dei Carabinieri di Minerbio
Al Comandante dei Vigili Urbani del Comune di Minerbio
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02 Dicembre 2009
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OGGETTO : SICUREZZA STRADALE
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Vi invio la presente copia del post che diffonderò sul blog :
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"http://lavocedelcittadinobologna.blogspot.com", a seguito di un grave episodio, che solo per caso, non si è trasformato in tragedia.
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IL SINDACO ASPETTA IL MORTO ! ! ? ?
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TRE BAMBINI SONO STATI INVESTITI DA UN’AUTO, IL 30/11/2009, ALL’USCITA DEL POST SCUOLA, SULLE STRISCE PEDONALI, A MINERBIO.
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Come nella sceneggiatura di un copione già visto, si è svolta ieri a Minerbio una rappresentazione reale di una scena che ricalca le caratteristiche di uno pseudo dramma dalle tinte inquietanti.
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Sì, perché dramma poteva essere, visto che tre bambini, accompagnati dalla mamma e dalla loro sorellina di 4 mesi, sono stati investiti da un’auto.
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Il fattaccio è avvenuto sulle strisce pedonali all’uscita del post scuola, a Minerbio, il 30/11/2009, verso le ore 17,30 circa.
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Il gruppetto familiare stava attraversando la strada, tutti mano nella mano, appunto sulle strisce, ed era già oltre la mezzeria della carreggiata, quando l’auto guidata da una persona che tra l’altro lavora a Minerbio, e quindi era a conoscenza del fatto che in quel punto ci fosse una scuola, sterzando all’ultimo momento, colpiva di striscio i bambini di sei e otto anni, passando anche con una ruota sul piede di uno di questi, e trascinando con sé il più piccolo, di 2 anni.
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Il piccolino è rimasto steso in terra immobile, strappando un urlo di dolore alla mamma che, angosciata si è subito prostrata vicino a lui, mentre gli altri due, da veri ometti hanno avuto il coraggio e la determinazione di prendere il porta enfant con la sorellina dentro e di portarlo al sicuro, al ciglio della strada.
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Subito è accorsa la folla, mentre il guidatore dell’auto investitrice scendendo dal mezzo, disperato, adduceva scuse del tipo : “non vi ho visti”, “mi dispiace”.
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Il bambino è rimasto cosciente, parlava con la mamma, ma non si muoveva, forse per lo choc, ed è stata chiamata l’ambulanza, che lo ha portato all’Ospedale di Bentivoglio per i necessari controlli.
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Sembra che, fortunatamente, e ripeto fortunatamente, non ci siano conseguenze per il piccolino, che dovrà essere tenuto, comunque, sotto osservazione per 48 ore.
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I fratellini saranno sottoposti oggi ad accertamenti clinici per verificare gli ematomi, ed eventuali danni subiti al momento dell’incidente.
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La mia riflessione su quanto accaduto, stante un enorme ringraziamento a qualsiasi forma di entità divina che forse ha protetto i protagonisti di questa brutta avventura, e che sono, per inciso i miei nipotini, va subito alle responsabilità insite nella vicenda.
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Certamente l’investitore non è l’unico artefice, ma una serie di concause lo accompagnano, senza per altro sminuirne la sua responsabilità.
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La solita frase “si poteva evitare” trova infatti in questa situazione il giusto e appropriato collocamento e l’applicazione ideale.
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Nel mondo civile infatti, che è riconoscibile peraltro appena fuori dai confini di Minerbio, esiste una particolare attenzione alle problematiche del territorio, tra cui tutta una serie di accorgimenti messi in atto al proposito di evitare incresciosi accadimenti, come quello appunto, in questione.
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Davanti alle Scuole ci sono impianti di illuminazione adeguati, che evidenziando la presenza di attraversamenti pedonali con potenti fasci di luce, ne permettono l’immediata individuazione anche da lontano.
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Alcuni cartelli luminosi sono stati appositamente studiati per rendere evidente agli automobilisti la presenza di passaggi pedonali e trovano ampia applicazione in tutto il mondo.
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E’ stata istituita a livello europeo una forma di intervento urbanistico denominata “zona trenta”, preposta alla moderazione del traffico nella viabilità urbana, che permette di canonizzare i limiti di velocità entro un massimo di 30 km orari nel suo percorso di applicazione.
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Per gli automobilisti più distratti, o indisciplinati, esistono anche i famosi “rallentatori” studiati per ‘costringere’ alla moderazione della velocità tutti coloro che, invece, non siano inclini a farlo.
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Solitamente andrebbero preceduti dalla presenza di “bande sonore”, la cui funzione sarebbe quella di provvedere ad informare l’automobilista in caso anche di scarsa visibilità, come nei casi di nebbia, che si è in presenza o in vicinanza di strutture come scuole, asili, o comunque di realtà che richiedono una guida attenta e moderata nella velocità.
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Il primo interprete dell’attuazione di queste precauzioni, e della verifica della protezione dei cittadini, soprattutto in presenza di particolari situazioni sul territorio, come nel caso della presenza di scuole, o asili, deve essere il Sindaco, in primo luogo, e le strutture preposte all’attuazione della sicurezza che a lui fanno riferimento.
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Governare una cittadina che risponda ai basilari requisiti di tutela ambientale in senso ampio, e di sicurezza stradale in particolare, dovrebbe essere per qualsiasi Primo Cittadino un fiore all’occhiello, sintomo di una simbiosi tra popolazione e istituzioni.
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Ribadisco ancora una volta che il lavoro del Sindaco e degli apparati politici da noi demandati a governare il territorio, deve essere improntato a politiche che si rifanno ad una interpretazione di un ruolo, che si riconosca in una simbiosi tra cittadino e istituzioni.
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A noi non interessano le battaglie partitiche, la faziosità, o le prevaricazioni di potere, ma solamente il benessere sociale, la sicurezza, la tutela dei lavoratori, l’assistenza ai meno fortunati, la realizzazione di opere di pubblica utilità, e tutto ciò che è possibile fare per raggiungere obiettivi che permettano alla comunità di vivere tranquillamente, in pace e in armonia.
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Non credo che sia compito del cittadino pensare a come evitare che il fatto che attraversare sulle strisce pedonali sia un pericolo, oppure che i vigili urbani siano presenti davanti alla scuola solo in due fasce orarie, e cioè all’orario di inizio delle attività scolastiche, e al loro termine.
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L’uscita dal post scuola, nella sua dimensione temporale, non è coperta dal servizio, poiché i vigili urbani sono assenti.
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Forse i bambini che dovrebbero usufruirne appartengono ad una categoria di serie B…?

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Si rileva quindi, inconfutabilmente, a carico del Primo Cittadino, Sig.Lorenzo Minganti, e ai suoi collaboratori, la responsabilità di :
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Mancanza assoluta di strutture atte alla sicurezza dei cittadini, in particolare nei pressi dell’Istituto Comprensivo.
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Specificatamente si evidenzia l’assoluta necessità di realizzare in tempi brevi i seguenti indispensabili provvedimenti :
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1 - Impianto segnaletico luminoso, sovrastante l’attraversamento pedonale, coadiuvato da potente illuminazione
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2 - Realizzazione di un’isola salvagente spartitraffico, con nuova
colorazione delle strisce attuali, da solamente bianche, a bianche
e rosse.
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3 - Rialzo del piano viabile (attraversamento pedonale rialzato)
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4 - Cartellonistica segnaletica molto visibile, nel percorso precedente l’ubicazione della Scuola in entrambi i sensi di marcia.
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5 - Istituzione della zona 30, come misura necessaria al forte rallentamento della velocità veicolare.
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6 - Posa di “bande rumorose” per la segnalazione agli automobilisti di una zona di pericolo.
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7 - Attuazione di politiche di dissuasione verso gli automobilisti indisciplinati, che mettono in pericolo la vita degli altri.
A questo proposito si potrebbero installare “postazioni fisse” di autovelox.
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8 - Aumento della fascia oraria di protezione da parte dei vigili urbani, per l’ausilio all’attraversamento pedonale, prolungandola oltre l’attuale limite di presenza.
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9 - Istituzione e pubblicizzazione di iniziative rivolte al volontariato, atte all’individuazione di collaboratori alla sicurezza stradale, come già fatto da numerosi altri comuni, compreso quello di Bologna.
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Invitiamo le autorità competenti a darci immediate risposte sulla questione messa in evidenza, fermo restando che nel frattempo ci riserviamo di adire a vie legali, nell’interesse e per la tutela dei nostri figli, promuovendo anche manifestazioni di vario genere per informare i concittadini della situazione.
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Vista l’importanza del problema, diffonderemo questo articolo, non solo sul blog sopracitato, ma anche tramite volantinaggi, in concomitanza di una raccolta di firme tra i concittadini, volta alla sensibilizzazione delle autorità al riguardo.
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Cordiali saluti
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E.B. (nonno dei bambini investiti)
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S.P. e C.B. (genitori dei bimbi)
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