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venerdì 29 ottobre 2010

AMIANTO E SEGNALAZIONI

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Un cittadino di Minerbio si è rivolto al blog in questi giorni, lamentando il fatto che il palazzo in cui abita sia stato da noi indicato come sito contenente amianto, mentre quello del suo dirimpettaio è stato ignorato nonostante contenga anch’esso eternit.

Il cittadino in oggetto punta il dito contro di noi, rei di
aver segnalato il pericoloso materiale, mettendo lui in una situazione di imbarazzo.

Vorrei quindi mettere in evidenza un particolare che forse gli appare insignificante e cioè che la Legge n°. 257 sull’amianto risale al 1992 , e che fin da tale data incorreva l’obbligo di mettersi in regola con le disposizioni in materia.

Siamo nel 2010, ma evidentemente, ad oggi, questo cittadino non ha ottemperato all’obbligo di segnalazione relativo ad una mappatura del territorio, così come ai controlli periodici sullo stato di conservazione dell’eternit.

Il fatto che abbia violato la Legge è palese, così come il fatto che eventuali particelle di asbesto, estremamente volatile se corrotto, possono essere inalate dai concittadini e provocare seri danni (mesotelioma pleurico e asbestosi).

Detto questo, se il cittadino in questione leggesse bene gli articoli del blog, invece di esibirsi e lanciarsi in accuse e illazioni indegne di una civile dialettica, vedrebbe che abbiamo segnalato una serie di iniziative per favorire i privati cittadini che volessero smaltire l’amianto.

Abbiamo indicato gli incentivi applicati dal Comune di San Lazzaro a favore di chi, appunto, recependo le disposizioni di Legge, avesse intenzione di mettersi in regola.

Stiamo studiando altre possibilità di intervento, contattando operatori del settore, al fine di verificare percorsi di fattibilità che siano poco invasivi dal punto di vista economico per chi si ritrova questo scomodo fardello.

Abbiamo segnalato e proposto ogni cosa al "Suo" Sindaco Lorenzo Minganti, che dovrebbe essere colui che tutela la salute dei cittadini di Minerbio e che, se solo volesse, potrebbe sviluppare una politica di incentivi finalizzati ad eliminare l’amianto da Minerbio.

Fino ad oggi il primo Cittadino ci ha palesemente ignorati, negando anzi, nel caso della ex Scuola di San Martino di Soverzano, che l’amianto presente fosse pericoloso.

Ricordo che la Legge prevede che la persona da designare per periziare le caratteristiche dell’eternit da esaminare deve essere un tecnico specializzato, provvisto della certificazione adeguata !

Il Sindaco si è invece arrogato il diritto di decidere Lui che l’amianto della ex Scuola è innocuo !!

Complimenti !
Abbiamo finalmente un Sindaco tecnico abilitato per l’amianto…

Fumata bianca… habemus papam …

A proposito di incentivi fantasma…bisogna però rilevare che abbiamo per contro, in via di realizzazione, una pista ciclabile, anzi ciclopica !

Il cittadino che sembra essere così inviperito con noi, dovrebbe meditare su questo !

Siamo noi del blog a dover provvedere a politiche di incentivazione, di supporto, e di attenzione per il nostro martoriato ambiente, oppure dovrebbe essere il compito specifico di chi ci amministra ?

Noi abbiamo indicato solo una minima parte delle presenze di amianto rilevate a Minerbio (la preparazione di una mappatura completa e aggiornata dovrebbe essere in cima ai pensieri di un Sindaco preoccupato, e non di un blog locale), e lo abbiamo fatto allo scopo di iniziare una battaglia per la tutela della salute nostra e dei nostri figli (anche di quelli del cittadino che ci ha scritto), e per innescare i meccanismi di intervento che sembrano così invisi a questa amministrazione.

La polemica dell’Anonimo scrittore prosegue con segnalazioni generiche di altre coperture di amianto, adiacenti a quelle da noi indicate, che avrebbero una superficie di materiale “incriminato” maggiormente degna di attenzione.

Mi chiedo allora come mai non si sia mai preoccupato di segnalarlo, o di discuterne con gli interessati, visto che poi le particelle, se friabili, sono respirate anche da lui e dalla sua famiglia.

L’obiettivo giusto, che in ultima analisi è riscontrato anche dal cittadino che ci ha scritto, è quello delle figure istituzionali, a cui fare riferimento a tutela della salute, con segnalazioni e pressioni.

Se tutti i cittadini chiedessero a gran voce di essere aiutati dall’Amministrazione, invece di assistere muti e rassegnati allo sperpero di denaro pubblico sotto forma di politiche dissennate e prive di una pur minima logica di priorità, allora forse il Sindaco procederebbe sulla linea seguita, per esempio, dal Suo collega del Comune di San Lazzaro.

La direzione Usl di san Giorgio di Piano, competente per territorialità, con cui abbiamo colloquiato proprio oggi, ci ha dato ampia disponibilità alla sensibilizzazione del problema, fermo restando che DEVE ESSERE L’AUTORITA’ COMUNALE a intimare le verifiche di Legge.

E poiché la Legge è uguale per tutti, ne consegue che un Sindaco, oltretutto avvocato, non possa minimamente esimersi dall’applicarla, o a tenere comportamenti intimidatori nei confronti di chi compie un dovere di cittadino, segnalando la presenza di amianto.

Il Sindaco dovrebbe ringraziare coloro che gli danno la possibilità di aggiornare la mappatura del territorio, riguardo all’amianto, ma pare che invece il Primo Cittadino recepisca con estremo fastidio queste segnalazioni, che lo innervosiscono e lo fanno profferire in dictat di stampo assolutistico, come è sua consuetudine.

Sicuramente noi non smetteremo di occuparcene fino a quando il trend locale sull’argomento non avrà preso un indirizzo che ci identifichi come un paese civile e sicuro, in cui far crescere i nostri figli e nipoti, a dispetto di chi, invece, sembra disinteressarsene.
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E.B.
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1 commento:

  1. in tema di eternit e di salute i grillini di Minerbio non "sono contro" a qualcuno, "sono per" il controllo dell'aria e dei materiali inquinanti. Non cerchiamo di mettere in difficoltà la piccola azienda o l'artigiano. Questo sia chiaro. Ma deve essere altrettanto chiaro che esiste una legge che vale per tutti, in cui si dice che bisogna controllare lo stato dell'eternit e nel caso sia in cattive condizioni bonificare l'area. Questo è quanto.
    E' quindi un problema di tutti, del proprietario del tetto e della comunità. Una soluzione condivisa sarebbe la cosa migliore, con il coinvolgimento dell'amministrazione pubblica. Credo che tutti, civilmente, dobbiamo ritenerci responsabili nel cercare una soluzione. Sulla segnalazione: da qualche parte bisogna pur cominciare, l'idea è quella di fare una mappatura di del territorio, senza dogmatismi, ma con responsabilità.
    Saluti
    Saluti

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