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domenica 24 ottobre 2010

LE INSTALLAZIONI DI PANNELLI FOTOVOLTAICI SU TERRENO AGRICOLO SI ESTENDONO A MACCHIA D'OLIO...

L’Assessore alle Attività Produttive della regione Emilia-Romagna Giancarlo Muzzarelli ha ricordato qualche tempo addietro, in occasione di una discussione consiliare regionale sul consumo di territorio agricolo, come “la Regione intende adottare un atto improntato a criteri di rigore, chiarezza e trasparenza, al fine di favorire la diffusione di impianti per produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e la contestuale tutela del paesaggio, della primaria destinazione agricola dei suoli delle popolazioni”.

L’Assessore ha specificato anche che “l’intento della Regione è quello di privilegiare l’installazione di nuovi impianti sugli edifici e sulle aree NON DESTINATE A TERRITORIO AGRICOLO” e di aver intrapreso azioni per incentivare la costruzione di tetti fotovoltaici, edifici pubblici, capannoni, etc.

P O I ….

Con delibera n. 379 del 14 settembre 2010 la Giunta provinciale di Bologna ha dato l’autorizzazione per l’installazione di un impianto fotovoltaico, che si estenderà per una superficie di 40 ettari (!!), da realizzarsi su TERRENO AGRICOLO, in Via Dozza, nel Comune di Imola, confinante con quello di Medicina.

A seguito di questa decisione la Cooperativa Trasporti di Imola (C.T.I.) che gestisce diverse migliaia di ettari nel comprensorio imolese, potrà realizzare questo impianto in piena campagna, nel bel mezzo di un’area agricola, ricoprendo un terreno che fino ad oggi produceva frumento, girasole, pomodori, cipolle e tanti altri prodotti alimentari.

Se questo modus operandi rappresenta il trend da cui trarre spunto per dare il via ad iniziative simili, si può facilmente capire come mai il Sindaco di Minerbio e la sua Amministrazione abbiano dato il permesso a Minerbio di fare la stessa cosa : fotovoltaico su terreno agricolo.


Questo è l’amore per il territorio dimostrato dalle Amministrazioni comuniste : approvazione di speculazioni camuffate da ricorso all’alternativa energetica ; rafforzamento delle politiche egemoniche dei detentori del potere agro-alimentare a causa del progressivo indebolimento della classe contadina ; mancanza di politiche serie per lo sviluppo dell’agricoltura, giustificato dalle collusioni politiche con una tra le maggiori lobbies del settore alimentare : la Coop.

Questo è ciò che si cerca di far passare sotto silenzio, con estrema attenzione a non pubblicizzarne gli sviluppi, secondo schemi comportamentali colpevolmente improntati ad una disinformazione di comodo, e approfittando di una mancanza di chiarezza che regoli e tuteli un settore già martoriato : quello delle nostre campagne.

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Tra qualche anno potremo andare in campagna, per acquistare idealmente qualche watt ricavato dal fotovoltaico, mentre i negozi (soprattutto le Coop) saranno stipati di prodotti alimetari cinesi o sudamericani…

Le multinazionali che fagocitano il settore non ringrazieranno mai abbastanza Lorenzo Minganti, che sarà uno di quelli che si è reso partecipe della trasformazione.

A lui, e a tutti quelli come lui, vanno la mia totale disapprovazione e quella di chi, come me, ha a cuore il futuro delle campagne e delle tradizioni contadine.

E.B.

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