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domenica 28 novembre 2010

CONSIGLIO COMUNALE O COMIZIO ELETTORALE ?

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Durante la serata di martedì 23 corrente mese si è tenuta una assemblea straordinaria “aperta” al pubblico, del Consiglio Comunale di Minerbio.

L’appuntamento, per chi avesse voluto partecipare non è stato dato nei locali istituzionali del Municipio, ma nella platea del Teatro di Palazzo Minerva, in Via Roma n. 2.

La decisione è stata presa dall’Amministrazione in carica allo scopo dichiarato di poter discutere, insieme ai presenti, del futuro di Minerbio in relazione ai tagli effettuati dal Governo e delle conseguenze di ciò per il futuro prossimo del nostro paese in termini di assestamento del bilancio di previsione 2010 e di variazione del bilancio di previsione dello stesso.

Fin dall’inizio della riunione di Consiglio, a inizio serata, sono stato colpito da un particolare che mi ha indotto a riflettere, relativo al fatto che, mentre la maggioranza era disposta sul palcoscenico, in bella vista, proprio come in una rappresentazione farsesca, quelli delle opposizioni (e non), i consiglieri, erano stati relegati in platea, tra il pubblico, anche se con posti riservati nelle prime file.

Una netta distinzione quindi tra l’evidenza plateale del potere costituito e le contrapposte minoranze politiche, che avrebbe dovuto far capire fin dall’inizio della manifestazione che in realtà si stava per delineare non un Consiglio Comunale, come dichiarato e sbandierato, ma un vero e proprio comizio di Partito.

Una netta distinzione quindi tra l’evidenza plateale del potere costituito e le contrapposte minoranze politiche, che avrebbe dovuto far capire fin dall’inizio della manifestazione che in realtà si stava per delineare non un Consiglio Comunale, come dichiarato e sbandierato, ma un vero e proprio comizio di Partito.

Un’altra constatazione che avrebbe potuto identificare questa serata, oltre che la partecipazione di un nutrito insieme di associazioni, riguarda il fatto che fosse presente il Sig. Poluzzi, dirigente locale del PD e autore del blog comunista minerbiese.

Poluz (questo è il diminutivo del discendente politico di Togliatti), non è mai stato presente alle sedute di Consiglio, per lo meno negli scorsi due anni, quindi il fatto che improvvisamente ci abbia omaggiati della sua presenza la dice lunga sulle intenzioni di manovra della leadership pidiessina non solo locale.

E’ sintomatico che in questi giorni siano stati indetti Consigli Comunali con il medesimo Ordine del Giorno anche in vari Comuni limitrofi, come Granarolo, Bentivoglio, Argelato, ecc.

In apertura dei lavori il Sindaco Lorenzo Minganti ha subito precisato il carattere assolutamente asettico e non orientato politicamente di quanto si sarebbe andato a discutere nel corso della serata, e che avrebbe indicato solamente i dati obiettivi relativi ai tagli del Governo e il conseguenziale effetto di ricaduta sull’economia locale.

Successivamente, hanno preso la parola gli esponenti delle opposizioni locali, primo tra tutti Mirko Lazzari della Lista Civica "Cittadini di Minerbio per Minerbio".

Il suo intervento è stato continuamente fatto oggetto di commenti ad alta voce da parte del pubblico, che per bocca di oppositori politici operavano una vera e propria azione di disturbo e di dileggiamento.

Il Sindaco, in qualità di responsabile della seduta consiliare, avrebbe avuto il dovere di intervenire per richiamare coloro che sbeffeggiavano il Consigliere di minoranza, ma ha invece permesso che si continuasse in questo stillicidio di commenti e di manifestazioni plateali di riprovazione.

Lazzari ha comunque continuato, seppur disturbato, ad argomentare le sue tesi, confutando al Sindaco il comportamento poco corretto riguardo al tipo di logistica ideata per allocare i componenti del Consiglio, in prima istanza, e passando poi alla critica sui contenuti del discorso tenuto dal Primo Cittadino.

L’accusa che in primis ha visibilmente indisposto il Sindaco è stata quella di aver organizzato un comizio da campagna elettorale camuffato da Consiglio Comunale, in cui la propaganda di Partito (PD) era lo scopo principale.

L’attacco al Governo e alle sue politiche di tagli, sferrato da Minganti, ha in effetti trovato una soluzione di continuità con tutti gli interventi successivi al Suo, a iniziare da quello di Libero Bacilieri, il capogruppo consiliare, che ha pensato bene di tirare in ballo le “meravigliose” ed “esemplari” politiche di Romano Prodi.

Tra gli interventi del pubblico spicca quello di “Poluz” che dopo essersi qualificato come responsabile locale del PD (come se ciò fosse motivo di vanto !) accenna alla campagna nazionale del Partito e ai vari gazebo che pubblicizzano le varie proposte di fede comunista.

Prosegue attaccando il Governo accusandolo di “mettere alla canna del gas” gli enti locali, domandandosi anche il perché alcuni Comuni come quello di Catania siano stati aiutati, mentre altri siano stati abbandonati al loro destino, riscontrandone le motivazioni in un federalismo che decide a chi dare i soldi e a chi invece no.

Una voce dal pubblico interviene a dargli man forte dicendo :” Clientelismo !”.

Poluz continua il suo attacco al Governo, durante questa per lo meno atipica seduta di Consiglio Comunale, tranciando giudizi sul federalismo e sulle politiche intraprese dalla Maggioranza di Governo al potere in Italia.

Naturalmente la precedente bagarre di disturbo messa in atto durante l’intervento di Lazzari non si è verificata, ma anzi bisogna registrare un silenzio assoluto calato in sala non appena Poluz si è alzato in piedi per prendere la parola.

Gli applausi e i commenti positivi susseguiti al termine del suo discorso hanno poi tolto ogni dubbio su come sia stata organizzata una claque di Partito per autoincensare coloro che hanno già, evidentemente, iniziato la campagna elettorale.
Gli interventi di tutti coloro che nel corso della serata si sono succeduti hanno seguito una falsariga e uno stereotipo che, accomunandoli, si ritrova in un preciso disegno preordinato e deciso a tavolino, e cioè quello di realizzare un comizio elettorale organizzato.

Le uniche eccezioni in questo contesto riguardano in primis l’intervento di Luca Morona della Lista Civica “Per cambiare Minerbio” e secondariamente quello di un cittadino che consiglia all’Amministrazione di operare secondo le modalità ed il modus operandi secondo cui si muove un manager nei confronti della Ditta per cui lavora.

Tutti gli altri cittadini che uno dopo l’altro sono intervenuti, si sono qualificati come iscritti al PD, oppure come elementi più o meno di spicco di Associazioni locali, o comunque come persone che possono essere identificate in un contesto di simbiosi e in un preciso percorso di condiscendenza con l’Amministrazione attuale.

Uno dei cittadini interviene sbeffeggiando Lazzari apertamente ed elogiando in maniera sperticata l’operato della Giunta, ripetendo e ribadendo anche per più volte del necessario le sue lodi smaccatamente di parte.

Molti degli interventi sono stati rivolti a perorare accorate richieste di non operare tagli nei rispettivi settori di appartenenza, seguiti o preceduti da invettive contro il Governo e i famigerati tagli.

L’Assessore Bonora elenca poi tutte le somme che il Comune eroga per compensare i costi di servizi che, a causa dei tagli, altrimenti, non potrebbero più essere garantiti.

Il suo intervento consta, in sintesi, di un elenco di dati che vengono snocciolati a raffica proponendo all’attenzione le cifre che il Comune eroga con interventi economici, e che sono finalizzati ad integrare soprattutto il settore “wellfare”.

Naturalmente l’Amministrazione si guarda bene dal dire che alcune delle spese sostenute in modo irrazionale, come quella abnorme per la realizzazione della ciclabile Minerbio Tintoria (700.000,00 euro), avrebbero da sole potuto compensare la mancanza di fondi dichiarata.

Il Sindaco si spinge anche oltre, asserendo che i costi valutati per questa opera rientrano in pieno nei parametri normali previsti per le realizzazioni di questo genere, omettendo di dire però, ancora una volta, che proprio il settore che riguarda i più deboli, e cioè quello dei disabili, è privo della necessaria attenzione di questa Amministrazione, come da noi già rimarcato in più di una occasione.

Nessuno dei componenti del Consiglio Comunale ha poi puntato il dito contro gli sprechi e i privilegi che sono da imputare ai rappresentanti nazionali della politica, agli Assessori Regionali e Provinciali, nonché ai Consiglieri , ai Presidenti, ai Sottosegretari, agli Onorevoli, e a tutti coloro che approfittano della macchina pubblica per il proprio benessere personale, aumentando a dismisura un debito pubblico che tocca a noi pagare.

Il Sindaco che si è eretto a modello di eroe senza macchia e senza paura, e di limpido esempio da seguire, è in realtà un fervente seguace proprio di coloro che sono profondamente immersi in tale realtà e che parassitano il nostro sistema, prosciugando le risorse disponibili.

Se poi consideriamo che oltre a ciò si debba aggiungere il malaffare diffuso che caratterizza l’operato di molti dei personaggi a capo della “cosa pubblica”, e le inchieste della magistratura che hanno identificato molti di loro come personaggi corrotti, o collusi con le mafie, dei quali parecchi già condannati in via definitiva, si capisce come il discorso dei vari esponenti consiliari sia stato solamente … FUMO NEGLI OCCHI…


La mancanza del denaro lamentata da Minganti potrebbe trovare rimedio mandando a casa tutti quei parassiti a cui Lui non ha nemmeno accennato !

Se fosse stato coerente avrebbe poi potuto individuare tra i costi della Politica anche quello che riguarda i rimborsi elettorali, che altro non sono che un finanziamento pubblico dei Partiti (una illegalità camuffata tramite questo escamotage), ma si è ben guardato anche di citare questo argomento.

Il Movimento 5 stelle emiliano-romagnolo ha rifiutato di percepire le somme a lui destinategli al termine della campagna elettorale dalla Regione Emilia Romagna, al contrario del PD e di tutti gli altri Partiti.

La cifra che i Grillini hanno lasciato nelle casse della nostra Regione, per dare un esempio che però non è stato seguito, è di 193.350,07 euro il primo anno e di 966.000,00 euro dopo 5 anni !

Si tratta di soldi dei cittadini che il MOVIMENTO 5 STELLE ha lasciato ai cittadini, come è giusto che sia, mentre il Partito che sta dietro alle spalle di Minganti, invece…

… il PD si è intascato una cifra che per il primo anno è di 1.306.201,52 euro e che dopo 5 anni è di 6.500.000,00 euro !
Tutti gli altri Partiti non sono certo da meno in questa corsa ad arraffare quanto più è possibile !!

Il PDL ha ottenuto come rimborso elettorale 789.798,68 euro (il primo anno, e 4.000.000,00 euro dopo 5 anni).

La Lega Nord, 440.150,85 euro (il primo anno, e 2.000.000,00 euro dopo 5 anni.

L’IDV , 207.984,26 euro (il primo anno, e 1.000.000,00 euro dopo 5 anni.

L’UDC, 120.989,04 euro (il primo anno, e 605.000 dopo 5 anni.

I dato si commentano da soli, ma vorrei che fosse proprio il Sindaco a farlo, insieme all’Assessore Bonora, a Poluz, e a coloro che fanno parte della claque di Partito presenti al Consiglio Comunale farsa.
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E.B.

5 commenti:

  1. C'ero anch'io la sera del 23/11 al teatro Minerva e devo dire che tutti i consiglieri (maggioranza e minoranza) erano seduti in prima fila, NON E' VERO CHE I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA ERANO SUL PALCO! Sul palco c'era la Giunta. Chiunque poteva prendere la parola, evidentemente per voi èpiù facile nascondervi dietro le menzogne del blog che affronatre apertamente un contradditrio.
    NON E' VERO CHE I GRILLINI HANNO LACIATO I LORO SOLDI NELLE CASSE DELLA REGIONE! LI HANNO MESSI IN UN CONTO CORRENTE INTESTATO NON AL MOVIMENTO, MA A FAVIA E AD UN ALTRO...date retta a me che non "tifo" per nessuno: il più pulito ha la rogna!!!!
    Augusto R.

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  2. Ancora non ho capito perchè non hai preso la parola martedì 23/11 in occasione del consiglio comunale aperto, quale magiore occasione per contraddire quanto espresso dal sindaco e dai suoi assessori...c'è chi l'ha fatto e non erano solo i supporter. Continuo ad avere l'impressione che sparate a zero su qualsiasi cosa si faccia a Minerbio e non avete il coraggio di affrontare il confronto diretto con chi tanto avversate.

    Riporto, ma l'avrai già letta, parte della lettera che una "grillina delusa" ha postato in giro quà e là sulla rete. Ne stanno spuntando altre di critica sull'organizzazione del movimento 5 stelle e, anche qui, risulta che la gestione degli emolumenti percepiti dai consiglieri regionali non è proprio...come si vuol far credere...limpida.
    Augusto R.

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  3. Alle scorse elezioni comunali di Bologna e alle regionali ho votato il Movimento 5 Stelle. Leggo i post di Grillo da anni, e ho visto nel Movimento una “speranza” per il nostro Paese. La scorsa primavera ho deciso di partecipare attivamente alle riunioni dello stesso. Avevo ovviamente letto il programma nazionale e ne condividevo i contenuti.
    Entrata nel Movimento ho organizzato il gruppo scuola, ho partecipato alle manifestazioni di protesta contro la riforma, convinta che il Movimento ne condividesse i contenuti. Come gruppo scuola, del quale ero la coordinatrice, abbiamo presentato un documento nel quale è stata analizzata l’attuale situazione della scuola pubblica e si chiedeva al Movimento di assumere una posizione chiara rispetto alla politica scolastica del Governo.
    Poco per volta mi sono resa conto che il Movimento non è ciò che viene descritto da Beppe Grillo: il programma nazionale e lo stesso nome di Beppe servono solo come “specchietto per le allodole”, per attirare i voti di chi non ne può più dell’attuale classe politica, dei suoi privilegi e della sua incapacità di dare risposte credibili ai problemi del Paese. Nelle assemblee si decidono solo alcuni aspetti, per lo più organizzativi, per il resto c’è un’oligarchia che decide per tutti: sono gli eletti e i loro stretti collaboratori. In questi mesi trascorsi nel gruppo l’assemblea non ha deciso nulla di rilevante dal punto di vista politico. Sono gli eletti Favia e De Franceschi che assumono in totale autonomia qualsiasi decisione politica a nome del Movimento. Quando ho chiesto di discutere in assemblea di alcune problematiche, come il finanziamento dato alla fine di luglio dalla Commissaria Cancellieri alle scuole private a Bologna, l’adesione alla manifestazione in difesa della scuola pubblica indetta a Reggio Emilia il nove ottobre scorso, la discussione sull’eventuale nomina alla presidenza della Commissione Pari Opportunità in Regione di Silvia Noè, l’accordo di Pomigliano e la necessità di assumere una posizione politica in difesa dei lavoratori, non ho mai ricevuto risposta....
    segue...

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  4. Formalmente non rispondono, lasciano decadere, non ne parlano, così possono fingere di essere tutti d’accordo, così possono coesistere nel movimento posizioni spesso contrapposte, intanto gli “eletti” decidono per tutti, perché loro sono i “portavoce” del Movimento. Bell’esempio di democrazia! Ieri sera l’ultima “farsa”: i Consiglieri Regionali in assemblea pubblica hanno presentato un bilancio politico ed economico dei primi sei mesi in Regione, hanno “rimesso il proprio mandato nelle mani dei cittadini”, quindi c’è stata una votazione al fine di confermare o meno la “fiducia” a Favia e a De Franceschi. Nessuna possibilità di porre domande ai Consiglieri, di discutere veramente su ciò che è stato o non è stato fatto. Una votazione plebiscitaria, ad alzata di mano, nella peggiore tradizione dei peggiori partiti. Uno “spot di propaganda”, non uno strumento di democrazia, una “trasparenza” di facciata. Un’autoesaltazione del proprio operato e una continua denigrazione di ciò che fanno “tutti gli altri”, questo è stato, in una povertà di contenuti e progetti reali davvero impressionante. Stupefacente scoprire, tra l’altro, che il denaro proveniente dagli stipendi regionali dei Consiglieri ( l’Assemblea ha deciso per loro un compenso di 2500 euro mensili ) non viene gestito dal Movimento stesso, ma dai Consiglieri che trattengono l’importo dovuto nei loro conti correnti personali! E questo sarebbe un approccio nuovo alla politica?
    Per questi motivi lascio il Movimento, per la mancanza totale di democrazia all’interno, per la povertà di contenuti. Lascio il Movimento perché non voglio rendermi complice dell’inganno che stanno perpetuando verso gli elettori : a parole sostengono il programma nazionale di Grillo, nei fatti approfittano del suo carisma per ottenere facili voti di protesta ed iniziare la propria personale “scalata” alle Istituzioni.il Movimento non è ciò che appare: non c’è democrazia all’interno, non ci sono idee che non siano quelle “facili” e scontate che la stragrande maggioranza delle persone può condividere, non c’è un progetto serio di società, solo slogan.
    Un Movimento a parole di tutti, nei fatti solo di pochi.

    Monica Fontanelli

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  5. ciao sono Mirko Lazzari Consigliere Comunale dell'Opposizione.

    da oggi vi chiedo cortesemente, quando volete indicarmi (sia con riconoscimenti che con critiche come è giusto che sia) di indicare Lazzari-Opposizione.

    Per quanto riguarda il cittadino Augusto Ro. caro amico, devo dirti che io intanto mi presento con nome e cognome e non ritengo di avere la rogna come dici tu fingendo di non avere una ideologia politica di fondo. Cosa che fra l'altro va di moda ad esempio nello schieramento minore di cui fai parte, opposizione solo sulla carta, per evitare di dire apertamente che, pur non disdegnado un interessamento rosso, quella lista sedicente apolitica vorrebbe conglobare il voto CASINIANO (ma allora non si spiegherebbe il voler rappresentare un quinto dei minerbiesi... ci vorrebbe più coraggio nelle proprie idee e azioni!). E lo si è visto anche al Minerva: nessuna "opposizione" ma solo un discorsino dove eravate dalla parte di tutti...

    Io ho immediatamente contestato che il PALCO fosse riservato ad una ristretta oligarchia rossa che si era preparata delle tabelle di cui nessuno ha capito il contenuto... roba da azzeccagarbugli, solo per fare propaganda antigovernativa!
    Non è la prima volta che il PD organizza consigli comunali "aperti" al Minerva, ma almeno in passato sul palco c'erano TUTTI i consiglieri comunali.
    Fra l'altro l'intervento dei Presidenti dei Gruppi Consiliari (qui a Minerbio chiamati in modo sminuente solo "capigruppo" per non intaccare l'aurea del sindaco e dei suoi silenti alzamano) era previsto come punto di Ordine del Giorno! Il mettere i consiglieri fra il pubblico, dando la parola una sola volta in mezzo agli interventi di una palese CLAQUE che LEGGEVA il compitino impostogli, è stato un atto davvero sgradevole.
    Se il PD voleva fare un comizio elettorale (perchè questo è stato, come da me immediatamente smascherato), doveva NOLEGGIARE la sala (leggi: PAGARE), ma ancora una volta ha approfittato della sua posizione egemone per farsi bellamente gli affari propri a spese del Popolo. Come col Prometeo, dove 15 pagine sono di proprietà del PD e una è da dividersi fra Opposizione, lista minore e..... PD!!!!!
    Se poi vogliamo parlare dei contenuti della serata o degli interventi dei vari poluzzi, bacchi, natalini, ecc... io sono qui. con nome e cognome.
    Ma dal momento che il PD ha usato il teatro per fare politica, non vedo perchè non dovessi farla anche io.
    Non credano i lettori lobotomizzati dal partito che mi sia minimamente risentito delle reazioni dei tesserati (quasi tutti canuti) al mio intervento. Anzi, vi dico una bella cosa: il fatto che in questi giorni mi seguiate quando cammino, per offendermi alle spalle con i soliti epiteti stupidi, mi dà la consapevolezza di avere colpito nel segno e di avere fatto un intervento fastidioso. Nulla di pià piacevole, cari compagni.
    Come mi rimbalza totalmente l'essere stato accerchiato fuori dal Minerva dai soliti noti (gli stessi/le stesse che facevano la claque lungo il fosso di cà de' fabbri) con insulti e perfino la richiesta alla vicesindaco di "mandarmi via dal consiglio comunale". Signori, siete ridicoli! Qui in occidente esiste una parolina che a voi piace poco e si chiama Libertà di Espressione. E' l'indice della democrazia, che se a voi non va giù, potete sempre emigrare in uno di quei paesi in cui si sta così bene tipo Korea o Cina...

    Dico solo che in una regione NORMALE questi amministratori sarebbero già stati defenestrati dalla folla inferocita con i forconi in mano... ma qui siamo nella BULGARIA EMILIANA (a proposito di Bulgaria... DelBono, AURELIO DONATI... oggi a Minerbio nessuno ne parla, ma tutti lo avevano votato come sindaco... guarda un po').

    Mirko Lazzari
    Opposizione

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