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lunedì 1 novembre 2010

LOTTA ALL'AMIANTO in Puglia

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Ecco come, fin dal 2005, si adopera chi si preoccupa della salute dei cittadini per il grave problema amianto, invece ignorato finora dall’amministrazione minerbiese del Sindaco Lorenzo Minganti.

L’articolo che segue dimostra come in Puglia, nel 2005, la Regione e il CNR si siano dati da fare per iniziare un percorso di contrasto alla diffusione dell’amianto.

A Minerbio, invece, gli unici a preoccuparsi di segnalare i siti contenenti amianto sono quei cittadini coscienziosi che, raggruppati intorno al Movimento 5 stelle, dopo aver individuato il pericoloso materiale ne danno comunicazione al Sindaco, all’Assessore alle Politiche Ambientali, alla Ausl, ad A.R.P.A ai GEV, e all’Associazione Esposti Amianto.

Sembra però che le istituzioni siano sorde a ciò che appare essere, evidentemente, per loro, un fastidioso inconveniente.

Il silenzio è calato sull’argomento, ad eccezione della dirigenza dell’Ausl di San Giorgio di Piano con i quali abbiamo avuto un proficuo colloquio.

Ci siamo impegnati ad affettuare una pseudo mappatura del territorio, a proposito dell’amianto, senza però avere il supporto di chi, invece, dovrebbe interpretare un ruolo di fattiva intraprendenza al riguardo.

Le nostre capacità tecniche, logistiche, e finanziarie, sono infatti ben poca cosa di fronte a ciò che potrebbe fare l’Amministrazione, se solo si interessasse alla salute dei cittadini, accettando e recependo quei princìpi di sussidiarietà che dovrebbero essere alla base di una convivenza civile e democratica.


Già…appunto…democratica…una parola che il PD ha inserito nel suo stesso logo, come se indicasse una sorte di simbiosi tra la sua intima essenza e il divenire quotidiano esternato dalle loro azioni.

Fumo negli occhi…

Di democratico non si riesce a ravvisare proprio nulla…e Lorenzo Minganti ne è la prova.

Il nostro caro (si fa per dire) Primo Cittadino rappresenta la prova di come, con arroganze, supponenza, mistificazione, minacce, menefreghismo, incapacità, inaffidabilità, autoreferenzialismo, vanità, e quant’altro, si riesca a “governare” una cittadina come la nostra, producendo danni e innescando un processo involutivo dai toni drammaticamente reali.

Ecco di seguito l’articolo desunto dal sito :
http://www.ingegneri.info

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LA RICERCA IN ITALIA - 08 novembre 2005
Lotta all'amianto in Puglia grazie alle foto del Cnr.
Siglato un nuovo accordo tra Regione Puglia e Consiglio nazionale delle ricerche per rilevare le aree a rischio ambientale mediante immagini dettagliate acquisite con il sensore Mivis.

Il Cnr sta inoltre effettuando nuove riprese nell’area recentemente alluvionata delle Murge.

La tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini richiede l’attivazione di tutte le possibili sinergie per rendere più efficace l’azione di controllo del territorio e di pianificazione degli interventi”.

Lo ha dichiarato Michele Losappio, assessore all’Ecologia della Regione Puglia, annunciando la sigla di un nuovo accordo per la mappatura aerea dei siti inquinati da amianto, stipulato con l'Istituto sull'inquinamento atmosferico (Iia) del Cnr di Roma.

Sarà possibile scovare l'amianto ‘nascosto’ grazie alle immagini acquisite con il sensore iperspettrale Mivis (Multispectral Infrared and Visibile Imaging Spectrometer) di proprietà del Cnr-Progetto Lara, installato a bordo di una piattaforma aerea.

Il progetto Lara (Laboratorio Aereo Ricerche Ambientali) ha infatti concluso l'attività di monitoraggio e telerilevamento di tutte le regioni del Sud Italia, che permetterà di individuare le aree a rischio ambientale, nell'ambito delle azioni di lotta alla criminalità ambientale del Pon Sicurezza (Programma Operativo Nazionale – Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d’Italia).

L'intera Puglia”, dice Bruno Commini, coordinatore Cnr-Pon Sicurezza, “è stata sorvolata ad una altezza di quota pari a 2500 metri, con una risoluzione delle immagini equivalenti a cinque metri dal suolo.
Grazie all'analisi di questi dati e al confronto con quelli catastali a disposizione della regione, sarà possibile individuare la presenza dell'amianto sia in ambiente naturale (abbandoni) sia in costruzioni (impianti industriali attivi o dismessi, edifici pubblici e privati, etc.), evidenziando quelli che producendo fibre aerodisperse, necessitano di interventi urgenti di messa in sicurezza o bonifica
”.
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E.B.

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