Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

domenica 12 dicembre 2010

RACCOLTA DIFFERENZIATA

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MINERBIO AGLI ULTIMI POSTI TRA I COMUNI BOLOGNESI
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Il problema dei rifiuti rappresenta oggigiorno un aspetto molto importante tra le varie questioni sociali che quotidianamente incidono sulla vita stessa dei cittadini.

E’ sufficiente andare con la memoria a quanto è successo a Napoli poco tempo fa, nel periodo in cui la città, e non solo, è rimasta ostaggio di tonnellate di rifiuti non ritirati.

In tali occasioni, ripresentatesi più volte a distanza di tempo, si riesce a comprendere appieno quanto sia importante l’applicazione di una corretta politica mirata al trattamento dei rifiuti nelle nostre città.

Fino ad oggi la gestione dell’immondizia è stata manipolata e gestita da Aziende, anche a partecipazione pubblica, che senza tenere conto delle esigenze dei cittadini e dell’ambiente, hanno semplicemente accumulato, sotterrato, nascosto, o bruciato, migliaia di tonnellate di rifiuti indifferenziati, in un marasma caotico e inquinante che spesso ha visto come protagonisti oscuri personaggi collusi con le eco-mafie e la criminalità organizzata.

Sì, perché i rifiuti sono diventati un problema economico, oltre che sociale, e il malaffare che orbita intorno a questi interessi si contende un giro d’affari di milioni di euro.

Un esempio ?

Il sottosuolo campano è stato sfruttato millimetricamente per nascondervi ogni sorta di sostanza, anche tossica, in una corsa criminale che pagheranno in termini di salute anche le generazioni future.

Falde acquifere inquinate, colture alimentari compromesse, oppure commercializzate ugualmente nonostante la loro tossicità, salute pubblica a rischio, terreni radioattivi, diossina, sono solamente alcuni dei tanti aspetti che interessano il fenomeno dello smaltimento dei rifiuti incontrollato e criminale.

E’ altrettanto criminale, però, che si continui a perseverare nell’uso degli inceneritori per bruciare sostanze che spesso e volentieri liberano nell’atmosfera quantità considerevoli della famigerata diossina, oltre che altre sostanze inquinanti.

Al vertice di questo sistema di smaltimento ci sono industrie colluse col potere centrale, come la Marcegaglia che, da una parte costruisce inceneritori, e dall’altra rappresenta tramite Emma (la Presidente di Confindustria) l’anello di congiunzione con il Governo attuale del Paese.

Addirittura, per confondere i cittadini, si è dato a questi mostri produttori di veleni (gli inceneritori) il nome di termovalorizzatori, come a far intendere a tutti che bruciando i rifiuti si produca energia, cioè si valorizzi l’immondizia ricavandone un utile.

In realtà non esiste nulla di più falso, poiché molti studi sull’argomento hanno dimostrato che l’energia spesa per produrre una temperatura tale da permettere di ricavare nuova energia (elettrica), è superiore come costo a quella ricavata dall’intero procedimento.

Allora i machiavellici fautori degli impianti in questione (Marcegaglia in primis) hanno escogitato un sistema perché, sulla carta, risultasse il contrario.

Come ? E’ presto detto.

E’ stata istituita una tassa, un incentivo a favore dei gestori dei servizi energetici (Cip6), grazie ad una Legge compiacente studiata ad hoc, che gli utenti pagano in bolletta, giustificata dal fatto che si ricorra all’uso di fonti rinnovabili (i rifiuti) e che quindi renda ovvio questo contributo, senza il quale la differenza costi/ricavi sarebbe sbilanciata in negativo.

Quindi noi paghiamo di più per bruciare rifiuti che danno vantaggio a queste lobbies del settore, e che immettono nell’ambiente sostanze tossiche.

Le Aziende che fruiscono di questi incentivi (che noi paghiamo) sono, ad esempio, Hera, la proprietaria del vicino inceneritore di Quarto Inferiore.

Naturalmente, i Sindaci delle Terre di Pianura, compreso quello di Minerbio si guardano bene dall’intralciare questo sistema consolidato di spartizione del “tesoro” rifiuti !

La vera alternativa a tutto ciò esiste, ed è quella della raccolta differenziata dei rifiuti stessi.

Questo sistema, sperimentato largamente da Aziende che ricavano utili riciclando le varie componenti dell’immondizia, come ad esempio il Centro Riciclo di Vedelago in Provincia di Treviso, permette di riutilizzare fino al 98 % dei rifiuti raccolti.

L’impatto ambientale e i vantaggi in termini di costo e di inquinamento sono notevolmente appetibili.

Chiunque può verificare quanto sia positivo, efficiente, e risolutivo questo sistema di trattamento dei rifiuti, semplicemente navigando sul sito di questa azienda, in internet.

Link all’azienda :
http://www.centroriciclo.com/azienda.php

Invito i cittadini ad approfondire questo aspetto della questione rifiuti, ma prima vorrei che considerassero una cosa :
Minerbio è una delle ultime cittadine nella graduatoria provinciale della raccolta differenziata.

Questo significa solamente una cosa, e cioè che tutto ciò non è sicuramente nelle priorità né di questo Sindaco né dei suoi collaboratori.

Oltre che ad essere tra i fanalini di coda della classifica, e quindi ricoprire un ruolo semplicemente vergognoso rispetto a chi, invece, può essere considerato virtuoso, Minerbio esegue in modo non corretto anche quella piccola parte di raccolta differenziata che risulta dalle statistiche.

Forse il Sindaco dovrebbe dismettere i panni di aitante superman locale, indaffarato a esibirsi mediaticamente e ad auto referenziarsi, e percorrere invece strade che gli consentano di approfondire problematiche attualissime ed impellenti, per la nostra salute, per i nostri figli, e per il nostro divenire sociale e culturale.

Invito il Sindaco Minganti a fare una bella gita istruttiva a Vedelago, per visitare e cercare di apprendere come si fa a gestire una raccolta rifiuti seria e organizzata, che trasformi l’immondizia da problema a risorsa, eliminando inquinamento e mafie allo stesso tempo, in un contesto che non si discosta dal coinvolgimento culturale e sociale dei cittadini stessi.

Nel frattempo, come potete leggere anche sui giornali odierni, Minerbio diventa protagonista in negativo, incassando l’ennesima figuraccia nei confronti degli altri Comuni.
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(clicca sull'immagine per ingrandire e leggere l'articolo)

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Mettiamo anche questo nell’insieme delle cose NON fatte, NON considerate, NON approfondite, o fatte male, da Lorenzo Minganti che, però, siamo sicuri, avrà una risposta pronta anche per questo.

Ricordiamo sempre che Il nostro Primo Cittadino fa parte dell’establishment locale fino dal lontano 1999, e che quindi sono ben 11 gli anni che ha avuto a disposizione per occuparsi di quei problemi che sono, invece, ancora irrisolti.

Chissà, anche stavolta forse ricorrerà al mezzo mediatico per stravolgere i fatti, come è solito fare..

E’ più comodo, e con questo strumento riesce anche a compiere tentativi intimidatori, oltre che falsare palesemente la realtà…

Fortunatamente i cittadini non hanno l’anello al naso e sapranno trarre le opportune considerazioni .
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E.B.

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