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lunedì 3 gennaio 2011

LAMPADE A LED E TERRITORIO

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L’Assessore Erika Tugnoli, che avevamo interpellato a proposito della sostituzione delle lampade in Via Garibaldi, ci ha così risposto :

Le lampade sostituite lungo Via Garibaldi (e non solo) sono lampade ai vapori di sodio ad alta pressione (SAP) a 70 watt.
Queste lampade sono le più diffuse e consolidate per l’illuminazione stradale, per parcheggi o piazze o giardini.
Il grande vantaggio è che consentono di garantire un’illuminazione efficiente, a lunga durata e soprattutto garantiscono un risparmio energetico del 40-50 % rispetto alle vecchie lampade ed hanno un costo nettamente inferiore per lampade a LED.
Stiamo monitorando le esperienze pilota e lo sviluppo della tecnologia LED sia in realtà italiane che estere.
I risultati, per quanto in pieno rispetto dell’ambiente e del risparmio, sono ancora lontani dall’essere ottimali, infatti attualmente la sostituzione di lampade al sodio ad alta pressione con LED comporta costi di investimento davvero ancora molto elevati e un risparmio di energia piccolo, il LED non è ancora pienamente adatto per illuminare superfici ampie ad elevate esigenze di illuminazione come strade di grandi dimensioni o piazze, sempre secondo le ricerche e le esperienze note.
Non escludiamo, in caso di investimenti sul rinnovo degli impianti di illuminazione, di procedere verso forme di rispetto ambientale come il LED.

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ABBIAMO RISPOSTO COSI’ ALL’ASSESSORE TUGNOLI :


Spett.le Assessore,
con la presente siamo a risponderLe in seguito alla sua decisione di orientarsi verso un sistema di illuminazione pubblica “tradizionale”, anziché verso la tecnologia LED.

Vorrei confutare alcune Sue affermazioni che, a nostro parere, riflettono un insufficiente interesse per le tematiche ambientali che sono alla base delle nostre simpatie per i sistemi illuminanti a LED.

Innanzitutto Le ricordo che l’acqua calda è già stata scoperta da tempo, e quindi asserire che le lampade SAP siano le più diffuse e consolidate per l’illuminazione stradale, è come affermare che la maggior parte dei coperti dei fabbricati nelle zone industriali siano in eternit.

Logicamente, infatti, in precedenza ci si è rivolti alle sole tecnologie che il mercato poteva offrire, e la domanda dei prodotti ha permesso la diffusione di quanto era proposto.

Ora però la situazione si è evoluta dinamicamente, insieme allo sviluppo della società in cui viviamo, che ha l’obbligo non solo morale di frenare la produzione di Co2, cosi’ come lo spreco e l’inquinamento.

Sappiamo che i costi iniziali hanno un impatto maggiore, dal doppio al triplo, rispetto alle soluzioni tradizionali, ma considerando la maggiore durata e la manutenzione quasi assente, si ha un risparmio netto dal 50 % all’ 80 %.

I costi di manutenzione degli apparati di illuminazione a LED sono stimati nell’ordine di un decimo rispetto agli impianti al sodio attualmente in uso.

La vita utile dei sistemi LED è stimata in 50.000-100.000 ore (10-20 anni, 12 ore al giorno) contro le 4.000-5.000 ore (11-14 mesi) delle lampade al sodio ad alta pressione.

Il risparmio non è da intendersi solamente in termini energetici, ma anche ambientali, poiché il ricorso alla tecnologia LED riduce l’impatto ambientale generato da un quantitativo inferiore di emissioni in atmosfera di gas a effetto serra come la CO2.

Inoltre le lampade al sodio, essendo omnidirezionali, diffondono la luce in tutte le direzioni ed è necessario dotare il lampione di parabola per recuperane metà : l’efficienza luminosa finale è il 50% di quella emessa.

Il LED è direzionale per costruzione ed emette un fascio luminoso definito, a 90°, da 90 lumen/watt (alimentazione a 350mA) e quindi riduce al minimo l’inquinamento luminoso.

In conclusione, la lampada al sodio, per qualità della luce, efficacia della proiezione e inquinamento luminoso, risulta essere inferiore alla lampada LED.

Egregio Assessore, può constatare Lei stessa, e glielo dico senza ombra di polemica, come semplice dato di fatto, come sia buia Minerbio alla sera, nonostante la sostituzione delle lampade.

La invito a constatare in “rete” come siano invece luminosi i percorsi che possono fruire della tecnologia LED .

Tra l’altro, ogni lampada può essere corredata da pannellino fotovoltaico…!

Converrà che il costo iniziale piu’ elevato può benissimo essere visto come investimento, che darebbe poi i suoi frutti, in termini economici, e in termini ambientali.

Le ricordo che, comunque, dal 2015 saranno vietate tutte le lampade ai vapori di mercurio e le lampade ai vapori di sodio sostitutive (plug-in).

L’orientamento generale della società va verso una direzione che prevede di adottare ogni nuova risorsa che permetta di rispettare quei parametri di rispetto ambientale che potranno consentire ai nostri figli e nipoti di fruire di un pianeta migliore di quello in cui si troverebbero altrimenti a vivere.

Siamo costernati dal modo di fare di questa Amministrazione che sembra invece privilegiare percorsi diversi.

Quotidianamente il Sindaco nega l’esistenza stessa di problematiche contingenti, quali la presenza diffusa di amianto sul territorio, oppure di barriere architettoniche.

Ora anche Lei, Assessore Tugnoli, invece di iniziare un nuovo ciclo che ricerchi le soluzioni più compatibili con un ambiente continuamente vilipeso e bistrattato, preferisce orientarsi verso una strategia che tiene conto solamente dei costi immediati, ma di cui subiremo gli effetti in futuro.

Certo è che questo modus operandi non le è stato assolutamente di impedimento, in un contesto generale in cui l’Amministrazione nella quale milita, ha sperperato 700.000 euro per la realizzazione di una ciclabile.

Complimenti !

State regalando alle future generazioni una società trasformata dalle vostre decisioni, come quella di permettere lo scempio del terreno agricolo a vantaggio di speculazioni che oggi si celano dietro l’alibi del fotovolatico, ma che in futuro si metamorfizzeranno nascondendosi dietro le opportunità del momento (come gli impianti a biomasse, che fruiranno delle coltivazioni dedicate).

Minerbio è all’ultimo posto per la raccolta differenziata tra i comuni bolognesi, e il modello “Vedelago” che pure vi abbiamo proposto è molto lontano dal Vostro irresponsabile modo di vedere!

Non avete la minima capacità di investire in prospettive che possano garantire alle generazioni future una società a misura d’uomo, ma vi nascondete dietro prosopopeiche dichiarazioni che, mescolando le carte, vi fanno apparire come riformisti e innovatori.

Niente di più falso !

State incarnando il modello tipico di un metamorfismo che nasconde la vera vostra essenza, che è quella insita nello stereotipo da cui traete le origini : il comunismo.

Siete paragonabili ad un male assoluto, così come lo è il vostro modello politico, universalmente fallimentare a livello planetario, incapace di percorrere un qualunque itinerario di sviluppo, ancorato a schemi secondo i quali la burocrazia e l’arroganza costituiscono i modelli di riferimento.

Qui non si tratta “solamente” dei Led, o dell’amianto, o delle barriere architettoniche, ma di un vero e proprio atteggiamento dittatoriale da parte di una Amministrazione dalle caratteristiche “bulgare” o addirittura “cinesi”.

Cosa siete ancora disposti a fare per assecondare la vostra volontà di estendere l’egemonia di un partito che sta invece scomparendo ?

Forse sareste anche disposti a venire a patti con Casini e Fini, magari a favore del nucleare ?

Chissà, non c’è limite alla Vostra arroganza.
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I cittadini, intanto, ne subiscono le conseguenze.
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Emanuele Bartoli
Christian Bartoli

1 commento:

  1. Articolo 21 della Costituzione Italiana

    "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, con lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non puo' essere soggetta ad autorizzazioni o censure"

    Stefano Cacciatori

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