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sabato 12 febbraio 2011

CICOGNE A SAN GABRIELE

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Oggi, a mia moglie e a me, è capitata un’esperienza straordinaria, che non tutti hanno, di solito, la possibilità di vivere.

Eravamo in campagna, vicino a San Gabriele, la frazione successiva all’abitato di Baricella, in direzione Molinella, quando abbiamo deciso di dirigerci verso un agriturismo locale per pranzare.

Erano già, infatti, le 12 circa, e ci siamo quindi diretti verso questa nuova meta, che si trova sulla strada per Altedo in direzione Boschi.

Abbiamo imboccato la deviazione, muovendoci a bassa velocità, per assaporare la bella giornata di sole, allietati dalla presenza di un paio di aironi bianchi, che volteggiavano con leggiadria su una porzione della splendida campagna, nel cui contesto abbbiamo la fortuna di poterci inserire.

Ad un tratto la mia attenzione è stata calamitata da qualcosa di inusuale, a lato della strada, ad una distanza di un centinaio di metri.
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Ho preso il binocolo, che porto sempre con me, per catturare le immagini degli splendidi animali che popolano il nostro territorio, e l’ho puntato nella direzione che mi interessava.

La mia sorpresa è stata ancora più grande, quando ho potuto constatare che si trattava di una coppia di cicogne bianche !

Una recinzione, delimitante una proprietà privata, racchiudeva al suo interno un insieme di esemplari altrettanto inusuali, dalle nostre parti.

Ho infatti visto degli animali che alla vista, da lontano possono essere lama o alpaca, e insieme si muovevano esemplari di struzzi, o kiwi.

La distanza e la limitata potenza del mio binocolo, non mi hanno permesso di identificare con esattezza le specie viste, ma mi sono ripromesso di indagare al più presto.
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La cosa però più interessante è che, all’interno del recinto, si eleva un alto palo, alla cui estremità superiore, è fissato un disco abbastanza largo, sopra cui nidificano le cicogne.

Sapevo già che il nostro territorio dava alloggio a questi splendidi e rari animali, soprattutto nella zona di Bentivoglio, all’interno dell’Oasi La Rizza, ma dal vivo non mi era mai capitato di vederli.

Col binocolo ho potuto osservare molto bene la loro elegante sagoma, e i loro brevi voli al di sopra del nido, fino a quando mi è capitata una fortuna insperata, che forse non mi si presenterà mai più, e cioè assistere al loro corteggiamento amoroso, e all’accoppiamento.

I due esemplari, durante il corteggiamento piegavano all’indietro sia la testa che il lungo collo, ed emettevano un suono, prodotto dal battere del becco, aperto e chiuso a ripetizione, ritmicamente.
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Il maschio si è poi appollaiato sopra il corpo della femmina, sempre lanciando all’indietro il collo, muovendo le ali per rimanere in equilibrio sopra la compagna, fino a che, dopo pochi minuti si è spostato di nuovo sul disco che li accoglie entrambi.

L’accoppiamento di questa specie, negli esemplari stanziali avviene infatti nei mesi di Febbraio - Marzo, a differenza di quelli migratori che si ha nei mesi di Marzo - Aprile.

La maturità sessuale e la conseguente età riproduttiva, in questa specie, viene raggiunta tra il secondo e il quarto anno di vita, per cui siamo di fronte ad esemplari adulti, che tendono ad allargare la loro piccola colonia.

Il corteggiamento consiste in una complessa serie di esibizioni che spaziano dal battito del becco (bill-clattering), che ha la funzione di rafforzare il legame della coppia, ma anche di difendere il territorio, al movimento sincronizzato di testa e collo, coda e ali :
il collo viene piegato all’indietro fin quasi a toccare il dorso con il capo.
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Gli accoppiamenti avvengono ripetutamente, per diverse settimane, anche dopo la deposizione delle prime uova.

La costruzione del nido, alla quale concorrono entrambi i componenti della coppia, richiede da pochi giorni ad alcune settimane.

I nidi vengono realizzati alla sommità di camini, tetti di case e cascine e campanili, alberi con rami a crescita orizzontale, tralicci e pali, generalmente a quote comprese fra il livello del mare e i 400 m s.l.m. (in questo caso su una struttira appositamente preparata dall’uomo, così come nell’Oasi La Rizza, di Bentivoglio).

Una volta terminato il nido, la femmina depone da 1 a 6 uova. La cova, effettuata alternativamente da entrambi i genitori, ha una durata di 33-34 giorni.

I pulli appena nati pesano poche decine di grammi, sono coperti da un rado piumino grigio chiaro che si infoltisce in breve tempo.

I primi tentativi di volo vengono effettuati durante i mesi di Giugno e Luglio, mentre nella seconda metà dell’estate avviene il definitivo abbandono del luogo di nascita per raggiungere i quartieri di svernamento africani.
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I primi 2-3 anni di vita vengono trascorsi in Africa compiendo spostamenti parziali verso nord, anche in funzione della disponibilità di risorse trofiche.

La Cicogna bianca è una specie essenzialmente carnivora.

La dieta è costituita principalmente da anfibi, sia allo stadio adulto (rane), sia allo stadio larvale (girini), da rettili (lucertole, bisce d’acqua, scinchi), da piccoli mammiferi (soprattutto topi e talpe), da lombrichi, da crostacei, da molluschi e da insetti.

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La predazione di altri uccelli non costituisce un evento raro.

Essi possono essere piccoli passeriformi in difficoltà oppure nidiacei, fino ad uccelli delle dimensioni del Cavaliere d’Italia.

La ricerca del cibo può coinvolgere il singolo individuo, la coppia, la famiglia e anche l'intero stormo soprattutto quando le prede sono altamente concentrate, come ad esempio le locuste.

Nel territorio riproduttivo le prede vengono cercate nelle vicinanze del nido.
Solo occasionalmente la cicogna si allontana dal luogo di nidificazione per nutrirsi.

La Cicogna mangia molto in fretta quando le prede sono abbondanti: in un'ora può mangiare 44 topi, 2 roditori e 1 rana.

Si nutre di una grande varietà di specie in base alla disponibilità di prede e alla località in cui si trova.

Negli anni poco piovosi mangia principalmente insetti e topi, mentre negli anni con precipitazioni abbondanti si nutre di organismi acquatici.

La Cicogna è una specie migratrice: i LUOGHI DI NIDIFICAZIONE si trovano tra il 30° e 60° parallelo e includono l'EUROPA, l'ASIA MINORE e il NORD AFRICA, mentre i QUARTIERI INVERNALI si trovano principalmente in AFRICA.
La migrazione VERSO L'AFRICA è compresa tra AGOSTO E SETTEMBRE, il ritorno VERSO L'EUROPA comincia a MARZO e termina intorno a MAGGIO.

Durante questi lunghi viaggi le cicogne VOLANO AD ALTA QUOTA così da sfruttare le correnti di aria calda che permettono loro di fare un volo planato, in questo maniera si stancano meno perché non devono battere continuamente le ali per volare.

Le cicogne EVITANO di attraversare LUNGHI TRATTI DI MARE APERTO e così per raggiungere i quartieri invernali (l'Africa), hanno due possibilità:

PASSARE PER LO STRETTO DI GIBILTERRA (tratto di mare tra Spagna e Marocco).

PASSARE PER IL BOSFORO ( in Turchia a Istanbul).

Vi è un'altra possibilità: percorrere l'Italia fino in Sicilia e qui attraversare un tratto del Mediterraneo per raggiungere i paesi del centro e del sud dell'Africa.

L'11° MERIDIANO funziona come una IMMAGINARIA LINEA DI DEMARCAZIONE : al momento della migrazione le cicogne che si trovano ad est dell'11° meridiano attraversano il Bosforo e svernano principalmente nel Sud Africa o nella parte occidentale dell'India, quelle che si trovano ad ovest dell'11° meridiano, attraverso lo Stretto di Gibilterra si fermano nell'Africa centrale.

La ROTTA VERSO SUD-OVEST porta le cicogne provenienti dall'Olanda, dalla Francia, dalla Svizzera, dalla Germania, dalla Spagna e dal Portogallo in Mali, in Niger, in Senegal, in Nigeria e nel Ciad. Per raggiungere questi Stati attraversano il deserto del Sahara nella parte occidentale, ma senza fare alcuna sosta.

La cicogne che seguono la ROTTA VERSO SUD-EST attraversano il Bosforo in Turchia e passando per la Siria, sorvolando il Mar Morto e la costa orientale del Sinai arrivano a Tur, qui passano il Canale di Suez e giungono nella Valle del Nilo a Quena (26° N) da dove poi proseguono per giungere in Kenya, in Uganda e in Sud Africa (Provincia del Capo).
Sempre seguendo questa rotta alcune cicogne possono arrivare anche in Pakistan e nella parte occidentale dell'India.

Il VIAGGIO DI RITORNO avviene in primavera.
Le cicogne percorrono il viaggio verso i luoghi di nidificazione seguendo la stessa rotta, ma in direzione opposta.
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E.B.
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2 commenti:

  1. Innanzitutto ti ringrazio per aver scelto una delle mie foto per questa interessante documentazione. La settimana scorsa ho visto alcune cicogne a Saragozza (Spagna), il che indica esattamente il tracciato migratorio che hai descritto. All'oasi La rizza di Bentivoglio si possono osservare molto da vicino, e mi è capitato l'anno scorso di vederle nidificare anche su alberi, non solo sulle piattaforme apposite. Molto emozionante, senz'altro da vedere!
    http://www.panoramio.com/user/1652152/tags/cicogna

    Ciao,
    Michele

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  2. Innanzitutto ti ringrazio per aver inserito una delle mie foto in questa interessante scheda. La settimana scorsa ho visto le cicogne a Saragozza, in Spagna, esattamente sulla rotta migratoria da te descritta. Le cicogne all'oasi di Bentivoglio sono osservabili da vicino: inutile dire che l'esperienza è davvero interessante. Inoltre l'anno scorso hanno nidificato anche sugli alberi, non solo sulle piattaforme attrezzate. Ecco qui altre foto.
    Ciao,
    Michele

    http://www.panoramio.com/user/1652152/tags/cicogna

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