Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

mercoledì 2 febbraio 2011

MINGANTI SI DEVE DIMETTERE

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La rappresentazione quotidiana messa in atto dal Sindaco Minganti e interpretata da Lui stesso e dalla Sua Amministrazione, si è oramai trasformata in farsa.

Si tratta di un modus operandi che si identifica in stereotipi di tipo kafkiano, e che esprime un paradosso di situazioni al limite della decenza.

Il qualunquismo dimostrato dal Sindaco quotidianamente, richiede l’immediatezza delle Sue dimissioni, prima che i danni causati da una inadeguatezza insita e radicata nel suo politicismo arretrato e pernicioso, devastino ulteriormente Minerbio e le sue frazioni.

La lista delle nefandezze di cui questa Amministrazione si è resa responsabile ha dell’incredibile, e sfugge a qualunque logica o considerazione che non sia quella, assuefatta e in malafede, dei suoi fans più sfegatati, come, ad esempio, la Maria Genovese.

Il degrado imperversa ovunque, al punto che alcuni patrimoni immobiliari locali dal valore storico rilevante, che sono per questo sotto la tutela della Soprintendenza dei Beni Culturali, sono ridotti a scheletri marcescenti, oppure aggrediti dal degrado e dall’incuria in cui questa Amministrazione li ha abbandonati.

I portatori di handicapp sono ostaggio delle elucubrazioni mentali di un Sindaco che si arroga il diritto di decidere i percorsi OBBLIGATI che le persone in carrozzella devono seguire, e che non ottempera alle disposizioni di Legge che prescrivono gli scivoli ad entrambi i lati delle striscie pedonali, nel caso vi siano gradini.

L’amianto assedia il territorio, senza che il Primo Cittadino si degni di ricorrere allo strumento dell’Ordinanza, finalizzata ad un censimento completo del pericoloso materiale, e senza che si preoccupi minimamente di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento.

L’illuminazione pubblica è relegata a livelli di regresso tecnico pari solo a stereotipi mentali di tipo medioevale, e soggetta a ciclici interventi di manutenzione inutili e costosi, dandoci in cambio, come contropartita, un paese buio e malsicuro.

Il denaro pubblico viene speso per opere non certo di importanza prioritaria, come la ciclabile Minerbio - Tintoria, che tra l’altro, è un vero e proprio mostro di cemento armato, calcestruzzo, e asfalto, dal costo SPROPOSITATO di 700.000,00 euro (per ora).

Minerbio è ostaggio di speculazioni su terreno agricolo, che sottraggono suolo al territorio per finalità economiche, invertendo la tendenza tradizionale del ruolo che per generazioni ha accompagnato l’esistenza stessi di tali terreni.

Il processo, probabilmente irreversibile, secondo il quale si tende a installare impianti fotovoltaici fino ad 1 Mw di potenza per proprietà di dimensioni fino ad 80 ettari, sarà devastante per la nostra agricoltura, e le generazioni future dovranno per questo, ringraziare personaggi come Minganti e i legiferatori della Regione Emilia Romagna.

Quale sarà la prossima devastazione di terreno agricolo ?

Forse l’incremento di impianti a biomassa, con tanto di colture dedicate ?

L’impatto, in questo caso, sarebbe anche ambientale, ma di fronte alle posizioni scellerate dell’Amministrazione Comunale ci aspettiamo anche questo.

E’ di questi giorni la notizia che la prepotenza della Stogit si è abbattuta su Minerbio con straffotente energia, mettendoci tutti in balia delle conseguenze derivate dalle esplosioni sotterranee, con cui hanno effettuato i loro sondaggi.

Il Sindaco afferma (come si legge sull’articolo odierno dell’Informazione) : “La comunicazione con Stogit è sempre stata ottima e c’è sempre stata collaborazione”.

Bisognerebbe, a tale proposito, che il Sindaco parlasse con le persone che hanno avuto danni nelle loro abitazioni, come crepe e dissesti, o che hanno subìto il disagio dell’effetto terremoto a casa loro, senza che ci sia stato il minimo preavviso.

Il Sindaco rincara la dose affermando che la Stogit ha pagato 10.000 euro per una campagna informativa, che si sarebbe tradotta in trasmissioni radio, manifesti, ecc..

Faccio presente che l’Informazione derivata da quei 10.000 euro è stata carente e non tempestiva, e non in linea con le esigenze della popolazione, che da ogni parte sta protestando vigorosamente.

Sarebbe stato meglio che Stogit facesse in proprio ciò che avrebbe dovuto comunque fare, e cioè una informazione capillare e immediatamente preventiva all’esecuzione delle esplosioni, anche mediante megafoni su automobili, che potessero diffondere gli avvisi nelle zone interessate.

Il crollo della copertura della ex Scuola di San Martino in Soverzano è avvenuta all’indomani delle detonazioni, come anche i danni registrati al Castello, ma Stogit fa orecchie da mercante.

Oggi c’è stata una levata di scudi anche nei territori circostanti, e in particolare da Budrio e da Malalbergo da cui arrivano segnalazioni di problemi a causa delle esplosioni sotterranee.

Un Sindaco che è ostaggio di situazioni come queste deve dimettersi !

Non rappresenta più la popolazione e gli interessi dei Cittadini, ma solo una linea politica che si occupa degli interessi di casta e non di quelli della gente.

Siamo il paese delle Terre di Pianura con le tariffe più alte per la mensa scolastica.

Siamo il fanalino di coda per la raccolta differenziata, ma il Sindaco dà sfacciatamente la colpa ai Cittadini.

Vorrei dire che l’Amministrazione, anche in questa occasione, non ha fatto niente per sensibilizzare la popolazione, e non ha fornito i contenitori in numero sufficiente per effettuare una raccolta capillare ed efficace.

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Vorrei dire anche che il Sindaco e i Suoi Assessori, non hanno minimamente preso in considerazione l’ipotesi, da noi proposta, di adottare il modello “Vedelago” per il riciclo dei rifiuti al 95 %.

Siamo il paese in cui i negozianti chiedono a gran voce le telecamere per la sicurezza sociale, perché fungano da deterrente per i delinquenti che più di una volta hanno imperversato a Minerbio, ma le telecamere vengono usate per monitorare i bidoni del rusco !

Questo non impedisce gli smaltimenti di rifiuti illegali, come nel caso in cui abbiamo segnalato la presenza di amianto presso uno dei cassonetti.

Siamo nel paese in cui, per tacitare le opposizioni, si ricorre allo strumento della querela e alla sistematica intimidazione, così come si fa nei regimi di stampo bulgaro e staliniano.

Siamo nel paese in cui il Sindaco appare nelle pagine dei giornali locali più che Pippo Baudo in televisione !

Siamo nel paese in cui mancano da sempre le pensiline alle fermate degli autobus, nonostante il fatto che tutti i paesi del circondario se ne siano già dotati da tempo.

A Minerbio siamo regrediti nel tempo, non solo per le tante negligenze di questa Amministrazione, ma soprattutto per la mancanza di quella Democrazia che dovrebbe essere alla base del vivere civile.

Siamo nel paese in cui l’organo di autoincensamento del Primo Cittadino (Il Prometeo) coincide con quella rivista comunale che ha più le caratteristiche di giornalino di partito che di dispensa dell’Amministrazione pubblica.

In tale pubblicazione, lo spazio per le opposizioni è francobollato ai minimi termini, sempre per lo stesso criterio democratico di tipo bulgaro cui abbiamo accennato poco sopra.

Non voglio affondare ulteriormente il coltello nella piaga, anche perché c’è già più di un fondato motivo per chiedere a gran voce le dimissioni del Lorenzo locale.

Voi che ne dite ?
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