Prof. Enio Cerè
Istituto Comprensivo Statale
Via Don Camillo Zamboni, 5
40061 Minerbio (BO)
e p.c. Sindaco del Comune di Minerbio
Lorenzo Minganti
Via Garibaldi, 44
40061 Minerbio (Bo)
Provveditorato agli Studi Bologna
urpcsa@csa.scuole.bo.it
Dr. Luigi Quadri
AUSL di San Giorgio di Piano
Luigi.quadri@ausl.bologna.it
Igiene Pubblica
Igienepubblica.areanord@ausl.bo.it
Responsabile Educatori
Cooperativa Ida Poli
Budrio
OGGETTO : Risposta alla Sua del 25/01/2011 Prot.n. 366/A23
Egr Sig. Cerè,
con la presente sono a rammaricarmi di come sia stata gestita la vicenda delle trappole per topi presenti all’interno della struttura scolastica.
Secondo quanto da Lei affermato, negli edifici scolastici vengono effettutate delle disinfezioni e delle disinfestazioni varie e cicliche, a scopo preventivo, con cadenza annuale.
Cosa intende per varie ?
Sono mirate a quale problematica ?
Topi, scarafaggi, pidocchi, o altro ?
Come è possibile che la cadenza sia annuale, se le tipologie sono diverse?
Nella Sua lettera si legge anche che tali interventi sono effettuati nel periodo di assenza dei ragazzi, in concomitanza con la chiusura per le vacanze natalizie, ed è per questo motivo che i genitori non sono stati avvertiti.
Riteniamo che sarebbe invece molto più corretto, da parte Sua, informare sempre e comunque i genitori, ed il CGM, qualora si intraprendano iniziative che comportano l’uso invasivo di prodotti ad alta tossicità e pericolosità per la salute.
E’ inoltre un fatto certo che, comunque, i bambini siano venuti a contatto del veleno (Brocum) contenuto nella trappola, e questo la dice lunga sul fatto che, appunto, tali veleni non dovrebbero coesistere all’interno della struttura scolastica nello stesso momento in cui sono presenti i ragazzi.
Tra l’altro, quando ci siamo recati a fotografare la scatola di veleno, siamo riusciti benissimo a toccarla, e per meglio inquadrarla, è stato sufficiente chinarsi, e allungare una mano.
La scatola non era così defilata e irraggiungibile come Lei tenta di farci credere.
Le sue affermazioni indicano inoltre che le disinfestazioni sarebbero avvenute a Scuola chiusa, e quindi ci domandiamo come mai, allora, essendo gà state fatte, debbano permanere le trappole contenenti il veleno.
Occorre sottolineare che, benchè Lei abbia inviato la Sua risposta anche alla Cooperativa Ida Poli, gli educatori erano all’oscuro della presenza delle trappole, e non sapevano neanche di cosa si trattasse.
Ciò denuncia un grave difetto di comunicazione tra Lei, e gli operatori che si occupano dei nostri figli, tanto più allarmante in quanto l’argomento a cui si doveva dare massima risonanza (la presenza di veleno) appare di significativa importanza.
Inoltre, la mia lettera è stata indirizzata, oltre che a Lei, anche alla Ausl e al Comitato Genitori di Minerbio, per conoscenza, per cui non si capisce per quale criterio Lei abbia deciso nella Sua risposta di ignorarli completamente.
Forse è tipico del Suo modus operandi ?
Siamo comunque insoddisfatti della Sua risposta, in cui ci invita a rivolgerci all’Ufficio Tecnico Comunale, negandoci le informazioni, nonostante che il Responsabile della Conduzione della Scuola sia Lei, Sig. Cerè.
Noi ci siamo rivolti a Lei quale interprete, appunto, della figura Istituzionale di Preside Scolastico, e poco ci interessa chi abbia l’onere di provvedere alle disinfestazioni, consci del fatto che gli obblighi relativi all’art. 18 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, le impediscono di delegare ad altri le Sue precise responsabilità.
I rapporti che intercorrono tra Lei e la proprietà degli edifici scolastici non Le danno il diritto di deviare le richieste dei genitori o del CGM a riguardo delle problematiche scolastiche, verso l’Ente proprietario della struttura.
Lei, per onorare il ruolo e l’incarico che Le è stato affidato, deve dare ampie ed esaurienti spiegazioni, nella massima trasparenza, ed è a questo proposito che informeremo il Provveditorato agli Studi, per una maggiore trasparenza su questo argomento che Lei pare sottovalutare.
La salute dei nostri figli è stata messa a repentaglio dalla superficialità con cui si è svolta tutta la vicenda, quindi pretendiamo di essere informati preventivamente, senza che siano accampate scuse per non farlo.
Distinti saluti
Chrsitian Bartoli
con la presente sono a rammaricarmi di come sia stata gestita la vicenda delle trappole per topi presenti all’interno della struttura scolastica.
Secondo quanto da Lei affermato, negli edifici scolastici vengono effettutate delle disinfezioni e delle disinfestazioni varie e cicliche, a scopo preventivo, con cadenza annuale.
Cosa intende per varie ?
Sono mirate a quale problematica ?
Topi, scarafaggi, pidocchi, o altro ?
Come è possibile che la cadenza sia annuale, se le tipologie sono diverse?
Nella Sua lettera si legge anche che tali interventi sono effettuati nel periodo di assenza dei ragazzi, in concomitanza con la chiusura per le vacanze natalizie, ed è per questo motivo che i genitori non sono stati avvertiti.
Riteniamo che sarebbe invece molto più corretto, da parte Sua, informare sempre e comunque i genitori, ed il CGM, qualora si intraprendano iniziative che comportano l’uso invasivo di prodotti ad alta tossicità e pericolosità per la salute.
E’ inoltre un fatto certo che, comunque, i bambini siano venuti a contatto del veleno (Brocum) contenuto nella trappola, e questo la dice lunga sul fatto che, appunto, tali veleni non dovrebbero coesistere all’interno della struttura scolastica nello stesso momento in cui sono presenti i ragazzi.
Tra l’altro, quando ci siamo recati a fotografare la scatola di veleno, siamo riusciti benissimo a toccarla, e per meglio inquadrarla, è stato sufficiente chinarsi, e allungare una mano.
La scatola non era così defilata e irraggiungibile come Lei tenta di farci credere.
Le sue affermazioni indicano inoltre che le disinfestazioni sarebbero avvenute a Scuola chiusa, e quindi ci domandiamo come mai, allora, essendo gà state fatte, debbano permanere le trappole contenenti il veleno.
Occorre sottolineare che, benchè Lei abbia inviato la Sua risposta anche alla Cooperativa Ida Poli, gli educatori erano all’oscuro della presenza delle trappole, e non sapevano neanche di cosa si trattasse.
Ciò denuncia un grave difetto di comunicazione tra Lei, e gli operatori che si occupano dei nostri figli, tanto più allarmante in quanto l’argomento a cui si doveva dare massima risonanza (la presenza di veleno) appare di significativa importanza.
Inoltre, la mia lettera è stata indirizzata, oltre che a Lei, anche alla Ausl e al Comitato Genitori di Minerbio, per conoscenza, per cui non si capisce per quale criterio Lei abbia deciso nella Sua risposta di ignorarli completamente.
Forse è tipico del Suo modus operandi ?
Siamo comunque insoddisfatti della Sua risposta, in cui ci invita a rivolgerci all’Ufficio Tecnico Comunale, negandoci le informazioni, nonostante che il Responsabile della Conduzione della Scuola sia Lei, Sig. Cerè.
Noi ci siamo rivolti a Lei quale interprete, appunto, della figura Istituzionale di Preside Scolastico, e poco ci interessa chi abbia l’onere di provvedere alle disinfestazioni, consci del fatto che gli obblighi relativi all’art. 18 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, le impediscono di delegare ad altri le Sue precise responsabilità.
I rapporti che intercorrono tra Lei e la proprietà degli edifici scolastici non Le danno il diritto di deviare le richieste dei genitori o del CGM a riguardo delle problematiche scolastiche, verso l’Ente proprietario della struttura.
Lei, per onorare il ruolo e l’incarico che Le è stato affidato, deve dare ampie ed esaurienti spiegazioni, nella massima trasparenza, ed è a questo proposito che informeremo il Provveditorato agli Studi, per una maggiore trasparenza su questo argomento che Lei pare sottovalutare.
La salute dei nostri figli è stata messa a repentaglio dalla superficialità con cui si è svolta tutta la vicenda, quindi pretendiamo di essere informati preventivamente, senza che siano accampate scuse per non farlo.
Distinti saluti
Chrsitian Bartoli
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti sono proprietà dei rispettivi autori.
Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.