Ancora una volta assistiamo
alla manipolazione faziosa della realtà dei fatti, attuata dal Primo cittadino,
per quanto riguarda Minerbio e le problematiche inerenti.
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A questo scopo è preziosa la
collaborazione offertagli da Matteo Radogna, lo scribacchino de “Il Resto del
Carlino”, usato come cassa di risonanza dei proclami a senso unico che il RE di
Minerbio ciclicamente propone.
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La "penna" di corte non si affanna certo a sentire le diverse "campane" o i diversi pareri delle parti n causa, quando deve incensare il Sindaco, ma si limita a riportare esattamente gli editti promulgati dal suo simbiotico riferimento.
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La "penna" di corte non si affanna certo a sentire le diverse "campane" o i diversi pareri delle parti n causa, quando deve incensare il Sindaco, ma si limita a riportare esattamente gli editti promulgati dal suo simbiotico riferimento.
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Anche oggi è apparso un articolo sul “Carlino”, a firma Matteo Radogna, per mezzo del quale il Primo Cittadino esprime e propone la solita trita e ritrita disinformazione a cui siamo ormai tristemente abituati.
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Anche oggi è apparso un articolo sul “Carlino”, a firma Matteo Radogna, per mezzo del quale il Primo Cittadino esprime e propone la solita trita e ritrita disinformazione a cui siamo ormai tristemente abituati.
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Si legge una lunga sequela di autoincensamento,
durante la quale appare chiaramente come la figura eroica del Primo Cittadino,
in un impeto di autoreferenzialismo congenito, si sia prodigata a realizzare
opere miracolose per la comunità.
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In particolare l’euforia
principale del Sindaco si manifesta per la realizzazione della nuova scuola
materna di Cà de Fabbri, costata 2.400.000,00 euro e che dovrebbe alimentarsi
con l’energia geotermica.
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Inoltre, successivamente, è
stato rivisto il progetto per aggiungervi
i pannelli solari, come se, precedentemente, se ne fossero dimenticati !
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A parte il costo faraonico
dell’opera, che ricade sulle spalle della popolazione, rimane comunque il fatto
che tutto ciò fa parte dei compiti che rientrano nei doveri del Primo
Cittadino.
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Il Sindaco, infatti, percepisce
uno stipendio, pagato da noi Cittadini, proprio per lavorare ai vari progetti
di sviluppo sociale, e per individuare soluzioni ottimali per il territorio.
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Non si capisce, quindi, l’enfasi con la quale il Sindaco si ripropone
ciclicamente sulle pagine dei quotidiani.
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In secondo luogo, ci sono
diverse perplessità riguardo il costo dell’opera e del rapporto costo –
benefici, oltre al fatto che probabilmente potevano essere individuate
soluzioni più confacenti alla realtà locale.
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Il “giornalaio” di Corte, si dilunga poi
nell’esposizione delle altre opere pubblicizzate in simbiosi con il Primo
Cittadino.
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Si parla della pista ciclabile, ponendola come dato di fatto, positivo e incontrovertibilmente classificata come l’ottimo risultato delle opere pubbliche dell’”era” Minganti.
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Si parla della pista ciclabile, ponendola come dato di fatto, positivo e incontrovertibilmente classificata come l’ottimo risultato delle opere pubbliche dell’”era” Minganti.
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Peccato però che anche in
questa occasione Matteo Radogna e il Sindaco abbiano omesso di puntare il dito
sul costo proibitivo della ciclabile stessa, e sul fatto che sia stata
realizzata con estrema disattenzione verso alcuni particolari di primaria
importanza, come da noi riportato sul post all’indrizzo :
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La disinformazione
istituzionale si affanna poi a rincorrere qualsiasi cosa che possa fare presa
sul lettore inconsapevole, come l’evidenziazione della nascita di due centri
commerciali, come se ciò fosse appannaggio delle sue prerogative economiche e
finanziarie.
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Se Radogna ha scritto un articolo sull’amianto che è presente, dolosamente, sul terreno dell’Asilo di Cadriano, pochi giorni or sono, come mai non ha nemmeno accennato a quello presente sul tetto del capannone del Consorzio a lato della Scuola Materna a Minerbio ?
Noi non lo crediamo, anzi puntiamo il dito proprio contro coloro che permettono al RE di comportarsi come se fossimo, appunto, suoi sudditi.
In realtà le strategie di chi
investe sul territorio e le relative risorse messe in campo dalle aziende,
nulla hanno a che vedere con il persistente autoreferenzialismo onnipresente
del Primo Cittadino, ma fanno parte del percorso individuato dalle esigenze di
marketing e dalle ricerche di mercato.
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Il Sindaco, come tutti noi, ne
fruisce gli effetti, ma non ne è certo la causa, come invece vorrebbe farci
credere.
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Anzi, da parte sua
l’Amministrazione ha gestito in maniera perniciosa per il territorio l’accordo
con la Coop, dandole un terreno di valore in cambio della vecchia sede,
interamente da ristrutturare.
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In questo modo la Coop si è ritrovata con un terreno a costo irrisorio,
mentre Minerbio si ritrova con un rudere e un costo aggiuntivo, in periodo di
crisi.
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Il giornalettista di Corte,
omette anche di illustrare, a proposito, gli esperimenti di finanza creativa
del Sindaco e le fallimentari proposizioni che sono sfociate nella “geniale”
realizzazione della Società Slim …
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Dulcis in fundo … proseguendo
nella lettura dell’articolo, il Primo Cittadino si lancia in una delle sue
attività preferite : il lancio della promessa di ciò che ha già promesso.
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Infatti, si ripete oramai anno
dopo anno, fin dal 2009, nel promettere la realizzazione delle pensiline degli
autobus.
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Ad ogni sollecitazione del blog
su questo argomento, finora, è sempre cresciuta la sua insofferenza, fino a
dichiarare che la programmazione comunale dei lavori per il 2010 prevedeva
proprio la realizzazione delle pensiline in questione.
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Peccato però che siamo nel 2012
e che si sia tornati nuovamente alle vacue promesse, e peccato anche che di ciò
Matteo Radogna non accenni minimamente…in perfetto stile disinformativo, così
come ci ha abituati !
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E’ sempre la stessa faccia
della medaglia, il medesimo punto di vista, lo stesso spregio del pluralismo e
del confronto democratico, in una ossessiva smania di fagocitare la verità.
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Addirittura il Sindaco cita il blog, definendolo come sbraitante, solo
per il fatto di aver preso posizione contro l’ennesima invasione di zingari.
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Anche in questo caso la polemica gratuita del Primo
Cittadino si sposa con le omissioni e le verità non dette, o nascoste, relative
a gravi problematiche esistenti, come la presenza di amianto e di barriere
architettoniche sul territorio minerbiese.
.Se Radogna ha scritto un articolo sull’amianto che è presente, dolosamente, sul terreno dell’Asilo di Cadriano, pochi giorni or sono, come mai non ha nemmeno accennato a quello presente sul tetto del capannone del Consorzio a lato della Scuola Materna a Minerbio ?
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Forse perché il Primo Cittadino nega che esista un problema amianto a
Minerbio ?
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Come mai Radogna non ha mai
nemmeno minimamente accennato a quelle barriere architettoniche che a Minerbio
costituiscono una vera e propria vergogna per l’intero Paese ?
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Forse perché il Primo Cittadino nega che esista un problema barriere
architettoniche ?
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In questo marasma di
disinformazione globalizzata e istituzionalizzata emerge anche il qualunquismo
di certi gruppi politici, come il PdL, in cui il problema maggiore sembra
essere quello di offrire cassette di funghi ai nomadi.
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La Lega Nord, in perfetta
simbiosi con il suo precedente alleato, sembra animarsi e prendere vita,
emergendo da una sorta di catalessi, solo ed esclusivamente in occasione della
calata dei nuovi barbari : gli zingari.
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In queste occasioni i paladini
della Padania cavalcano il loro unico cavallo di battaglia, speronandolo
ferocemente in difesa del territorio … mentre gli altri ben più gravi problemi
restano sospesi in una sorta di limbo perpetuo.
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L’altra Lista Civica, quella
che sembra esistere solo sulla carta, per contro, esprime un silenzio assenso
su qualsiasi cosa, come a non volersi contaminare con prese di coscienza da cui
risulterebbe una posizione che invece non si vuole definire…
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Sembrano i desaparecidos della
politica minerbiese, scomparsi dalla scena, occultati, nascosti, celati,
mimetizzati, metamorfizzati, fino al punto di non poter essere più individuati.
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E’ questa l’opposizione che
Minerbio si merita ?
.Noi non lo crediamo, anzi puntiamo il dito proprio contro coloro che permettono al RE di comportarsi come se fossimo, appunto, suoi sudditi.
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Il RE, il “giornalaio di
corte”, e una vasta schiera di vassalli, in un sistema feudale in cui non
mancano neanche i servi della gleba… ecco come si riassume la detenzione del
potere da parte del pupillo del PD minerbiese.
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Che tristezza ...
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Dissenso
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