In un recente articolo su “Il Resto del Carlino” a firma Matteo Radogna, sulla cronaca locale, si tratta di un fatto avvenuto in occasione delle ultime nevicate a Minerbio.
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Eccolo :
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Come si può desumere dall’articolo che vi
ripresentiamo sopra, secondo il giornalista, un cittadino di
cui vengono omesse perfino le iniziali (segno evidente che questa persona non è
stata nemmeno interpellata), sarebbe
stato coinvolto come principale responsabile in una rissa.
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L'altra faccia della medaglia, in questa storia, è la seguente, direttamente dalla voce del cittadino interessato.
.Il motivo del contendere sarebbe scaturito dal
rifiuto, da parte degli addetti della Protezione Civile, di dare al cittadino
il sale che questi richiedeva allo scopo di spargerlo davanti a casa sua,
assediata da lastre di ghiaccio.
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Secondo la versione scritta da Radogna, la persona
in oggetto avrebbe afferrato una pala con l’intento di aggredire i volontari
della Protezione civile, che si sarebbero barricati all’interno della sede, e
solamente l’intervento del Sindaco, “per caso” nelle vicinanze ha scongiurato
la rissa.
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Ancora una volta, quindi, ci viene proposta
mediaticamente la figura di un Sindaco eroico, vicino a tutti, pronto a
intervenire in qualsiasi situazione.
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Sicuramente la compiacenza di Matteo Radogna ha contribuito
notevolmente al rafforzamento di questa immagine, con l’intento evidente di
stereotiparla, forse per affinità elettive che a noi non è dato conoscere.
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Fatto sta, invece, che il cittadino messo alla berlina dagli scritti del giornalista del “Carlino” ci ha fornito una versione dei fatti completamente diversa !
Fatto sta, invece, che il cittadino messo alla berlina dagli scritti del giornalista del “Carlino” ci ha fornito una versione dei fatti completamente diversa !
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L’antefatto è il seguente.
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Questa persona, afferma che il giorno 5 (quello
della prima nevicata) si è recato negli uffici della Protezione civile per
ottenere il sale, fornito alle famiglie per combattere il ghiaccio.
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La dotazione offerta gratuitamente consiste in un
sacchetto a famiglia, praticamente un pugno di sale, del peso di circa un
chilogrammo.
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Il cittadino ha fatto però presente all’incaricato
della Protezione civile che di fianco a lui abita la suocera, anziana, e
condizionata da patologie legate all’età, e che quindi avrebbe provveduto lui
stesso anche a recapitarle il sale, poiché le condizioni del manto stradale non
permettevano alla signora di andarlo a prendere personalmente.
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Al rifiuto della persona preposta alla
distribuzione, il cittadino ha insistito affermando che avrebbe potuto
presentare una delega dell’anziana signora, per regolarità, e per poter quindi
ritirarlo in sua vece.
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Nuovamente, un secco rifiuto si è frapposto tra le
due persone, l’una decisa e irremovibile, l’altra attonita e stupefatta per
l’arroganza incontrata.
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A questo punto il cittadino, dopo aver notato una
pala da neve lì vicino, ha affermato che avrebbe voluto portarla al Sindaco,
volutamente in polemica, per invitarlo a spalare la neve dalla propria suocera,
visto che lei non poteva uscire di casa, e le si negava anche di farsi
recapitare il sale.
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Afferrata la pala, il cittadino stava per avviarsi
verso il Comune, per dare corso alla sua protesta, quando l’addetto della
Protezione civile, forse conscio di aver esagerato, lo richiamava indietro e
gli dava il secondo sacchetto di sale.
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Quel giorno, tutto è finito lì, in questo modo, e
ciò costituisce l’antefatto di quanto sarebbe accaduto alcuni giorni dopo.
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In occasione infatti delle altre nevicate, la
persona in oggetto si è recata nuovamente alla Protezione civile, per il
consueto ritiro del “pugno di sale”, stavolta munito del documento di identità
dell’anziana parente.
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Ancora una volta, a suo dire, l’ottusità fatta uomo
si è manifestata in tutta la sua evidenza, poiché il rifiuto di consegnarli il
secondo “pugno di sale” si è palesato immediatamente e con decisione.
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Di nuovo, il cittadino ha provato a ricorrere alla
protesta plateale, additando la pala (ancora nei pressi) e afferrandola per
recarsi ad offrirla al Sindaco in segno di protesta, come la volta precedente.
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A questo punto, il personaggio della Protezione
civile ha iniziato a spintonarlo con veemenza, per varie volte, fino a che il
cittadino, alterato ha reagito verbalmente, alzando la voce, e affermando che
avrebbe chiamato i Carabinieri.
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Il Cittadino si è trovato ad essere intimorito, sia
dalla prestanza fisica dell’interlocutore, sia dal fatto che costui adiva a vie
di fatto, alzando le mani, ed ha quindi effettivamente telefonato al Comando
dei Carabinieri.
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Ha quindi gettato via il badile che aveva in mano, e
a questo punto l’addetto della protezione civile si è ritirato all’interno
della sede e ha chiamato il Sindaco.
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Sempre secondo la versione del cittadino, Lorenzo
Minganti è arrivato quasi subito e ha prestato ascolto alle proteste del
cittadino stesso, e si è risentito del fatto che questi lo voleva invitare a
spalare dalla suocera, affermando che, anzi, lui aveva già prestato la sua
opera di spalatore davanti alla Coop locale.
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Poi tutto si è sgonfiato, è finito, in una bolla di
sapone … senza risse e senza spargimenti di sangue.
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Il Sindaco ha invitato il coordinatore della
Protezione civile Rino Barilli a fornire il sacchetto di sale, e il cittadino
se ne è andato.
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Secondo l’esposizione di Radogna, invece, sembra che
si sia venuti alle mani, e che il cittadino abbia afferrato la pala per usarla
durante la rissa (che non è mai avvenuta).
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Sempre secondo la personalissima interpretazione di
Matteo Radogna, che evidentemente gode particolarmente nel presentare il Primo
Cittadino come in effetti non è, il Sindaco sarebbe addirittura intervenuto per
dividere i due !
Questo modo di scrivere, sia di fatti di cronaca,
sia di politica, non è certo improntato ad un realismo obiettivo, in quanto si
evidenzia solo una visione unilaterale e falsata degli argomenti trattati.
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In questo caso, ad esempio, non è stato minimamente
interpellato il cittadino, in spregio della verità, e non si è dato corso
neanche al minimo tentativo di un accertamento oggettivo.
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Sembra evidente che l’unico tentativo messo in atto
da Radogna, sia stato quello di incensare il Sindaco, e di metterlo su un piedistallo, offrendo ai lettori una di lui
immagine cavalleresca, da paladino, e degna dei poemi ti Torquato Tasso.
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Questa è l’informazione a Minerbio, a cui il Sindaco
si affida condiscendente !
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A vicenda conclusa, il cittadino ha tentato a più
riprese di mettersi in contatto con il Sindaco, attraverso la sua segretaria,
ma il Primo cittadino non si è fatto sentire, ignorando completamente il
cittadino stesso.
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Al giornalista Matteo Radogna, che sembra essere in
perfetta simbiosi con il Sindaco, ha lasciato messaggi in segreteria, ma lui si
è comportato nello stesso modo del Primo Cittadino, sfuggendo a qualsiasi
tentativo di contatto.
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Questo, evidentemente, è il modus operandi di chi dovrebbe avere a cuore le
problematiche dei cittadini !
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Questa è, ancora una volta, la dimostrazione di un
autoreferenzialismo dispotico e arrogante, su cui poggia tutta l’essenza di un
Sindaco imposto ai cittadini dal PD , e questi sono i risultati palesi.
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Dissenso
Bello scoop! Ma da bravi paladini della giustizia e della corretta informazione vi siete premurati di ascoltare anche la versione dei volontari della protezione civile?
RispondiEliminavuoi vedere che, dopo i manifesti abusivi di dicembre, adesso la sinistra farà saltare fuori che l'opposizione è contro la protezione civile?
RispondiEliminaballa su balla, non è sufficiente la gaffe del loro sindaco che col suo comportamento fa passare per ridicoli anche i suoi colleghi di Baricella e Monghidoro, finiti sul giornale per qualcosa di serio...
IL PROBLEMA QUI NON E' UNA DISCUSSIONE FRA DUE PERSONE, UN CITTADINO ESASPERATO E UN VOLONTARIO CHE OPERA CERTAMENTE IN UNA SITUAZIONE DI STRESS.
IL PROBLEMA E' UN SINDACO CHE COME AL SOLITO METTE LA SUA PERSONA DAVANTI A TUTTO ED E' PRONTO A PASSARE SOPRA AGLI ALTRI, IN UNA CORSA SCLEROTICA AL MINUTO DI CELEBRITA'.
E ciò che stona è il solito/a rampollo/a del PD mandato a fare brutta figura pur di difendere l'uomo forte del partito.
Ma si sa, il partito ha sempre ragione, anche di fronte all'evidenza.
PS e dobbiamo anche capire se il cittadino se la prende con la stampa, perchè NON CONOSCE il meccanismo, tale per cui "se un sindaco invia un comunicato stampa, questo viene comunque pubblicato, data la fonte primaria".
RispondiEliminaRipetiamo, il problema è IL SINDACO, non il cittadino, non i volontari (che hanno risolto il problema-neve praticamente da soli e a cui va il nostro grazie), non la stampa, non il lupo mannaro. IL SINDACO DI MINERBIO.
Va ribadito comunque che, secondo quanto detto dal Cittadino, l'addetto della protezione Civile ha alzato le mani su di lui, spintonandolo più volte.
RispondiEliminaInoltre si è rifiutato di dare il secondo sacchetto di sale, nonostante il cittadino abbia esibito come delega per il ritiro i documenti della suocera.
Affermo inoltre, CON DECISIONE, che la stampa, prima di dare fiato alle trombe dovrebbe verificare la notizia interpellando tutte le parti in causa, e non solo e sempre la versione del Sindaco.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Dissenso