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domenica 29 aprile 2012

RICICLO CONDIVISO, LA “NON NUOVA” CONCEZIONE DEL RIUSO, IL BARATTO.

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La crisi economica sta avanzando inesorabile, le aziende chiudono come mosche stecchite al sole e gli operai, impiegati, magazzinieri, e ormai sempre più spesso anche, i così detti colletti bianchi, vengono licenziati e perdono il lavoro.
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La politica, vera responsabile di questo sfacelo, ha FALLITO.
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La politica NON è riuscita a dare quelle soluzioni di cui il paese aveva ed ha bisogno.
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La corruzione della classe dirigente, dei nostri politici, ha creato un sistema globale insensibile alle vere esigenze del Paese, del Cittadino.
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I veri responsabili di questa crisi sono proprio coloro che invece avrebbero dovuto garantirci serenità, perché eletti da noi proprio per questo scopo.
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Non ci fidiamo più della politica, tantomeno dei politici, collusi con i poteri forti del paese, le banche, le lobbies, la mafia.
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Non abbiamo altre soluzioni, ormai, che aiutarci da soli.
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La Rivoluzione culturale che molti paesi europei hanno intrapreso, grazie al coraggio di gruppi di Cittadini che l'hanno cominciata per primi, come in Argentina, in Islanda, nel Portogallo, presto anche in Spagna e in Grecia, hanno fatto si che il Popolo, i Cittadini si AUTO ORGANIZZASSERO in autonome forme di sopravvivenza attraverso la CONDIVISIONE.
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Argentina, Islanda, Portogallo, Grecia, Spagna ed ora anche l’ Italia sono in ginocchio.
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In questi paesi, compresi negli Stati Uniti, si è avviato un processo spontaneo che scavalca quello del denaro, un processo che tende ad aiutare coloro che non hanno più disponibilità di denaro perché ridotti sul lastrico dalla crisi economica: IL BARATTO, sotto forma di RICICLO CONDIVISO, attraverso una “non nuova” concezione del RIUSO DEGLI OGGETTI.
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Una CONDIVISIONE DI SERVIZI, scambiando ABILITA’ in cambio di altre, o in cambio di oggetti.
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Una forma di CONDIVISIONE che ha portato i Cittadini a stringersi in un abbraccio di solidarietà globale.
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Questa crisi ci sta insegnando che se oggi a star male sono io, domani potrebbe capitare a TE.
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Nessuno di noi ne è immune.
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Solamente la solidarietà reciproca, potrà salvarci.
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Solo allontanandoci dall’ uso FORZOSO e FORZATO DEL DENARO, potremo salvarci.
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Solo una NUOVA CONCEZIONE del RIUSO CONDIVISO potrà salvarci.
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Nei paesi sopra citati (Argentina, Islanda, Portogallo, Grecia, Spagna) e da qualche tempo anche negli Stati Uniti, questo sistema, quello del BARATTO, è in opera e FUNZIONA, ormai da parecchio tempo, da quando è iniziata la crisi economica, da quando cioè, Cittadini come noi si sono AUTO ORGANIZZATI, basandosi sulla nuova concezione che ciò che non serve più a te può benissimo essere utile ad altri (il Baratto), e ciò che so fare io può essere utile ad altri in cambio di quello che sanno fare altre persone, il così detto SCAMBIO DI ABILITA’.
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Il consumismo ci ha portato ad avere più di quello che ci serviva, accumulando cose su cose, accatastandole chissà dove nelle cantine o nei garage, e sempre più spesso non ci ricordiamo cosa abbiamo comprato in passato e quando ritroviamo oggetti sepolti dalla polvere li buttiamo via perché considerati vecchi, scomodi e non più utili.
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Sempre più spesso vengono buttati via oggetti ancora funzionanti per sostituirli con oggetti più nuovi simili ai precedenti.
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Molti di noi mettono questi oggetti in vendita su famosi siti web, per ricavarne uno straccio di misero guadagno.
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Scelta condivisibile, (meglio poco che niente!!) ma in questo modo rimaniamo legati alla concezione del DENARO, vero colpevole del nostro attuale malessere, che ci porta alla spersonalizzazione e ci allontana dalla vera concezione della solidarietà globale e dalla concezione del RICICLO CONDIVISO.
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Il nostro scopo con questo nuovo sito è proprio quella di far RIAVVICINARE LA GENTE, tenendola lontana dall’ uso forzato del denaro, vero responsabile dello sfacelo a cui stiamo assistendo quotidianamente.
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NON BUTTATE PIU' VIA LE VOSTRE COSE.
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CONDIVIDETELE CON NOI. 
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COLLEGATEVI AL SITO E COMINCIAMO A LAVORARE TUTTI ASSIEME PER INIZIARE A CREARE UN NUOVO SISTEMA, ALTERNATIVO A QUELLO ESISTENTE, BASATO SULLA SOLIDARIETA' RECIPROCA.
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CIO’ CHE NON SERVE PIU’ A VOI SARA’ SICURAMENTE UTILE AD ALTRI.
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BARATTATE I VOSTRI OGGETTI che ormai non vi servono più, CON ALTRI DI CUI INVECE AVETE BISOGNO.
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BARATTATE LE VOSTRE ABILITA’ IN CAMBIO DI ALTRE.
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RIAVVICINIAMOCI IN UN ABBRACCIO GLOBALE DI SOLIDARIETA’.
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Christian B.
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mercoledì 25 aprile 2012

LA RABBIA DI UN CITTADINO.

LA PAGHERETE.
PRIMA O POI LE PAGHERETE TUTTE...

domenica 15 aprile 2012

UNIONE TERRE DI PIANURA

A fine marzo, è apparso un articolo sulle pagine de “Il Resto del Carlino”, a firma Matteo Radogna, che evidenziava un fatto che di questi tempi risulta essere semplicemente scandaloso.
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Si tratta dell’aumento di stipendio riconosciuto al Direttore delle “Terre di PianuraMichele Gentilini, che passa da 31.000,00 euro del 2011 a ben 121.860,00 euro attuali.
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La prima domanda che viene spontanea è :
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A cosa è servito aumentare l’emolumento del Direttore fino alla cifra di 121.000,00 euro, soprattutto in un periodo di crisi, in cui le aziende chiudono, i disoccupati aumentano, e l’intera società stessa rischia la bancarotta ?
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La risposta è semplicissima.
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Serve ad alleggerire le tasche dei Cittadini, a tutto vantaggio del burocrate di turno, rigorosamente in perfetta sintonia con il modus operandi dei suoi colleghi politici del cosiddetto Partito Democratico.
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Lo prova il fatto che il Sindaco di Minerbio, Lorenzo Minganti, enfaticamente, si proclama soddisfatto di Gentilini e ne tesse le lodi additandolo come grande risorsa per l’intero territorio.
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Una risorsa che però grava sulle tasche dei Cittadini in maniera esagerata, se consideriamo gli stipendi con cui normalmente deve vivere la maggioranza della popolazione.
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Inoltre, non mi sembra che durante la sua permanenza in carica, il  Direttore si sia scapicollato per risolvere il problema amianto, che letteralmente assedia le Terre di Pianura, soprattutto a Granarolo, nella zona industriale e artigianale.
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E’ anche il suo palese disinteresse verso le barriere architettoniche che abbiamo segnalato a più riprese al suo collega, il Sindaco di Minerbio, senza peraltro che costui ne prendesse atto.
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La popolazione minerbiese attende da anni che si posino le pensiline alle fermate dell’autobus, soprattutto in corrispondenza di quelle in cui le persone sono costrette a sostare sul ciglio della strada, sull’erba, con un fosso alle spalle.
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La scusante che forse il Direttore può accampare è che l’autogoverno delle Comunità locali è sovrano, ma ciò non toglie che la sussidiarietà e l’integrazione tra di loro possa individuare percorsi di realizzazione delle infrastrutture e dei servizi mancanti.
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Altrimenti come si giustificano 120.000,00 euro all’anno per lo stipendio di Gentilini ?
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Ora che il neo Presidente in carica, dal 1° aprile,  è il Sindaco di Minerbio vedremo se la sinergia tra alte cariche dell’Unione porterà a qualcosa di veramente significativo, in termini di utilità per i Cittadini, o se invece tutto rientrerà in una logica sperequativa quale è l’appartenenza ad uno dei cosiddetti “carrozzoni” della politica.
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I rappresentanti dei Partiti si lamentano spesso dei sentimenti di antipolitica espressi dalla popolazione, che prepotentemente rivelano un diffuso dissenso verso i burocrati affamati di privilegi.
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Il nuovo emolumento di Gentilini, non rientra in questa categoria di privilegiati, che nonostante la crisi, fagocitano le risorse economiche popolari ?
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L’Unione di “Terre di Pianura” non appare quindi come l’ennesima struttura messa in piedi dai manipolatori della società, al fine di spartire tra gli accoliti le prerogative più appetibili ?
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Il rapporto tra costi e benefici, alla base di qualsiasi strategia di marketing, non è forse sbilanciato in questa “Unione” che dilapida sostanziose fette della torta a disposizione ?
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Non a caso, due Comuni che in origine facevano parte dell’allegra combriccola, se ne sono poi tirati fuori, evidentemente per motivi sufficienti a desiderare di prendere le distanze da tutto ciò.
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I Comuni che hanno rifiutato di continuare a far parte dell’associazione intercomunale sono quelli di Molinella (16.000 abitanti c.a) e Malalbergo (9.000 abitanti c.a).
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Il disegno politico che è alla base della costituzione di queste forme associative, per quanto riguarda i Comuni del bolognese, tende a valorizzare il ruolo delle istituzioni che, sostituendosi a forme di federalismo, possono ramificare il governo dei territori.
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La Regione Emilia Romagna, a tale scopo, ha stanziato fin dal 2010 ben 11 milioni di euro, con i quali sostenere appunto le Unioni emiliano romagnole.
Tutto ciò ci dà la misura di come l’egemonia politica degli eredi di Togliatti cerchi di estendere i suoi tentacoli capillarmente, con forti sostentamenti economici, e senza che i Cittadini possano interferire in alcun modo.
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La ventilata autonomia dei singoli Comuni, può prescindere dall’utilizzo di risorse economiche rilasciate da un organismo istituzionale che pilota le scelte globali dell’intero territorio ?
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Fino a quando, ancora, i cittadini dovranno sottostare alle performance di coloro che dilaniano l’ambiente, e sottomettono vasti strati di popolazione in uno status di sudditanza non solo ideologica ?
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Ricordiamo le scelte scellerate che nel recente passato hanno permesso agli speculatori di fagocitare i terreni agricoli per costruire centrali fotovoltaiche, a discapito del ruolo tradizionale che l’agricoltura ha svolto finora proprio grazie a quegli stessi terreni.
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La speculazione quindi ha sopraffatto la logica a cui un comportamento da “buon padre di famiglia” avrebbe dovuto tendere, soprattutto in un settore martoriato e in difficoltà esistenziale, come quello dell’agricoltura.
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L’unione Terre di Pianura si è evidentemente estraniata dal combattere questo stato di cose, anzi, come beneficiaria dei contributi regionali si è ben guardata dall’interferire con le politiche regionali che hanno permesso tutto ciò.
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Il grande carrozzone quindi continua il suo percorso, inglobando e fagocitando risorse, così come facevano i vecchi partiti comunisti europei quando, dal 1947 al 1991, ricevevano decine di miliardi delle vecchie lire dai comunisti di Mosca.
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Chissà come sarebbe contento Togliatti, se fosse ancora tra noi !
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Forse, chissà, potrebbe passare lo scettro di numero due del Comintern a Gentilini, visti i presupposti, sempre che il Sindaco di Minerbio non ne rivendicasse lui stesso il diritto.
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Noi semplici Cittadini, intanto, subiamo l’ennesimo oltraggio che i  120.000,00 euro dati al Direttore di “Terre di Pianura” rappresenta, in un contesto surreale, imposto, totalitario, a cui siamo sottoposti.
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Dissenso
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sabato 7 aprile 2012

LO STATO COME NEMICO

Tratto: da Italian Samizdat
Autore: Dissenso
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Negli ultimi tempi, abbiamo raggiunto in Italia il triste primato di un suicidio al giorno.
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L’insano proposito è stato messo in atto da persone disperate che, strangolate da una oppressione economica insostenibile, hanno risolto drammaticamente la loro esistenza terrena.
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Lontano da qui, nelle terre in cui vive il popolo tibetano, una tragica realtà evidenzia un parallelismo dalle connotazioni inquietanti, che riguarda il sacrificio dei monaci buddisti che si immolano in nome della libertà del loro popolo, dandosi fuoco.
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La contrapposizione delle vittime italiane con il sacrificio dei martiri del Tibet, sottolinea con palese evidenza la reciproca disperazione nei confronti di un mondo che li opprime e che li costringe ad un gesto estremo.
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L’Italia è oramai sopraffatta da una classe politica ladrona, dispotica e arrogante, che si è sostituita al ruolo di “buon padre di famiglia” che istituzionalmente  dovrebbe invece rappresentare il Governo dello Stato nazionale.
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Nel nostro Paese la libertà è oramai un’utopia, una lontana chimera che si perde nel percorso di una conquista inesorabile della società che i nuovi feudatari della politica hanno intrapreso già da tempo, alla ricerca di un potere che assume l’aspetto e la forma di un malcelato e metamorfizzato totalitarismo.
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L’oppressione fiscale, insieme ai numerosi balzelli di tipo medioevale, come i contributi inail, inps, o gli anticipi iva, ecc, ecc, rappresenta il mezzo attraverso cui lo Stato esige dei tributi insopportabili e assurdi per permettere il proseguo dell’attività lavorativa stessa.
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I prelievi economici che lo Stato si arroga il diritto di pretendere, raggiungono percentuali vicine al 60 per cento dell’intera mole finanziaria sviluppata dai lavoratori, i quali guardano allo Stato come ad un parassita che fagocita impunemente il frutto del lavoro svolto.
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In cambio, Lo Stato non dà nulla !
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La sanità, in caso di urgenze, costringe a rivolgersi a prestazioni private, a causa dei tempi lunghissimi di prenotazione..
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Per tutto il resto, siamo costretti a pagare un ticket elevato, sia sui farmaci che per le  prestazioni mediche, nonostante la regolarità con cui mensilmente, per tutta la vita, lo Stato si appropri di quote dei nostri guadagni a scopo contributivo.
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Le rette di Scuole ed asili pesano in maniera considerevole sulle tasche delle famiglie. .
L’iva che presto arriverà al 23 % costituisce una vera e propria usura legalizzata nei confronti dell’intero popolo italiano.
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I rappresentanti dello Stato, nel frattempo hanno costituito una immensa associazione a delinquere, in cui il malaffare, la corruzione, la sopraffazione, il beneficio illecito, e la connivenza con le organizzazioni criminali, rappresentano una costante comune.
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In ogni Partito, infatti, da decenni, proliferano a dismisura gli indagati per reati di ogni tipo, così come i condannati in via definitiva.
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Tutto ciò ci dà la misura del perché i sentimenti popolari siano sempre più rivolti ad un’antipolitica diffusa, e dei motivi per cui gli italiani sentono lo Stato come nemico. .
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Lo Stato come nemico della famiglia stessa, ostile a quei valori che dovrebbero stare alla base della sua stessa esistenza.
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Lo Stato che ti fa chiudere l’attività lavorativa, a causa della pressione fiscale insopportabile, e che ti porta al suicidio, togliendoti anche la più piccola speranza per un futuro sereno e sostenibile.
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Lo Stato che si bea di essere retto da delinquenti, da individui abietti e avidi di denaro, corrotti nel loro stesso animo, e degni solo della galera.
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Lo Stato che, dopo aver dilapidato le risorse dei cittadini, li costringe a rinunciare alla pensione, prolungando l’attività lavorativa fino a 67 anni di età, obbligandoli mediante dictat a subire le conseguenze della loro corsa all’arraffo. .
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Lo Stato che premia la corruzione e il malaffare, regalando ai politici e ai parlamentari degli emolumenti principeschi e delle pensioni d’oro, in spregio a tutti coloro che sopravvivono con 500 euro al mese, o a quei lavoratori che mantengono la famiglia con 1.000 euro mensili.
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Lo Stato di Monti, che stringe accordi con Paesi, come la Cina, che usano la tortura e i lager come normale metodo di Governo. .
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Lo Stato di Prodi, e dei suoi alleati comunisti, che ci hanno regalato l’abisso in cui stiamo cadendo : l’Europa e l’Euro.
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L’Europa delle banche e dei poteri forti, delle massonerie e delle multinazionali che detengono il vero potere, quello per cui si fanno le guerre e si decide della vita o della morte dei popoli.
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L’Europa che, invece di aiutare la Grecia, stato membro dell’Unione, la sottomette mediante imposizioni costrittive e repressive ignobili, alimentando il clima di disperazione polare che regna sovrano.
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Anche in Italia siamo sull’orlo della catastrofe, checchè ne dicano i sostenitori di Monti, a partire dal PD fino al PDL, passando per Casini, Fini o Rutelli, accomunati dal desiderio di inventarsi un nuovo metodo di Governo : la grande ammucchiata. .
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Lo Stato quindi come condivisione di una grande torta, ancora una volta da assaporare ingordamente, fagocitandola, senza lasciare alcuna briciola al popolo affamato.
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Tutto ciò è già successo in passato, ed è sfociato i Rivoluzione … come quella francese..
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Chissà, forse lo Stato dovrà ricorrere, suo malgrado, ad uno strumento che metterà fine alla grande associazione a delinquere che lo sta soffocando.
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La ghigliottina forse riemergerà come un fantasma del passato, e il boia calerà la sua mannaia sui nuovi nemici del popolo …
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Quando avverrà, molti di noi saranno in prima fila ad applaudire il macabro ma necessario spettacolo, preludio di una nuova e forse migliore società civile.
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Dissenso
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domenica 1 aprile 2012

SAREMO SUDDITI DEL CELESTE IMPERO ?

Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha intrapreso un lungo viaggio in Oriente, percorrendo un itinerario in cui era previsto di raggiungere Seul, Tokio, e Pechino.
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L’appuntamento cinese è sicuramente il più importante dei tre in programma, e ripercorre l’ultima visita di Romano Prodi, interlocutore italiano privilegiato del “Celeste Impero”.
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Non si può certo dire che i risultati ottenuti dal professore bolognese siano stati ecclatanti, nè che abbiano contribuito ad incrementare gli investimenti cinesi in Italia.
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D’altra parte avremmo dovuto aspettarcelo, da chi ci ha trascinato verso la disastrosa situazione euro, ad un cambio che tutti conosciamo, e che tanta devastazione ha causato per le famiglie italiane.
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Monti in Cina, da parte sua, appare a noi tutti come se stesse interpretando il ruolo di Enrico IV a Canossa, quando questi si umiliò davanti al potere del papa Gregorio VII.
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Il Presidente del Consiglio si è infatti calato nelle vesti di chi sembra non poter fare a meno dell’interlocutore, della sua benevolenza e della sua accondiscendenza, ma soprattutto dei suoi favori economici.
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