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sabato 30 novembre 2013

Bologna, il Comune secreta tutto. Milioni di derivati da nascondere.

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Tenere tutto segreto. 
Questa la strategia del Comune per non far sapere ai cittadini che Comune e partecipate hanno milioni di derivati. 

La commissione bilancio dei consiglieri sarà secretata e nessuno potrà parlarne. 
E' già deciso dagli uffici tecnici. Il presidente della commissione, il grillino Marco Piazza, ci dice che per regolamento non è possibile. “I giornali locali staranno tutti zitti”, ci ha invece confidato un esponente del Pd in dissenso con la maggioranza. 
Ma le prove di Banca d'Italia sono già tutte on line. (LINK)

Il caso – La strada per coprire tutto ce la suggerisce un esponente del Pd locale che vuole restare anonimo: “Hanno già deciso. Il segretario generale ha detto che la commissione bilancio che parlerà di derivati deve essere secretata al pubblico”.

Venerdì in commissione comunale a Bologna si è affrontato il tema della presenza dei derivati tra i titoli contratti dal Comune e le sue partecipate. Dopo le proteste dei consiglieri di opposizione Federica Salsi e Lorenzo Tomassini, la Vicesindaco e assessore al bilancio Silvia Giannini ha aggiunto alla sua dichiarazione precedente: "Il Comune di Bologna non ha e non ha mai avuto derivati" (la stessa dell'assessore Riccardo Malagoli) un significativo "per quanto mi è stato riferito dai tecnici del settore …".

Subito dopo la passerella dei rappresentanti delle società partecipate: Interporto, Acer (case popolari), Tper (mobilità) e Atc (sosta) che in parte ammettono di aver contratto derivati si. Ma poi si è arrivati ad una sospensione.

Ora però si passa al piano B. “Tenere tutto segreto”, ci confida l'esponente Pd “Io l'ho già detto che non sono d'accordo ma la differenza la fanno i giornali che non ne parleranno”. Del fatto grave è convinto l'esponente che ci ripete più volte: “Se dici il mio nome mi rovini”.

Interpellato il presidente della commissione bilancio il grillino Marco Piazza ha dichiarato: “Per il regolamento non ci sono i termini per la secretazione. Il regolamento non lo prevede. Mi devono portare delle basi giuridiche solide altrimenti non è possibile”.

“In generale quando c'è il timore a parlare c'è sempre qualcosa da nascondere. Se è fatto tutto a norma non dovrebbero esserci questi problemi” commenta il capogruppo di Forza Italia Michele Facci.

I documenti di Banca d'Italia che dimostrano che il Comune e le sue partecipate hanno i derivati sono già on line visionabili su Affaritaliani.

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