Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

domenica 15 dicembre 2013

Costi politica, il sindaco di Bologna spende 76mila euro per opuscolo sulla sua attività.


La giunta di Virginio Merola il 10 dicembre ha approvato la spesa per stampare e distribuire un libricino che racconti quanto fatto in questi due anni e mezzo di mandato. 
"Tutti questi soldi solo per una copertina: infatti non hanno niente da scrivere", ironizza l'opposizione.

Mentre fuori dal palazzo infuria l’antipolitica dei Forconi, che si alimenta con la rabbia per gli sprechi della politica, il Comune di Bologna decide di spendere 76 mila euro per un opuscolo che illustri quanto fatto dal sindaco a metà del suo mandato. 
Il testo pubblicato, che dovrebbe spiegare i successi del primo cittadino Virginio Merola dal maggio 2011 sino a ora, sarà in distribuzione nelle prossime settimane presso tutte le buche delle lettere della città. 

A spese degli stessi cittadini.

Approvato martedì 10 dicembre in giunta comunale dal sindaco Pd con un passato bersaniano e un presente da renziano di ferro, il libricino da distribuire ai cittadini non è stato ancora stampato, ma prestissimo andrà in rotativa.
Il primo cittadino, si legge nel mandato di spesa, userà l’opuscolo per comunicare in maniera “trasparente e sintetica”. Questo nonostante a Bologna la stampa locale conti almeno una decina di testate di diversi orientamenti politici, tra quotidiani cartacei, emittenti radio e televisioni.
A rivelare la decisione di palazzo d’Accursio è stato sulla sua pagina Facebook il consigliere di Forza Italia Marco Lisei. “In pratica – ironizza il rappresentante dell’opposizione in consiglio comunale – spende 76 mila euro per una pagina, ovvero la copertina.
Non abbiamo infatti notizia o traccia di alcuna attività”. Da quando è entrato nel suo ufficio di Palazzo d’Accursio, non è passato giorno che il sindaco e la sua giunta non sottolineassero le difficoltà della sua amministrazione a fronte dei tagli agli enti locali effettuati dai tre governi che si sono succeduti a Roma in questa metà mandato. “Ma si può piangere miseria, aumentare la pressione fiscale e spendere cifre di questo genere per farsi pubblicità?”, ha scritto ancora su face book l’esponente berlusconiano. “L’ennesimo schiaffo ai contribuenti e alle tante persone che a stento arrivano a fine mese”.
Pochi mesi fa il vicesindaco e assessore al bilancio Silvia Giannni aveva descritto in maniera molto chiara la situazione delle casse comunali: “La giunta ritiene di avere fatto tutti i risparmi di spesa possibili che salvaguardino i servizi scolastici e socio-assistenziali e l’obiettivo della riqualificazione e del miglioramento della qualità di vita urbana”.
Poi aveva concluso in questo modo: “Non può stringere la cinghia più di così”.
Intanto il consigliere comunale Lisei ha promesso che al prossimo consiglio comunale chiederà che quei soldi, presi dal fondo di riserva delle casse comunali vengano spesi direttamente: “Lunedi proporrò un ordine del giorno nel quale si chiede di ri-destinare tali soldi al fondo che abbiamo istituito per le situazioni di disagio e nel quale confluiranno i soldi che come gruppi consiliari restituiremo.
Diversamente – conclude sul suo profilo facebook Lisei – l’opuscolo se lo paghino con i soldi del Pd”.

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