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giovedì 27 febbraio 2014

Bologna, Merola e il Comune a processo.

Bologna, Merola a processo. Il caso fatto esplodere da Affaritaliani.it

Bologna, 24 febbraio 2014 – La Corte dei Conti interviene sull'inchiesta del dicembre 2011 del giornalista Antonio Amorosi per Affaritaliani. Il Capo di Gabinetto del sindaco di Bologna Merola aveva solo la terza media. La Corte dei conti rinvia a giudizio per danno erariale il sindaco, tutta la sua giunta e i due dirigenti comunali, per un danno da 45 mila euro. Il capo di gabinetto Marco Lombardelli fu costretto a dimettersi quando fu inchiodato dall'inchiesta giornalistica che scoprì che oltre a non essere possesso della laurea, necessaria il contratti di categoria D che gli era stato sottoscritto, non aveva neanche il diploma di scuola superiore ma un diploma da ottico.
I pm contabili dopo un'istruttoria e dopo aver ricevuto le controdeduzioni dai legali dei sindaco, amministratori e dirigenti hanno contestato un danno erariale di circa 45 mila euro. I magistrati contabili ritengono, come sosteneva l'inchiesta di Amorosi su Affari che Lombardelli non avrebbe dovuto ricoprire quell’incarico, non avendo i requisiti di legge. Amorosi al tempo aveva commentato: "Anche se pure i muri sanno che Lombardelli e' solo un ottico con la terza media, i pareri tecnici e degli uffici contano il giusto ma si procede con un bel contratto e uno stipendio garantito di circa 68 mila euro" . 

Ecco il video che raccontava i fatti 
http://www.youtube.com/watch?v=is_f1YX3gc8

Il dibattimento processuale avverrà nel prossimo autunno. A presentare un esposto alla Corte dei conti furono nel 2012 Federica Salsi del Gruppo misto (in quel momento dei Cinque Stelle) e Lucia Borgonzoni della Lega Nord che ha commentato: “Se ci sarà la condanna da parte della Corte dei Conti, il problema non sarà solo del danno erariale subito dall'Ente, ci troveremmo davanti ad un chiaro tradimento del mandato elettorale da parte del Sindaco. Non potrà liquidare il tutto, come accaduto nel 2012, dopo l'esposto depositato a fine 2011 alla Corte dei Conti, dichiarando nuovamente, che non era a conoscenza dei titoli di studio del suo collaboratore più stretto, o peggio che se ne disinteressava, perché non è assolutamente credibile, né tanto meno accettabile. Merola, nel caso venga condannato, non potrà che prenderne atto e dimettersi”. La Salsi: “Sono contenta di aver presentato l'esposto nonostante le pressioni ricevute per dissuadermi (riferendosi alle pressioni ricevute dall'interno del Movimento 5 Stelle, ndr). Le assunzione dei dirigenti senza i requisiti sembrano un abitudine per il Pd”.

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