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sabato 8 febbraio 2014

"Il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti contenenti Amianto: situazione italiana”


ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ ROMA, 
convegno 12.12.2013: 

"Il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti contenenti Amianto: situazione italiana”
 Intervento Fabrizio Protti responsabile per lo sviluppo Europeo gruppo INERTAM/EUROPLASMA :


"Io parlo per nome e conto di INERTAM , la più vecchia azienda al mondo nell' inertizzazione dei rifiuti di amianto. Ho sentito dagli illustri ospiti di questo convegno , concetti importanti , che credo però ,debbano essere adeguati ai tempi ed ai passi mossi in senso legislativo , pratico e teorico dall' Europa Tutta.
Non parlo qui per promuovere la mia azienda, la nostra azienda è solo la testimonianza storica più importante in campo internazionale , che l' amianto può concludere in massima sicurezza il suo ciclo di vita e può farlo oramai da anni senza continuare a contaminare i territori con l' apertura di nuove discariche.
Il mio intervento qui è solo per portare la mia testimonianza riguardo alla mia esperienza Europea in materia e mi sento di dirVi in tutta onestà che in uno dei paesi fondatori della nostra Europa è paradossale che a distanza di 21 anni dal sorgere del problema , siamo ancora tutti qui a parlare dell' istituzione di organismi di controllo che possano definire i contorni del disastro e capirne l' importanza anche completando le mappature territoriali.
Per qualsiasi paese al mondo 21 anni sarebbero giudicati "troppi" se non "scandalosi" per non avere ancora definito non solo strategie pragmatiche, ma neppure i "contorni" del problema come il censimento.
La nuova Europa , quella dell' est , la più debole l' ultima la più criticata dispone di mezzi e strumenti, di banche dati aggiornate, di organismi di controllo efficienti e di sistemi premianti e squalificanti a garantire la corretta evoluzione ed epilogo di questo disastroso problema mondiale.
Romania, Bulgaria hanno mappature definite e fedeli soluzioni e innovazioni in essere coordinate dai governi centrali ! Governi che noi per "qualche oscura dinamica" molte volte pensiamo meno efficienti dei nostri , hanno addirittura azionato strategie pubblico private volte all' inertizzazione ed all' abolizione delle discariche ancora prima del pronunciarsi della comunità Europea ed oggi hanno stabilimenti attivi in proposito!
Concordo con ASSOAMIANTO , e sono vicino ad ONA e ricordandoVi che di amianto si muore, credo che non troverete inappropriato giudicare parti di questo dibattito totalmente fuori dal tempo.
La comunità Europea il 14 marzo di quest'anno ha approvato la risoluzione che riguarda le minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all’amianto e le prospettive di eliminazione di tutto l’amianto esistente. Come segnalato dall' illustre relatore di ASSOAMIANTO in essa è espressamente contenuto il concetto che la discarica non è il metodo più sicuro per risolvere il problema e che i governi devono spingere verso l'inertizzazione.
Quì ho sentito parlare solo di discariche come risoluzione del problema. In un intervento scientifico specifico addirittura documentato in "slide" si è detto che continuando sui ritmi di conferimento attuali in 60anni l'Italia avrà risolto il problema e con questa leva si giustificava l'assoluto fabbisogno di nuovi punti di stoccaggio e discariche!
Io personalmente per quel poco che conto, ma soprattutto l' Europa tutta dice (Indipendentemente dal tempo di risoluzione ) l'Italia così avrà solo delocalizzato un problema e non avrà risolto nulla!
In altri interventi ho sentito che il bisogno di discariche è giustificato per diminuire l' inquinamento atmosferico dato dai trasporti su gomma o che tutto questo amianto è esposto al rischio di incidenti stradali.
Credo personalmente che molto del trattato esprima una sostanziale aritmia rispetto all' Europa e ad un futuro cosciente e stento a capirne questa discrasia temporale e soprattutto il perchè.
GLI STRUMENTI ESISTONO! In qualche intervento si è sfiorato il concetto di inertizzazione come se fosse una "chimera" lontana, ma noi ,come alcune industrie americane siamo la prova tangibile che non parliamo di miraggi o procedimenti oscuri , ma parliamo di realtà e metodi non più da sperimentare! collaudati da decine di anni ! E LE PORTE DEI NOSTRI STABILIMENTI SONO APERTE A CHIUNQUE VOGLIA CAPIRE APPROFONDIRE CONOSCERE , TOCCARE!
Ora Voi avete chiari da sempre gli strumenti legislativi ! L'Italia ha moltissima dottrina e legislazione in materia.... basterebbe applicarla. Voi stessi avete ribadito più volte che 19 discariche per amianto sono attive in Italia e di queste 14 per vari problemi presentano anomalie importanti che le fanno giudicare da revisionare o addirittura inadeguate e di tutte , solo una può ricevere amianto friabile.
In questo quadro chiaro per l' Europa che spinge in tutt'altra direzione e statisticamente non d'eccellenza per l' Italia come da Voi raccontato sullo stato delle discariche, senza considerare i rischi certi ( sismico, esondazione ecc, ecc) continuare a parlare di discariche è per certi aspetti paradossale O PER LO MENO CONTINUARE A PARLARNE PER ALCUNI RIFIUTI DI AMIANTO COME IL FRIABILE O ESEMPIO IL RADIOATTIVO.
Pensiamo appunto all' amianto Friabile per cui per alcuni tipi è acclarato per normativa che non possono entrare in discarica; Pensiamo appunto all' amianto Radioattivo che non è ne scoria ne rifiuto... COME LA DISCARICA PUO' ESSERE SOLUZIONE PER QUESTI DELICATI E DRAMMATICI PROBLEMI?
Ora basterebbe poco per attuare un quadro normativo che dichiarasse IN MANIERA ASSOLUTA che il friabile e il radioattivo ad esempio, devono essere inertizzati ! COME GA DICE LA LEGGE ! VIETATO CONFERIRLI IN DISCARICA ! (SONO IL 2 % DEL TOTALE DELL' AMIANTO PRODOTTO !!).
Con una semplice attuazione fattibile in pochissimo da uffici esistenti ed una defiscalizzazione degli interventi per questi materiali si avvierebbe un volano di industria pronta da subito (acquistando le tecnologie consolidate) e di grande eccellenza nel brevissimo (Brevetti Italiani) concretizzando capitali privati, gestione pubblica ed eccellenze scientifiche nel massimo rispetto in trasparenza e risultato.
Quindi credo che sia chiaro che gli strumenti a costo zero per avviare processi virtuosi ci sono e non devono essere studiati , basta solo attuare le leggi ! e noi nell' immediato ed altri miei più illustri colleghi impegnati nella sperimentazione in un breve futuro Vi porteremo danari , imprese, controllo e risultati degni della migliore Italia , dell'Italia "fondatrice" di questa nostra Europa.... perchè dopo 21 anni forse sarebbe il caso di ricordare che di amianto si muore."

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