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sabato 24 maggio 2014

Beppe Grillo : “Il comunismo era bellissimo”

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In un comizio tenuto a Cagliari, il comico genovese Beppe Grillo, leader del Movimento cinque stelle, ha platealmente esaltato il comunismo definendolo come “bellissimo”, con l’unico appunto che è stato applicato male da compagni che, così facendo, hanno sbagliato.
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Questa semplicistica dichiarazione dell’istrione pentastellato dimostra la sua scarsissima conoscenza della Storia dell’umanità, insieme ad un non meglio identificato sentimento, confuso o metamorfizzato, di astioso livore nei confronti della verità pura in quanto tale, che possiamo riassumere nella tragica conta di quei milioni di morti prodotti proprio dal comunismo stesso.
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Evidentemente le stragi di intere popolazioni, come quella ucraina, causata dalla carestia indotta da Stalin, così come i milioni di prigionieri morti nei lager comunisti denominati “gulag”, non appartengono al retaggio culturale e al bagaglio di conoscenza che dovrebbe invece avere Beppe Grillo.
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Parallelamente il comico ligure si scaglia anche contro il “capitalismo”, profferendo anatemi e dictat contro la violenza, la prevaricazione e la disuguaglianza che il sistema avrebbe prodotto, salvaguardando il comunismo dalle stesse accuse.
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Il sistema imputato di nefandezze e di oppressione non è quindi quello comunista, sebbene la Storiografia mondiale lo comprovi, bensì quello capitalista, lo stesso che gli ha permesso di fatturare (nel 2006) la cifra di oltre 4 milioni di euro !
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Forse Grillo non conosce la triste storia degli operai russi, a partire da quelli moscoviti, che a causa della N.E.P. (Nuova Politica Economica) instaurata da Stalin dovettero subire angherie come il lavoro a “cottimo”, la negazione di ogni diritto sindacale, l’obbligo del raggiungimento di quote di produzione, lo Stacanovismo, il divieto di passare liberamente da una azienda ad un’altra…
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Forse Grillo non conosce i metodi di tortura abitualmente usati nei regimi comunisti, russi, cambogiani, cinesi, cubani, ancora oggi presenti contro gli oppositori alla filosofia di Carl Marx…
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Forse Grillo non ha ancora capito che la falce e il martello sono simboli da associare al terrore, alla morte, al sangue di innocenti, alla privazione della libertà individuale e dei diritti civili …
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Forse Grillo non sa che se fosse vissuto all’epoca di Stalin lui sarebbe stato il primo a subire le ire del comunismo, che lo avrebbe bollato come zecca della società, come parassita borghese e capitalista… proprio lui, che trascendendo dalle proprie requisitorie,  identifica in pieno lo stereotipo del ricco e libero capitalista.
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E voi volete votare per questo personaggio ?
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Dissenso
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