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domenica 11 dicembre 2016

IL DISPREZZO DEL PD PER IL POPOLO ITALIANO


Gli esiti del referendum costituzionale indicano chiaramente la volontà del popolo italiano, a chiare lettere e con ampia unità di intenti, di rifiutare le politiche espresse dal PD e dai suoi alleati di Governo.
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Questa politica ci ha infatti condotti sull’orlo di un baratro economico senza precedenti in cui l’Italia sprofonda quotidianamente e inesorabilmente, in un panorama sociale fatto di suicidi indotti dalla mano armata del Governo (Equitalia), di aziende che chiudono strangolate dalle imposizioni fiscali di stampo medioevale, di famiglie in soglia di povertà che per sopravvivere sono costrette a mettersi i fila alla Caritas per usufruire di un pasto, mentre per contro gli immigrati vengono accolti in albergo, serviti e riveriti.
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L’elenco delle nefandezze di cui si è reso colpevole il Governo Renzi è infinito,  e tra queste spicca prepotentemente quella del cosiddetto salvataggio delle Banche, tra cui la Monte Paschi Siena, quella per interderci in cui figura il papà della Ministra Boschi, che ha truffato i risparmiatori gettandoli sul lastrico.
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Il servilismo verso un’Europa che ci vuole soffocare con un rigore che impedisce qualsiasi tentativo di ripresa è un altro degli atteggiamenti del PD, e di tutti i suoi alleati, fin dai tempi in cui Prodi ci trascinò nel baratro europeo, imponendoci l’Euro al posto della lira.
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Gli italiani hanno detto basta a tutto ciò, esprimendo chiaramente un dissenso palese e deciso, ma il PD, erede di politiche metamorfizzate e mai sopite, vuole continuare a rivestire caparbamente lo stesso ruolo.
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Finalmente, scoprendo le carte, il PD rivela finalmente il suo vero volto, che è quello di parassita del popolo, di affamatore delle masse di lavoratori, e di chi interpreta politiche dittatoriali disprezzando la volontà popolare e calpestando i diritti di chi vuole nuove e immediate elezioni.
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Tutti sappiamo, anche se molti fingono di non sapere, quale sia stato e sia ancora oggi il ruolo svolto dagli eredi di Togliatti o di Stalin nelle politiche Nazionali, e la Storia ci insegna che il modus operandi comune ai rappresentanti di stampo marxista, o agli eredi di quel retaggio culturale da cui hanno origine, è quello di disprezzo totale verso le masse popolari.
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Oggi si ripete un clichè a cui siamo oramai tristemente abituati, che è quello del tentativo della sinistra di appropriarsi di un potere politico istituzionale che non gli è stato affidato dal Popolo sovrano, ma che viene invece fagocitato in modo arbitrario e parassitario.
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Il Presidente Mattarella si è colpevolmente dimostrato incapace di prendere atto della volontà popolare, e ciò sarà scritto a chiare lettere nelle pagine della Storia italiana.
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Renzi e Mattarella
Il suo comportamento, si è dimostrato arrogante e pretestuoso, poiché invece di indire subito nuove elezioni, ha posto le basi per ricostruitre lo stesso modello di Governo che gli Italiani hanno appena bocciato.
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Il Ministro Gentiloni, Ministro del Governo Renzi  e parassita del Popolo italiano, è l’alter ego di Matteo Renzi, il suo clone politico, la sua immagine riflessa dello stesso PD, e continuerà a sedere sugli scranni del Potere come se nulla fosse successo, poiché Mattarella gli ha affidato l’incarico di costituire un nuovo Governo.
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Tutto ciò non è solo scandaloso e vergognoso, ma criminale e parassitario ai massimi livelli, e caratterizzato da ciò che si può ben definire come un “golpe” istituzionale, una presa del potere contro la volontà espressa dagli italiani.
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il Dittatore
Evidentemente costoro, essendo appunto dei parassiti, non riescono a rinunciare agli enormi privilegi che l’appartenenza alla casta riserva loro come ad esempio gli stipendi da favola, mentre gli italiani non arrivano a fine mese.
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La vergogna pare non li sfiori neanche lontanamente, in un delirio di arroganza che è tipico della sinistra.
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Si apre così in Italia un altro periodo di dittatura, impostaci dal Presidente Mattarella e dai suoi complici del PD, che  imporrano al Paese (che non li ha votati e non li vuole) tutto ciò che vogliono.
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E’ ora di dire basta a questi delinquenti istituzionalizzati, che disprezzando la volontà degli italiani, ci obbligano a subire il loro parassitismo criminale.
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E’ ora di ripristinare quella legalità democratica che la sinistra ha calpestato con la complicità di Alfano, Verdini, e di altri parassiti come loro.
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Non è però sufficiente sbatterli a casa, ma è anzi doveroso metterli in galera, coì come è giusto che sia per chi affama il Popolo e per chi costringe i lavoratori alla povertà o al suicidio.
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La democrazia italiana è violata e il golpe è in atto, dissimulato e nascosto da procedure burocratiche e da complicità istituzionali, che irridono i valori su cui poggia la nostra stessa Costituzione.
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Il Parlamento è ostaggio di personaggi che fanno dell’inciucio la loro arma principe, dell’intrallazzo e della corruzione la loro arma segreta, e del privilegio il loro ideale supremo.
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Dobbiamo subire tutto questo ?
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Personalmente mi oppongo con tutto me stesso, al grido forse retorico ma reale di  : viva l’Italia !
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Dissenso
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martedì 6 dicembre 2016

PROCURATO ALLARME ? ... DIREI PROPRIO DI NO ...


La denuncia del Sindaco Minganti contro Mirko Lazzari per “procurato allarme” finisce in una “bolla di sapone”, come era prevedibile data l’inconsistenza delle accuse.
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Ancora una volta i tentativi di tacitare le opposizioni, da parte del Sindaco Minganti (PD),  ricorrendo allo strumento intimidatorio della denuncia o della querela, si sono rivelati fallimentari.
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Dopo sette anni infatti la vicenda giudiziaria non solo è stata archiviata dalla Procura della Repubblica, ma l’indagato contro cui il Sindaco Minganti (PD) aveva puntato il dito … udite, udite … non è mai stato nemmeno rinviato a giudizio …
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Evidentemente la Magistratura ha pensato bene di dare un segnale chiaro su cosa siano o NON siano i reati !!
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Vi propongo la trascrizione dell’articolo tratto da “il Resto del Carlino” del 4 dicembre, che tratta della vicenda, con il titolo :
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Minerbio  -  MIRKO LAZZARI FU ACCUSATO DI ESSERSI INVENTATO IL SALVATAGGIO DI UNA DONNA.
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Denunciato per procurato allarme, consigliere assolto.
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ERA STATO denunciato per procurato allarme nel 2009 dal Sindaco di Minerbio Lorenzo Minganti perché aveva inviato un comunicato alla stampa asserendo di aver salvato una donna (rimasta sconosciuta) da un’aggressione.
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Dopo sette anni, la denuncia nei confronti dell’ex consigliere della lista “Cittadini di Minerbio per Minerbio”, Mirko Lazzari, è stata archiviata dalla Procura della Repubblica.
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INNOCENTE ...
Sono stato indagato” – spiega Lazzari – dopo un esposto del Sindaco.

Non c’erano prove nei miei confronti.
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Al punto che non sono stato nemmeno rinviato a giudizio ;
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a mio modo di vedere le accuse erano palesemente inverosimili.
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E chi capisce di giurisprudenza lo sa bene.
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Spero che adesso la mia immagine venga riabilitata.
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La vicenda giudiziaria ha origine da una ronda di cittadini nel 2009 :
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dopo la passeggiata Lazzari e altri abitanti inviarono un comunicato stampa ai giornali dove spiegavano di aver salvato una donna da un’aggressione.
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La polizia municipale di Minerbio cercò di identificare la signora salvata, ma non venne mai identificata.
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Così il Sindaco presentò un esposto per procurato allarme nei confronti di Lazzari.
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La vicenda sollevò un vespaio di polemiche.
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Dopo 7 anni è stato tutto archiviato.
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Lascio a chi legge le considerazioni sul caso … e sul PD ...
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Dissenso

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