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domenica 28 maggio 2017

SALVINI E LA COREA DEL NORD


La Corea del Nord è uno degli Stati in cui esiste ancora oggi una feroce dittatura comunista, ed è, anche secondo l’autorevole organizzazione  Amnesty internazional, un regime basato sul sangue e sul terrore esercitato dal leader comunisti stessi.
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Kim Jong-un insieme ai gerarchi dell'apparato militare comunista nord coreano

A tale proposito voglio evidenziare le dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini in occasione della sua visita nella Corea del Nord, nell’Agosto del 2014.
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Le seguenti frasi virgolettate sono le affermazioni di Salvini, tratte da una intervista del Corriere della Sera :
 
Si vedono cose che in Italia non si vedono più : i bimbi giocano in strada, non ai videogiochi
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… una opportunità gigantesca per i nostri imprenditori.
Hanno bisogno di molte cose e l’embargo nei loro confronti è idiota.
…L’embargo nei loro confronti andrebbe tolto, come alla Russia di Putin del resto.
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Salvini si dilunga nel cercare pretestuosità atte a difendere il regime coreano dalle accuse di negare la libertà di stampa, affermando :
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… E per quanto riguarda la libertà di stampa, d’accordo, lì non fanno altro che parlare del “Grande Maresciallo” (il leader Kim Jong-un), ma da noi non si cantano le lodi a Renzi tutti i santi giorni ?
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Il leader della Lega aggiunge alcune frasi farneticanti che dimostrano la sua totale indifferenza verso il tema dei diritti umani calpestati :
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Guardi, io non baratterei la mia libertà.
Si tratta però di un altro modello che io non demonizzo: non indico come un inferno un sistema che non conosco.
Lì lo Stato dà tutto :
scuola, casa, lavoro.
Insomma, al mondo non c’è solo lo stile di vita americano.
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Salvini si spinge ancora oltre, dichiarando apertamente il suo desiderio di allacciare rapporti non solo con la Cina e con l’India, ma anche con la Russia di Putin.
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Evidentemente il leader del Carroccio è affascinato dalle grandi dittature che fondano il loro substrato ideologico e politico sulle radici marxiste, sull’odio, e sulla violenza contro le masse popolari, proprio come accade nei regimi verso cui lui si volge con benevolenza.
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Forse Salvini ignora che le politiche del dittatore coreano, tese a sviluppare un armamento nucleare, costringono la popolazione a privazioni alimentari che non di rado causano la morte per denutrizione.
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Evidentemente il feroce dittatore coreano ha ereditato dai suoi predecessori, con cui è legato da vincoli di parentela, la crudeltà che lo contraddistingue.
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Infatti, sia il nonno Kim II-sung, che ha retto la Corea con il pugno di ferro dal 1948 al 1972, che il padre Kim Jong-il , sono responsabili di enorme catastrofi alimentari che hanno causato 3 milioni di vittime, su una popolazione totale di 22 milioni di persone.
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I famigerati gruppuscoli no global occidentali che mettono a ferro e fuoco le città europee nelle loro proteste contro le responsabilità del capitalismo, sono rimasti invece, in tali occasioni, colpevolmente muti e distaccati, come se tutto ciò non fosse di loro interesse…
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Salvini forse ignora, o fa finta di non sapere, che la dittatura comunista nordcoreana, nota per la sua spietatezza e ferocia, fu imposta dall’Urss, nell’intento di produrre un regime altamente militarizzato e armato, con cui imporre e condizionare le politiche dei Paesi non solo asiatici.
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Nel frattempo la popolazione è divorata dalla fame, dal terrore, e dalle deportazioni di stampo maoista.
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Un piccolo esempio della rigidezza del regime comunista :
quando nel 1966 la nostra nazionale di calcio fu sonoramente sconfitta dalla Corea del Nord in Inghilterra, il regime di Kim Il-sung festeggiò la vittoria come una rivalsa socialista su una potenza (anche se calcistica) appartenente al mondo capitalista.
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Dopo la vittoria gli atleti coreani si concessero di festeggiare l’evento brindando tutti insieme al bar, ad eccezione dell’autore del gol, Pak Duik che dovette rinunciare a causa di un attacco di gastrite.
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Nella partita successiva contro il Portogallo la nazionale nordcoreana fu sconfitta e il regime attribuì la mancata vittoria al comportamento borghese e reazionario tenuto dagli atleti in occasione dei festeggiamenti precedenti, condannandoli senza appello alla deportazione nei lager comunisti.
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Secondo Kang Chol-Hwan, coautore con Pierre Rigolout dell’autobiografia “L’ultimo gulag” i giocatori della nazionale sparirono negli inferi dei campi di deportazione e rieducazione del regime nord coreano, senza che nulla più trapelasse sulla loro infausta sorte.
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Salvini dovrebbe leggere molto attentamente il libro sopra citato, che racconta come i deportati potessero sperare di sopravvivere alla brutalità comunista solamente alimentandosi con scarafaggi e altri insetti, sopportando al limite della resistenza umana ogni sorta di torture, sia psicologiche che fisiche.
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Una delle torture consisteva nell’imporre ai deportati di rimanere sempre in ginocchio, con le mani appoggiate alle cosce, senza muoversi, oppure a gambe incrociate.
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Ogni altra cosa era proibita : non si poteva parlare o fare qualsiasi movimento, tranne che per segnalare l’urgenza di dover provvedere alle funzioni fisiologiche.
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I detenuti venivano picchiati selvaggiamente, spesso fino alla morte…
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Tutto ciò mentre Salvini osserva compiaciuto i bambini coreani che giocano per strada, oppure mentre i “no global” sono impegnati a produrre odio altrettanto feroce contro i Governi liberali, la Chiesa, e Israele.
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Le testimonianze dei rifugiati sopravvissuti Nordcoreani non sono state sufficienti a impedire che nel 2000 il Governo italiano (centro sinistra), in occasione del G7, riallacciasse normali relazioni diplomatiche con il regime comunista del Paese che tanto piace a Salvini.
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Anche nell’ultimo G7, a Taormina, i cosiddetti “grandi” del pianeta hanno affrontato temi come quello dei diritti umani, palesando un protocollo di intenti comune e atto a contrastare il terrorismo, ma tutti si sono ben guardati dal profferire verbo contro la Corea del Nord.
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Tensione fra il leader americano e quello nordcoreano per la corsa al nucleare di Kim Jong-un
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Il regime di Kim Jong-un è attivamente impegnato a dotarsi di armi nucleari, suscitando le preoccupazioni di Paesi come la Cina, la Russia,  l’Europa, gli Stati Uniti, e il Giappone, ma Salvini pare vivere in altro mondo… in un limbo di idiozia latente e finalmente venuta alla luce, che ci permette di affermare che le sue posizioni appartengono ad una mentalità criminale e indegna di una società civile.
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Se gli piace tanto il modello nordcoreano, così come quello ex sovietico, potrebbe benissimo abbandonare il suolo italiano per trasferirsi in quei territori stabilmente.
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Non saremo noi a trattenerlo…
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Dissenso
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