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giovedì 10 agosto 2017

La CURCUMA


Questa pianta, il cui nome scientifico è Curcuma longa, appartiene alla famiglia delle Zingiberacee.
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Questa famiglia prende il nome dal Genere Zingiber, più comunemente noto come zenzero, e comprende 52 generi di piante angiosperme e più di 1300 specie distribuite nelle aree tropicali di Africa, Asia, ed America.
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Si tratta di piante erbacee perenni, dotate di rizoma e coltivate prevalentemente come piante aromatiche, ornamentali, medicinali, e per l’utilizzo come colorante vegetale, oltre che come additivo alimentare atossico (E100).
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La pianta della curcuma è caratterizzata da foglie lunghe a forma ovale, mentre i fiori sono raccolti in spighe.
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Il nome curcuma deriva dal sanscrito e precisamente dalla parola Kum Kuma, che significa zafferano, tanto che la Curcuma è anche nota con il nome di Zafferano delle Indie, ed è l’ingrediente principale del curry indiano.
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I suoi rizomi, che sono la parte della pianta che contiene i principi attivi, o droga, vengono fatti bollire per parecchie ore e fatti seccare in grandi forni, dopodiché vengono schiacciati  fino ad ottenere una polvere  giallo-arancione che viene comunemente utilizzata come spezia nella cucina del Sud Asia.
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Come spezia la curcuma è usata come ingrediente principale del curry, a cui conferisce il caratteristico colore giallastro.
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In India la curcuma è conosciuta ed utilizzata da almeno 5.000 anni come medicina, spezia e anche colorante.
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La Curcuma è parte integrante della medicina e fitoterapia di molti paesi del nel Sud-Est asiatico, viene comunemente utilizzata per trattare :
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cancro, malattie cardiovascolari, malattie neurologiche, malattia di Chron, disturbi biliari, ittero, anoressia, tosse, ulcere diabetiche, disturbi epatici, reumatismi, infiammazione, sinusite, disturbi mestruali, ematuria, ed emorragia, e come disintossicante del fegato.
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La curcuma è una pianta ricca di amidi, che rappresentano il 45-55 % del suo peso, mentre gli oli essenziali costituiscono il 3-6 %.
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Le sostanze coloranti presenti nella pianta sono dei curcuminoidi, il principale dei quali è la curcumina, sulla quale si è concentrata l’attenzione degli studiosi.

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La formula chimica della Curcumina è C21H20O6 ed è conosciuta anche come diferuloilmetano.
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Tante ricerche scientifiche in questi ultimi anni hanno dimostrato che questa spezia dal colore giallo-arancio possiede le seguenti proprietà :
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ANTI-BATTERICA, coadiuva l’organismo a contrastare i batteri esterni.
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ANTI-DEPRESSIVA, poiché da studi condotti su persone soggette a stati di ansia e depressione si è visto che gli effetti delle cure con curcuma sono identici a quelli delle cure a base di Prozac.
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ANTI-INFIAMMATORIA, perché riduce i meccanismi infiammatori dell’organismo, soprattutto quelli che coinvolgono le articolazioni, i problemi ai tendini e ai legamenti, e addirittura contrasta l’influenza.
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ANTI-OSSIDANTE, perché combatte l’ossidazione cellulare e lo sviluppo dei radicali liberi.
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ANTI-TUMORALE, perché blocca il progredire delle cellule tumorali, in particolare nei tumori del colon, della bocca, dei polmoni, del fegato, del pancreas, della pelle, dei reni, delle mammelle, della cervice uterina, della prostata, nei melanomi, e nella leucemia infantile.
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CARMINATIVA e ANTI-SPASTICA, è utile in caso di meteorismo e per regolare le funzioni intestinali.
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CICATRIZZANTE, il rizoma fresco si può applicare su ferite, eritemi e morsi di insetti.
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COLERETICA e DEPURATIVA, in quanto incrementa la produzione dela bile e quindi permette alle tossine di fuoriuscire in modo naturale attraverso il duodeno.
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DEPURATIVA, poiché aiuta il corpo ad espellere tossine.
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DIGESTIVA, in quanto favorisce il buon funzionamento dell’attività gastrica.
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IMMUNO-STIMOLANTE, in quanto contrasta il morbo di Crohn e le malattie auto immuni e stimola la risposta immunitaria (il diferuloylmethane contenuto nella curcuma è un potente agente per prevenire patologie croniche).
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NEURO-PROTETTIVA, ostacola le patologie neurodegenerative quali il morbo di Alzheimer essendo un antiossidante polifenolico.
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PROTETTIVA-CARDIOVASCOLARE, poiché favorendo la fluidificazione del sangue, aiuta a regolare il colesterolo proteggendo dagli infarti.
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SEBO-REGOLATRICE E LENITIVA, in quanto cura varie affezioni dermatologiche, dall’acne alla psoriasi, alle micosi.
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STABILIZZANTE GLICEMICO, essendo un alimento ipoglicemico è indicato in caso di diabete.
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In generale sono tutte proprietà curative nei confronti del nostro corpo, infatti l’uso della curcuma previene la catarattagenesi, l’ossidazione delle LDL, la sclerosi multipla e la malattia di Alzheimer (prove mostrano come la curcumina potrebbe inibire l'accumulo di beta-amiloide nel cervello dei pazienti affetti appunto da Alzheimere anche di spezzare le placche esistenti causa della malattia), riduce il colesterolo ematico, inibisce l’aggregazione piastrinica e sopprime i processi trombotici e l’infarto miocardico.
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Da alcuni studi condotti alla Loyola University Medical Centre di Chicago è emerso che il consuno di curcuma possa influire positivamente sulla prevenzione della leucemia sui bambini.
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La dose consigliata di curcuma da assumere ogni giorno va da 3 a 5 grammi, quindi circa un cucchiaio o poco meno.

Gli studi hanno però sottolineato come il problema di questa spezia sia soprattutto quello della scarsa biodisponibilità, ovvero la difficoltà per il nostro organismo di poterla assorbire e quindi utilizzare al meglio.
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Si è visto però che, per migliorarne l’assorbimento nell’utilizzo alimentare, un ottimo espediente è quello di associarvi un po’ di pepe nero (basta una puntina di cucchiaino) oppure, in alternativa, un grasso (ad esempio l’olio d’oliva).
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Un cucchiaino di curcuma in polvere (il prodotto è reperibile in qualsiasi grande magazzino alimentare, anche in forma biologica) si può quindi consumare a tavola aggiungendolo al ragù, o a condimenti in cui sia presente olio, così come nei secondi piatti di carne, pesce , o verdura, a cui si può aggiungere,  in mancanza di olio, del pepe nero macinato.
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Praticamente ogni alimento può quindi essere consumato con l’aggiunta di curcuma in abbinamento a olio o pepe macinato.

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La curcumina è risultata un anti-infiammatorio potente, tanto da risultare efficace in modelli sperimentali di pertinenza immunologica e reumatologica.
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Aiuta l’organismo a fronteggiare le infiammazioni che possono essere presenti in diverse zone del corpo, molto utilizzata ad esempio la curcuma per trattare l'artrite, anche perché oltre a sfiammare è in grado anche di lenire il dolore.
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Questa spezia, il cui principio attivo più importante è senza dubbio la curcumina, è poi in grado di sostenere il fegato nelle sue funzioni, favorisce la digestione ed è un potente antiossidante, in grado quindi di contrastare l'azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare.
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Ma non finisce qui :
questa spezia è in grado di rinforzare il nostro organismo e il sistema immunitario, e prevenire il diabete di tipo 2.
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Molto interessante anche l’azione su cervello e sistema nervoso :
basterebbe un solo grammo al giorno di curcuma per aumentare la memoria e si è visto addirittura come questa spezia migliori la capacità del cervello di auto guarirsi in caso di danni, come quelli in seguito a un ictus.
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E' stato poi provato chela curcumina ha grandi doti antitumorali :
uno studio  condotto da parte dell'Università della California ha notato come la curcumina riesca a bloccare l'azione di un enzima ritenuto responsabile dello sviluppo di tumori nella zona della testa, del collo e del cavo orale (nell'ultimo caso soprattutto quelli causati dal papillomavirus umano).
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Un'altra ricerca, invece, condotta in Michigan, ha dimostrato la sua importanza nell'aumentare l'efficacia della chemioterapia nel trattamento di alcune tipologie di tumori.
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Come rimedio per le malattie della pelle gli impacchi di curcuma sono ben noti tradizionalmente da millenni :
agisce su eczemi, scabbia, acne, orticaria, micosi (tra l’altro per le sue proprietà antimicotiche agisce anche sulla Candida albicans), ulcerazioni di varia natura ;
e non è solo usata come cosmetico curativo, come seboregolatore e lenitivo, ma grazie alle sue proprietà antibatteriche, antistaminiche, depurative e antiossidanti agisce beneficamente anche nelle depurazioni globali dell’organismo.
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Il consumo regolare di curcuma riduce il colesterolo cattivo e la pressione alta.
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Aumenta la circolazione sanguigna e previene la coagulazione del sangue, impedendo così l’infarto.
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La curcuma è una spezia che ha anche delle CONTROINDICAZIONI da non sottovalutare.
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Assolutamente da evitare ad esempio l’assunzione se si soffre di calcoli alla colecisti o problematiche alle vie biliari.
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I soggetti affetti da calcolosi biliare NON devono assumere curcumina, in quanto, inducendo essa la contrazione della colecisti (azione colecistocinetica), quest'azione se non conosciuta potrebbe scatenare l'insorgenza di coliche biliari o altre complicanze.
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Se assunta in dosi eccessive e smodate, può dare nausea e acidità, ulcere, dissenteria, meteorismo e calcoli.
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E’ sconsigliata a persone con disturbi emofili, calcoli, e donne in attesa.
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FONTI :
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Dissenso
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