L'OPINIONISTA LETTORE

Dalle pagine de :  "il Resto del Carlino", vi propongo un articolo scritto e inviato al giornale da un lettore di nome Enrico Venturoli (Corinando - Ancona).

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Si tratta di attimi di vita vissuta, quella quotidiana, che dovrebbe scorrere normalmente, senza traumi e senza patemi, soprattutto se si tratta di quelli di persone anziane.

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La realtà invece, proprio per loro, si presenta spesso sotto forma di lotta incessante per la sopravvivenza, così come di assuefazione a percorsi e a scelte di strategie obbligate dall'assenza di uno Stato canaglia, che divora i suoi stessi figli, a partire da quelli più deboli.

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Molti anziani sono soli, perennemente in bilico sulla soglia di povertà, in condizioni di salute precarie, ma il Governo a guida PD (NON voluto dagli italiani) si occupa invece di altro, soprattutto di accogliere, tutelare, nutrire e rifocillare migliaia di nord africani, oppure stanziando centinaia di migliaia di euro per i campi nomadi e gli zingari.

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La colpevole follia distruttiva che accomuna Renzi, Gentiloni, Boldrini, e Mattarella (la famigerata "Banda dei quattro") si disinteressa totalmente di un fenomeno sociale sempre più grave : quello delle persone anziane in balia di sé stesse in Italia.

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Ecco il testo dell'articolo :

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LA TRISTE SPESA DI TANTI ANZIANI POVERI E STANCHI

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Una scena toccante, ma che fa riflettere.

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In un piccolo negozio di alimentari, in un piccolo paese dell'Anconetano.

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Una discreta fila di vecchietti per la spesa :

gli occhi attenti alla bilancia che segna peso e prezzo ;

nelle mani un mucchietto di monetine prelevate dal cassetto in cui sono state conservate e attentamente suddivise.

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Sulla bilancia tre pere :

uno sguardo al display dell'anziana e poi la richiesta di toglierne una perché il mucchietto disponibile non basta.

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Un pezzo di formaggio richiesto da un signore malfermo :

troppo, toglierne un po', per quadrare ...

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Persone che si sono faticosamente alzate dal letto e che si sono recate a fare una misera spesa.

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Persone che non hanno conoscenze e risorse per farsi accompagnare in qualche clinica svizzera o che forse trovano nell'esperienza di un'esistenza comunque pienamente vissuta, la forza di continuare ad amare la vita.

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Certo il quadro stride con l'immagine di giovani africani, in salute e sorridenti, che bighellonano mentre intorno ad un tavolo di un albergo si divertono a giocare a carte, o mentre se ne vanno in giro su bellissime biciclette, o passeggiano aggrappati ad un tablet, se non ad un satellitare.

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Ma  a loro pensano le cooperative.

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Appunto : le cooperative !

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Dissenso

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