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Abbiamo spedito al Sindaco Minganti e ai destinatari indicati qui sotto, un dossier fotografico sulle barriere architettoniche a Minerbio.
Il plico conteneva decine di immagini che comprovano l'esistenza di quelle barriere di cui, invece, il Primo cittadino nega l'esistenza.
Abbiamo poi corredato la documentazione con un allegato di presentazione, a cui è seguita la lettera al Sindaco.
A causa del notevole volume di dati ci limitiamo a mettere in rete l'immagine della presentazione in formato jpg , e il link alle fotografie già preparato come post in precedenza, a cui segue il testo della lettera inviata al Sindaco, preceduto dall'elenco dei destinatari dell'intero dossier.
Per completezza di informazione alleghiamo in calce immagini della comunicazione inviata a noi dal Regnante di turno Lorenzo Minganti.
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Presentazione (formato jpg : cliccare per ingrandire. )
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Link alle foto delle barriere architettoniche :
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LETTERA AL SINDACO
LETTERA AL SINDACO
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Minerbio, 25 novembre 2010
Spett.le
COMUNE DI MINERBIO
Sindaco LORENZO MINGANTI
Via Garibaldi,44
40061 Minerbio (BO)
p.c.
Minerbio, 25 novembre 2010
Spett.le
COMUNE DI MINERBIO
Sindaco LORENZO MINGANTI
Via Garibaldi,44
40061 Minerbio (BO)
p.c.
PROVINCIA BOLOGNA
Presidente BEATRICE DRAGHETTI
Via Zamboni, 13
40126 BOLOGNA
MOVIMENTO 5 STELLE
Consigliere GIOVANNI FAVIA
Consigliere ANDREA DE FRANCESCHI
Assemblea Legislativa
Viale Aldo Moro, 50
40127 BOLOGNA
ANIEP
Associazione nazionale per la promozione e la difesa
dei diritti sociali degli handicappati
Via dè Coltelli, 7/d
40124 BOLOGNA
CAD
Comitato Associazioni Disabili
Via Predosa, 13
40069 Zola Predosa (BO)
IL RESTO DEL CARLINO
Direttore PIERLUIGI VISCI
Via Mattei, 106
40138 BOLOGNA 1
L’INFORMAZIONE
Direttore LUCIO MARCATAJO
Editoriale Bologna SrL
Via Stalingrado, 97/2
40128 BOLOGNA
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OGGETTO :
BARRIERE ARCHITETTONICHE - LETTERA AL SINDACO
OGGETTO :
BARRIERE ARCHITETTONICHE - LETTERA AL SINDACO
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Spett.le Primo Cittadino di Minerbio, prima di dare inizio ad una serie di risposte che Le devo, in relazione alla Sua ultima mail del 22 c.m., sono costretto a ricordarle alcune puntualizzazioni, avendo constatato che ha le idee un po’ confuse a riguardo della nostra identità politica.
Infatti, continua testardamente a chiamarci Partito, mentre Le abbiamo già ribadito che lasciamo a Lei volentieri il piacere di appartenere a questo tipo di struttura politica, in quanto noi non ci identifichiamo in alcun modo negli schieramenti partitici tradizionali.
Noi siamo infatti un Movimento, che è nato e cresciuto grazie a quei cittadini che sono, appunto, stanchi delle massonerie, degli inciuci, delle mafie, delle lobbies, e della prepotenza di cui sono permeati i partiti, compreso quello a cui Lei appartiene.
Le schiere di indagati eccellenti, i condannati in via definitiva, i collusi, i corrotti, fanno parte di un universo tutto vostro, in cui il malaffare è diffuso e stereotipato, caratteristico di ogni singolo Partito.
Lasci dunque da parte, quando si rivolge a noi, l’appellativo di Partito, poiché noi siamo un’altra cosa, e ce ne vantiamo.
Venendo al contesto che riguarda la mail che ci ha indirizzato, devo rilevare che le Sue affermazioni non possono che essere accolte con scetticismo, a causa della inveterata abitudine che ha sviluppato di “cambiare le carte in tavola”, metamorfizzando e adattando a Suo uso e consumo le realtà contingenti.
Infatti, nonostante e contrariamente alla Sua sbandierata propositività di intenti riguardo all’abbattimento delle barriere architettoniche, Lei si è arrogato il diritto di effettuare una serie di lavori seguendo una scala di priorità che offendono il concetto stesso di solidarietà verso i meno fortunati.
Come si può affermare di voler abbattere le barriere architettoniche quando ci si preoccupa di realizzare innanzitutto una ciclabile, oltretutto del costo abnorme di 700.000,00 euro ?
Con quale criterio, inoltre, ci si preoccupa di perforare terreni per la realizzazione di pozzi artesiani allo scopo di irrigare la tenera e verde erbetta dei campi da calcio, anziché occuparsi prioritariamente delle esigenze di chi il calcio non lo può proprio giocare ?
Forse portano più voti gli adepti del Dio pallone ?
L’elenco di fotografie che alleghiamo costituisce una documentazione parziale raffigurante solo una minima testimonianza delle tante barriere architettoniche esistenti a Minerbio, e la proponiamo in tutta la sua dirompente e incontrovertibile evidenza.
Conseguentemente appare dal nulla, ma palesemente, una realtà che non è di certo quella idilliaca che Lei, Sindaco, ostinatamente pubblicizza mediante i suoi scrivani di fiducia del Resto del Carlino e dell’Informazione.
Non solo Minerbio è impregnata alle radici da un barrierismo architettonico esteso e testimoniato, ma subisce l’influsso di una Sua personale disaffezione al problema stesso che stiamo dibattendo.
Lo prova un lunghissimo periodo in cui il nostro Paese ha dovuto assistere alla sua permanenza, come protagonista, ai vertici di quella macchina pubblica che ora guida in qualità di Primo Cittadino.
Fin dal 1999 Lei ha ricoperto la carica di Consigliere di maggioranza, per divenire nel 2002 Assessore ai Lavori Pubblici, e successivamente nel 2006 Assessore all’Urbanistica.
Durante tutto questo lasso di tempo e nonostante le cariche pubbliche che ha ricoperto, Lei non è riuscito, o non ha voluto impegnarsi ad azzerare le barriere che ancora oggi nel 2010 offendono le nostre coscienze, e ostacolano i portatori di disabilità motoria.
Non ci sono giustificazioni al suo operato, a mio parere veramente offensivo e lesivo della dignità dei disabili minerbiesi, oltre che contradditorio e colpevole di ledere l’immagine pubblica, nel ruolo che le è stato concesso di interpretare.
Lei ora, Signor Lorenzo Minganti, di nuovo, e dopo tanto tempo, si nasconde ancora dietro a presunti ostacoli di natura tecnica, economica, e normativa, affermando di voler garantire ai disabili dei cosiddetti “percorsi protetti”.
Questo tipo di approccio al problema in questione è semplicemente disgustoso, e mi meraviglio che la sensibilità dei singoli componenti della Sua stessa Giunta non cozzi contro una tale dimostrazione di supponenza.
Relegare i disabili entro percorsi schematizzati e imposti, oppure “protetti” come preferisce denominarli Lei, significa ghettizzare coloro che necessitano della carrozzella per veicolare attraverso il territorio, oltre che imporre loro una precisa mappa di spostamenti obbligatori, al di fuori della quale i disabili si troverebbero in grande difficoltà.
Lei ha le gambe, Signor Sindaco di Minerbio, e può fruire del loro uso per deambulare, correre, saltare, chinarsi, girarsi, battere i piedi, decidendo a suo piacimento in quale momento ne vuole disporre.
La invito, allora, a compiere un esperimento.
Provi a farsi prestare una carrozzella, e a gironzolarci sopra, attraversando Minerbio, oppure una delle frazioni.
Provi e riprovi, senza approfittare dell’uso delle gambe, facendo finta di non poterne fruire, e rimanendo sempre seduto sulla carrozzella, ovunque Lei vada durante l’esperimento.
Provi a raggiungere il Palazzo Comunale e ad aprire il portone…
Attraversi le strisce pedonali partendo dal “salotto buono” per recarsi in Municipio, e vedrà com’è piacevole trovarsi di fronte a quell’enorme gradino che Lei afferma NON essere una barriera, e a dover optare obbligatoriamente per un percorso alternativo, dirigendosi verso il passo carraio.
Le auguro, per il proseguo dell’esperimento, di non trovarsi in mezzo alla strada, con la carrozzella, mentre sopraggiungono camion o autobus, e di trovare poi il passo carraio libero, senza alcuna auto in sosta o in manovra.
Ma tanto Lei potrà sempre dire : è un esperimento !
Si potrà alzare in piedi e terminare la fastidiosa esperienza, magari con l’amaro in bocca, finalmente consapevole e illuminato, conscio e pieno di vergogna !
Impari cos’è l’umiltà, e si metta al posto di un disabile, cercando di immedesimarsi nel suo modo di pensare, condizionato da un disagio di cui farebbe volentieri a meno.
Vedrà che dopo una giornata in carrozzella sarà sopraffatto dalla consapevolezza di ciò che ha fatto nella lotta contro le barriere architettoniche, ma soprattutto sarà furibondo con sé stesso per tutto quello che invece non ha ancora fatto e che avrebbe potuto essere già realizzato.
Per quanto riguarda invece le Sue illazioni sulla mia personale sensibilità sull’argomento, che ipotizza essere solo frutto di ricerca di visibilità, Le rispondo che solamente una persona dotata della Sua arroganza e maleducazione poteva arrivare a profferire insulti e offese di così bassa lega.
Lei, offendendo me e il mio impegno a favore dei disabili, oltraggia anche loro, in maniera pesante, ma probabilmente non è in grado di capirlo.
Non speri di considerare concluso l’argomento, rifugiandosi nella Sua frase finale scritta nella letterina che mi ha inviato, in cui sembra convinto di avermi rassicurato, perché noi continueremo a batterci per quei diritti che Lei sembra ostinatamente deciso a calpestare.
Il dialogo da Lei sbandierato ogni qualvolta esce un numero del “Prometeo” non trova corrispondenza nella realtà, a meno che Lei non consideri tale un insieme di dictat, di imposizioni, di oltraggi e di falsità.
Potremmo anche passarci sopra, fingendo che tutto ciò rientri nel gioco delle parti, ma non lo possiamo fare, poiché ce lo impediscono una affezione particolare e un afflato intrinseco verso l’universo delle disabilità.
La differenza tra Lei e noi che ci contraddistingue, è anche questa.
E’un discorso di civiltà, di cultura, di etica, di amore, di tenerezza, di solidarietà, e di appartenenza ad una sfera di umanità che trascende da interessi di parte.
Evidentemente per Lei che programma invece “percorsi protetti” tutto ciò non esiste, o per lo meno, non Le appartiene.
Il 3 Dicembre (Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità) sarà una giornata triste per Minerbio, ma Lei sembra volerla celebrare falsando la realtà dei fatti, presentando Minerbio come un’isola felice.
Sicuramente starà già pensando al testo da dettare ai suoi scribacchini mediatici, per enfatizzare sui giornali una realtà che è drammaticamente opposta a ciò che invece si vuole far trasparire.
Noi non ci stiamo.
Rifiutiamo questa sua oltraggiosa costanza nel perseguire obiettivi non prioritari, che collocano Minerbio in una situazione di imbarazzo e di disagio verso coloro che, giocoforza, devono viverci.
Il 3 Dicembre sarà una giornata in cui i disabili a Minerbio penseranno a Lei e alla Sua Amministrazione.
Con quali sentimenti lo faranno, lascio a lei la libertà di indovinare…
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C. B.
Infatti, continua testardamente a chiamarci Partito, mentre Le abbiamo già ribadito che lasciamo a Lei volentieri il piacere di appartenere a questo tipo di struttura politica, in quanto noi non ci identifichiamo in alcun modo negli schieramenti partitici tradizionali.
Noi siamo infatti un Movimento, che è nato e cresciuto grazie a quei cittadini che sono, appunto, stanchi delle massonerie, degli inciuci, delle mafie, delle lobbies, e della prepotenza di cui sono permeati i partiti, compreso quello a cui Lei appartiene.
Le schiere di indagati eccellenti, i condannati in via definitiva, i collusi, i corrotti, fanno parte di un universo tutto vostro, in cui il malaffare è diffuso e stereotipato, caratteristico di ogni singolo Partito.
Lasci dunque da parte, quando si rivolge a noi, l’appellativo di Partito, poiché noi siamo un’altra cosa, e ce ne vantiamo.
Venendo al contesto che riguarda la mail che ci ha indirizzato, devo rilevare che le Sue affermazioni non possono che essere accolte con scetticismo, a causa della inveterata abitudine che ha sviluppato di “cambiare le carte in tavola”, metamorfizzando e adattando a Suo uso e consumo le realtà contingenti.
Infatti, nonostante e contrariamente alla Sua sbandierata propositività di intenti riguardo all’abbattimento delle barriere architettoniche, Lei si è arrogato il diritto di effettuare una serie di lavori seguendo una scala di priorità che offendono il concetto stesso di solidarietà verso i meno fortunati.
Come si può affermare di voler abbattere le barriere architettoniche quando ci si preoccupa di realizzare innanzitutto una ciclabile, oltretutto del costo abnorme di 700.000,00 euro ?
Con quale criterio, inoltre, ci si preoccupa di perforare terreni per la realizzazione di pozzi artesiani allo scopo di irrigare la tenera e verde erbetta dei campi da calcio, anziché occuparsi prioritariamente delle esigenze di chi il calcio non lo può proprio giocare ?
Forse portano più voti gli adepti del Dio pallone ?
L’elenco di fotografie che alleghiamo costituisce una documentazione parziale raffigurante solo una minima testimonianza delle tante barriere architettoniche esistenti a Minerbio, e la proponiamo in tutta la sua dirompente e incontrovertibile evidenza.
Conseguentemente appare dal nulla, ma palesemente, una realtà che non è di certo quella idilliaca che Lei, Sindaco, ostinatamente pubblicizza mediante i suoi scrivani di fiducia del Resto del Carlino e dell’Informazione.
Non solo Minerbio è impregnata alle radici da un barrierismo architettonico esteso e testimoniato, ma subisce l’influsso di una Sua personale disaffezione al problema stesso che stiamo dibattendo.
Lo prova un lunghissimo periodo in cui il nostro Paese ha dovuto assistere alla sua permanenza, come protagonista, ai vertici di quella macchina pubblica che ora guida in qualità di Primo Cittadino.
Fin dal 1999 Lei ha ricoperto la carica di Consigliere di maggioranza, per divenire nel 2002 Assessore ai Lavori Pubblici, e successivamente nel 2006 Assessore all’Urbanistica.
Durante tutto questo lasso di tempo e nonostante le cariche pubbliche che ha ricoperto, Lei non è riuscito, o non ha voluto impegnarsi ad azzerare le barriere che ancora oggi nel 2010 offendono le nostre coscienze, e ostacolano i portatori di disabilità motoria.
Non ci sono giustificazioni al suo operato, a mio parere veramente offensivo e lesivo della dignità dei disabili minerbiesi, oltre che contradditorio e colpevole di ledere l’immagine pubblica, nel ruolo che le è stato concesso di interpretare.
Lei ora, Signor Lorenzo Minganti, di nuovo, e dopo tanto tempo, si nasconde ancora dietro a presunti ostacoli di natura tecnica, economica, e normativa, affermando di voler garantire ai disabili dei cosiddetti “percorsi protetti”.
Questo tipo di approccio al problema in questione è semplicemente disgustoso, e mi meraviglio che la sensibilità dei singoli componenti della Sua stessa Giunta non cozzi contro una tale dimostrazione di supponenza.
Relegare i disabili entro percorsi schematizzati e imposti, oppure “protetti” come preferisce denominarli Lei, significa ghettizzare coloro che necessitano della carrozzella per veicolare attraverso il territorio, oltre che imporre loro una precisa mappa di spostamenti obbligatori, al di fuori della quale i disabili si troverebbero in grande difficoltà.
Lei ha le gambe, Signor Sindaco di Minerbio, e può fruire del loro uso per deambulare, correre, saltare, chinarsi, girarsi, battere i piedi, decidendo a suo piacimento in quale momento ne vuole disporre.
La invito, allora, a compiere un esperimento.
Provi a farsi prestare una carrozzella, e a gironzolarci sopra, attraversando Minerbio, oppure una delle frazioni.
Provi e riprovi, senza approfittare dell’uso delle gambe, facendo finta di non poterne fruire, e rimanendo sempre seduto sulla carrozzella, ovunque Lei vada durante l’esperimento.
Provi a raggiungere il Palazzo Comunale e ad aprire il portone…
Attraversi le strisce pedonali partendo dal “salotto buono” per recarsi in Municipio, e vedrà com’è piacevole trovarsi di fronte a quell’enorme gradino che Lei afferma NON essere una barriera, e a dover optare obbligatoriamente per un percorso alternativo, dirigendosi verso il passo carraio.
Le auguro, per il proseguo dell’esperimento, di non trovarsi in mezzo alla strada, con la carrozzella, mentre sopraggiungono camion o autobus, e di trovare poi il passo carraio libero, senza alcuna auto in sosta o in manovra.
Ma tanto Lei potrà sempre dire : è un esperimento !
Si potrà alzare in piedi e terminare la fastidiosa esperienza, magari con l’amaro in bocca, finalmente consapevole e illuminato, conscio e pieno di vergogna !
Impari cos’è l’umiltà, e si metta al posto di un disabile, cercando di immedesimarsi nel suo modo di pensare, condizionato da un disagio di cui farebbe volentieri a meno.
Vedrà che dopo una giornata in carrozzella sarà sopraffatto dalla consapevolezza di ciò che ha fatto nella lotta contro le barriere architettoniche, ma soprattutto sarà furibondo con sé stesso per tutto quello che invece non ha ancora fatto e che avrebbe potuto essere già realizzato.
Per quanto riguarda invece le Sue illazioni sulla mia personale sensibilità sull’argomento, che ipotizza essere solo frutto di ricerca di visibilità, Le rispondo che solamente una persona dotata della Sua arroganza e maleducazione poteva arrivare a profferire insulti e offese di così bassa lega.
Lei, offendendo me e il mio impegno a favore dei disabili, oltraggia anche loro, in maniera pesante, ma probabilmente non è in grado di capirlo.
Non speri di considerare concluso l’argomento, rifugiandosi nella Sua frase finale scritta nella letterina che mi ha inviato, in cui sembra convinto di avermi rassicurato, perché noi continueremo a batterci per quei diritti che Lei sembra ostinatamente deciso a calpestare.
Il dialogo da Lei sbandierato ogni qualvolta esce un numero del “Prometeo” non trova corrispondenza nella realtà, a meno che Lei non consideri tale un insieme di dictat, di imposizioni, di oltraggi e di falsità.
Potremmo anche passarci sopra, fingendo che tutto ciò rientri nel gioco delle parti, ma non lo possiamo fare, poiché ce lo impediscono una affezione particolare e un afflato intrinseco verso l’universo delle disabilità.
La differenza tra Lei e noi che ci contraddistingue, è anche questa.
E’un discorso di civiltà, di cultura, di etica, di amore, di tenerezza, di solidarietà, e di appartenenza ad una sfera di umanità che trascende da interessi di parte.
Evidentemente per Lei che programma invece “percorsi protetti” tutto ciò non esiste, o per lo meno, non Le appartiene.
Il 3 Dicembre (Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità) sarà una giornata triste per Minerbio, ma Lei sembra volerla celebrare falsando la realtà dei fatti, presentando Minerbio come un’isola felice.
Sicuramente starà già pensando al testo da dettare ai suoi scribacchini mediatici, per enfatizzare sui giornali una realtà che è drammaticamente opposta a ciò che invece si vuole far trasparire.
Noi non ci stiamo.
Rifiutiamo questa sua oltraggiosa costanza nel perseguire obiettivi non prioritari, che collocano Minerbio in una situazione di imbarazzo e di disagio verso coloro che, giocoforza, devono viverci.
Il 3 Dicembre sarà una giornata in cui i disabili a Minerbio penseranno a Lei e alla Sua Amministrazione.
Con quali sentimenti lo faranno, lascio a lei la libertà di indovinare…
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C. B.
Blog “Minerbio e la voce del cittadino”.
Meetup "Amici di Grillo" Minerbio
Referenti MOVIMENTO 5 STELLE Minerbio
Meetup "Amici di Grillo" Minerbio
Referenti MOVIMENTO 5 STELLE Minerbio
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Comunicazione inviataci dal Sindaco
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Visto che il sindaco dichiara pubblicamente nell'ultimo consiglio comunale di avere frequentato corsi che riguardano le difficoltà dei disabili, vuole forse significare che in 10 anni di assessorato ignorava l'argomento o si sta preparando per una nuova campagna mediatica? Attenzione che il 3 dicembre potrebbe prendere sul serio l'invito di provare un percorso in carrozzella, quello che pare a lui, per farsi immortalare dai suoi scribacchini. E vuoi vedere che riesce pure ad applaudirsi con i piedi!!!
RispondiEliminaComplimenti ragazzi per il lavoro e la pazienza che vi sorregge.