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sabato 5 maggio 2012

IL BARATTO NELLA BASSA BOLOGNESE. Minerbio come Bolzano.

IL BARATTO NELLA BASSA BOLOGNESE. Diamo un calcio alla crisi economica. (LINK)

Volete liberarvi di oggetti che non usate più e che vi occupano spazio in cantina o nel garage?
NON buttateli via, barattateli con qualcosa di cui avete bisogno, oppure più semplicemente donateli a chi potrebbe riusarli.
Ciò che non serve più a te potrebbe essere utile ad altri.
MANDATECI LA FOTO DEGLI OGGETTI CHE VOLETE BARATTARE O CHE VOLETE REGALARE, ABBINATI AL VOSTRO INDIRIZZO MAIL.
VERRANNO (GRATUITAMENTE) PUBBLICATI SUL SITO "IL BARATTO NELLA BASSA BOLOGNESE".
CHI SARA' INTERESSATO AI VOSTRI OGGETTI POTRA' CONTATTARVI DIRETTAMENTE ALLA VOSTRA MAIL, SENZA INTERMEDIARI, SENZA COSTI, GRATUITAMENTE, IN UN' OTTICA DI RICICLO CONDIVISO, E DI COLLABORAZIONE RECIPROCA.

Proprio ora sul sito "il Baratto nella Bassa Bolognese" ci sono nuove inserzioni, per leggerle CLICCA QUI.


NON SIAMO I SOLI AD AVERE AVUTO QUESTA IDEA, INFATTI A BOLZANO NASCE IL PRIMO NEGOZIO DOVE NON SI PAGA.

Un negozio senza casse. Uno spazio in cui il denaro non vale nulla. Un luogo dove gli oggetti non hanno prezzo. E' spuntato dal nulla lo scorso sabato a Bolzano, precisamente in Via Rovigo, 22/C e si chiama "Passamano": é il primo "non-negozio" in Italia basato unicamente sulla filosofia del recupero e del riutilizzo, dove le "cose" valgono tanto quanto servono.
Si entra, si sceglie e si va via senza pagare: é questa l'ultima frontiera dello shopping equo sostenibile, un progetto partorito da un gruppo di volontari che non ricevono compenso e chiedono solo una libera offerta facoltativa per coprire le spese fisse del negozio o di lasciare – se si vuole – qualcosa in cambio del proprio "acquisto".
"Ci sono cose che è più facile regalare che vendere – spiega Andrea Nesler, uno dei volontari - quando un oggetto ha un valore affettivo è difficile stabilirne il prezzo di vendita, si rischia di svalutarlo, e allora è meglio regalarlo. Così, un ex sciatore è venuto e ci ha consegnato tutta la sua attrezzatura sportiva, perché ha un problema alla schiena e non può più scendere in pista. È venuto e ci ha raccontato la sua storia". Non solo shopping, quindi, ma anche luogo di socializzazione: "Passamano" é, infatti, anche un info-point dove condividere idee e conoscenze sul consumo consapevole, il riciclaggio e il riutilizzo , ma anche la cucina vegana e vegetariana, l'animalismo, l'eco-architettura, il turismo responsabile ecc. I suoi locali ospitano anche una biblioteca, una sala riunioni per serate e incontri a tema e un laboratorio condiviso, dove si puó apprendere a creare oggetti di abbigliamento o di design con ció che non ci serve piú o offrire il proprio tempo libero per lavorare come volontario o mettere a disposizione degli altri le proprie abilità e conoscenze (lingua, artigianato, cucito ecc). "L'idea – spiega Gaia palmisano, una delle volontarie – nasce nell'ambito del movimento "Transition Town" fondato dall'inglese Rob Hopkins. L'obiettivo finale – aggiunge – é creare una dimensione partecipativa con metodi che lasciano spazio alla creatività individuale". In parole povere: l'antitesi di un negozio!
Fonte: link

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