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domenica 13 maggio 2012

ERBE SPONTANEE E INSALATA

In questo clima di crisi che aleggia e incombe tutto intorno a noi, vorrei dare un piccolo suggerimenti a quanti lo vogliano cogliere, senza peraltro avere la presunzione di fornire una soluzione, ma solo un lieve incoraggiamento a ritornare ai sistemi che adottavano i nostri progenitori, i nonni, e gli avi del passato.
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Sto parlando di tutte quelle verdure commestibili che, in modo del tutto spontaneo, crescono rigogliose nei giardini, nei parchi, e sui bordi dei fossi, ma rimangono ignorate dalla maggioranza delle persone.
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Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che parecchie specie vegetali spontanee costituirebbero una ottima integrazione a quelle coltivate e acquistate nei negozi.
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Non voglio trattare ora delle fantastiche proprietà curative di tutte quelle erbe che la natura ci mette a disposizione o del loro potere disintossicante, ma solo della loro appetibilità come componenti di una insalata mista.
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Giornalmente sarebbe infatti possibile raccogliere gratuitamente tante verdure da mettere in tavola, mescolandole in una classica insalata, insieme ai pomodori, ai cetrioli, ecc.
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Elenco ora alcune delle erbe più comuni, reperibili veramente dappertutto, anche se, per onore di cronaca, va sottolineato che la raccolta non va effettuata in tutti quei luoghi ove vengono portati i cani perché facciano i loro bisognini.
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Iniziamo con il Tarassaco (Taraxacum officinale), conosciuto più comunemente come Dente di leone, alias Piscialetto (a causa delle sue proprietà leggermente diuretiche).
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Per intenderci siamo di fronte a quella piantina che, in periodo primaverile, si presenta con una pallina in cima allo stelo, formata da decine di piccoli “ombrellini” bianchi, impalpabili, e che volano via con il più piccolo alito di vento.
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Le foglie del tarassaco sono ottime in insalata, mentre con i fiori è possibile, dopo un procedimento di macerazione, ricavare un vinello delicato e molto gustoso.
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Di solito nello stesso habitat del “piscialletto  è possibile trovare l’Achillea (Achillea millefolium), un’erba caratteristica e inconfondibile per la forma delle sue foglioline.
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Poiché i suoi semi hanno la proprietà di conservare il vino, nelle campagne si usava metterne un sacchetto nelle botti.
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Inoltre, insieme alla menta, alla melissa, e alla camomilla, è ottima per la realizzazione di tisane.
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Continuando la raccolta, potremmo mettere nel cesto altre varietà, comuni e allo stesso tempo ottime per la nostra insalata gratuita, come ad esempio la Piantaggine, e la Malva.
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La Piantaggine è usata tutto l’anno come radicchio, cruda in insalata, oppure cotta come gli spinaci, e si può presentare con foglie ovali ed allargate, oppure lunghe e lanceolate ( Plantago Major e Plantago lanceolata).
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La Malva è una pianta erbacea dai fiori rosa con sfumature lilla che cresce negli spazi incolti, nelle siepi e lungo i muri di cinta dei cortili.
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Dotata di notevoli proprietà farmaceutiche è anche ottima come componente di un’insalata mista.
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La Cicoria comune (Cichorium intybus) è forse la pianta erbacea più facile da riconoscere.
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Le foglie cadono subito dopo la fioritura, per cui è possibile trovare piante con solo i fiori.
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Il sapore delle foglie di cicoria è amarognolo, e queste si possono usare nelle insalate fresche o cotte.
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La cicoria selvatica ha dato origine a diverse varietà orticoli, tra cui il radicchio di Bruxelles, il radicchio Rosso di Treviso, e quello di Chioggia.
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Chiudo questa breve carrellata, sperando di avere fatto cosa gradita nel segnalare alcune tra le più comuni delle innumerevoli erbe commestibili che la natura mette a nostra disposizione.
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Ricordo a tutti gli amanti della natura che la Primavera è anche il periodo in cui si possono trovare, se si conoscono i luoghi adatti, alcune tra le specie più gustose di funghi, e cioè le Spugnole (Morchelle) e il cosiddetto Fungo di San Giorgio, cioè  sua maestà il Prugnolo.
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Personalmente considero quest’ultimo, di gran lunga, al primo posto nella mia scala di preferenze delle specie di funghi commestibili, superiore perfino al porcino.
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Inoltre non sono da trascurare le Gambesecche (Marasmius oreades) che da Aprile a Novembre possiamo trovare nei parti disposti in cerchi, oppure a zig zag.
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Per chi voglia approcciarsi a questi argomenti, è bene sapere che esistono gruppi micologici o botanici (di cui io stesso in passato ho fatto parte), e che sono aperti a tutti coloro che desiderano ampliare le proprie conoscenze.
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Qui a Minerbio, purtroppo, non c’è traccia di tutto ciò, per cui è necessario andare a Bologna (segnalo il Gruppo Micologico Avis), oppure ritrovarsi periodicamente, a intervalli regolari, e costituire un nuovo gruppo di appassionati.
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La nostra Amministrazione comunale, a cui avevamo anche proposto una serie di iniziative in tale senso, quale la realizzazione di “orti per le famiglie”, così come quella di “orti scolastici”, è rimasta muta e inattiva, evidentemente affaccendata in tutt’altro…
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Il nostro territorio è ricco di attrattive naturali che andrebbero valorizzate, magari costituendo Associazioni dedicate proprio a ciò, senza però che il solito giogo politico normalmente usato (che tanto odora di comunismo), sia usato come mezzo per fagocitare probabili elettori.
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Del resto ci siamo abituati anche a questo modus operandi … Gran Amica e la cena con i bambini nella sala PD lo testimoniano senza timore di smentita…
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Arrivederci, e buona raccolta…
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Dissenso
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1 commento:

  1. Le erbe e le loro proprietà mi attirano molto, chissà forse sono la reincarnazione di una capra. Condivido con te quanto hai scritto sull'ambiente

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