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sabato 30 giugno 2012

VOLANTINAGGIO DAVANTI ALLA SCUOLA MATERNA DI MINERBIO: PERICOLO AMIANTO!

IL GIORNO 29 GIUGNO 2012 DAVANTI ALL' ENTRATA DELLA SCUOLA MATERNA DI MINERBIO ABBIAMO DISTRIBUITO IL SEGUENTE VOLANTINO, CONSEGNANDOLO DIRETTAMENTE A TUTTI QUEI GENITORI CHE HANNO I PROPRI FIGLI CHE LO FREQUENTANO.
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SE VOLETE COLLABORARE CON NOI, AIUTANDOCI IN QUESTA BATTAGLIA, PER IL BENE E LA SALUTE DEI NOSTRI FIGLI, CONTATTATECI CLICCANDO QUI.
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E’ di questi giorni la notizia che il PM Raffaele Guariniello ha avviato delle indagini in merito a decine di casi di mesotelioma tra i docenti della provincia di Torino, ed è sempre di impellente attualità che sia stata fatta una ulteriore interrogazione parlamentare a proposito della gravità della situazione italiana inerente al problema amianto e alla totale assenza delle istituzioni al riguardo.
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Il “Fatto Quotidiano” riporta la notizia che in Italia sono ben 2.400 le scuole con presenza del pericoloso materiale (mortale), nonostante siano trascorsi ben 20 anni dalla sua messa al bando.

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Il Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Ezio Bonanni osserva che soprattutto non si calcolano i gravi rischi per quelle scuole situate vicino ad edifici con presenza di amianto, considerando che non esiste una soglia minima al di sotto della quale ci sia alcun pericolo.
 
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Sembra proprio la fotografia di quanto accade a Minerbio, sia per quanto riguarda la Scuola materna che l’asilo nido.
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Da anni segnaliamo all’Amministrazione comunale la presenza di eternit nell’edificio del Consorzio Agrario, proprio di fianco alla Scuola, e dei numerosi edifici commerciali nella vicina zona artigianale, ma ci siamo sentiti rispondere (dal Sindaco in persona) che a Minerbio il problema amianto non esiste.

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Il recente sisma ha obbligato l’Amministrazione a chiudere il Palazzo Comunale per il contingente pericolo di crolli, mentre anche la Chiesa è stata interdetta al pubblico per lo stesso motivo.

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Ci chiediamo quindi se vi siano stati danni, crepe, o fessurazioni, anche nelle lastre dell’amianto che assedia letteralmente Minerbio, checchè ne dica il Primo Cittadino negando l’evidenza (lo abbiamo fotografato a più riprese, inviando la documentazione all’Asl).
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Poiché il pericoloso materiale è infinitamente leggero e volatile, è sufficiente che presenti piccole screpolature perché le sue particelle si diffondano veicolando nell’ambiente in cui viviamo, propagandosi anche per lunghe distanze.
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A Nibbiaia, una frazione di Rosignano (Livorno) è stata accertata presenza di amianto nel giardino dell’asilo, e perfino nei grembiulini dei bambini, dopo un campionamento effettuato nel dicembre 2011.
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La Scuola, NATURALMENTE, è stata chiusa !

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Per contro, si permette che un istituto scolastico a Roma che si trova vicino ai capannoni in eternit di una ex caserma (la cui copertura di 25.000 mq è appunto in amianto in cattivo stato di conservazione) prosegua la sua attività didattica nell’indifferenza delle istituzioni, nonostante un pronunciamento in merito del Tribunale di Roma.

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Il Ministro della Salute Renato Balduzzi ha dichiarato che le proiezioni epidemiologiche segnalano un picco nel 2020 per quanto riguarda il mesotelioma pleurico, la patologia che colpisce chi è stato esposto all’amianto.

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Il terremoto in Emilia ha prodotto varie criticità, tra cui quella relativa proprio alla necessità di compiere un nuovo censimento capillare dell’amianto, monitorando tutti i luoghi che lo contengono, allo scopo di contenere entro limiti di sicurezza le pericolose fibre.
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Dobbiamo ricordare ai nostri disattenti amministratori che sarebbe già stato necessario intervenire subito dopo le abbondanti nevicate del mese di Febbraio, e che ora è imperativo agire con sollecitudine, abbandonando il consueto comportamento indolente che contraddistingue il Primo cittadino quando lo si pone davanti al problema amianto.

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Facciamo presente che dopo le condanne per l’eternit emesse recentemente dal Tribunale di Torino, lo stesso capogruppo PD in Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Marco Monari, ha presentato una risoluzione (poi approvata all’unanimità) dalla quale si evince quanto segue :

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Si esprime cordoglio per le vittime dell’amianto…” , e proseguendo :

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si esprime rammarico per il ritardo con cui si è giunti alla consapevolezza della dimensione di un problema che ha messo a repentaglio la salute pubblica di migliaia di persone.”
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Chiediamo quindi all’Amministrazione minerbiese :
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PENSATE ANCORA CHE IL PROBLEMA AMIANTO A MINERBIO
NON ESISTA ?

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lunedì 25 giugno 2012

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: COMMENTI E SEGNALAZIONI AL BLOG

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COLLABORATE CON NOI
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TUTTI I COMMENTI E LE SEGNALAZIONI CHE VERRANNO INVIATI AL BLOG, IN FORMA ANONIMA, NON VERRANNO PIU' PUBBLICATI.
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CREDIAMO CHE, PER IL BENE DI MINERBIO E DEI SUOI CITTADINI, SIA INDISPENSABILE UNA COLLABORAZIONE APERTA, SENZA PIU' NASCONDERSI DIETRO AD UN ANONIMATO INUTILE E DANNOSO.
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CHI VUOLE COLLABORARE CON NOI E' BEN ACCETTO A PATTO CHE ABBIA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA, ATTRAVERSO SEGNALAZIONI O COMMENTI FIRMATI CON NOME E COGNOME.
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LA NOSTRA INTENZIONE E' QUELLA DI CREARE UN GRUPPO CHE ABBIA VOGLIA DI LAVORARE PER IL BENE DI MINERBIO, CHE ABBIA IL CORAGGIO DI METTERE LA PROPRIA FACCIA AL SERVIZIO DEL PAESE, CHE ABBIA LA VOLONTA' DI IMPEGNARSI CON COSTANZA E DEDIZIONE PER CERCARE DI CAMBIARE E DI MANDARE A CASA L'ATTUALE, INADEGUATA ED INCAPACE, GIUNTA COMUNALE.
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SCRIVETECI ALLA MAIL DEL BLOG:
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noGulag@gmail.com
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AIUTATECI A RACCOGLIERE SEGNALAZIONI DA SOTTOPORRE ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, INVIATECI FOTO, MAIL, CONSIGLI, LETTERE, IMPRESSIONI, ETC, ETC ...
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OGNI VOSTRO AIUTO SARA' BEN GRADITO E SE VOLETE PUBBLICATO.
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UNIAMOCI PER RENDERE MINERBIO PIU' BELLA E PIU' VIVIBILE, PER I NOSTRI FIGLI, PER NOI, PER IL PAESE STESSO.
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GRAZIE PER LA VOSTRA COLLABORAZIONE.
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CONTATTATECI:
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320 2119054
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Christian B.
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mercoledì 20 giugno 2012

DOLCE FIERA O DOLCE CINA ?

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Si è appena conclusa la tredicesima edizione della manifestazione "La Dolce Fiera" di Minerbio, con tanto di "Notte bianca", festeggiamenti, e carri carnevaleschi.
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Personalmente dissento da questo clima di forzata allegria, consapevole della tragedia che ha colpito l’Emilia intera a causa del terremoto, anche se le motivazioni ufficiali di chi ha voluto che si procedesse alla realizzazione di questa manifestazione si basano sul fatto che si sarebbero raccolti fondi pro terremoto.
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Secondo me si poteva lo stesso indire una raccolta di fondi e di aiuti tra la popolazione locale, senza per questo svagarsi come a carnevale mentre i nostri vicini di casa piangono i loro lutti e vivono nelle tende.
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Fatto sta che oggi, sulle pagine locali  de “Il Resto del Carlino” troneggia la solita immagine del nostro Sindaco tra due Miss (un evento annuale inserito nella manifestazione) a riprova del fatto che le apparizioni mediatiche sono una prerogativa caratteristica del Primo Cittadino minerbiese.
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Infatti, è il Sindaco che appare con maggiore frequenza sul quotidiano bolognese, grazie alla solita e ritrita collaborazione di Matteo Radogna, che assume quasi l’aspetto di suo addetto alle pubblic relations.
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Mentre il Sindaco si affaccendava nelle sue esibizioni mediatiche, appagando le sue esigenze di protagonismo, intanto la “macchina da guerra cinese” sistemava un altro tassello nel grande puzzle di monopolizzazione dei mercati.
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Tutti coloro che hanno passeggiato lungo la via principale del paese in occasione della kermesse hanno potuto constatare come l’apparato commerciale e la struttura portante della manifestazione stessa,  con tutte le presenze di bancarelle e di venditori, sia stata interamente, o quasi, monopolizzata e fagocitata dai cinesi.
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Il 95 % del mercato era infatti di etnia cinese, che sempre in numero maggiore stanno scalzando i nostri commercianti italiani.
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Tutto ciò è reso possibile dal fatto che i prezzi esibiti da costoro sono molto bassi e comprensibilmente appetibili, specialmente in questo periodo di crisi.
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Quello che le persone forse non sanno è che la merce venduta nelle bancarelle cinesi rappresenta solo l’ultimo anello di una lunga catena di sangue e dolore che parte dalla Cina stessa, in cui ha origine invece il primo degli anelli.
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Nel paese del Celeste Impero, in cui vige ancora oggi un asfissiante comunismo, feroce e sanguinario, esistono grandi lager camuffati da fabbriche, volutamente celati e mimetizzati.
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Questi luoghi dell’orrore, altro non sono che i famigerati Laogai, o luoghi di rieducazione forzata attraverso il lavoro, in cui vengono rinchiusi tutti coloro che esprimono qualche seppur minimo motivo di dissenso verso il regime comunista.
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Uomini, donne, e perfino bambini sono deportati a migliaia ancora oggi, e sottoposti a tortura per costringerli a lavorare gratis, in turni massacranti e in condizioni disumane.
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Le tante persone che non sopravvivono diventano oggetto di espianto di organi, che la Cina vende al miglior offerente, ponendosi al primo posto nel mondo per la commercializzazione di organi umani.
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La merce prodotta è tutta quella che potete vedere sui banchetti, come quelli di Minerbio, per la cui produzione a costo zero (e quindi competitiva al massimo) sono stati torturati e uccisi tanti esseri umani.
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I gerarchi comunisti, facilitano l’emigrazione di coloro che sono disposti a fare da anello finale (quello della vendita) e invia in Italia famiglie intere, che sistematicamente si insediano nel panorama commerciale non solo italiano.
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Il Governo cinese, per mezzo delle sue fabbriche (i famigerati Laogai camuffati) invia in tutta Europa ,con frequenza assillante, enormi container in cui sono stipati i prodotti della produzione periodica.
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I destinatari sono tutti quei cinesi che costituiscono insieme un unico e grosso CANCRO sociale, dal momento che vivono sulla pelle dei loro sfortunati connazionali, e che oltre tutto mettono in ginocchio la nostra economia.
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Infatti, tutta questa movimentazione non produce alcun aumento dei posti di lavoro, visto che i cinesi all’estero costituiscono gruppi chiusi e impenetrabili che si avvalgono di mano d’opera fornita dai loro stessi connazionali, spesso veri e propri schiavi ammassati e nascosti in maleodoranti cantine umide e insane.
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Inoltre, potendo disporre di merce a costo zero, stanno monopolizzando interi mercati e settori merceologici, mettendo sul lastrico le aziende italiane che per produrre lo stesso materiale devono subire i costi delle tasse, dei contributi, dell’assistenza sanitaria, e delle maestranze.
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Lo Stato non fa nulla  per impedirlo, anche se sarebbe sufficiente imporre dei forti dazi alle importazioni per costringerli a stare al di sopra di una soglia minima di prezzo.
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Il guadagno che il cittadino crede di fare comprando dai cinesi, è frutto del lavoro in condizioni di schiavitù di bambini, donne, e interi nuclei familiari.
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Inoltre, non solo la qualità dei loro prodotti è quasi sempre scadente, ma presenta anche caratteristiche di vera e propria nocività e pericolosità per la salute, come testimoniano i frequenti ( ma ahimè insufficienti) sequestri dei Nas.
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L’unico mezzo che abbiamo quindi per arginare questo fenomeno è quello di boicottare i prodotti cinesi, smettendo di farci allettare dai loro prezzi bassi (ma insanguinati).
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Chissà se il nostro Sindaco pensava a queste cose mentre si beava mediaticamente, immortalato con le due Miss di turno …
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Certo è che il comunismo forse non gli dà molto fastidio, viste le origini del partito che è dietro le sue spalle !
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Personalmente, rinnovo il mio invito a tutti quei minerbiesi che hanno a cuore i valori della libertà e della democrazia per BOICOTTARE I PRODOTTI CINESI, disertando manifestazioni come quella a cui abbiamo appena assistito , "la Dolce fiera”, che sarebbe bene ridenominare per l’appunto : “la Dolce Cina”.
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Dissenso
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domenica 17 giugno 2012

LOGICHE DI PENSIERO ...

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Da più parti mi viene chiesto quale sia la motivazione, forse inconscia, che spinge un amministratore comunale a prendere in considerazione, piuttosto che ad ignorare, eventuali problematiche di interesse pubblico.
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Probabilmente le sfaccettature che delimitano la geometria della struttura psicologica dei personaggi politici dipendono non solo dalla formazione culturale, o dal retaggio ancestrale indotto da un imprinting acquisito nella fase evolutiva adolescenziale, ma anche da sollecitazioni contingenti o da pressioni occulte che gravano sulle scelte e sulla volontà decisionale.
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A volte pare quasi che pur consapevoli dell’universo che li circonda, i politici risultino estraniati dalla realtà contingente e dal contesto quotidiano, rivelando una persistente idiosincrasia verso la società, avulsa da qualsiasi esigenza di priorità o rilevanza.
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Ecco così che la psiche del politico sfugge a logiche razionali, deviando verso percorsi che privilegiano decisioni di inspiegabile fattura, e che lasciano i cittadini allibiti e increduli.
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I recessi mentali di taluni amministratori rappresentano un vero e proprio labirinto in cui si perdono i risultati dei rispettivi laboratori ideologici e intellettuali, metamorfizzati dalla dipendenza simbiotica con i partiti di riferimento.
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Parafrasando un modo di dire, si può benissimo affermare che non ci sia peggior sordo di chi non voglia sentire, sia a livello inconscio che interpretando un ruolo di stolida consapevolezza.
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La coscienza dei politici di mestiere spesso è attraversata da conflitti che spaziano dal desiderio di esibire proposizioni di carattere costruttivo e socialmente necessarie, fino alla necessità di soddisfare i parametri stereotipati delle lobbies legate al partito politico di appartenenza.
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Solo così si spiega coma mai a volte costoro neghino realtà evidenti e palesi, oppure perché si esibiscano in realizzazioni di opere inutili, costose, e non prioritarie rispetto alle esigenze territoriali.
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Gli esempi si sprecano, a livello globale, universale.
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L’unica cosa che accomuna l’intero universo geo-politico è la perfetta condiscendenza con cui si rivolgono alla perpetua ridefinizione di sempre maggiori privilegi e vantaggi per sé stessi.
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Da qui nasce, ed è stato coniato, il termine di CASTA, che identifica l’appartenenza ad una elite privilegiata.
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I suoi componenti sembrano essere autorizzati a fagocitare tutto ciò che può recare loro vantaggio.
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La casta ha però superato i suoi stessi limiti, navigando in un oceano sconfinato di esosità e di arroganza inaffrontabili e senza limiti.
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Rimanendo in ambito locale, a Minerbio, ci si chiede da tempo, e da più parti, come mai l’Amministrazione pubblica sia talmente autoreferenzialista ed arrogante da negare perfino l’esistenza stessa dell’amianto, nonostante l’evidenza palese della sua assillante presenza sul territorio, testimoniato dalle nostre numerose segnalazioni.
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Ci si chiede come mai le elucubrazioni mentali e le divagazioni intellettuali delle menti eccelse che ci governano a livello locale non riescano o non vogliano prendere in considerazione nemmeno le altre segnalazioni che facciamo da molto tempo, come ad esempio quelle sulle barriere architettoniche.
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Il modus operandi del Sindaco di Minerbio nei nostri confronti è sotto gli occhi di tutti, oramai da anni.
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Noi facciamo le segnalazioni necessarie a risolvere situazioni di degrado, di spreco, di rischio per la sicurezza stradale, o di allarme, proponendo anche le soluzioni e le alternative, ma siamo sistematicamente disattesi e inascoltati.
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Spesso l’Amministrazione si profonde in sterili scusanti, oppure si nasconde dietro presunti ostacoli a cui attribuisce la certezza di una impossibilità operativa, mentre in altre occasioni NEGA sfacciatamente che il problema stesso esista.
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Successivamente è però capitato che le stesse problematiche che in precedenza non avevano riscosso l’interesse del Primo Cittadino, venissero poi affrontate, seguendo le nostre indicazioni.
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Forse la coscienza civica degli amministratori pubblici ha subito un improvviso risveglio dalla profonda letargia in cui era sprofondata ?
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Forse, invece, hanno lasciato trascorrere un po’ di tempo dalle nostre segnalazioni per timore di apparire come se fossero stati colti in fallo ?
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Se così fosse denoterebbero di avere la cosiddetta “coda di paglia” poiché quotidianamente sbandierano ipocritamente la loro disponibilità al dialogo con i cittadini, invece inesistente.
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O forse si tratta di mera arroganza ?
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Pura, semplice, e devastante arroganza, per mezzo della quale l’Amministrazione comunale governa Minerbio, appoggiata da chi risulta essere maestro della disinformazione e della manipolazione, e cioè il PD.
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Non a caso si celebrano ricorrenze al suono di “Bella ciao”, le cui note vengono diffuse enfaticamente dalla banda cittadina, mentre se ne ignorano totalmente altre, come ad esempio quella dei martiri delle Foibe.
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La corte del Re di Minerbio si affaccenda invece in attività di compiacenza verso il proprio sovrano, ed esprime il meglio di sé dilapidando le risorse locali, infischiandosene dei veri problemi del territorio.
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La vittoria della psiche e dell’intelligenza individuale, mai come in questo caso, è vanificata da una forma di vassallaggio tesa e rivolta a compiacere la Corona locale, a discapito di noi sudditi, ridotti ad interpretare nostro malgrado il ruolo di servi della gleba.
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Ricordo ancora l’ultimo incontro con Sua Maestà, l’anno addietro, a proposito dell’amianto da noi segnalatogli.
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In quella occasione erano presenti i dirigenti sanitari Asl, oltre a noi, nonché un consigliere comunale del Comune di San Lazzaro (attivo nella lotta all’amianto), e vari Assessori, ma ciò non impedì al Re di abbandonare il consesso ivi riunito, e di rimanere assente per lungo tempo.
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Al suo ritorno, nemmeno una parola di scuse …
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La sua arroganza raggiunse l’apoteosi quando, dopo essersi seduto, all’oscuro di quanto noi tutti ci eravamo detti nel frattempo, esordì con la frase :
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A Minerbio il problema amianto NON esiste !
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Di fronte a tale manifestazione di protervia non ci rimase che alzarci in piedi e abbandonare la sala in segno di protesta, seguiti dal suo sorrisino beffardo e arrogante.
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Questo comportamento, da parte di un Sindaco, è frutto del retaggio culturale da lui assorbito da una qualche scuola di partito, oppure deriva da una forma di maleducazione congenita ?
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Il suo evidente intento di auto-referenziarsi, e di togliere all’interlocutore una qualsiasi velleità di contrapposizione, attinge forse da esigenze di carattere ancestrale, quali ad esempio una infanzia infelice o qualche trauma fanciullesco mai superato ?
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Non si capisce altrimenti perché colui che DEVE fare gli interessi della cittadinanza, essendo pagato per questo motivo da noi tutti, si esibisca invece in vergognose rappresentazioni di stampo staliniano, del tutto paragonabili ai dictat dei gerarchi comunisti del Kgb sovietico.
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La domanda con la quale ho iniziato questo post trova quindi risposta solo attraversando territori in cui l’esame delle prerogative socio-caratteriali dei personaggi presenta caratteristiche molto variegate, e la cui analisi va ben oltre le mie capacità.
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Lascio quindi a voi tutti l’onere di interpretarne non tanto le intime motivazioni, per le quali non sarebbero sufficienti nemmeno parecchie “sedute” di psicanalisi, bensì le risultanze materiali, alla prova dei fatti.
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Limitiamoci quindi ad esaminare la realtà locale e quotidiana, e potremo ottenere un quadro chiaro e aggiornato della situazione.
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I fatti parlano da soli …
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Dissenso
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giovedì 14 giugno 2012

ETERNIT A MINERBIO, VICINO AD UN ASILO NIDO ED UNA SCUOLA MATERNA.

Vogliamo riproporvi un interessante, quanto allarmante articolo tratto da "il fatto quotidiano":

AMIANTO IN OLTRE 2400 EDIFICI SCOLASTICI. OLTRE 30MILA STUDENTI E PROF A RISCHIO.

La stima (in difetto) è dell'Osservatorio nazionale amianto. Tra i vari casi quello di un asilo del Livornese in cui tracce della sostanza cancerogena sono state trovate anche sui grembiulini dei bambini. Intanto a Torino Guariniello ha aperto un'inchiesta sulle decine di casi di mesotelioma tra i docenti della provincia di Torino.amianto interna nuova

In Italia sono ancora oltre 2.400 le scuole con presenza di amianto, dopo 20 anni dalla messa al bando. Le persone coinvolte, secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto, sono oltre 30mila: i ragazzi, i docenti, i bidelli, il personale amministrativo. La stima è in difetto, chiarisce l’Ona, che fotografa la situazione drammatica in cui versano gli istituti scolastici. “Questa cifra, già di per sé spaventosa – spiega Ezio Bonanni, presidente dell’osservatorio – è una stima ‘prudente’ e soprattutto non si calcolano i rischi, altrettanto gravi, per le scuole situate vicino ad altri edifici in amianto. La presenza di questo materiale altamente nocivo è distribuita in percentuali più o meno simili tra le regioni italiane”.
“Il 6 giugno è stata presentata un’interrogazione parlamentare in seguito ad una nostra sollecitazione – dichiara Bonanni – evidenziando alcuni esempi drammaticamente emblematici che dimostrano l’estrema gravità della situazione ed anche la totale assenza delle istituzione nella risoluzione dei singoli casi”. Come già abbiamo raccontato sul Fattoquotidiano.it la Iarc (International Agency For Research On Cancer) ha certificato che qualsiasi tipo di amianto è pericoloso e non c’è una soglia al di sotto della quale non ci sia rischio ma in Italia i casi di esposizione all’amianto sono spaventosamente numerosi e particolarmente gravi.
Come la vicenda di una scuola materna di Nibbiaia, una frazione collinare immersa nel verde di Rosignano (in provincia di Livorno) dove, qualche mese fa, è stata rilevata la presenza di amianto nel giardino dell’asilo e perfino nei grembiulini dei bimbi, come accertato dopo un campionamento effettuato nel dicembre 2011 (la scuola poi è stata chiusa). O come l’istituto scolastico religioso “Villa Flaminia”, a Roma, che si trova vicino ai capannoni in eternit di una ex caserma. I genitori degli alunni che frequentano l’istituto hanno denunciato la pericolosità di quasi 25mila metri quadri di cemento-amianto che coprono i fatiscenti capannoni di proprietà dell’Agenzia del demanio. Ad oggi, nonostante siano passati molti anni, nonostante un pronunciamento in merito del Tribunale di Roma, “non risulta che l’amianto sia stato rimosso, in quel sito come in migliaia di altri siti d’Italia” si legge nell’interrogazione parlamentare della senatrice Dorina Bianchi, Pdl (ex Margherita, Pd e Udc), membro dell’Ona. Recentemente, l’Ona ha sollevato anche il problema della presenza di amianto nelle caserme, tra le quali quelle della Guardia di finanza. Un’attenzione particolare quindi “si impone anche per tutelare la salute dei militari, che le stellette non proteggono certo dal cancerogeno amianto” denuncia Bonanni.
Tutto questo mentre il pm Raffaele Guariniello ha avviato delle indagini in ordine a decine di casi di mesotelioma tra i docenti della provincia di Torino e “si può stimare in via prudenziale che ogni anno circa un centinaio di docenti muoiano per colpa dell’amianto nelle scuole”, spiega Bonanni. Di amianto si continua a morire in Italia (circa 5mila vittime l’anno) con patologie terribili che possono sorgere anche dopo 30-40 anni.
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SONO ALCUNI ANNI CHE NOI DEL BLOG STIAMO DENUNCIANDO UNA SITUAZIONE DIREI ALQUANTO ALLARMANTE E PERICOLOSA PER I CITTADINI DI MINERBIO.
ABBIAMO RICHIESTO ED OTTENUTO INCONTRI CON IL SINDACO PER CERCARE DI RISOLVERE IL PROBLEMA ETERNIT, CON L'UNICO RISULTATO DI SENTIRCI DIRE DAL VOSTRO "LUNGIMIRANTE" PRIMO CITTADINO CHE "A MINERBIO IL PROBLEMA ETERNIT NON ESISTE". (CLICCA QUI)
ADDIRITTURA L' UNICA COSA CHE NOI DEL BLOG ABBIAMO OTTENUTO DAL VOSTRO BENEAMATO SINDACO E' UNA QUERELA PER UN ARTICOLO   DOVE DENUNCIAVAMO ANCHE QUESTO PROBLEMA.(CLICCA QUI)
PROPRIO COSI'! IL SINDACO CI DENUNCIO' PER AVER PUBBLICATO UN ARTICOLO CHE TRATTAVA ANCHE IL PROBLEMA ETERNIT. (CLICCA QUI)
ABBIAMO FATTO ESPOSTI ALL' USL DI ZONA PER SEGNALARE LA PRESENZA DEL PERICOLOSO MANUFATTO IN PAESE, IN COMUNE, VICINO A DEGLI ASILI (NIDO E MATERNA) E NELLA ZONA INDUSTRIALE. (CLICCA QUI)
ABBIAMO SOSTITUITO IL COMUNE (GIA'! PERCHE IL SINDACO SI E' BEN GUARDATO DAL PUBBLICIZZARE QUESTA INIZIATIVA REGIONALE) INFORMANDO I CITTADINI DELLA POSSIBILITA' DI ACCEDERE AI FONDI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA STANZIATI PER SMALTIRE L'ETERNIT ED INSTALLARE IMPIANTI FOTOVOLTAICI. (CLICCA QUI)
SIAMO STATI ADDITATI COME DEI FOMENTATORI, DEGLI ALLARMISTI, E DALLE OPPOSIZIONI ABBIAMO RICEVUTO IL CONSIGLIO DI STARE ZITTI PER NON PERDERE EVENTUALI FUTURI VOTI (voti di coloro che avevano in casa lo scomodo e mortale materiale) PERDENDO IL LORO APPOGGIO IN CONSIGLIO COMUNALE, LE OPPOSIZIONI (LA LISTA CIVICA "CITTADINI DI MINERBIO PER MINERBIO" IN PARTICOLARE) SI SONO VOLUTE SMARCARE DA UNA SITUAZIONE CHE A LORO AVVISO AVREBBE POTUTO FARGLI PERDERE FUTURI CONSENSI (poverini! che tristezza!).
ABBIAMO DENUNCIATO UNA SITUAZIONE POTENZIALMENTE ESPLOSIVA CHE POTREBBE VERIFICARSI PROPRIO IN CORRISPONDENZA DI UN ASILO NIDO ED UNA SCUOLA MATERNA, DOCUMENTANDOLA CON FOTO ED ARTICOLI CHE AVREBBERO FATTO ACCAPONARE LA PELLE A QUALSIASI PERSONA SANA DI MENTE. (CLICCA QUI)

NONOSTANTE TUTTO E TUTTI, NOI CONTINUIAMO E ANDIAMO AVANTI PER LA NOSTRA STRADA PERSISTENDO NEI NOSTRI OBIETTIVI LOTTANDO PER IL BENE DEI NOSTRI FIGLI, SENZA SCENDERE A COMPROMESSI, COME ORMAI, IN POLITICA, FANNO TUTTI (COMPRESO QUI A MINERBIO).
PERTANTO SIAMO DI NUOVO QUI A CHIEDERE CHE VENGANO DEFINITIVAMENTE  SMALTITE, ELIMINATE, QUELLE GIGANTESCHE COPERTURE IN ETERNIT ACCANTO AGLI ASILI.
SIAMO QUI A CHIEDERE CHE L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE SI FACCIA CARICO DEL PROBLEMA COSI' COME HA FATTO PER GLI SPOGLIATOI DEL CAMPO DA CALCIO DI CA' DE FABBRI DA NOI SEGNALATI E DEUNCIATI ALL' USL E AL COMUNE.
NON VOGLIAMO CHE ANCHE QUI A MINERBIO VENGANO TROVATE TRACCE DI AMIANTO SUI VESTITINI DEI NOSTRI FIGLI O NEI GIARDINI DEGLI ASILI DOVE GIOCANO I NOSTRI BAMBINI.
NEL DISPERATO CASO VENGANO TROVATE TRACCE DI AMIANTO IN PROSSIMITA' DELL'ASILO O PEGGIO ANCORA SUI VESTITINI DEI NOSTRI FIGLI, E DOPO LE NOSTRE NUMEROSISSIME SEGNALAZIONI AL SINDACO E ALLA SUA GIUNTA, CHI SARA' RITENUTO RESPONSABILE PER L'EVENTUALE CONTAMINAZIONE DAL MORTALE MATERIALE?
IL SINDACO?
I SUOI ASSESSORI?
LA GIUNTA INTERA?
E' ORA DI SMETTERLA DI NASCONDERE LA TESTA SOTTO LA SABBIA E DI GIOCARE ALLO SCARICA BARILE.
SINDACO! 
LA MASSIMA AUTORITA' PER LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI CITTADINI E' LEI! 
E' PRONTO A PAGARE PER LA SUA INEFFICENZA E SUPERFICIALITA'?
VOGLIAMO RISPOSTE CHIARE ED ESAURIENTI.
VOGLIAMO RASSICURAZIONI.
VOGLIAMO CHE L'ETERNIT ACCANTO AGLI ASILI VENGA PRESTO, MOLTO PRESTO, ELIMINATO.
CI RIVOLGIAMO ANCHE A QUELLE PERSONE CHE HANNO ANCORA IL CORAGGIO DI DEFINIRSI OPPOSIZIONI NONOSTANTE IL LORO SILENZIO, PER FARSI UNA VOLTA PER TUTTE CARICO DEL PROBLEMA, PRENDENDO CORAGGIO E SCENDENDO IN CAMPO ASSIEME A NOI PER CERCARE DI RISOLVERLO DEFINITIVAMENTE UNA VOLTA PER TUTTE.



BARRIERE ARCHITETTONICHE A CA' DE FABBRI: OBIETTIVO RAGGIUNTO.

EVIDENTEMENTE AVEVAMO RAGIONE NOI.

Nonostante l'amministrazione comunale (PD) abbia sempre negato la presenza delle Barriere Architettoniche, negando le nostre segnalazioni e costringendo i disabili a percorsi alternativi, prestabiliti e studiati a tavolino dal vostro "lungimirante" sindaco, FINALMENTE a Ca' de Fabbri sono state eliminate ALCUNE delle barriere da noi denunciate sia mediaticamente che attraverso esposti alla Regione Emilia Romagna.

La situazione prima era questa (vi proponiamo solo un paio delle numerosissime foto):




















LE BARRIERE DA NOI DENUNCIATE E SEGNALATE PURTROPPO SONO TANTISSIME ED E' POSSIBILE VEDERLE LEGGENDO LA NOSTRA DENUNCIA MEDIATICA (INVIATA CON ESPOSTO ANCHE ALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA)  AL SEGUENTE LINK (CLICCA QUI).


ORA INVECE LA SITUAZIONE E' FINALMENTE CAMBIATA, INFATTI IN CORRISPONDENZA DELL'ASFALTATURA DELLA STRADA PRINCIPALE DI CA' DE FABBRI L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE HA PENSATO BENE DI ELIMINARE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE DA NOI SEGNALATE E DENUNCIATE, UTILIZZANDO ASFALTO MODELLATO APPOSTA PER COSTRUIRE DEGLI SCIVOLI.
IL RISULTATO E' INDEGNO E INDECOROSO VISTO E CONSIDERATO CHE I MARCIAPIEDI SONO STATI COSTRUITI NUOVI E DA POCO TEMPO, INDICE DI PRESSAPOCHISMO E POCO RISPETTO PER I CITTADINI, TUTTI, DISABILI COMPRESI, VISTO E CONSIDERATO IL FATTO CHE LE RAMPE DOVEVANO ESSERE INVECE COSTRUITE QUANDO I MARCIAPIEDI FURONO FATTI NUOVI (oltre al danno anche la beffa!!).
NONOSTANTE TUTTO, E NONOSTANTE LE CONTINUE RINCORSE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER STARE DIETRO ALLE NOSTRE SEGNALAZIONI/DENUNCE, POSSIAMO RITENERCI SODDISFATTI, NON TANTO PER AVER FINALMENTE VISTO UN SINDACO PROVARE A FARE FINALMENTE IL PROPRIO DOVERE (pur essendogli riuscito male!), MA SOLO E ED ESCLUSIVAMENTE PER TUTTI QUEI DISABILI CHE ORA POSSONO PROVARE AD ACCEDERE AL MARCIAPIEDE SENZA ESSERE COSTRETTI A PERCORRERE RIDICOLI, OFFENSIVI E SOPRATTUTTO INESISTENTI PERCORSI ALTERNATIVI IDEATI DA UN'AMMINISTRAZIONE DISTRATTA, ARROGANTE ED INEFFICENTE.
E' IMPORTANTE RICORDARE CHE PER VEDERE FINALMENTE ABBATTERE QUESTE BARRIERE ARCHITETTONICHE (PURTROPPO IN PAESE CE NE SONO ANCORA TANTE, NEL PALAZZO COMUNALE COMPRESO) ABBIAMO DOVUTO ASPETTARE TRE ANNI (cioè dal primo giorno dell'insediamento dell'attuale giunta), TEMPO IN CUI ABBIAMO LOTTATO QUOTIDIANAMENTE E COSTANTEMENTE, SCONTRANDOCI PURTROPPO ANCHE CONTRO OPPOSIZIONI INESISTENTI E INCAPACI, OPPOSIZIONI INADEGUATE E CHE HANNO, A NOSTRO AVVISO, TRADITO IL VOTO DI QUEI CITTADINI CHE AVEVANO RIPOSTO IN LORO FIDUCIA E SPERANZA.
UN VERO E PROPRIO MURO DI GOMMA COMPOSTO DALL'ATTUALE GIUNTA E DALLE SUE FALSE ED INESISTENTI OPPOSIZIONI.


VOGLIAMO INFINE RIPROPORVI UN VIDEO DA NOI FATTO CHE SERVI' A SENSIBILIZZARE IL PAESE, CITTADINI, GIUNTA ED OPPOSIZIONI, VERSO QUESTO DELICATO PROBLEMA.


SE VOLETE APPROFONDIRE L'ARGOMENTO PER CAPIRE IL NOSTRO IMPEGNO E IL NOSTRO LAVORO SUL E PER IL TERRITORIO POTETE LEGGERE LA SEGUENTE PAGINA: BARRIERE ARCHITETTONICHE (CLICCA QUI)

martedì 12 giugno 2012

TERREMOTO E FRACKING

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Premetto alcuni cenni esplicativi sul significato di una parola inglese che in questi giorni sta facendo discutere, a proposito del recente terremoto : il FRACKING.
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LEGGIAMO da wikipedia :
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La fratturazione idraulica, spesso denominata con i termini inglesi fracking o hydrofracking, è lo sfruttamento della pressione di un fluido, in genere acqua, per creare e poi propagare una frattura in uno strato roccioso.
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La fratturazione, detta in inglese frack job (o frac job), viene eseguita dopo una trivellazione entro una formazione di roccia contenente idrocarburi, per aumentarne la permeabilità al fine di migliorare la produzione del petrolio o dello shale gas (gas naturale non convenzionale derivato dalla decomposizione anaerobica degli scisti) contenuti nel giacimento e incrementarne il tasso di recupero .
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Le fratture idrauliche possono essere sia naturali che create dall'uomo ; esse vengono create e allargate dalla pressione del fluido contenuto nella frattura.
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Le fratture idrauliche naturali più comuni sono i dicchi e i filoni-strato, oltre alle fessurazioni causate dal ghiaccio nei climi freddi.
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Quelle create dall'uomo vengono indotte in profondità in ben precisi strati di roccia all'interno dei giacimenti di petrolio e gas, estese pompando fluido sotto pressione e poi mantenute aperte introducendo sabbia, ghiaia, granuli di ceramica come riempitivo permeabile; in questo modo le rocce non possono richiudersi quando la pressione dell'acqua viene meno.
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La fratturazione idraulica è sotto monitoraggio a livello internazionale a causa di preoccupazioni per i rischi di contaminazione chimica delle acque sotterranee e dell'aria.
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In alcuni paesi l'uso di questa tecnica è stata sospesa o addirittura vietata.
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Le tecniche di microfratturazione idraulica del sedimento possono, in taluni casi, generare una micro-sismicità indotta e molto localizzata.
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L'intensità di questi micro-terremoti è di solito piuttosto limitata, ma ci possono essere problemi locali di stabilità del terreno proprio perchè i sedimenti sono superficiali.
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Sono stati comunque registrati alcuni terremoti probabilmente indotti superiori al 5° grado della Scala Richter.
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Ad esempio nel Rocky Mountain Arsenal, vicino a Denver in Colorado, nel 1967, dopo l'iniezione di oltre 17 milioni di L. al mese di liquidi di scarto a 3.670 metri di profondità, furono registrate una serie di scosse indotte localizzate nell'area, con una punta massima di magnitudo compresa fra 5 e 5.5.
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Tenendo ben presente tutto ciò, è necessario che si sappia quanto segue, diffuso in rete a firma Franz Mannino.
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Riporto testualmente l’articolo :
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Nei giorni che hanno preceduto il terremoto in Emilia si sono susseguiti alcuni eventi, di ben diversa natura ma comunque saldamente legati a quel territorio, che sono stati ripresi dalle maggiori testate nazionali.
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Andiamo per ordine :
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Il 17 febbraio 2012 i Ministri dell’Ambiente e dei Beni Culturali Corrado Clini e Lorenzo Ornaghi hanno decretato la compatibilità ambientale e la conseguente autorizzazione di opere di indagine geologica (cioè trivellazioni con uso di cariche esplosive e pompaggio di acqua ad alta pressione) , allo scopo di verificare la realizzabilità di un gigantesco deposito di gas metano, nel sottosuolo dei comuni di San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Camposanto, Midolla, Mirandola e Crevalcore, all’interno di una altrettanto gigantesca cavità naturale situata a quasi tre chilometri di profondità ed in grado di servire allo stoccaggio di 3,2 miliardi di metri cubi di gas metano (equivalente al volume di un’enorme sfera di diametro di quasi 2 Km).
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Una vera e propria bomba piazzata sotto i comuni emiliani in una zona ad elevato rischio sismico.
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Questo accadeva tra le proteste dei Verdi di Angelo Bonelli, insieme ad altri partiti, associazioni e comitati cittadini che da anni si oppongono agli studi di fattibilità già promossi sin dal 2005 dai Governi Berlusconi e Prodi.
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Un parere negativo l’aveva anche espresso la Regione Emilia proprio per ragioni di sicurezza da rischio sismico.
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Clini e Ornaghi hanno però ritenuto ininfluente il parere dei cittadini e considerato ammissibile la trivellazione di pozzi con uso di cariche esplosive, immissione di acqua per fratturazione e pompaggio di gas nel sottosuolo.
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Avrete già notato che i comuni oggetto delle opere di trivellazione sono esattamente quelli più colpiti dagli episodi di sciame sismico dei giorni scorsi e da quelli ancor più tragici e distruttivi di questa settimana.
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A seguito delle prime scosse significative il Governo ha comprensibilmente dato segni di imbarazzo.
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Il Ministro Clini ha subito parlato di “ulteriori necessari accertamenti”, ricordando a tutti che i Ministeri hanno concesso solo una “valutazione favorevole alla esplorazione” (che si fa trivellando n.d.r.).
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Poi arriva la società autorizzata alla realizzazione dell’opera, la Erg Rivara Storage srl, società anglo-italiana riconducibile, tra gli altri, al patron della Sampdoria Garrone, che nega di aver “realizzato nell’area di Rivara nessuno studio o perforazione, tanto meno con l’iniezione di gas “.
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La Erg si riferisce al cosiddetto “fracking”.
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Il fracking consiste nell’iniettare acqua ad altissima pressione allo scopo di fratturare la roccia, allargare progressivamente la frattura e penetrare in profondità.
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L’acqua di scarto, trattata con lubrificanti e agenti chimici, tende normalmente a tornare in superficie ed il problema dello stoccaggio di questo residuo fluido, normalmente contaminato da polveri radioattive, è risolto attraverso la creazione di pozzi profondissimi dove l’acqua reflua viene scaricata ad altissima pressione ed il problema si intende risolto.
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Ed ecco che infatti nel testo del decreto Ornaghi-Clini possiamo individuare le due fasi che precedono l’insufflamento di gas :
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quella preliminare “di accertamento” che ha inizio dopo il rilascio delle autorizzazioni e la fase “di sviluppo” per la realizzazione dei pozzi di stoccaggio.
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Questa seconda fase “di sviluppo” è una rinomatissima causa di terremoti.
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Non lo dicono i complottisti, ma la comunità scientifica internazionale.
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Negli U.S.A., lo Stato dell’Ohio, che ospita 177 di questi pozzi, ha recentemente dovuto regolamentare questa pratica perché pare che il trivellamento dei pozzi di stoccaggio abbia causato nella zona “una dozzina di terremoti”, la notizia è riportata dall’Uffinghton Post in un articolo del 9 maggio scorso.
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Altrettanto interessante è quanto illustra il sito del Lamont-Doherty Earth Observatory, dipartimento di Scienze della Terra della prestigiosa Columbia university che ci informa qui che la correlazione tra il pompaggio profondo di acque reflue da fracking e terremoti pari o superiori al grado 5.0 della scala Richter è cosa nota sin dagli anni 60 come documentato negli eventi sismici occorsi in Arkansas, Texas, Oklahoma, e nel Regno Unito.
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Ricapitolando :
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Una grossa società vuole trivellare nei comuni di San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Camposanto, Midolla, Mirandola, e Crevalcore.
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Le trivellazioni sono propedeutiche alla realizzazione di un enorme serbatoio di gas metano sotterraneo in una zona ad alto rischio sismico.
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I cittadini si oppongono e la Regione dà parere negativo.
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I ministri Clini e Ornaghi autorizzano per decreto le fasi preliminari di indagine, nonostante il parere negativo della Regione, consentendo pratiche come lo stoccaggio in profondità delle acque reflue, che notoriamente possono causare scosse telluriche fino al quinto grado della scala Richter.
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Il recente sciame sismico ha modalità che appaiono molto simili a quelle riconducibili ad operazioni di pompaggio di acque reflue nel sottosuolo.
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Metri cubi di melma grigiastra sembrano affiorare un po’ ovunque nei comuni interessati dal sisma.
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Certo, la Erg nega di aver già dato inizio alle perforazioni.
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Noi speriamo che le compagnie non mentano mai.
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FONTE : Franz Mannino (blogger)
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L’anno scorso anche Minerbio ha assistito impotente alle manovre con cui la Stogit ha imperversato nel sottosuolo, sottoponendolo ad esplosioni controllate.
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Ci furono polemiche, e le detonazioni causarono danni ad alcuni edifici, ma come sempre tutto ciò si è svolto con il beneplacito di chi ha consentito che tutto ciò avvenisse, a dimostrazione ancora una volta che lo Stato, spesso, si presenta a tutti noi non come un buon padre di famiglia, ma come un nemico arrogante di cui diffidare.
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Non sappiamo infatti cosa esattamente sia stato fatto nel sottosuolo, poiché l’informazione al riguardo è totalmente nelle mani della Stogit, e l’Amministrazione pubblica locale sembra essere in stato catatonico al riguardo.
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Come possiamo essere certi che anche a Minerbio non siano state fatte perforazioni e fracking ?
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Viene anche spontaneo domandarsi perché nonostante i molti dubbi sull’operato di alcune compagnie del settore non ci siano dibattiti, confronti, controllo, ispezioni, protocolli di gestione del fenomeno affidati all’esame di comitati cittadini, e altre semplici misure di coinvolgimento popolare in cose che riguardano proprio la gente stessa in prima persona ?
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Ci si chiede perché e con quale diritto alcune alte cariche dello Stato decidono in maniera contraria alla volontà espressa dalla maggioranza di quel popolo che dovrebbero servire ?
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Ci si domanda come mai, nonostante il parere contrario della Regione, i ministri Ornaghi e Clini si siano arrogati il diritto di concedere autorizzazioni a progetti che sono ritenuti dalla comunità scientifica un vero e proprio pericolo, poiché costituiscono la causa di sismi anche di grado elevato ?
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Chi ci dice che gli ultimi terremoti dell’Emilia, che tanto dolore e distruzione hanno causato, non siano una conseguenza diretta delle pratiche di fracking messe in atto con la complicità di questo Stato nemico dei cittadini ?
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La realtà è proprio questa : lo Stato nemico.
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Infatti, non è un caso che la prima causa di chiusura delle aziende, in questo periodo di crisi, dipenda dalla enorme pressione fiscale, e dalle imposizioni cui lo Stato obbliga a sottostare, impedendo di fatto la semplice sopravvivenza di chiunque si attenga ai parametri di riferimento.
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Tutto ciò accade mentre i politici che rappresentano lo Stato stesso ingrassano come maiali nel porcile parlamentare, imperversando nella nostra vita come parassiti, e fagocitando tutte le risorse disponibili..
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Ora, a tutto ciò si aggiunge il pesante carico di morte e distruzione causato da un terremoto che  sembra scaturire dalle dissennate prese di posizione di politici senza scrupoli, incompetenti e arroganti : nemici, appunto !
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Chiudo queste osservazioni con una domanda che sempre più frequentemente si impone, stante la situazione attuale :
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fino a quando permetteremo a costoro di spadroneggiare con le nostre vite, con il futuro dei nostri figli.
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E’ ora di tornare a impossessarci della nostra dignità, toltaci gradatamente ma inesorabilmente nel corso degli ultimi anni, e di imporre alla classe politica la volontà popolare, che dovrebbe essere alla base del vivere civile e democratico.
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Il popolo vuole delle risposte, chiare e sincere, che rivelino tutte quelle meschine manovre che per interesse spesso vengono occultate e permesse dai personaggi politici stessi.
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La trasparenza deve essere la regola che accompagna il modus operandi della politica, e non una lontana chimera irraggiungibile che permette ai furbetti, agli arroganti, e al malaffare di compiere nefandezze di ogni tipo…
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Dissenso
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