Nell’ultimo numero di “Prometeo”, l’organo comunale
di auto-incensazione del Primo Cittadino, appare in bella evidenza una sua
dichiarazione a proposito dell’ingresso del Comune di Castenaso nell’Unione
“Terre di Pianura”.
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Il testo recita testualmente :
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“L’adesione di Castenaso a Terre di Pianura ci
rende felici, perché basata dagli elementi di similitudine territoriale che ci
accomunano.”
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I Comuni che fanno parte dell’Unione sono :
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Baricella, Budrio, Granarolo dell’Emilia, Minerbio,
e prossimamente quindi anche Castenaso.
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In effetti anche noi del blog “La voce del
Cittadino” abbiamo trovato evidenti elementi di similitudine territoriale, ma
in senso negativo.
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Ci riferiamo all’amianto, che continua a persistere
sui territori sopra citati, nonostante che una Legge dello Stato lo abbia
bandito da anni come pericoloso per la salute, e senza che molti Sindaci
prendano gli opportuni provvedimenti.
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Infatti, il problema NON è di certo recepito
adeguatamente dal Primo Cittadino di Minerbio, che per inciso è anche
Presidente dell’Unione Terre di Pianura.
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Nonostante la nostra incalzante e
instancabile opera di sollecitazione e di segnalazione di realtà in cui il
pericoloso materiale è presente, Minganti ha prima negato che il problema
amianto esista a Minerbio, poi ha fatto rimuovere (contraddicendosi) quello che
era presente sul tetto degli spogliatoi del campo sportivo di Cà de Fabbri.
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Purtroppo la presa di coscienza del problema si è
arrestata e limitata a questo intervento, poiché tutti gli altri gravi casi in
cui occorrerebbe intervenire sono ancora puntualmente disattesi, come nel caso
dell’eternit presente sulla copertura del Consorzio Agrario, a lato della
Scuola materna, o quello posto addirittura sul retro dell’edificio comunale.
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Gli altri Comuni aderenti all’Unione Terre di
Pianura NON si discostano di molto da questo stato di cose, relativo
all’approccio che le rispettive Amministrazioni hanno con la Legge 257 del 1992
e i successivi Decreti Ministeriali del 1994 e del 2003.
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E' sufficiente fare una ricognizione nelle zone industriale dei Comuni in oggetto per eendersi conto dell'agghiacciante realtà !
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Eppure i dati forniti dal registro mesoteliomi della
Regione Emilia-Romagna, riferiti in Assemblea legislativa dall’Assessore
regionale alla salute Carlo Lusenti, nel febbraio 2012, sono devastanti :.
E' sufficiente fare una ricognizione nelle zone industriale dei Comuni in oggetto per eendersi conto dell'agghiacciante realtà !
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Dall’inizio del 1996 alla fine del 2011, in
Emilia Romagna risultano 1.675 casi di
mesotelioma maligno, tra cui si sono verificati 1.309 decessi.
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Ci saremmo aspettati che sul Prometeo, anziché il
trito e ritrito auto-referenzialismo nauseante e indisponente, ci fosse stata
una seria auto critica, accompagnata da un umile proposito di dialogo con tutti
coloro che da anni, invece di essere ascoltati, subiscono le querele con cui
Primo Cittadino tenta di zittirli.
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Querele contro i Cittadini al posto di una seria
programmazione che tenga conto delle gravi problematiche che assediano il
territorio.
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E intanto ci teniamo l’amianto, insieme alle
barriere architettoniche (di cui il Sindaco nega l’esistenza) e mille altri
problemi che potrebbero essere risolti se solo si volesse farlo.
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Auguro al Sindaco una brillante carriera politica in
seno al PD, insieme agli altri seguaci metamorfizzati della falce e martello, e
che prosegua il suo iter come Assessore in Regione, cosicché possiamo
finalmente liberarcene a Minerbio.
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Certo è che i danni che potrebbe fare sarebbero
ancora più gravi di quelli che sta facendo in Paese, ma per lo meno non
dovremmo subirlo qui direttamente.
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Lunga vita al Re …
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Dissenso
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