da : "Il Resto del Carlino" del 24/08/2013
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Minerbio,
come sempre, è il fanalino di coda.
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Lo
è per parecchie cose che interessano i Cittadini, come l’ambiente, il
territorio, la sicurezza, la democrazia, ed ora si conferma ostinatamente
retrograda anche per quanto riguarda le modalità dell’insegnamento scolastico.
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Ogni anno le famiglie degli alunni che frequentano le
Scuole Medie devono affrontare una spesa importante per quanto riguarda
l’acquisto dei testi scolastici, e ciò, specialmente in periodo di crisi, si
potrebbe facilmente evitare.
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Sarebbe
sufficiente allargare l’orizzonte miope e inconcludente di chi dovrebbe invece
spaziare con lo sguardo alla ricerca di valide alternative, come quella, ad
esempio, riportata sulle pagine del “Resto del Carlino” di oggi.
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L’inerzia
di chi, evidentemente, non ha a cuore tutto ciò, si palesa periodicamente, ad
un ritmo costante, che finisce per danneggiare non solo l’immagine di Minerbio,
ma soprattutto le tasche dei Cittadini.
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Forse
chi gestisce il ricorso annuale ai libri di testo non ha ancora capito che
siamo proiettati verso il futuro, verso un millennio che ha a portata di mano
le soluzioni che occorrono.
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Sarebbe
sufficiente dismettere per un momento i panni di una indolenza cronica,
indossati con superbia e auto-referenzialismo, e permettere ai Cittadini di
esprimere il proprio dissenso e la propria critica costruttiva.
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