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sabato 30 settembre 2017

PD e INDOTTRINAMENTO

Già da tempo assistiamo alla imponente opera di mistificazione e di disinformazione attuata dalle frange pseudo intellettuali degli appartenenti alle schiere degli adoratori di Togliatti.
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Costoro hanno adottato una metodica di manipolazione della realtà che è stata portata avanti per decenni in maniera capillare e sistematica, allo scopo di fagocitare consensi, e poco importa loro se questi sono stati carpiti con l'inganno e la falsità.
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La martellante e incessante propaganda post comunista si è avvalsa di espedienti per raggiungere lo scopo di apparire come brillante rappresentante di valori di libertà e giustizia, come unico baluardo di contrapposizione alla violenza politica, oppure come punto di riferimento per il mantenimento della pace sociale.
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Nulla di più falso !
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La storia da cui deriva il PD è intrisa del sangue di molte vittime innocenti, a partire dai misfatti della cosiddetta "volante rossa" nell'immediato dopoguerra, per continuare con il terrorismo delle "brigate rosse",  e finendo con le odierne collusioni con il malaffare, con i crimini cinesi e russi, anch'essi comunisti.
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Consci però del fatto che l'opinione pubblica può dotarsi oggi di strumenti di studio e di ricerca, come internet, alternativi alla loro propaganda di regime, i governanti (non eletti) del PD sono ricorsi all'uso della manipolazione subdola delle giovani menti dei bambini.
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In che modo ?
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Introducendo nei testi scolastici parte dei loro "cavalli di battaglia" e dei loro stereotipi di partito, presentando il tutto come facente parte di una realtà avvia e consolidata, da accettare in quanto scritta in un testo di studio.
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DITTATURA, è il primo termine che mi viene spontaneo accostando il modus operandi del PD a questa nuova forma di propaganda e di  indottrinamento.
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A questo proposito, riporto un articolo scritto da Giuseppe di Lorenzo per "il Giornale".
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Eccolo :
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LO SPOT ALLO IUS SOLI NEL LIBRO DI SCUOLA :
"Immigrati sono indispensabili".
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Il libro edito da Loescher Editore adottato da alcuni istituti medi italiani.
Uno spot allo ius soli e all'immigrazione "indispensabile".
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Giuseppe De Lorenzo  -  Giovedì 28/09/2017
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Il poeta irlandese William Buttler Yeats diceva che "la scuola non è riempire un secchio, ma accendere un incendio".
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Bello da sentirsi, più difficile essere sicuri che il sistema scolastico funzioni sempre così.
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Perché è davvero sottile la linea che divide l’educazione (l'incendio) dall’indottrinamento (il secchio riempito).
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Basta poco per plasmare la malleabile mente di un bambino, propenso com'è a credere a quasi tutto quello che gli viene proposto dagli insegnanti.
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Ecco perché ogni volta che un genitore porta un figlio tra i banchi dovrebbe controllare i libri di testo.
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Non per verificare la data di nascita di Napoleone, ovvio.
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Ma per essere certo non gli vengano inculcate nozioni stravaganti o idee buoniste considerate da ampi strati della "cultura" come la verità rivelata.
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In questi anni infatti pare vada di moda sponsorizzare l’immigrazione sin dalla pubertà.
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Volete un esempio ?
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Eccovi serviti.
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Prendete la collana “Zoom. Geografia da vicino” edito dalla Loescher Editore di Torino.
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I tomi scritti a tre mani da Luca Brandi, Guido Corradi e Monica Morazzoni vengono proposti per le scuole secondarie di primo grado (tradotto dal burocratichese : le medie).
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In prima si studia “Dall’Italia all’Europa”, in seconda “L’Europa : Stati e istituzioni” e in terza “I continenti extraeuropei”.
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Nulla da dire sulla qualità del prodotto.
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Sembra tutto nella norma, eppure sfogliandolo pagina dopo pagina si arriva a scoprire che presenta gli stranieri come una “indispensabile” risorsa per il Belpaese e che sponsorizza, velatamente, l'approvazione dello ius soli.
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Vi chiederete :
perché un testo scolastico dovrebbe spiegare ad un bambino di 11 anni che l’immigrazione è cosa buona e giusta ?
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Risposta logica :
non c’è motivo.
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Eppure succede.
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Acquistando “Zoom. Geografia da vicino” per la prima media, infatti, i genitori ricevono a casa anche un piccolo tomo intitolato “In prima!”, una sorta di introduzione allo studio della materia.
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Alle pagine 31 e 32 gli autori hanno inserito alcuni esercizi in cui l’ignaro studente può provare a mettere in pratica i consigli su “come leggere i testi non continui” (tradotto : le tabelle).
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Il brano proposto è stato estratto dalla pagina 182 del “tuo libro di geografia” e non elenca le province dell’Umbria o i confini della Lombardia, ma parla di migranti (perché ? Mistero).
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Oggi l’Italia è il quinto Paese europeo per numero di residenti stranieri”, si legge.
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E ancora :
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Secondo i dati dell’ultimo censimento 2011 (…) gli stranieri residenti in Italia sono circa 4,5 milioni, il triplo di dieci anni prima”.
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Ma il meglio arriva alla pagina successiva.
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La tabella viene divisa in due :
da una parte la foto di un barcone carico di disperati “al largo delle coste italiane” (incredibilmente chiamati col loro vero nome : Immigrati clandestini”);
dall’altra il paragrafo intitolato Una presenza indispensabile.
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Il contenuto è un inno al pensiero unico :
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“Ormai quindi l’Italia è terra di immigrazione e gli immigrati sono una presenza indispensabile, soprattutto in alcuni settori lavorativi come l’edilizia, il lavoro domestico, l’assistenza a bambini e anziani”.
Manca solo il classico ritornello del “ci pagano le pensioni” per chiudere il cerchio. .
Ma per ora meglio puntare sullo ius soli :
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La convivenza tra italiani e stranieri - si legge infatti - non è sempre facile e non sempre la legge italiana favorisce l’integrazione”.
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Che brutta cosa, penseranno gli studenti.
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E come mai la coabitazione è così complessa ?
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Per via dei reati commessi dagli stranieri ?
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Macchè.
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Tutta colpa dell'assenza dello ius soli.
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"Ad esempio - spiegano gli autori agli ignari pargoletti - i figli di stranieri nati in Italia continuano a non avere diritto alla cittadinanza italiana, anche se vivono nel nostro Paese da sempre".
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Molto commovente e di certo convincente per alunni che ancora non hanno sviluppato senso critico.
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Una foto del libro di testo ha iniziato a circolare tra alcuni genitori del Veronese e del Vicentino.
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Almeno due istituti di Verona lo hanno adottato, come la Scuola "A. Manzoni" dell'Istituto comprensivo "Golosine" e la "Salgari" del "Cadidavid-Palazzina".
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A Vicenza invece Alex Cioni del Comitato "Prima noi" ha denunciato "l'indirizzo culturale e poi politico che si vuole dare ai giovani studenti in una fase della loro crescita educativa particolarmente delicata".
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Impossibile dargli torto.
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Dissenso
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