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sabato 13 gennaio 2018

La simbiosi fra HERA e PD


L’arroganza del PD è incommensurabile, e lo dimostrano la protervia e la prepotenza con cui i seguaci di Togliatti hanno deciso, insieme ad HERA, di fregarsene dell’ambiente e delle analisi ambientali riguardo alla discarica Tre Monti di Imola.
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Nonostante la presenza di composti tossici e mutageni nonché cancerogeni come il cromo esavalente, l’arsenico e il nichel,  o quella di solfati e nitriti in misura sette volte superiore al limite consentito, o ancora di stagno, piombo, alluminio, e manganese, e nonostante il fatto che i territori su cui sorge la discarica siano sottoposti a vincolo di tutela paesaggistica, motivo per cui la Soprintendenza ha bocciato l’ampliamento della discarica, il PD per bocca della Regione Emilia Romagna ha deciso di ampliarla.
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L’escamotage cui hanno fatto ricorso i cervelloni del PD, coadiuvati dalle menti criminali di Hera (perché solo di ciò si può ipotizzare) hanno ben pensato di NON ampliarla in senso laterale, ma di alzarla, e cioè di sopraelevare la superficie per aumentarne la capacità fino al limite di 375 mila tonnellate di rifiuti !!
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L’associazione Medici per l’Ambiente (Isde), che può documentare una lunga lista di gravi patologie in popolazioni che abitano in prossimità di discariche ha manifestato la sua opposizione a tale progetto, in considerazione anche del fatto che le Direttive europee impongono che le discariche debbano andare verso il loro stesso esaurimento e non in direzione opposta.
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Probabilmente questa è proprio l’Europa di Prodi e del PD, e cioè quella che da un lato emana proclami tanto roboanti quanto falsi e ingannevoli e dall’altro rivela il suo vero e devastante volto.
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La salute dei Cittadini sembra infatti essere l’ultimo dei pensieri delle Amministrazioni a guida post comunista, in cui l’opera di mistificazione della realtà dei seguaci di Togliatti va di pari passo con la loro arroganza.
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A conferma di ciò, riporto di seguito un articolo di Antonio Amorosi, pubblicato sul quotidiano “Libero” il 21 gennaio del 2016.

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LINK :
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VELENI 7 volte oltre i limiti nella discarica HERA che piace al PD.
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Rilevati valori di tossine fuori scala, quando l'area potrebbe accogliere solo materiali non pericolosi.
Intanto la Holding Hera, vicina ai "democratici" vuole raddoppiare gli spazi.
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di A. Amorosi su Libero a pag. 17 il 21 gennaio 2016
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Cromo esavalente” , “arsenico”, “nichel”, tutti composti cancerogeni e in alcuni casi mutageni che intervengono sul Dna, “solfati e nitriti”, sono stati trovati nella più grande discarica dell’Emilia Romagna, la Tre Monti di Imola, in misura dalle tre alle sette volte “superiore al valore limite”.
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Sono i rilievi pubblicati dall’Arpa – l’Agenzia ambientale dell’Emilia Romagna – sulla discarica da 4 milioni di tonnellate di rifiuti collocata a 9 chilometri da Imola a due dalla località turistica Riolo Terme.>
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Un deposito di proprietà del Con. Ami, Consorzio dei Comuni dell'Imolese e gestito dalla multi-utility Hera Ambiente.
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La discarica doveva contenere solo rifiuti inerti e non pericolosi ma evidentemente qualcosa di diverso vi è stato sversato illegalmente nel tempo e per quantità rilevanti.
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Hera, con ricavi da 4,2 miliardi di euro nel 2014, è la principale azienda bolognese, leader italiana nel settore ambientale, un colosso controllato  dai principali Comuni a guida PD dell'Emilia Romagna, allargatosi anche a Veneto e Friuli.
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La struttura commerciale di gas ed energia di Hera (Hera comm), ha sede proprio a Imola.
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Hera controlla settori strategici quali acqua, luce, gas, teleriscaldamento, verde pubblico, illuminazione stradale, nettezza urbana, termovalorizzatori, compostaggio, e nel 2015 ha vinto l'Energy Efficiency Awards.
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La holding ha chiesto il raddoppio della discarica Tre Monti, candidandola a diventare la più grande d'Italia.
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Presto fatto.
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Da un lato Hera raccoglie riconoscimenti per le sue grandi qualità ambientali, dall'altro troviamo rifiuti tossici.
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Nel 2010 la discarica è stata gestita in subappalto dalla società Lombardi Ecologia Srl di Triggiano, azienda barese a capo di impianti anche in Puglia e Lombardia, che se l'è aggiudicata vincendo un appalto da oltre 4 milioni di euro.
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Il gruppo fu implicato in un caso di corruzione.
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Proprio con dei dirigenti di Hera si è visto mettere sotto accusa anche dalla procura di bari per "omessi controlli", "falsificazione del collaudo" delle vasche, il "tombamento e lo smaltimento di rifiuti non autorizzati, anche pericolosi", in un'altra discarica gestita a Coversano di Bari.
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La notizia dei rifiuti tossici nella discarica Tre Monti non ha mandato in agitazione gli enti locali.
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Anzi, alla richiesta di ampliamento di Hera la Regione ha risposto con 142 richieste di integrazioni.
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Il progetto sembra ogni giorno viaggiare verso la realizzazione, date anche le dichiarazioni rassicuranti del presidente Con. Ami Stefano Manara :
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"Vi ricordo che nel territorio vengono prodotte all'anno 600 mila tonnellate di rifiuti urbani, quelli pericolosi vanno a finire da altre parti".
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Sarà, ma il comitato ambientalista "Vediamoci chiaro", costituitosi per contrastare l'ampliamento e chiedere bonifiche, ha incaricato vari laboratori come il LabAnalysis di Pavia di effettuare alcuni campionamenti a ridosso dei rifiuti.
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In corrispondenza del fiume Rio Rondinella e nei terreni limitrofi hanno trovato i medesimi valori tossici di Arpa oltre alla presenza di stagno, piombo, alluminio e manganese.
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Sempre oltre i limiti sia nel suolo che nei sedimenti.
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Ma se altrove i comitati ambientalisti vengono ascoltati dal PD come oracoli, in Emilia i consiglieri della sinistra costituiscono contro-comitati per osteggiarli.
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Come quello del consigliere comunale Giorgio Laghi, degli ambientalisti di Sel, dal nome canzonatorio "Vediamoci ancora più chiaro".
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Ma non serve un così grande sforzo, basta leggere le analisi di Arpa.
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INTERVENTO DI HERA :
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"Con riferimento all’articolo pubblicato in data 20 gennaio, a pagina 17, il Gruppo Hera precisa che l’impianto della discarica Tre Monti è a norma e costantemente controllato.
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In particolare, si esegue il monitoraggio di tutti gli aspetti ambientali (suolo, aria, rifiuti, energia), con cadenze prestabilite e indicate nell’Autorizzazione Integrata Ambientale, che prevede i tipi di controlli, i parametri da analizzare e la metodica da applicare, il tipo di campionamento, la frequenza e le modalità di archiviazione e trasmissione agli Enti di controllo.

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Anche l’Arpa fa controlli senza preavviso :
nel 2014 ci sono stati 21 sopralluoghi da parte delle Autorità di Controllo (in prevalenza tecnici Arpa) e più di 20 nel 2015.
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I controlli Arpa riguardano anche i rifiuti in ingresso.
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Per quanto riguarda i composti e valori superiori ai limiti indicati nell’articolo, sono stati riscontrati valori anomali solo in alcuni pozzi spia all’interno del perimetro dell’impianto che non hanno interessato o contaminato l’ambiente esterno.
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Per quanto riguarda la società Lombardi Ecologia, aggiudicataria del subappalto di gestione della discarica con gara pubblica, va precisato che è stato il rappresentante della Lombardi ad essere condannato nel maggio scorso per tentativo di corruzione nei confronti di un dipendente di Herambiente.
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Inoltre la Lombardi venne allontanata nel 2013 da Herambiente perché non pagava i propri dipendenti, a cui è stato conservato il posto con la ditta subentrata.
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Non sussiste invece alcun legame del Gruppo Hera con la vicenda citata relativa alla discarica di Conversano di Bari.”
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Come si evince dall’articolo siamo di fronte ad un oceano di supponenza e di qualunquismo, con cui Hera tenta di liquidare le problematiche sollevate da chi ama l’ambiente in cui vive e da chi tiene alla propria salute, oltre a quella dei propri figli e nipoti.
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Il modus operandi di Hera è stereotipato e legato a parametri che sono oramai tristemente famosi, come la mancanza di trasparenza e l’arroganza con cui si dispone della vita delle persone.
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I veleni che sono stati trovati rispecchiano tale meschino modus operandi, a cui spero che prima o poi la multi-utility dovrà rispondere, sia davanti alla Magistratura, oltre che al Giudizio Divino.
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La vita delle persone è ciò che primariamente dovrebbe essere tutelata, ma pare che le modalità di trattamento dei rifiuti costituiscano spesso un binomio inscindibile con il malaffare, l'inciucio, e il crimine, con cui appaiono in perfetta simbiosi.
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E' noto che studi approfonditi compiuti da eminenti studiosi hanno rilevato una stretta concausa fra inceneritori e la produzione di diossina o di altre sostanze cancerogene, così come quella che esiste fra le discariche e la contaminazione di metalli pesanti e di polveri sottili.
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Il PD che si muove silente dietro all'enorme volume di affari mosso da Hera, è notoriamente il Re indiscusso dell'inciucio, del malaffare e dell'inganno, come testimoniano i ricorrenti rinvii a giudizio (e relative condanne) dei suoi politici di riferimento, e questo dovrebbe far riflettere tutti i Cittadini, specie ora che si avvicina la data delle nuove elezioni politiche.
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La protervia della banda PDessina ha subito però una battuta d'arresto a Imola, grazie al Tar dell'Emilia Romagna, che ha annullato gli atti con i quali la Giunta regionale autorizzava la sopraelevazione della discarica Tre Monti, proposta da Hera e Consorzio Con.Ami (delibera n.2262 del 21 dicembre 2016).
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Primo round assegnato quindi ai comitati e alle associazioni, che da tempo si battono contro l'ampliamento e che portarono le carte davanti ai Giudici amministrativi.
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Libertà e salute dei Cittadini = 1
Hera e inciucio PD = 0
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P.S. le immagini sono state aggiunte dal Blog
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Dissenso
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