Vorrei
spendere due parole a proposito di un Parco pubblico bolognese, il “Parco Pier Paolo Pasolini”, che
costeggia l’insediamento abitativo cosiddetto del “virgolone” al Pilastro, per
tutta la sua lunghezza, nel quartiere San Donato.
.
Ogni
giorno è fonte di gioia per chi, come me, ama la natura, gli alberi, e gli
animali.
Mia
moglie ed io, quotidianamente, abbiamo la fortuna di poter passeggiare nel
parco e di godere delle sue prerogative.
.
Stamattina
abbiamo avuto un incontro curioso e molto gradito, del quale allego immagine.
.
Si
tratta di una graziosa lucertolina che, mentre passavamo di fianco alla siepe
che lei ha eletto a propria dimora, ha fatto capolino e si è messa ad
osservarci.
.
Il
parco offre momenti di vera comunione con la natura, grazie alla presenza di
numerose specie di volatili, come il picchio, la cinciallegra, il fringuello,
la ghiandaia, la gazza, lo storno, la cornacchia, oppure come l’assiolo, che
dall’imbrunire fino a notte inoltrata fa udire il suo caratteristico chiu’, il
suono dal quale ha preso il soprannome con cui è anche chiamato.
.
Gli
alberi sono distribuiti in tutto l’areale, alternando file di ippocastani ad
altrettante di profumatissimi tigli, oltre ad aceri, querce gigantesche, pioppi
cipressini e pioppi bianchi, noci, frassini, ma anche ciliegi selvatici, abeti, cedri, e molti altri.
.
Ieri
ho scritto al Coordinatore della Commissione Ambiente, Sostenibilità, Verde
Pubblico ed Energia del Quartiere,
signor Pier Luigi Giacomoni, per proporre una iniziativa (nella speranza che mi risponda).
.
In
pratica ho lanciato l’idea di apporre su ogni pianta un cartellino plastificato
in cui sia riportato il nome della stessa (sia quello scientifico, in latino,
che quello “volgare” in italiano), come è già stato fatto nelle aree dell’Ospedale
Sant’Orsola.
.
La
contestuale mappatura consentirebbe un monitoraggio delle risorse arboree, e
non solo, ma potrebbe essere il punto di partenza per lo sviluppo e
l’implemento di un piano didattico organizzato, come la messa in opera di
“bacheche” informative da posizionare lungo i sentieri del Parco.
.
Il
volontariato e la sussidiarietà che deve essere, giocoforza, alla base di
questa iniziativa, costituiscono due anelli della lunga catena che unisce la
cittadinanza al territorio, e costituiscono il mezzo attraverso cui
l’Amministrazione di quartiere può evolvere in senso positivo le politiche
ambientali.
.
... uno scorcio del parco ... |
Secondo
il mio parere ciò avrebbe un impatto positivo sui cittadini che frequentano il
parco, e avrebbe una importante valenza didattica soprattutto nei riguardi dei
bambini e dei giovani.
.
Sono
infatti convinto che la conoscenza della natura sia simbionte con l’amore per
la stessa, in modo esponenziale, ed è per questo che bisognerebbe ampliare ed
approfondire la cultura ambientale, che passa anche attraverso queste
iniziative.
.
La
contestualità della conoscenza e del contatto, in una full immersion nella
natura, permette un afflato completo e consapevole, che fa bene al corpo ma
anche allo spirito.
.
Il
canto degli uccelli e le loro continue evoluzioni aeree, i prati erbosi che si
intervallano alle presenze arboree, le coccinelle, i ricci, le farfalle, i
funghi e le erbe, di cui molte commestibili, come il tarassaco, la piantaggine,
la malva, o l’achillea, permettono di
godere di un ambiente particolare, vero e proprio polmone all’interno di una
zona densamente popolata.
.
.
Nel
Parco Pasolini sono presenti anche le installazioni di Nicola Zamboni,
l’artista scultore che ha creato circa 200 figure umane a grandezza naturale,
disponendole poi lungo un percorso che attraversa il parco stesso fino
all’Arena Pasolini, lo spazio destinato a spettacoli e ad eventi culturali.
.
.
La
mia affermazione si basa sulla convinzione che la figura dello scomparso regista non sia propriamente da prendere ad
esempio e da modello.
.
E’
noto infatti che alla sua morte, filtrò la notizia che in seguito all’autopsia
cui fu sottoposto, gli trovarono tracce di sperma nello stomaco.
.
Il
suo assassino, Pino Pelosi, era minorenne all’epoca dei fatti, e si
intratteneva in prestazioni sessuali mecenarie con Pasolini, che era
omosessuale e prediligeva i rapporti orali con i ragazzini.
.
A
prescindere dall’orientamento sessuale, non mi sembra che Pasolini fosse, e sia
oggi, un modello da proporre come
esempio, essendo un pedofilo.
.
Non
mi pare che l’idea di intitolargli un Parco sia frutto di una riflessione
meditata, bensì dell’ennesima riscoperta di proposizioni con cui la sinistra
continua a sbandierare i suoi
idoli, nonostante le meschinità e le
nefandezze che rappresentano.
.
Se così non fosse, non ci sarebbero via Lenin e viale Marx …
.
.
Dissenso
.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti sono proprietà dei rispettivi autori.
Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.