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martedì 31 agosto 2021

CRIPTOCOMUNISMO

 

Democratici o “dem”, progressisti, fautori della cosiddetta inclusione, neo comunisti, filocinesi, negazionisti delle foibe e dei crimini comunisti, sono tutti sinonimi e facce di una stessa medaglia: il comunismo.

Il metamorfismo che li caratterizza, insieme all’odio e al disprezzo per i diritti umani, si esprime attraverso la manipolazione e la falsificazione della realtà, in un susseguirsi di ossimori creati ad arte dall’apparato delinquenziale del gotha comunista.

Con il loro quotidiano martellamento propagandistico i fautori del “pensiero unico” decidono quale debba essere la verità da proporre di volta in volta al Popolo, plasmandola a proprio uso e consumo a fini elettorali.


E’ così che la Storia, quella vera, è stata prima nascosta, poi falsata ed infine proposta al pubblico secondo i dictat imposti da personaggi che nulla hanno a che vedere con la Democrazia e la verità.

Mi riferisco a coloro che giustificano gli eccidi delle foibe nascondendosi dietro uno squallido alibi secondo il quale era giusto ammazzare migliaia di fascisti durante la seconda guerra mondiale.

Peccato però che i solerti “giustizieri” non dicano che molte delle stragi commesse seguendo tale linea di pensiero siano avvenute dopo la guerra, in tempo di pace, oltre al fatto che gli omicidi vennero rivolti indiscriminatamente contro uomini, donne, bambini e anziani.

La Storia ci racconta una verità diversa da quella inoculata come un vaccino dalle sinistre, e ci dice, prove alla mano, che nei territori dell’Italia orientale il Partito Comunista Italiano era complice dei partigiani jugoslavi nelle esecuzioni di massa e nelle carneficine compiute, appunto, a guerra finita.

La menzogna accompagna da sempre le parole dei comunisti, alimentate da un odio insanabile nato dal fatto che le destre e le democrazie si sono sempre opposte alle loro dittature.

I luridi e squallidi personaggi che orbitano nella sfera di influenza dei nostalgici comunisti, oggi metamorfizzati e criptati, celebrano le foibe come un doveroso passaggio verso il paradiso comunista.

Un percorso attraverso cui sono stati trucidati tutti coloro che, inglobati nella società civile di quei tempi, erano diventati parte dell’Amministrazione pubblica, come i maestri di scuola, gli impiegati, i funzionari pubblici, i preti e ogni altra categoria di lavoratori che avesse a che fare il sistema costituito.


L’accanimento contro il Clero e le stragi di preti e suore, anche a guerra finita, sia nei territori slavi che nell’Italia di Togliatti, vero criminale seriale insieme a Longo e al gotha comunista, la dice lunga sulla falsità con cui i progressisti sbandierano oggi la bandiera dell’inclusione…

Una inclusione che non tollera il fatto che ci si possa discostare dall’ortodossia di riferimento, pena la tortura, le sevizie, e la morte.

Il partigianato comunista che tanto piace a Sinistra Italiana, a Fratoianni e all’ANPI, fu una vera spina nel fianco dell’intero movimento partigiano.

Stragi come quella di Porzus, che colpì i partigiani della Brigata Osoppo, rei di non essere comunisti, oppure quella di Malga Bala in cui furono trucidati 12 Carabinieri, la dicono lunga sulla effettiva dimensione criminale degli "eroici" partigiani comunisti.

Per contro il negazionismo espresso oggi dagli squallidi nostalgici della falce e martello ci evidenzia palesemente l’infima caratura morale di questi soggetti, a cui consiglierei di provare un soggiorno nella Corea del Nord, ospiti del paradiso comunista.

Questi veri e propri escrementi sub umanoidi, che nulla hanno a che fare con la democrazia, la civiltà, la libertà, la convivenza civile, l’entropia sociale, sono degli odiatori di professione e auspicano la riduzione in schiavitù delle masse popolari, facendo credere di esserne i paladini.

In realtà è in atto un disegno eversivo atto a creare un gregge di pecoroni facilmente manipolabile, e per il conseguimento di tale obiettivo si ricorre alla distruzione sistematica dei valori che reggono la nostra civiltà, conquistata a duro prezzo dai nostri progenitori.

La spersonalizzazione dell’individuo è il primo passo imposto dalle sinistre per consolidare l’amalgama indifferenziata del materiale umano, senza alcuna distinzione per le prerogative di genere, divenute anzi un orpello da eliminare.

Ciò che conta nell’universo comunista è la massa, e per aumentarne le dimensioni si ricorre alla strategia delinquenziale che prevede una invasione epocale di clandestini africani, nullafacenti e privi di quell’imprinting socile che ci caratterizza.

Il risultato è che la delinquenza soffoca le nostre città, assediate dagli spacciatori nord africani, per i quali Renzi confezionò ad hoc il regalo di “reato lieve”, secondo la cui Legge prevede l’impunità per reati come lo scippo, il furto, il danneggiamento, la truffa, lo spaccio ed altre schifezze similari.


D’altra parte questo popolo di immigrati disadatttati, privi di qualsiasi capacità, compresa quella lavorativa, ma sempre pronti a delinquere e a compiere violenze e stupri, in un vera e propria riproposizione della Corte dei miracoli, costituisce il futuro elettorato delle sinistre, dei dem, dei progressisti, o di qualsiasi altra sigla ideata per confondere le idee.

Nel frattempo il PD stringe alleanze di Governo che vanno dalla simbiosi con uno dei loro nemici giurati, e cioè quei 5 stalle che urlavano a squarciagola slogan come “mai col PD”, alla coesistenza con altri partiti della coalizione guidata da Draghi, come Forza Italia e la Lega di Matteo Salvini.

Un fricandò di compromessi nel quale l’odio è la componente principale, a pari merito con la menzogna e il disprezzo per il Popolo italiano, perennemente ingannato, usato e sodomizzato.

Le cosiddette Ong che fanno la spola nel Mare Mediterraneo fra Tripoli e le nostre coste, dedicandosi al traffico di esseri umani, sono la punta di diamante delle politiche eversive delle sinistre.

Non a caso fra i personaggi di spicco dei garanti di tali Ong spuntano Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, paladino della famigerata nave Sea-Watch, insieme a Erasmo Palazzotto (deputato di Liberi e Uguali) e Nichi Vendola, noto personaggio comunista legato all’Arcigay.


Oppure troviamo il tristemente famoso Luca Casarini noto da decenni alle Forze dell’ordine per i suoi trascorsi da cosidetto “antagonista”, in passato ostile ai “Centri di permanenza temporanea” (trasformati poi in “Centri di accoglienza” attraverso abili raggiri filologici) e oggi attivo nel riempirli e stiparli fino all’eccesso, veicolandovi orde di africani paganti.

Lo scafismo si configura quindi come una delle tante attività criminose che caratterizzano i comunisti polimetamorfizzati, così come il giustificazionismo delle foibe, la corruzione, gli abusi, come quelli di Bibbiano o degli scandali bancari e tutta una serie di nefandezze che fanno parte del “modus operandi” dei “democratici”.

Mai ossimoro fu più evidente…

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Dissenso

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