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sabato 31 dicembre 2011

IMMIGRATI : LO SPORCO GIOCO DEL PD

Molte delle imprese gestite da cittadini stranieri che animano oggi il panorama commerciale italiano prendono vita attraverso bandi di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tassi agevolati riservati esclusivamente a loro.
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La Legge n. 266 del 7 agosto 1997 ( Governo Prodi ) ha reso possibile, con i suoi stanziamenti, il paradosso di un'Italia in cui le imprese italiane chiudono per sovraccarico fiscale da un lato, mentre dall'altro emergono invece quelle straniere grazie ai contributi statali, pagati da quelle stesse aziende condotte al fallimento da una pressione fiscale iniqua e vergognosa...
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Il budget di credito arriva fino ad un massimo di 40.000 euro per ogni programma di impresa degli immigrati, i quali partecipano in massa all'iniziativa, sostituendosi così ad interi settori imprenditoriali italiani.

E' il caso dei mercatini rionali, in cui le etnie pachistane e indiane prevalgono nel settore ortofrutticolo, sostituendosi alla nostra, o di quelle cinesi, che monopolizzano il substrato produttivo tessile e dell'abbigliamento, o di quelle africane che aprono negozietti di "kebab" ad ogni angolo.
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La lista è lunghissima, anche perchè molti dei cittadini stranieri che hanno approfittato dei privilegi loro offerti dai finanziamenti a fondo perduto, chiudono le attività, spesso morosi nei confronti del fisco, per lasciare il posto ad un familiare.
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Chi subentra, compie nuovamente il ciclo del percorso legato alla legge 266, usufruendo degli stessi finanziamenti cui hanno attinto precedentemente il fratello, o la sorella, o un genitore, prima che chiudessero l'attività.
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Ecco così che le famiglie numerose di cittadini stranieri possono diventare un vero e proprio esempio di parassitismo sociale, a discapito di quelle imprese italiane che sono, invece, costrette ad abbassare per sempre le saracinesche..
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L'intento dei promotori della legge (di Prodiana memoria) è finalizzato ad un successivo step, dal sapore tanto demagogico quanto perverso :
la partecipazione al voto dei cittadini stranieri !
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In questo modo, però, la ricerca ossessiva di consensi elettorali, attraverso i quali passa la conservazione delle proprie poltrone e del proprio status di appartenenti alla “casta politica” , calpesta i diritti del popolo italiano, privandolo del diritto al lavoro, e demolisce il tessuto connettivo della nostra economia nazionale.
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I comunisti dell'ex "Ulivo" e del PDS" , metamorfizzati oggi sotto il nome di Partito Democratico sono quindi fortemente responsabili del disagio che attualmente ha colpito l'imprenditoria italiana.
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Il Governo Prodi è riuscito, in un percorso che ci ha portati alla crisi odierna, ad azzerare la crescita e a raddoppiare il costo della vita, così come è riuscito anche a permettere una pressione contributiva talmente elevata da causare nessi di causalità diretti tra spremitura fiscale e aumento dei prezzi.
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Oggi Bersani tuona contro l'ex Governo Berlusconi, additandolo come responsabile di una crisi che però trova le sue origini in un lontano universo parallelo, e cioè quello in cui imperava il Governo delle sinistre, insieme a Romano Prodi.

Le politiche sociali della sinistra nei confronti degli immigrati hanno stravolto il panorama degli equilibri economici nazionali, inducendo gli interpreti dei flussi migratori a subire la rinuncia a retribuzioni dignitose, ai diritti sindacali, e al degrado radicalizzato, complici l'assenza di servizi efficaci di integrazione popolare.
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La politica di accoglienza indiscriminata della sinistra nei confronti degli immigrati, ha di fatto collocato gli stessi in una posizione di concorrenza sleale da un lato, tramite la Legge 266, mentre dall'altro li rende emarginati e distanti da una reale integrazione.Il risultato di tale politica di accoglienza, enfatizzata dai seguaci di Togliatti, è sotto gli occhi di tutti :
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In primo luogo ci troviamo di fronte alla presenza ininterrotta di flussi immigratori selvaggi, che ci regalano navi intere colme di disperati, che guardano all'Italia come panacea di tutti i loro mali ;
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Assistiamo poi alla proliferazione e allo sviluppo costante di una società parallela a quella tradizionale e nazionale, costituita da un tessuto umano variegato e raggruppato in enclavi chiuse e ghettizzate.
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Seguono poi, la monopolizzazione dei privilegi, quali le assegnazioni di alloggi, dei contributi a fondo perduto, delle facilitazioni economiche, e dei presupposti preferenziali di avviamento al lavoro, come nei concorsi, oppure di altre concomitanze di sussidiarietà, negate però ai cittadini italiani.
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Tutto questo assistenzialismo, inevitabilmente, porta poi a diseguaglianze inaccettabili, e al proliferare di intolleranze verso i cittadini stranieri, così come a fenomeni di xenofobia, e a forme sempre più palesi e radicanti di razzismo.
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Grazie alle sinistre, tutto ciò è oramai realtà !
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Il cosiddetto “buonismo” della sinistra ha svolto un ruolo devastante all'interno di una società in cui le regole tradizionali sono state sempre più esautorate, a vantaggio di un male interpretato spirito di affratellamento universale, tradotto in realtà in un vero e proprio spregio delle elementari norme di convivenza civile.
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Ecco quindi che sono proliferate a macchia d'olio le imprese cinesi, che traggono linfa vitale dai loro  "articoli" prodotti a costo zero dei Laogai, frutto della schiavitù di esseri umani.
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In Italia abbiamo accolto senza alcuna restrizione o limiti, dettati da regole deontologiche, qualsiasi iniziativa cinese, permettendo loro di distruggere interi ecosistemi produttivi nazionali, come ad esempio quello tessile.
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Grazie alle sinistre, occupate solo in un anti-berlusconismo ossessivo, i "convenienti" prodotti dell'orrore comunista cinese hanno monopolizzato i mercati globali, compreso il nostro, a discapito dei commercianti, delle imprese, e delle loro famiglie.
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La distruzione di interi cicli produttivi ha minato la catena stessa economica nazionale, i cui anelli costituenti sono stati prima intaccati e poi spezzati dall'incedere indisturbato del colosso comunista cinese, che ha immesso sui mercati, massicciamente, i loro prodotti a costo zero.
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Le etnie arabe e africane, legate all'Islam, ci hanno regalato invece un altro insieme di problematiche, che vanno dall'incremento del fenomeno terroristico fino al rifiuto delle nostre Leggi, a favore di una diversa lettura, su chiave religiosa, delle prerogative esistenziali.
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Questo insieme di fattori, rappresenta a mio parere, un quadro preoccupante della situazione generale legata all'immigrazione in Italia..
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L'approccio verso il desiderio di integrazione che dovrebbe essere alla base dei flussi immigratori sembra essere sostituito da un sentimento di protervia e di auto determinazione, che tendono alla sostituzione e allo scavalcamento delle nostre identità sociali e dei nostri modelli di riferimento..
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A tutti costoro, che spadroneggiano nelle nostre città, con arroganza, nonostante siano ospiti, viene offerto dalle sinistre un cortese e affabile riscontro, includendo tacitamente una futura simbiosi a livello di preferenza elettorale..
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Non possiamo accettare questa politica dissennata, in cui il solito trito e ritrito comunismo, ancora una volta, maschera le sue palesi voracità politiche con malcelate e disastrose proposizioni.
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Occorrono Leggi a tutela dei nostri mercati, delle nostre imprese, dei nostri commercianti e delle nostre identità nazionali.
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Solo così, sopravvivendo per primi ai disastri di una crisi indotta, potremo aiutare anche chi vorrà, in futuro, integrarsi nella nostra società.
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Dissenso
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mercoledì 28 dicembre 2011

CINESI E LAOGAI

La parola cinese “Laogai” è un acronimo in cui “Lao” significa Lavoro e “gai” sta per riforma.

Il termine, nell'uso corrente, sta quindi a significare che il Laogai è il luogo deputato dal Governo cinese alla rieducazione attraverso il lavoro di coloro che vi sono detenuti.
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Secondo le autorità il Laogai rappresenta le classi lavoratrici che insieme al popolo esercitano la dittatura su una minoranza di elementi ostili al socialismo.
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In questa ottica il Laogai, secondo le autorità cinesi, si erge a salvaguardia del sistema socialista.
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I Laogai sono attualmente oltre mille e costituiscono una fitta rete di campi di concentramento e di lavoro forzato, in cui il totalitarismo cinese tiene prigionieri, oltre ai criminali, anche i detenuti politici, i dissidenti o gli oppositori del regime.

Nei Laogai, spesso camuffati da aziende commerciali, si svolgono attività produttive utilizzando i detenuti come schiavi, e obbligandoli a lavorare mediante la tortura e le percosse di ogni tipo.
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I costi di produzione sono in questo modo ridotti al minimo, e il Governo cinese utilizza quanto realizzato per invadere i mercati mondiali con una mercanzia a costo irrisorio, ma intrisa del sangue di molti innocenti.
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Quotidianamente assistiamo, nei nostri mercatini rionali o di paese, alla proliferazione delle bancarelle cinesi, che si sono sostituite gradatamente a quelle italiane.
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Mano a mano, infatti, che le problematiche commerciali, come la pressione fiscale, gli aumenti dei materiali, la concorrenza cinese, e altre negatività incombenti, hanno impedito alle aziende di casa nostra di proseguire l'attività, le famiglie cinesi hanno immediatamente sostituito i posti vacanti, insinuandosi a macchia d'olio nel tessuto commerciale italiano.

In primo luogo, con la loro concorrenza sleale, basata sui prezzi “stracciati” che riescono a proporre sui mercati grazie allo sfruttamento e al calpestamento dei diritti umani, monopolizzano l'interesse di chi, senza remore morali ed etiche, approfitta di ciò che appare, in prima analisi, come una ghiotta convenienza economica.
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La tortura, le deportazioni, e la sopraffazione delle dissidenze cinesi, canalizzano nei Laogai una forza lavoro a costo zero, che permette una produzione concorrenziale a livello planetario.
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Non di rado, inoltre, lo stesso modus operandi, è stato esportato addirittura qui da noi, in Italia !
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Non di rado, infatti, le indagini e la vigilanza delle Forze dell'Ordine, e in particolare della Guardia di Finanza, hanno permesso di scoprire veri e propri luoghi di prigionia e di sfruttamento in Italia, in cui i cinesi tenevano ammassati clandestinamente i loro stessi connazionali, destinati a lavorare 18 ore al giorno e spesso in condizioni igieniche precarie.
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Il risultato, oltre a quello esecrabile dello schiavismo verso i propri simili, è quello di far chiudere le imprese italiane, per sostituirsi ad esse e monopolizzare sempre più vaste fette di mercato.

E' quindi sempre maggiore il numero di quei commercianti italiani, nei mercatini, che chiudono l'attività.
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Il fenomeno non si ferma però al settore dei “mercatini”, ma si estende, purtroppo, ben oltre l'immaginabile.
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Infatti, interi settori produttivi, come quello tessile, particolarmente in Toscana, sono oggi irrimediabilmente compromessi dall'avanzata dei cinesi, e dal frutto del lavoro nei Laogai.
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Molti altri settori sono nel mirino della concorrenza cinese, come quello dei giocattoli, della ristorazione, della pelletteria, dei mobili, del fotovoltaico, del manifatturiero, e chi più ne ha più ne metta.
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L'indifferenza colpevole dei nostri governanti, durante tutto questo ciclo distruttivo della nostra economia, ha causato una drammatica concomitanza nell'incremento di una crisi finanziaria, che parte dalla chiusura delle aziende e dalla conseguente mancanza dei posti di lavoro.
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Questo è uno dei motivi per cui la Lega Nord si oppone totalmente alla presenza stessa sui mercati di chi, calpestando i diritti umani, stravolge l'economia del Paese ospite.
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Rifiutiamo i prodotti cinesi e boicottiamo le loro imprese, così come loro stessi fanno con noi italiani, e chiediamo ai poteri forti che si preoccupino di questo grave elemento di destabilizzazione che sta uccidendo la nostra economia.
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Chiediamo che sia discussa e approvata, in Parlamento, la proposta di legge n° 3887, di iniziativa parlamentare, depositata alla Camera dei Deputati nel novembre del 2010.
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La proposta di Legge va in una direzione molto chiara, opponendosi cioè a tutti quei prodotti commerciali ottenuti con l'ausilio della violenza e della riduzione in schiavitù, rendendoli fuori Legge e perseguendone i responsabili.
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Tutta la produzione a costo quasi zero della moltitudine cinese in Italia, nata dal sistema dei laogai e della violenza cinese, finirebbe così col non poter essere commercializzata, e ciò determinerebbe la fine anche di una concorrenza spietata e inaccettabile.
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Tutto ciò, permetterebbe forse, la diminuzione dell'uso della schiavitù in Cina, a causa della diminuzione della domanda commerciale.
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Se in tutta Europa i Governi adottassero lo stesso provvedimento, ci si potrebbe riappropriare delle caratteristiche commerciali e produttive insite all'interno delle rispettive realtà territoriali, alimentando nuova linfa vitale alle industrie e al commercio.
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Uniamoci al grido di aiuto dei dissidenti cinesi deportati, e confermiamo la nostra presa di posizione contro il comunismo cinese e le sue costanti violazioni dei diritti umani.
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NO ALLE BANCARELLE CINESI NEI MERCATINI ITALIANI.
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NO ALLE BANCARELLE CINESI NEI NOSTRI MERCATINI.
NO ALLE ATTIVITA' COMMERCIALI CINESI CHE PRODUCONO CONCORRENZA SLEALE TRAMITE L'INFAMIA DEI LAOGAI.
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BOICOTTIAMO LA CINA E I SUOI EMISSARI IN ITALIA.
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NON RENDIAMOCI COMPLICI DI UNA POLITICA (QUELLA CINESE) BASATA SULLE DEPORTAZIONI E SULLE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI.
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MANDIAMO A CASA LORO I CINESI, IN NOME DELLA LIBERTA' DEL NOSTRO TERRITORIO, PER I NOSTRI FIGLI E PER IL NOSTRO FUTURO.

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venerdì 23 dicembre 2011

lunedì 19 dicembre 2011

RELAZIONE DI BILANCIO

La relazione di bilancio del Comune di Minerbio, dibattuta in Consiglio comunale, si è aperta con una lunga tiritera del Primo Cittadino sulla situazione economica disastrosa.

Il dito puntato del Sindaco è stato a lungo indirizzato ad ascrivere pesanti responsabilità al Governo Berlusconi.

Pur non condividendo alcune scelte dell'oramai passato Governo, trovo quanto meno bizzarro che l'Amministrazione Minerbiese, tenti di imputare ad esso la responsabilità della crisi dilagante.

Forse i nostri solerti Assessori, capitanati dal Primo Cittadino dimenticano che in precedenza, non molto lontano nel tempo, proprio il loro Partito è stato artefice delle sorti degli italiani, guidando a loro piacere le dinamiche da cui oggi tentano di dissociarsi, e che hanno visto come interpreti il PD e il governo Prodi.
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Durante quel periodo i vari D'Alema, Fassino, Prodi, Bersani, ecc, si sono ben guardati dal legiferare in modo tale che poi, oggi, non si arrivasse a questo punto, anzi,in effetti, non hanno fatto niente.

Il problema è proprio questo : non hanno fatto niente, così come, in perfetta simbiosi con il loro capi, hanno fatto in blocco gli amministratori pubblici minerbiesi.

Sono stati però lesti e determinati a puntare il dito contro chiunque, tranne loro, fosse imputabile di essere attore responsabile della progressione della crisi economica.


INCENERITORI, HERA, E COMUNE DI MINERBIO

Già da tempo stiamo informando i lettori del blog in generale, e i nostri concittadini in particolare, sul pericolo rappresentato dagli inceneritori di Hera per la salute di noi tutti.

L'ambiguità che regna attorno a questo problema, rimarcata dalla ricerca di silenzi che ne addormentino l'attenzione, crea una sorta di disinformazione che permette ad Hera di continuare la sua politica attuale.

Bruciare i rifiuti, anziché differenziarli e riciclarli, è estremamente dannoso sia in termini di salute, che nei riguardi dell'ambiente in cui viviamo, ed alimenta un ciclo consumistico in tutti hanno qualcosa da perdere, tranne Hera.

E' di oggi la notizia apparsa sul quotidiano “L'Informazione” , di una decisa presa di posizione della Federazione regionale degli Ordini dei Medici sull'argomento.

Ripropongo di seguito il testo integrale dell'articolo :

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Ordine medici: inceneritori non sicuri per la salute

L’impatto sanitario degli “inceneritori dell’Emilia-Romagna è contenuto, ma non essendo nullo e data la presenza di altri fattori ambientali sulla popolazione”, la Federazione regionale degli Ordini dei Medici (Frer) esprime “alcune raccomandazioni ai decisori politici”, in particolare “l’adozione di politiche di gestione rifiuti che non creino ulteriore domanda di incenerimento”, ed “un approccio di precauzione a proposito della creazione di nuovi impianti”.

La Frer lo scrive oggi in una nota, dopo essersi riunita il 14 dicembre per valutare gli esiti dello studio Moniter – avviato dalla Regione nel 2007 per misurare gli effetti delle emissioni degli inceneritori sull’ambiente e sulla salute -, resi pubblici il 2 dicembre in una presentazione non priva di polemiche, con accuse alla Regione di minimizzare i risultati, respinte decisamente dall’assessore alla sanità.

I risultati a lungo termine emersi dallo studio Moniter, scrive la Frer, “sono complessivamente rassicuranti.”

Possibile eccezione è la stima di incidenza dei linfomi non Hodgkin a Modena”, tuttavia “non possono essere invece sottovalutati i risultati delle analisi relative agli effetti a breve termine sulle gravidanze”.

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Si evince quindi che nonostante i tentativi di minimizzare la gravità del problema da parte della Regione Emilia Romagna, esiste un reale motivo di preoccupazione, che sconsiglia Hera di proseguire su questo percorso.

Gli altri studi di eminenti scienziati, da noi presentati nei post precedenti, uniti a questo, assumono rilevanza particolare, e ci inducono a perseverare nel condannare sia Hera che i suoi partners, come il Comune di Minerbio, che alimentano questo ciclo pernicioso e contrario alla volontà popolare.

Le alternative ci sono, e le abbiamo più volte sottolineate, indicando anche modelli di riferimento a cui però l'Amministrazione non ha voluto ostinatamente dare il minimo accenno di riscontro.

Il binomio Hera – Comune di Minerbio si avvia quindi a perseguire la strada peggiore per quanto riguarda il problema dei rifiuti a Minerbio, proponendo l'acquisto di costosissimi macchinari dedicati, aumenti tariffari, e l'eliminazione di cassonetti, oltre che tutta una serie di farneticanti soluzioni, nebulose e prive di consistenza.

Intanto i camini di Hera proseguono a riversare nell'atmosfera il risultato di quanto viene bruciato (speriamo a temperature inferiori a 900 gradi, pena l'emissione di diossina), nonostante gli allarmi sanitari che da più parti si levano numerosi.

Esprimiamo ancora una volta il nostro dissenso, quindi, per una Amministrazione pubblica incapace e inetta, assuefatta a soluzioni di comodo che vanno contro gli interessi del popolo, nonostante che il primo Cittadino non perda occasione in pubblico, o sui media, per auto incensarsi.

Il PD locale, invece, ha perso un'altra occasione per agire nel giusto, interpretando il ruolo che gli è più confacente : quello di seguace della “falce e martello”, il noto simbolo che è sinonimo di sangue e terrore nel mondo !
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Dissenso

sabato 17 dicembre 2011

NUOVO IMPIANTO DI PRODUZIONE BIOGAS

Sabato 17 dicembre si è tenuto a Palazzo Minerva di Minerbio un Consiglio comunale “aperto” sul tema : realizzazione di impianto per produzione di biogas.
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Per impianto a biogas e relativa produzione di energia si intende l'utilizzo di residui organici di scarto dell'agricoltura, o di colture appositamente dedicate allo scopo, per ottenere dalla loro fermentazione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno) un prodotto quale l'energia elettrica.
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La Coprob, il noto zuccherificio di Minerbio, insieme alla società Agroenergia IZ, di cui ha il controllo azionario, vuole appunto realizzare un impianto di questo tipo, sul territorio di loro proprietà, adiacente allo stabilimento.
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Le caratteristiche tecniche illustrate sia dal vice direttore di Agroenergia, il Sig. Piero Cavrini, così come dal Sig. Nigro, e dal Sig. Casoni, suoi colleghi e collaboratori, hanno mostrato un quadro generale della situazione abbastanza soddisfacente, che, se confermato dai fatti, dovrebbe avere notevoli risvolti positivi, sia per l'ambiente che per le problematiche indotte ed inerenti.
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Anche il Direttore generale della Coprob, il Sig. Stefano Montanari si è espresso favorevolmente al riguardo, evidenziando anche la linea di principio morale che guida la Società stessa, ed il percorso etico a cui guardano con fiducia le migliaia di soci agricoltori che la compongono.
Le autorizzazione richieste in sede di Conferenza di Servizio sono state specifiche, e mirate al consumo esclusivo di polpa surpressata e melassa, per un totale pari all'87 % del fabbisogno, e di mais per il rimanente 13 %.
Considerando che i residui di lavorazione della barbabietola sono proprio quelli richiesti, risulta evidente la convenienza che deriva da questo progetto.

In termini ambientali si evidenzia una corrispondenza positiva data dal fatto che la “filiera” sia a Km zero e che quindi l'incidenza di inquinanti dovuta ai trasporti non sia nemmeno presente.

I dubbi e le riserve espresse dai gruppi consiliari in sede di dibattito, hanno focalizzato soprattutto la convergenza di richieste sull'assicurazione che il futuro confermi esattamente quanto è stato proposto dai relatori oggi, in particolare sull'assenza totale di emissioni odorose.

Un altro elemento non condivisibile riguarda l'aspetto etico inerente la produzione di quel 13 % di mais destinato a integrare la polpa e la melassa.

In questo caso ci troviamo di fronte al fatto che, ancora una volta, vengono utilizzate le aziende agricole, non come produttori di cibo, ma come produttori di energia.

Ciò è snaturante del ruolo sia dell'agricoltore che del territorio stesso.

Questa Amministrazione ha già concesso altre percentuali di terreno alla speculazione fotovoltaica, e sommando tutte le porzioni sottratte all'agricoltura, si prospetta un quadro di insieme scoraggiante e deleterio per la realtà rurale minerbiese.

Un altro elemento cui daremo la nostra massima attenzione, in un monitoraggio attento e continuo, a tutela dei nostri concittadini, riguarda l'eventuale incremento della percentuale di utilizzo dei materiali, che potrebbe sbilanciarsi a favore di un maggior uso del mais.

Il nostro occhio vigile, unito al naturale senso dell'olfatto, si preoccuperà di esplorare le aree prospicienti all'impianto, per controllare eventuali discrepanze di percorso, quali in cattivo odore, sintomo di emissioni che non ci devono essere.

Rimaniamo quindi alla finestra, per così dire, in attesa che si realizzi correttamente tale impianto, confidando nella serietà espressa da Coprob e da Agroenergia IZ.

In questa ottica assumiamo così un attivo ruolo di controllo e di verifica, a totale tutela dei concittadini.
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Dissenso

FUORI IL PD DALLO SPORT DEI NOSTRI FIGLI: GRANAMICA RISPONDE...

Pubblichiamo la  risposta di GRANAMICA inviata a quel genitore che aveva manifestato il proprio disappunto e il proprio dissenso sul fatto che il PD minerbiese stesse cercando di estendere i propri tentacoli anche sullo sport dei nostri figli strumentalizzando inoltre il lavoro di quei tanti bravi volontari senza i quali lo sport a Minerbio sarebbe cosa impossibile. 
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(I nomi delle persone interessate saranno cancellati per evitare strumentalizzazioni e attacchi di ogni sorta).
" Gentile ---, sono --- ---,ex presidente di A.MI.CA. e di GRANAMICA e ora responsabile del settore giovanile di Granamica, volevo chiedere un incontro (aperto a chiunque voglia venire) per capire alcune cose che non ci sono chiare sull' accanimento che avete con Granamica e per spiegare alcune cose che forse sono sfuggite  sul mondo del volontariato e della gestione di quasi 250 bambini.
Io sono al campo a Minerbio sia domani sera che mercoledì dalle 18,00 alle 18,30.
Spero in un riscontro positivo e costruttivo.
Grazie, --- --- "
Questa invece è la risposta del genitore al responsabile di GranAmica (settore giovanile) che probabilmente ha frainteso il fatto che ad essere usati e strumentalizzati sono proprio i volontari e i bambini, a fini politici (PD).

" Le invio quanto è già stato ampiamente scritto su un Blog locale.
  Nessun accanimento contro GranAmica, anzi tutt'altro e tutto il contrario di quanto lei afferma. 

Legga:

"Vogliamo infine stringerci in segno di solidarità, verso coloro che grazie al loro volontariato, tantissima brava gente, rendono possibile lo sport a Minerbio. 
Ci rivolgiamo a tutti quei volontari di Amica Calcio (in questo caso) che vedono il proprio operato completamente ed inconsapevolmente strumentalizzato a fini politici e di partito (PD) subendo così una sorta di arruolamento involontario nelle file di un partito che a loro spese cerca di fare una campagna elettorale perenne e che invece dovrebbe rimanere lontano dallo sport, sopratutto quando coinvolge i bambini.
Le nostre conclusioni sono di poche parole, per quanto perentorie :
TENETE LONTANO LA POLITICA DAI NOSTRI BAMBINI.
FUORI IL PD DALLO SPORT !"

INOLTRE, affinchè lei possa meglio documentarsi le invio un articolo che le potrà chiarire le idee su come agiscono in provincia, anche questo tratto da un Blog locale:
Pertanto le comunico che il tutto sarebbe finito semplicemente prendendo le distanze da una cena politica mascherata da cena sportiva.
Il mio non è accanimento contro di voi, ma una semplice constatazione di come si sono svolti i fatti.
Lo scandalo è semplicemente il fatto che il PD minerbiese si è voluto insinuare dentro allo sport dei nostri bambini.
Mi auguro di esserle stato di aiuto e che questa lettera le sia costruttivamente servita a fare una positiva chiarezza sulla vicenda.
Cordiali saluti. "

QUESTA ARTICOLO SARA' INVIATO AI GIORNALI, CONSIGLIERI COMUNALI, GRANAMICA, JUVE ACADEMY, AFFINCHE' POSSANO ESSERE DISSIPATE UNA VOLTA PER TUTTE QUELLE MALIGNE VOCI CHE GIRANO IN PAESE E CHE CI INDICANO COME COLORO CHE SONO CONTRO IL VOLONTARIATO.

NIENTE DI PIU' FALSO!
NOI SIAMO PER IL VOLONTARIATO COME SI LEGGE DAI VARI ARTICOLI.
NOI SIAMO CONTRO LE STRUMENTALIZZAZIONI PARTITICHE (PD), A SPESE DEI BAMBINI E DEI VOLONTARI, A FINI POLITICI.
PERTANTO FUORI IL PD DALLO SPORT DEI NOSTRI FIGLI.

venerdì 16 dicembre 2011

Minerbio: Le ultime chicche tratte da Prometeo...

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Caro Concittadino, felice Santo Natale!
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Ed ecco le ultime chicche (evitando di tornare sull'argomento "zingari" e sulle ridicolaggini di chi crede di risolvere il problema chiudendo tutti i parcheggi di Minerbio).
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Prima chicca: il malcostume di certi Consiglieri del PD (esempio il Capogruppo Libero Bacilieri) che, approfittando di un privilegio di casta, se ne stavano a casa dal lavoro - rimborsati dal Comune di Minerbio - ogni giorno in cui c'era il Consiglio Comunale (qui si svolgono alle 20,30).
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Una volta scoperti, questi volontari della politica hanno accampato la scusa che "stavano a casa dal lavoro per studiare le delibere".
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Le delibere ci vengono spedite via e-mail con una settimana di anticipo!
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Complimenti a questi signori così rispettosi del loro ruolo, che da due anni raccontano che ''I'Opposizione dice le bugie" ma, alla fine delle loro chiacchiere, hanno sfruttato un privilegio per starsene bellamente a casa dal lavoro ogni volta che era possibile, facendosi poi rimborsare dalle tasse dei Cittadini a cui chiedono sempre piu sacrifici.
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Seconda chicca: è già pronto l'aumento del 30% delle tasse sul rusco, ma anche stavolta c'e la stessa storiella dell'anno scorso: "per migliorare la differenziata". 
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Nel frattempo l'Assessore Busato (PD) ci ha fatti andare su tutti i giornali come "ultimi di tutta la provincia".
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E costui, di fronte al suo fallimento, non vuole dimettersi. 
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Si è incollato alla poltrona!
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Non solo; adesso vuole sperimentare una soluzione cervellotica per migliorare la differenziata: mettere nel rusco dei microchip! 
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Se non fosse che questi esperimenti li paghiamo noi con le tasse, ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate.
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Nell'ultimo Consiglio Comunale inoltre, il Busato (PO) ha chiesto a noi dell'Opposizione di dargli delle idee su come migliorare la differenziata! 
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Assessore; basta copiare dai Comuni virtuosi, senza inventarsi macchinari futuristici microchip e chiavette elettroniche!
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L'idea del microchip sui bidone evidentemente viene da Hera che ha fatto due proposte: porta a porta oppure potenziamento dei bidoni stradali con bidoni "speciali".
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L'elettronica sul bidone incentiva l'abbandono del rusco fuori dal cassonetto e pone alcune domande:
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Ogni quanta si rompe? 
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Quanta costa la manutenzione? 
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Quando si rompe cosa fa il cittadino? 
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Quanta spesso il cittadino perde la chiavetta elettronica?
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Qualsiasi assessore coscienzioso avrebbe scelto il porta a porta, così da eliminare i bidoni stradali e poi c'e il fatto dimostrato che dove si fa il porta a porta la percentuale di differenziata risulta piu alta.
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Ricapitoliamo: 
nonostante che siamo l'unico Comune del Nord Italia senza pensiline alle fermate degli autobus, hanno soldi da spendere in rimborsi ai loro Consiglieri e microchip da mettere nel rusco!
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Infine: pochi mesi fa per la prima volta, per iscrivere i figli alla tradizionale gara di pesca hanno richiesto l'obbligo di tesserarsi ARCI. 
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Oggi abbiamo di meglio. 
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I bambini di GranAMICA devono essere accompagnati da un genitore (pagante) alla cena sociale ... nella sede del PD! 
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Crediamo che ci sia qualcosa che non va in tutto questo. La politica non può prendersi e controllare la vita delle persone!
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A meno che,  per i nostri amministratori non sia ancora in vigore il vecchio detto "ciò che è tuo e mio e ciò che è mio è mio". '
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Christian B.
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HERA E GLI INCENERITORI.

Già da molti anni sappiamo con certezza che l'incenerimento dei rifiuti è dannoso per l'ambiente, non solo per l'emissione di particolato tossico, di diossina e di metalli pesanti in atmosfera, ma anche perchè innesca e alimenta un ciclo perverso, per il quale anziché riutilizzare gli stessi rifiuti, bruciandoli, si è costretti a produrne di nuovi.
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Molte sono le testimonianze della comunità scientifica che specificano molto chiaramente la perniciosità degli inceneritori.
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Gestore degli impianti di incenerimento in Padania, è Hera, il partner di cui anche il Comune di Minerbio è socio-azionario.
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E' notizia di oggi, estrapolata da “Il Resto del Carlino”, che proprio il colosso multiutility ha denunciato il Comune di Castello d'Argile per aver tentato di gestire in proprio la gara d'appalto per la gestione delle reti.
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Hera ha chiesto al Comune un indennizzo di oltre 5 milioni di euro, e su ciò deciderà probabilmente il Tar.
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Va ricordato che Minerbio ha confermato il rinnovo del contratto con Hera, firmando un impegno capestro che non consente nemmeno di rescindere il contratto stesso, e non si capisce con quale criterio l'Amministrazione minerbiese si sia legata così a filo doppio con Hera stessa.
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Il dubbio è che gli ordini vengano dall'alto di quel partito (il PD) che annovera tra le sue fila anche ex militanti divenuti poi funzionari e dirigenti del colosso Hera.
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Tornando agli inceneritori, e alla pericolosità che rappresentano per l'ambiente e gli ecosistemi in cui sono inseriti, elenco di seguito alcune testimonianze sull'argomento, tratte dagli studi di eminenti scienziati .
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giovedì 15 dicembre 2011

CENTRALI A BIOMASSE? NO GRAZIE!

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Il Comune di Minerbio, per voce dell'amministrazione PD, organizza l'ennesimo consiglio comunale "farsa", per presentarci la PROPOSTA di realizzazione di un IMPIANTO A BIOMASSE. 
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(Sabato 17 dicembre, ore 9.30, Palazzo Minerva via Roma 2)
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Più che una proposta da presentare come una semplice idea, sembra un fatto già deciso a tavolino, proprio come avvenne per la scandalosa assemblea sul fotovoltaico su terreno agricolo.
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CREDIAMO QUINDI CHE SIA INDISPENSABILE, PRIMA DI PRENDERE DECISIONI COSI' IMPORTANTI, CHE IMPATTANO FORTEMENTE SUL TERRITORIO COMUNALE E SULLA VITA DEI CITTADINI, CHIEDERE UN PARERE ALLA POPOLAZIONE ATTRAVERSO UN REFERENDUM COMUNALE.
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Dalla provincia intanto arrivano GIA' LE PRIME PROTESTE CONTRO QUESTI "MOSTRI anti-ECOLOGICI", infatti i Comitati di San Pietro in Casale, Mascarino, San Giovanni in Persiceto, Castelvetro (Mo), Budrio, Medicina, Malalbergo, e i territori Ferraresi come Vigarano Mainarda, Masi Torello, Poggio Renatico, Bondeno, Ostellato, si sono incontrati per discutere il delicato argomento ed unendosi in una comune "VOCE", CHIEDONO ALLA REGIONE DI FERMARE LA COSTRUZIONE SELVAGGIA DELLE CENTRALI A BIOMASSE. 
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All'incontro hanno partecipato il primario dell'ospedale di Bentivoglio, Salvatore Virzì, e il dottor Luigi Gasparini, i quali hanno elencato cosa esce dagli impianti:
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(DIOSSINA, BENZENE, POLVERI SOTTILI ED ULTRAFINI...) ED ELENCATO I RISCHI TUMORALI A LUNGO TERMINE.

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Christian B.
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sabato 10 dicembre 2011

LETTERA DI UN GENITORE A GranAmica - Juve Academy

Pubblichiamo la lettera di un genitore il cui figlio fa attività sportiva a Minerbio.
La società in cui gioca il bambino è "GranAmica-Juve academy", nel settore calcio.
Ecco di seguito il testo della lettera che ci è pervenuta, e che è stata spedita a GranAmica e alla Juventus.
Come è noto, la società GranAmica di Minerbio vuole fare la cena per i bambini nel salone PD, tentando così di fagocitare nella sua sfera di interesse anche i bambini che si dedicano al calcio.
Prendendo le distanze da questo squallido tentativo, pubblichiamo di seguito il testo della lettera del genitore giustamente deluso, invitando la cittadinanza ad esprimere la propria opinione e l'eventuale dissenso.

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LETTERA a GranAmica – Juve academy
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Buon giorno, chi vi scrive è il genitore di un bambino che frequenta il corso di calcio di GranAmica a Minerbio.
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Non dirò il mio nome per tutelare mio figlio, e per tenerlo lontano da possibili polemiche che, altrimenti, potrebbero indirettamente coinvolgerlo, anche se, non c'entra nulla con tutta la vicenda che andrò a raccontarvi.
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Per questo motivo preferisco rimanere anonimo.
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Ho appreso che la società sportiva GranAmica ha organizzato una cena, per festeggiare il Natale insieme ai bambini del calcio, e fin qui mi sta bene.
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Poi ho appreso anche che questa cena avverrà nel salone di un partito politico del paese, e specificatamente del Partito Democratico.
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Come genitore mi considero offeso per essere stato coinvolto in un gioco politico di così bassa moralità.
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Mi sono infatti sentito costretto, per amor di mio figlio, a dover valutare l'ipotesi di portarlo dentro questa struttura politica (PD), CHE NULLA HA A CHE FARE CON LO SPORT DEI NOSTRI BAMBINI.

Infatti, poiché probabilmente alcuni dei suoi molti compagni di gioco ci andranno, lui sarebbe felice se gli consentissi di divertirsi con loro.
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SE NON LO MANDASSI, POTREI FARLO SENTIRE DIVERSO DAGLI ALTRI CHE INVECE CI VANNO !
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E’ proprio questo aspetto della situazione che crea una sorta di discriminazione, tra coloro che parteciperanno alla FESTA DI NATALE DELLA SOCIETA’ SPORTIVA NELLA SALA DEL PARTITO DEMOCRATICO, e chi invece NON aderirà.
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E’ anche per questo motivo che la POLITICA DEVE RIMANERE FUORI DALLO SPORT SOPRATTUTTO QUANDO COINVOLGE I BAMBINI.
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Il fatto che al simbolo di GranAmica fosse associato il simbolo della Juventus Academy, aveva vincolato e orientato la mia scelta proprio verso questa società sportiva, perché mi dava la senzazione di una certa garanzia, legata alla serietà del nome stesso.
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Purtroppo però, così non è stato, infatti dopo avervi scritto segnalandovi tale increscioso episodio, avete liquidato la cosa con una risposta non sufficientemente esauriente, anzi direi proprio superficiale.
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Ho poi appreso che invece, in altri comuni circostanti, la società sportiva Malba legata al MILAN organizza una festa esclusivamente dedicata allo SPORT e ai BAMBINI, ben lontana da simboli politici e di partito.
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Probabilmente sarò costretto ad iscrivere mio figlio presso una di quelle società sportive, perché pare che nonostante le nostre segnalazioni, le cose a Minerbio non siano cambiate.
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Infatti sembra che la festa di GranAmica - Juve academy si terrà ugualmente dentro la sala del Partito Democratico.
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Come genitore, oltre che offeso, mi reputo anche danneggiato avendo pagato l’iscrizione 300,00 €.
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Ho speso questi soldi molto volentieri per mio figlio, certo del fatto che speravo entrasse a far parte di un mondo sportivo, e ben lontano dalla politica.
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Purtroppo così non è stato.
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Non so quanti genitori ritireranno i propri figli dal calcio a Minerbio, dopo aver subito una uguale sorta di “violenza” del genere, ma sono sicuro che molti la pensano come me.
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Sono certo che ormai questa vicenda sia sulla bocca di molti in paese, oltre che in provincia, e questo non gioverà alla vostra immagine, che io ho tentato invece di preservare PER AMOR DELLO SPORT E DEI BAMBINI, avvisandovi per tempo.
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Il mio tentativo è stato reso a quanto pare inutile, dall'indifferenza della dirigenza sportiva di GranAmica a Minerbio (la quale sembra voler fare ugualmente la festa nella sala PD).
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La cosa ancora più triste è il fatto che gli stessi volontari di GranAmica di Minerbio (tanta brava gente), si è trovata inconsapevolmente invischiata in una vicenda che li ha resi involontari sostenitori di un sistema che poco ha a che fare con lo sport, ma che invece sembra essere piuttosto uno strumento della politica del PD minerbiese.
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E’ stata di fatto così creata una sorta di campagna politica permanente, facendo leva sui genitori attraverso i loro figli.
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Già !
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Proprio così !
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Politica attraverso i bambini !
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Questa lettera sarà spedita oltre che a voi (Juve academy), anche a Gran Amica di Minerbio, ai media locali e a tutti coloro che potrebbero cercare di dare risalto a tale situazione, sperando che qualcuno prenda a cuore una vicenda così vergognosa quanto indecente, e sperando che venga posto presto un rimedio.
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Grazie per la vostra attenzione
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Un genitore deluso.
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Dissenso
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lunedì 5 dicembre 2011

SPORT O POLITICA? GLI ALTRI COMUNI CI INSEGNANO COME SI FA! COME AL SOLITO!!

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...E IL MILAN INSEGNA ALLA JUVE...
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Continua la nostra battaglia per denunciare il comportamento, a nostro avviso, completamente fuori luogo e vergognoso del PD minerbiese che, per fare una sorta di campagna elettorale "permanente", organizza una cena sociale di una società sportiva facendo leva sui bambini e i loro genitori, invitandoli (vedi foto) ad una mangiata A PAGAMENTO, dal costo di quasi 40,00 €, OVVIAMENTE DENTRO LA SALA PD di Ca' de Fabbri.
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Mentre a Minerbio l'amministrazione locale tenta di estendere i suoi TENTACOLI su ogni realtà del territorio muovendosi attraverso il PD minerbiese, che guarda caso è lo stesso partito politico del vostro sindaco, passando dal tesseramento dal costo di 10,00 € all'ARCI (associazione ricreativa comunisti italiani) per tutti i bambini che volevano partecipare alla tradizionale gara di PESCA, fino ad arrivare ad una cena di una società sportiva di CALCIO dal costo di quasi 40,00 € ad invito, i comuni circostanti come al solito ci insegnano come in tempo di crisi sia possibile organizzare feste di Natale legate allo sport, senza pesare sulle tasche dei cittadini e soprattutto SENZA POLITICIZZARE l'evento stesso.
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La società sportiva MALBA Molinella in collaborazione con il MILAN Scuola Calcio organizza una FESTA DI NATALE indirizzata esclusivamente ai bambini e a tutti gli atleti in generale, delle società sportive di Molinella, Augusto Magli, U.S.Reno, Poggese, Le Torri e Bentivoglio.
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Una bella festa che coinvolge le società sportive del territorio che si terrà DENTRO AL PALAZZETTO DELLO SPORT DI BARICELLA .
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CAPITO ?! DENTRO AD UNA STRUTTURA SPORTIVA !!
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E INCREDIBILMENTE IL BUFFET SARA' OFFERTO.
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CAPITO ?!  IL BUFFET E' GRATIS !!
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E COME SE NON BASTASSE  PER ALLIETARE LA SERATA DEGLI OSPITI E' STATO INVITATO ANCHE UN COMICO.
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Come si vede nel secondo volantino L'INGRESSO SARA' GRATUITO e per contribuire alla serata si potranno comprare dei biglietti della lotteria dal COSTO TOTALE DI 4,00€.
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CAPITO ?! SOLO 4,00 € !!
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I premi dell'estrazione spaziano da un computer portatile, ad un nintendo, da 4 biglietti per vedere il MILAN ad una confezione di vini pregiati, ecc... ecc...
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L'estrazione dei premi della lotteria verrà fatta presso un negozio che "INCREDIBILMENTE" OFFRIRA' UN OTTIMO BUFFET.
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CAPITO ?!  IL BUFFET ANCHE QUESTA VOLTA E' GRATIS !!
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TUTTA LA FESTA HA UN COSTO MASSIMO,  SOLAMENTE PER GLI ADULTI, DI 4,00 € (costo dei biglietti della lotteria) E IL LUOGO DELL'INCONTRO E' IL PALAZZETTO DELLO SPORT DI BARICELLA.
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CAPITO ?!  AVETE CAPITO BENE ?! PAGANO SOLO GLI ADULTI!!
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Inoltre continuando la nostra ricerca abbiamo imparato che anche ALTEDO ha organizzato una FESTA DI NATALE per TUTTI I BAMBINI CHE GIOCANO A BASKET.
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Alla festa si ballerà, si mangierà e soprattutto si giocherà con i propri figli E INCREDIBILMENTE ANCHE "QUESTI PAZZI" HANNO ORGANIZZATO IL TUTTO GRATUITAMENTE E DENTRO AD UNA STRUTTURA SPORTIVA.
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MA SONO GLI ALTRI COMUNI CHE SONO ABITATI DA  MARZIANI O SIAMO NOI A MINERBIO CHE NON ABBIAMO IL CORAGGIO DI PRENDERE LE DISTANZE DA CERTI GIOCHI POLITICI E DI INDIGNARCI PER FATTI COSI' GRAVI ?!
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ORA! MINERBIESI! 
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DOPO AVER LETTO CHE VOLERE E' POTERE, E CHE LA POLITICA E' POSSIBILE LASCIARLA FUORI DALLO SPORT DEI NOSTRI BAMBINI, (come abbiamo denunciato noi)  CI AUGURIAMO CHE DISERTIATE IN MASSA LA CENA DEL Partito Democratico MASCHERATA DA CENA SPORTIVA, FATELO ALMENO PER I VOSTRI FIGLI!!
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DOPO AVERVI PROVATO CHE IL LUOGO PER COSI' TANTI INVITATI E' MOLTO PIU' FACILE TROVARLO DI QUANTO NON ABBIANO CERCATO DI FARCI CREDERE, VORREMMO ANCHE NOI RIVOLGERVI UN INVITO (ovviamente GRATUITO!!): 
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MINERBIESI SVEGLIATEVI!!
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Questo articolo sarà inviato anche alla JUVE ACADEMY, sperando che ora finalmente riescano a prendere una posizione NETTA E PRECISA, e augurandoci che riescano ad aprire gli occhi prendendo finalmente, dopo questa bella figura, le distanze da una CENA POLITICA MASCHERATA DA CENA SPORTIVA. 
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(MILAN - JUVE = 1 - 0).
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Christian B.

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