In risposta alle spiegazioni dell'Assessore alla Scuola del Comune di Minerbio sulla questione della proposta di istituire degli 'orti scolastici' avevamo controbattuto che non ci sembravano sufficienti le argomentazioni addotte.
A seguito di ciò, oggi ho ricevuto la replica dell'Assessore Roberta Bonori, che è la seguente :
'Gentilissimo sig. Bartoli,
sono lieta di apprendere che prima ancora di ricevere una mia risposta in merito al progetto Orti Scolastici, avesse in qualche modo preso contatti con l'Istituto Statale competente.
Mi preme infatti sottolineare che il ruolo dell'Amministrazione Comunale in questo ambito è assolutamente marginale e secondario - da lì la mia risposta - visto e considerato che il Piano dell'Offerta Formativa è esclusivamente predisposto e redatto dall'istituto Comprensivo Statale diMinerbio.
Mi spiace leggere che sapeva già 'come avremmo reagito' alla sua proposta visto il nostro modo di 'non rapportarci con i cittadini elettori'..
Mi spiace soprattutto perchè dal giorno del nostro insediamento (avvenuto solo a giugno 2009) stiamo tentando di dare spazio e voce a tutti i cittadini mediante istituzione di consulte, assemblee, incontri e giornate di confronto.
Quella di domenica, che accompagnava la cerimonia della posa della prima pietra della scuola materna di Cà de Fabbri è stata una di queste.
Questa amministrazione comunale è fatta da persone che vivono ed amano la propria città esattamente come lei.
Anche i nostri figli come i suoi frequentano le scuole del territorio e sarebbe inutile e scontato evidenziare che tutti vogliamo il meglio per i nostri ragazzi.
Ciò che ho cercato di evidenziare nella mia lettera prot. 15647 del 21.10.2009 non era certo disinteresse o noncuranza per questa bella ed istruttiva inziativa, ma solo la necessità per lei di rivolgersi alla struttura competente.
Ciò che rientra nelle nostre competenze e capacità lo facciamo con slancio e passione a beneficio dell'intera cittadinanza perchè l'interesse dell'Amministrazione Comunale vada sempre verso le esigenze della Città di Minerbio e non di questa o quella realtà in particolare.
Sono certa che la sua mail sia solo frutto di un malinteso e dissapore momentaneo e colgo l'occasione per porgere i più cordiali saluti.'
L'Assessore alla Scuola
f.to Roberta Bonori
~ ~ ~ ~
Rispondo all'Assessore :
Spett.le Assessore Bonori, innanzitutto La ringrazio per aver risposto alle mie rimostranze a seguito della Sua lettera sul tema ‘orti scolastici’ che, mi creda, non è finalizzata ad una sterile polemica, ma frutto di una disillusione verso le istituzioni e il loro abituale comportamento.
Sa benissimo, gentile assessore, che oggigiorno la figura del ‘politico’ è alquanto compromessa, sia per il diffuso qualunquismo in cui opera a tutti i livelli, sia per gli indubbi benefici di cui si appropria avidamente nonostante ci siano parecchie famiglie in difficoltà a causa della crisi economica.
A riprova di questa mia affermazione, provi per Suo convincimento, a digitare in internet sul motore di ricerca le parole politico, insieme ad indagato.
Vedrà che appariranno migliaia di pagine in cui, per ognuna, si evidenzia la lista di coloro che sono stati iscritti nel registro degli indagati, oppure indagati e condannati, o amnistiati, o collusi o coinvolti a vario titolo in scandali di ogni tipo.
Nomi eccellenti, a incominciare dal Presidente del Consiglio, fino ai primi cittadini di comuni piccoli e sperduti in questo nostro travagliato paese.
Non è il Suo caso, naturalmente, ma capirà che l’insoddisfazione di noi cittadini e l’attenzione verso i nostri problemi è centuplicata, e che guardiamo alle istituzioni con occhio sospetto.
Per esempio, Le devo contestare, a mio avviso, stante ciò che Lei mi ha scritto, a proposito del fatto che il ruolo dell’Amministrazione Comunale riguardo alla Scuola sia marginale, che l’interpretare un ruolo, qualunque esso sia, dipende dalla partecipazione che ci si mette.
In parole povere, se Lei avesse voluto, come Assessore alla Scuola, spendere il Suo tempo, o almeno una parte di esso, per perorare una giusta causa come quella degli orti scolastici, forse adesso il Preside dell’Istituto comprensivo si troverebbe con le richieste dei genitori da una parte, insieme alla condiscendenza delle maestre, e la spinta propositiva, collaborativa, e patrocinante del Comune dall’altra.
Il POF avrebbe quindi potuto essere discusso su presupposti diversi.
Le chiedo di nuovo : come mai Lei si è attivata (per ora sulla carta) a proposito di un’area verde destinata ad orti scolastici per la futura scuola di Cà de Fabbri, procrastinandone lo sviluppo nel tempo, a distanza di due anni, e non si è minimamente interessata del presente…?
Forse che i bambini di Minerbio non devono maturare una coscienza ecologica come quelli di Cà de Fabbri…?
Eppure anche loro pagano regolarmente le salatissime rette scolastiche, subendo il balzello di medioevale memoria.
Se i Suoi figli, come da Lei dichiarato, frequentano le stesse scuole, Le farà quindi piacere il fatto che siano privi totalmente di un indirizzo formativo che sviluppi in loro, con il tempo, un amore e un rispetto ‘di base’ per la natura.
Se così non fosse, Lei per prima avrebbe proposto alla Scuola ciò che invece sembra proprio volutamente ignorare.
Mi contesti queste affermazione, se può…l’evidenza dei fatti lo conferma.
Mi scusi lo sfogo, ma non sta dando una gran prova di coerenza, a mio avviso.
Ringraziandola di nuovo, Le porgo i miei più cordiali saluti.
Emanuele Bartoli
Sa benissimo, gentile assessore, che oggigiorno la figura del ‘politico’ è alquanto compromessa, sia per il diffuso qualunquismo in cui opera a tutti i livelli, sia per gli indubbi benefici di cui si appropria avidamente nonostante ci siano parecchie famiglie in difficoltà a causa della crisi economica.
A riprova di questa mia affermazione, provi per Suo convincimento, a digitare in internet sul motore di ricerca le parole politico, insieme ad indagato.
Vedrà che appariranno migliaia di pagine in cui, per ognuna, si evidenzia la lista di coloro che sono stati iscritti nel registro degli indagati, oppure indagati e condannati, o amnistiati, o collusi o coinvolti a vario titolo in scandali di ogni tipo.
Nomi eccellenti, a incominciare dal Presidente del Consiglio, fino ai primi cittadini di comuni piccoli e sperduti in questo nostro travagliato paese.
Non è il Suo caso, naturalmente, ma capirà che l’insoddisfazione di noi cittadini e l’attenzione verso i nostri problemi è centuplicata, e che guardiamo alle istituzioni con occhio sospetto.
Per esempio, Le devo contestare, a mio avviso, stante ciò che Lei mi ha scritto, a proposito del fatto che il ruolo dell’Amministrazione Comunale riguardo alla Scuola sia marginale, che l’interpretare un ruolo, qualunque esso sia, dipende dalla partecipazione che ci si mette.
In parole povere, se Lei avesse voluto, come Assessore alla Scuola, spendere il Suo tempo, o almeno una parte di esso, per perorare una giusta causa come quella degli orti scolastici, forse adesso il Preside dell’Istituto comprensivo si troverebbe con le richieste dei genitori da una parte, insieme alla condiscendenza delle maestre, e la spinta propositiva, collaborativa, e patrocinante del Comune dall’altra.
Il POF avrebbe quindi potuto essere discusso su presupposti diversi.
Le chiedo di nuovo : come mai Lei si è attivata (per ora sulla carta) a proposito di un’area verde destinata ad orti scolastici per la futura scuola di Cà de Fabbri, procrastinandone lo sviluppo nel tempo, a distanza di due anni, e non si è minimamente interessata del presente…?
Forse che i bambini di Minerbio non devono maturare una coscienza ecologica come quelli di Cà de Fabbri…?
Eppure anche loro pagano regolarmente le salatissime rette scolastiche, subendo il balzello di medioevale memoria.
Se i Suoi figli, come da Lei dichiarato, frequentano le stesse scuole, Le farà quindi piacere il fatto che siano privi totalmente di un indirizzo formativo che sviluppi in loro, con il tempo, un amore e un rispetto ‘di base’ per la natura.
Se così non fosse, Lei per prima avrebbe proposto alla Scuola ciò che invece sembra proprio volutamente ignorare.
Mi contesti queste affermazione, se può…l’evidenza dei fatti lo conferma.
Mi scusi lo sfogo, ma non sta dando una gran prova di coerenza, a mio avviso.
Ringraziandola di nuovo, Le porgo i miei più cordiali saluti.
Emanuele Bartoli
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