Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"
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domenica 8 dicembre 2013

NON SOLO BARATTO.

IL BARATTO. 
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LA FORMA PIU' ANTICA PER SCAMBIARSI SERVIZI E OGGETTI IN CAMBIO DI ALTRI. 
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STRUMENTO UTILE PER CONDIVIDERE, RICICLARE E RIUTILIZZARE.
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INVIATECI UNA FOTO DELL'OGGETTO CHE VOLETE BARATTARE 
ALLEGANDO LA VOSTRA MAIL.
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POTRETE ANCHE OFFRIRE I VOSTRI SERVIZI 
IN CAMBIO DI ALTRI SERVIZI O OGGETTI.
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PUBBLICHEREMO TUTTO, DANDOVI LA POSSIBILITA' DI ESSERE DIRETTAMENTE CONTATTATI DA CHI SARA' INTERESSATO A CIO' CHE PROPONETE.
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SENZA INTERMEDIARI.
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oppure REGALATE.


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POTRETE INVIARCI FOTO DI OGGETTI CHE NON UTILIZZATE PIU' 
E DI CUI VOLETE SEMPLICEMENTE DISFARVI.
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SE ANCORA IN BUONO STATO 
POTRETE SEMPLICEMENTE REGALARLI.
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INVIATECI UNA FOTO DELL'OGGETTO ALLEGANDO LA VOSTRA MAIL.
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PUBBLICHEREMO TUTTO, DANDOVI LA POSSIBILITA' DI ESSERE DIRETTAMENTE CONTATTATI DA CHI SARA' INTERESSATO A CIO' CHE PROPONETE.
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SENZA INTERMEDIARI.
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SCRIVETECI A:
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ARTE, MUSICA E TANTO ALTRO.

QUESTO SPAZIO WEB E' DEDICATO A TUTTI COLORO CHE HANNO QUALCOSA DA COMUNICARE ATTRAVERSO LA LORO ARTE.
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QUESTA E' UNA PAGINA DEDICATA ALLA VOSTRA ARTE, 
QUALSIASI ESSA SIA.
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DALLA VOSTRA MUSICA, AI VOSTRI DIPINTI. 
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DAI VOSTRI MANOSCRITTI AI VOSTRI MANUFATTI.
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DAI VOSTRI BALLI DI GRUPPO AL VOSTRO CANTO.
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INVIATECI IL VOSTRO MATERIALE,
SAREMO ONORATI E FELICI DI PUBBLICARLO ONLINE.
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CONTATTATECI ALLA NOSTRA MAIL: 
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sabato 2 febbraio 2013

LA GIORNATA DEL RICORDO : COMMEMORAZIONE DEI MARTIRI DELLE FOIBE


Il 10 febbraio di ogni anno ricorre l’appuntamento per dedicare alle vittime dell’odio comunista una giornata  al loro ricordo.
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In particolare si commemorano le migliaia di persone uccise con estrema ferocia, torturate e gettate vive nelle buche profonde delle cavità carsiche, denominate appunto foibe.
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Le stragi, pianificate con fredda determinazione a tavolino dalle perverse autorità comuniste jugoslave del 1945, a guerra finita, avevano lo scopo di epurare i territori dell’Istria e della Dalmazia al fine di poterseli annettere.
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La rivendicazione slava sulle terre italiane poteva in qualche modo avere una parvenza di legittimità solo se si fosse dimostrato che in quei territori non esistevano nuclei di etnia italiana, come gruppi familiari, o qualsiasi altro insediamento di tale nazionalità.
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Ecco perché le truppe Titine si dedicarono con impegnoad una vera e propria opera di genocidio sistematico nei confronti delle popolazioni civili indifese.
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L’apparato comunista italiano, correo di tali nefandezze, ad opera di Palmiro Togliatti, che ne fucomplice silente e condiscendente, ha tentato per interi decenni di nascondere la verità, omettendo di parlarne, e nascondendo con una conscia e colpevole mistificazione la realtà dei fatti.
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Lo stereotipo, è lo stesso che accomuna tutti i crimini contro l’umanità commessi in questo caso, come in molti altri, da un regime comunista che da un lato perpetrava nefandezze di ferocia inaudita, e dall'altra nascondeva le tracce del suo operato, con la complicità di personaggi come, appunto, Togliatti e i suoi compagni di partito.
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Costoro sono stati complici di un silenzio che li ha accomunati così ai responsabili materiali delle stragi, diventandone correi a livello morale e subdoli avallatori di una strategia ideologica che fa del terrore il suo punto focale di forza.
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Abbiamo rivolto al Sindaco di Minerbio e all’Assessore alla cultura la seguente richiesta :
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INTITOLARE UNA VIA, OPPURE UNA PIAZZA, O UN PARCO PUBBLICO A MINERBIO, AI MARTIRI DELLE FOIBE.
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E’ DOVEROSO PER NOI TUTTI RICORDARE LE VITTIME DELLE TRAGEDIE DEL PASSATO, PERCHE’ NON ABBIANO A RIPETERSI EPISODI DI COSI’ GRANDE E FEROCE BRUTALITA’.
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Christian B.
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domenica 4 novembre 2012

CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE : “Progetto di ampliamento della capacità di stoccaggio gas” presentato da Stogit spa e “Nuovo impianto di compressione di Minerbio” presentato da Snam Rete Gas spa.

COMUNICAZIONE URGENTE ALLA CITTADINANZA.
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Consiglio Comunale : 
Martedì 6 novembre 2012 alle ore 20,30 presso Palazzo Minerva, via Roma n. 2.
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In tale data si discuterà dell' ampliamento dell' impianto di stoccaggio gas da parte di Stogit s.p.a. e di un nuovo impianto di compressione gas da parte di Snam rete gas s.p.a. (LINK)
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Siamo a conoscenza del fatto che il vostro sindaco abbia richiesto in cambio di tali progetti una contro partita, a nostro avviso, veramente ridicola, dimostrando ancora una volta di non avere a cuore il nostro territorio e dimostrando di non essere in grado di tutelare, come farebbe un padre di famiglia, i Cittadini che lo abitano.
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ECCO COSA HA CHIESTO IN CAMBIO PER I CITTADINI DI MINERBIO LA GIUNTA MINGANTI. 
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1. creazione di “aree verdi” in Comune di Minerbio caratterizzate da vegetazione autoctona ;
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2. messa a dimora di essenze arboree su altre aree ubicate nel Comune di Minerbio, di proprietà del Comune stesso e realizzazione di infrastrutture per la fruizione di tali aree ;
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3. riduzione delle emissioni in atmosfera in stabili pubblici esistenti nel Comune di Minerbio mediante la sostituzione/nuova realizzazione in edifici esistenti o di prossima realizzazione, di impianti termici con sistemi a basso impatto ambientale e/o ad alta efficienza o che utilizzino fonti rinnovabili ;
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4. istituzione di un contributo a favore di cittadini residenti nel Comune di Minerbio che eseguano lavori di sostituzione degli impianti termici obsoleti con impianti di nuova concezione (es. caldaie a condensazione);
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5. opere di miglioramento e controllo (in termini di maggiore sicurezza e scorrevolezza) della circolazione  stradale nelle zone più interessate dai mezzi di cantiere ;
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6. riduzione delle emissioni connesse alla gestione dei rifiuti, mediante incentivi alla raccolta differenziata e la creazione di eco-piazzole ;
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7. opere di ingegneria naturalistica e di mitigazione ambientale.

Esatto ! Avete letto bene !
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In cambio di un progetto del genere ha chiesto più alberi, dei corselli nei parchi pubblici, delle caldaie nuove per gli stabili pubblici, degli incentivi per chi volesse cambiare la caldaia, e la solita "tiritera" sulla raccolta differenziata.
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Queste richieste sono il sintomo di inadeguatezza di un' amministrazione comunale nel gestire situazioni di una tale portata, sintomo di una consapevole arrendevolezza prona al potente di turno.
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Emblema della totale incapacità dell' attuale amministrazione nel tutelare il Territorio e i suoi Cittadini.
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La cosa più vergognosa sta nel fatto che tali richieste non prevedono un vero e proprio risanamento ambientale per il territorio (come invece vuole farci intendere il vostro sindaco), ad esempio con la richiesta della totale eliminazione dell' eternit presente in paese (anche sul magazzino della Snam), ma sembrano piuttosto una pietosa rincorsa dell'attuale amministrazione alla ricerca di evitare una indescrivibile figuraccia davanti alla popolazione (per altro senza riuscirci!).

Ci rivolgiamo a tutti i Cittadini di Minerbio e non solo (Bologna, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Molinella, Altedo, ecc...), crediamo che martedi dobbiate venire numerosi cercando di esprimere il vostro totale dissenso davanti ad un fatto del genere, cioè che delle "s.p.a." (la Stogit e la Snam)  abbiano la facoltà di decidere e di fare quello che vogliono del nostro territorio, elemosinandoci briciole in cambio di progetti ad alto impatto sul territorio.
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In seguito agli spiacevoli e tragici eventi di maggio che hanno visto coinvolto anche il nostro comune, in seguito al disastroso terremoto, crediamo che un progetto del genere vada rivisto se non addirittura bloccato, cercando inoltre di ridimensionare quello già esistente.
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Certo i tecnici della Stogit e della Snam ci racconteranno che non ci sarà nulla di pericoloso nell' ampliamento dello stoccaggio del gas o nel creare un nuovo impianto di compressione dello stesso.
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Anche i tecnici di Fukushima avevano dato rassicurazioni per la centrale nucleare in Giappone e anche i tecnici americani delle centrali nucleari di New York avevano tranquillizzato i propri Cittadini prima del tornado Sandy della settimana scorsa, salvo poi, costringerli a spegnere le stesse centrali.
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Qui a Minerbio accade la stessa cosa?
Soprattutto dopo il TREMENDO TERREMOTO di maggio?
 ”E i TERREMOTI FUTURI”  visto che su quelli non si possono fare perizie, cosa ci racconteranno?
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RICORDIAMO A TUTTI CHE MINERBIO E' UNO DI QUEI COMUNI DICHIARATO TERREMOTATO.

Non vogliamo assolutamente paragonare la Stogit e la Snam agli esempi da noi proposti (Giappone e New York).
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Assolutamente NO, non è il nostro intento.
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Il nostro intento è invece solo quello  di far capire, a chi ci legge, che davanti ad eventi climatici e naturali di grande portata e sopratutto imprevisti quindi non preventivabili, non esistono rassicurazioni che tangano, e il rischio è SEMPRE TROPPO ALTO.
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Oltretutto non vediamo i benefici reali per il nostro territorio, considerando inoltre che la maggior parte delle case vicino alla centrale di stoccagio NON hanno ancora il gas metano, infatti le abitazioni circostanti sono ancora costrette a rifornirsi attraversi i bomboloni di gpl !
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Quindi la domanda è: quale vero interesse per il nostro territorio ha dimostrato Stogit se non è riuscita nemmeno, in tutti questi anni, a rifornire di metano le abitazioni limitrofe ?
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Per non dimenticare poi che qualche tempo fa la stessa Stogit fece carotaggi con esplosioni controllate per sondare il sottosuolo minerbiese, creando danni a svariate abitazioni, compreso il bellissimo e storico castello dei Manzoli...
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E Snam? Con il  suo capannone di Minerbio con presunta copertura in eternit? (Già perchè fino ad oggi l' amministrazione comunale si è ben guardata dall' informarci sulla presenza o meno di eternit su quel magazzino, nonostante le nostre numerose richieste e segnalazioni).
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Crediamo infatti che se ci fosse una vera volontà di confrontarsi con la popolazione, i Cittadini di Minerbio e comuni limitrofi avrebbero dovuto avere in tutti questi anni UNO SCONTO NOTEVOLE SULLA BOLLETTA DEL GAS !
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Almeno per essere parzialmente risarciti DAL FATTO DI ESSERE STATI COSTRETTI A VIVERE SOPRA AL GIACIMENTO DI STOCCAGGIO GAS PIU' GRANDE D' EUROPA !
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INVECE NULLA ! SOLO BRICIOLE !
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ORA DOBBIAMO, TUTTI ASSIEME, DIRE NO E DIRE BASTA ! NON CREDETE ?!
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VOGLIAMO CONTINUARE A SOTTOSTARE ALL'ARROGANZA DELLE SOLITE "S.p.A." ?
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DAVANTI AD EVENTI CLIMATICI IMPREVISTI PRODOTTI DA "MADRE NATURA" NON ESISTONO ABBASTANZA RASSICURAZIONI CHE POSSANO GARANTIRE UNA TOTALE SICUREZZA DEL TERRITORIO E DEI SUOI CITTADINI E CHE POSSANO LIMITARE GLI EVENTUALI DANNI CREATI DA PROGETTI DI UNA PORTATA DEL GENERE...

CREDIAMO CHE SIA NECESSARIO FORMARE UN COMITATO CITTADINO CHE SI OPPONGA A QUESTO PROGETTO CERCANDO DI ORGANIZZARE UN REFERENDUM PER DIRE NO ALL'AMPLIAMENTO DELLO STOCCAGGIO GAS E ALLA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO IMPIANTO DI COMPRESSIONE GAS.
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CREDIAMO CHE UN PROGETTO DEL GENERE, IN UN COMUNE COLPITO DAL TERREMOTO, SIA UNA SCELTA IRRESPONSABILE OLTRE CHE PERICOLOSA.
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CHIEDIAMO A TUTTE LE FORZE POLITICHE DEL PAESE DI METTERE DA PARTE LA BANDIERA DI PARTITO E DI UNIRCI, DI FAR FRONTE COMUNE, IN QUESTA BATTAGLIA CHE VEDE MINERBIO E TUTTO IL TERRITORIO CIRCOSTANTE COMPROMESSO DA UN PROGETTO, A NOSTRO AVVISO, INSENSATO OLTRE CHE POTENZIALMENTE PERICOLOSO.
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NON SIAMO GLI UNICI AD AVERE DEI DUBBI, SOTTO VI PROPONIAMO UN ESTRATTO DI UN ARTICOLO CHE TRATTA L'ARGOMENTO, IN RETE SE NE POSSONO TROVARE NUMEROSI :
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Terremoto e Rivara Gas Storage (ERG) : storia di un disastro evitato ?

Ma il vero problema forse si chiama Stogit - Sabbioncello, Minerbio ed altri stoccaggi attivi. E non è un esperimento, ma un deposito in pieno esercizio...

ROMA, 1 giugno (Reuters) - Il ministero dello Sviluppo economico ha avviato le procedure di rigetto del progetto di stoccaggio del gas presentato dalla Erg a Rivara in provincia di Modena.
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Lo riferisce una nota del ministero.
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"La decisione - che chiude un lungo e complesso iter valutativo - tiene conto di specifiche valutazioni tecniche e geologiche che configurano una sostanziale non idoneità del sito", si legge nella nota.
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Tali valutazioni sono state "confermate anche dalla delibera del 24 aprile 2012 con cui la Regione Emilia-Romagna ha espresso formalmente parere negativo rispetto alla necessaria intesa per la prosecuzione dell'iter".
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sabato 30 giugno 2012

VOLANTINAGGIO DAVANTI ALLA SCUOLA MATERNA DI MINERBIO: PERICOLO AMIANTO!

IL GIORNO 29 GIUGNO 2012 DAVANTI ALL' ENTRATA DELLA SCUOLA MATERNA DI MINERBIO ABBIAMO DISTRIBUITO IL SEGUENTE VOLANTINO, CONSEGNANDOLO DIRETTAMENTE A TUTTI QUEI GENITORI CHE HANNO I PROPRI FIGLI CHE LO FREQUENTANO.
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SE VOLETE COLLABORARE CON NOI, AIUTANDOCI IN QUESTA BATTAGLIA, PER IL BENE E LA SALUTE DEI NOSTRI FIGLI, CONTATTATECI CLICCANDO QUI.
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E’ di questi giorni la notizia che il PM Raffaele Guariniello ha avviato delle indagini in merito a decine di casi di mesotelioma tra i docenti della provincia di Torino, ed è sempre di impellente attualità che sia stata fatta una ulteriore interrogazione parlamentare a proposito della gravità della situazione italiana inerente al problema amianto e alla totale assenza delle istituzioni al riguardo.
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Il “Fatto Quotidiano” riporta la notizia che in Italia sono ben 2.400 le scuole con presenza del pericoloso materiale (mortale), nonostante siano trascorsi ben 20 anni dalla sua messa al bando.

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Il Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Ezio Bonanni osserva che soprattutto non si calcolano i gravi rischi per quelle scuole situate vicino ad edifici con presenza di amianto, considerando che non esiste una soglia minima al di sotto della quale ci sia alcun pericolo.
 
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Sembra proprio la fotografia di quanto accade a Minerbio, sia per quanto riguarda la Scuola materna che l’asilo nido.
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Da anni segnaliamo all’Amministrazione comunale la presenza di eternit nell’edificio del Consorzio Agrario, proprio di fianco alla Scuola, e dei numerosi edifici commerciali nella vicina zona artigianale, ma ci siamo sentiti rispondere (dal Sindaco in persona) che a Minerbio il problema amianto non esiste.

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Il recente sisma ha obbligato l’Amministrazione a chiudere il Palazzo Comunale per il contingente pericolo di crolli, mentre anche la Chiesa è stata interdetta al pubblico per lo stesso motivo.

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Ci chiediamo quindi se vi siano stati danni, crepe, o fessurazioni, anche nelle lastre dell’amianto che assedia letteralmente Minerbio, checchè ne dica il Primo Cittadino negando l’evidenza (lo abbiamo fotografato a più riprese, inviando la documentazione all’Asl).
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Poiché il pericoloso materiale è infinitamente leggero e volatile, è sufficiente che presenti piccole screpolature perché le sue particelle si diffondano veicolando nell’ambiente in cui viviamo, propagandosi anche per lunghe distanze.
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A Nibbiaia, una frazione di Rosignano (Livorno) è stata accertata presenza di amianto nel giardino dell’asilo, e perfino nei grembiulini dei bambini, dopo un campionamento effettuato nel dicembre 2011.
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La Scuola, NATURALMENTE, è stata chiusa !

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Per contro, si permette che un istituto scolastico a Roma che si trova vicino ai capannoni in eternit di una ex caserma (la cui copertura di 25.000 mq è appunto in amianto in cattivo stato di conservazione) prosegua la sua attività didattica nell’indifferenza delle istituzioni, nonostante un pronunciamento in merito del Tribunale di Roma.

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Il Ministro della Salute Renato Balduzzi ha dichiarato che le proiezioni epidemiologiche segnalano un picco nel 2020 per quanto riguarda il mesotelioma pleurico, la patologia che colpisce chi è stato esposto all’amianto.

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Il terremoto in Emilia ha prodotto varie criticità, tra cui quella relativa proprio alla necessità di compiere un nuovo censimento capillare dell’amianto, monitorando tutti i luoghi che lo contengono, allo scopo di contenere entro limiti di sicurezza le pericolose fibre.
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Dobbiamo ricordare ai nostri disattenti amministratori che sarebbe già stato necessario intervenire subito dopo le abbondanti nevicate del mese di Febbraio, e che ora è imperativo agire con sollecitudine, abbandonando il consueto comportamento indolente che contraddistingue il Primo cittadino quando lo si pone davanti al problema amianto.

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Facciamo presente che dopo le condanne per l’eternit emesse recentemente dal Tribunale di Torino, lo stesso capogruppo PD in Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Marco Monari, ha presentato una risoluzione (poi approvata all’unanimità) dalla quale si evince quanto segue :

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Si esprime cordoglio per le vittime dell’amianto…” , e proseguendo :

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si esprime rammarico per il ritardo con cui si è giunti alla consapevolezza della dimensione di un problema che ha messo a repentaglio la salute pubblica di migliaia di persone.”
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Chiediamo quindi all’Amministrazione minerbiese :
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PENSATE ANCORA CHE IL PROBLEMA AMIANTO A MINERBIO
NON ESISTA ?

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lunedì 25 giugno 2012

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: COMMENTI E SEGNALAZIONI AL BLOG

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COLLABORATE CON NOI
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TUTTI I COMMENTI E LE SEGNALAZIONI CHE VERRANNO INVIATI AL BLOG, IN FORMA ANONIMA, NON VERRANNO PIU' PUBBLICATI.
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CREDIAMO CHE, PER IL BENE DI MINERBIO E DEI SUOI CITTADINI, SIA INDISPENSABILE UNA COLLABORAZIONE APERTA, SENZA PIU' NASCONDERSI DIETRO AD UN ANONIMATO INUTILE E DANNOSO.
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CHI VUOLE COLLABORARE CON NOI E' BEN ACCETTO A PATTO CHE ABBIA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA, ATTRAVERSO SEGNALAZIONI O COMMENTI FIRMATI CON NOME E COGNOME.
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LA NOSTRA INTENZIONE E' QUELLA DI CREARE UN GRUPPO CHE ABBIA VOGLIA DI LAVORARE PER IL BENE DI MINERBIO, CHE ABBIA IL CORAGGIO DI METTERE LA PROPRIA FACCIA AL SERVIZIO DEL PAESE, CHE ABBIA LA VOLONTA' DI IMPEGNARSI CON COSTANZA E DEDIZIONE PER CERCARE DI CAMBIARE E DI MANDARE A CASA L'ATTUALE, INADEGUATA ED INCAPACE, GIUNTA COMUNALE.
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SCRIVETECI ALLA MAIL DEL BLOG:
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noGulag@gmail.com
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AIUTATECI A RACCOGLIERE SEGNALAZIONI DA SOTTOPORRE ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, INVIATECI FOTO, MAIL, CONSIGLI, LETTERE, IMPRESSIONI, ETC, ETC ...
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OGNI VOSTRO AIUTO SARA' BEN GRADITO E SE VOLETE PUBBLICATO.
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UNIAMOCI PER RENDERE MINERBIO PIU' BELLA E PIU' VIVIBILE, PER I NOSTRI FIGLI, PER NOI, PER IL PAESE STESSO.
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GRAZIE PER LA VOSTRA COLLABORAZIONE.
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CONTATTATECI:
...
bloglavocedelcittadino@gmail.com
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noGulag@gmail.com
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320 2119054
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Christian B.
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mercoledì 20 giugno 2012

DOLCE FIERA O DOLCE CINA ?

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Si è appena conclusa la tredicesima edizione della manifestazione "La Dolce Fiera" di Minerbio, con tanto di "Notte bianca", festeggiamenti, e carri carnevaleschi.
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Personalmente dissento da questo clima di forzata allegria, consapevole della tragedia che ha colpito l’Emilia intera a causa del terremoto, anche se le motivazioni ufficiali di chi ha voluto che si procedesse alla realizzazione di questa manifestazione si basano sul fatto che si sarebbero raccolti fondi pro terremoto.
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Secondo me si poteva lo stesso indire una raccolta di fondi e di aiuti tra la popolazione locale, senza per questo svagarsi come a carnevale mentre i nostri vicini di casa piangono i loro lutti e vivono nelle tende.
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Fatto sta che oggi, sulle pagine locali  de “Il Resto del Carlino” troneggia la solita immagine del nostro Sindaco tra due Miss (un evento annuale inserito nella manifestazione) a riprova del fatto che le apparizioni mediatiche sono una prerogativa caratteristica del Primo Cittadino minerbiese.
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Infatti, è il Sindaco che appare con maggiore frequenza sul quotidiano bolognese, grazie alla solita e ritrita collaborazione di Matteo Radogna, che assume quasi l’aspetto di suo addetto alle pubblic relations.
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Mentre il Sindaco si affaccendava nelle sue esibizioni mediatiche, appagando le sue esigenze di protagonismo, intanto la “macchina da guerra cinese” sistemava un altro tassello nel grande puzzle di monopolizzazione dei mercati.
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Tutti coloro che hanno passeggiato lungo la via principale del paese in occasione della kermesse hanno potuto constatare come l’apparato commerciale e la struttura portante della manifestazione stessa,  con tutte le presenze di bancarelle e di venditori, sia stata interamente, o quasi, monopolizzata e fagocitata dai cinesi.
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Il 95 % del mercato era infatti di etnia cinese, che sempre in numero maggiore stanno scalzando i nostri commercianti italiani.
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Tutto ciò è reso possibile dal fatto che i prezzi esibiti da costoro sono molto bassi e comprensibilmente appetibili, specialmente in questo periodo di crisi.
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Quello che le persone forse non sanno è che la merce venduta nelle bancarelle cinesi rappresenta solo l’ultimo anello di una lunga catena di sangue e dolore che parte dalla Cina stessa, in cui ha origine invece il primo degli anelli.
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Nel paese del Celeste Impero, in cui vige ancora oggi un asfissiante comunismo, feroce e sanguinario, esistono grandi lager camuffati da fabbriche, volutamente celati e mimetizzati.
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Questi luoghi dell’orrore, altro non sono che i famigerati Laogai, o luoghi di rieducazione forzata attraverso il lavoro, in cui vengono rinchiusi tutti coloro che esprimono qualche seppur minimo motivo di dissenso verso il regime comunista.
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Uomini, donne, e perfino bambini sono deportati a migliaia ancora oggi, e sottoposti a tortura per costringerli a lavorare gratis, in turni massacranti e in condizioni disumane.
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Le tante persone che non sopravvivono diventano oggetto di espianto di organi, che la Cina vende al miglior offerente, ponendosi al primo posto nel mondo per la commercializzazione di organi umani.
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La merce prodotta è tutta quella che potete vedere sui banchetti, come quelli di Minerbio, per la cui produzione a costo zero (e quindi competitiva al massimo) sono stati torturati e uccisi tanti esseri umani.
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I gerarchi comunisti, facilitano l’emigrazione di coloro che sono disposti a fare da anello finale (quello della vendita) e invia in Italia famiglie intere, che sistematicamente si insediano nel panorama commerciale non solo italiano.
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Il Governo cinese, per mezzo delle sue fabbriche (i famigerati Laogai camuffati) invia in tutta Europa ,con frequenza assillante, enormi container in cui sono stipati i prodotti della produzione periodica.
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I destinatari sono tutti quei cinesi che costituiscono insieme un unico e grosso CANCRO sociale, dal momento che vivono sulla pelle dei loro sfortunati connazionali, e che oltre tutto mettono in ginocchio la nostra economia.
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Infatti, tutta questa movimentazione non produce alcun aumento dei posti di lavoro, visto che i cinesi all’estero costituiscono gruppi chiusi e impenetrabili che si avvalgono di mano d’opera fornita dai loro stessi connazionali, spesso veri e propri schiavi ammassati e nascosti in maleodoranti cantine umide e insane.
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Inoltre, potendo disporre di merce a costo zero, stanno monopolizzando interi mercati e settori merceologici, mettendo sul lastrico le aziende italiane che per produrre lo stesso materiale devono subire i costi delle tasse, dei contributi, dell’assistenza sanitaria, e delle maestranze.
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Lo Stato non fa nulla  per impedirlo, anche se sarebbe sufficiente imporre dei forti dazi alle importazioni per costringerli a stare al di sopra di una soglia minima di prezzo.
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Il guadagno che il cittadino crede di fare comprando dai cinesi, è frutto del lavoro in condizioni di schiavitù di bambini, donne, e interi nuclei familiari.
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Inoltre, non solo la qualità dei loro prodotti è quasi sempre scadente, ma presenta anche caratteristiche di vera e propria nocività e pericolosità per la salute, come testimoniano i frequenti ( ma ahimè insufficienti) sequestri dei Nas.
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L’unico mezzo che abbiamo quindi per arginare questo fenomeno è quello di boicottare i prodotti cinesi, smettendo di farci allettare dai loro prezzi bassi (ma insanguinati).
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Chissà se il nostro Sindaco pensava a queste cose mentre si beava mediaticamente, immortalato con le due Miss di turno …
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Certo è che il comunismo forse non gli dà molto fastidio, viste le origini del partito che è dietro le sue spalle !
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Personalmente, rinnovo il mio invito a tutti quei minerbiesi che hanno a cuore i valori della libertà e della democrazia per BOICOTTARE I PRODOTTI CINESI, disertando manifestazioni come quella a cui abbiamo appena assistito , "la Dolce fiera”, che sarebbe bene ridenominare per l’appunto : “la Dolce Cina”.
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Dissenso
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martedì 14 giugno 2011

ORA IL BLOG E' SUI VOSTRI CELLULARI.

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DA OGGI POTRETE LEGGERE I NOSTRI POST, 
COMODAMENTE DAL VOSTRO CELLULARE...
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CON UNA GRAFICA ADATTATA 
AL VOSTRO SMARTPHONE.
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Christian B.
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martedì 24 maggio 2011

Il Blog di Minerbio ora e' anche un libro.

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I libri del Blog sono scaricabili gratuitamente, in formato PDF, al seguente LINK, in cui è esposta lintera produzione letteraria dell'Autore:
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Christian B.
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mercoledì 16 marzo 2011

martedì 2 novembre 2010

ORTI PER FAMIGLIE

Tempo addietro proponemmo tramite il Blog una interessante iniziativa che, a nostro parere, poteva essere di supporto alle famiglie, soprattutto in questo periodo di crisi economica.

Abbiamo tentato di attirare l’attenzione della locale Amministrazione che però, come sempre (oramai è una costante), fece spallucce, ignorando noi e quindi, di conseguenza, i cittadini che avrebbero potuto beneficiarne.

Mi riferisco alla possibilità per le famiglie numerose e i giovani, e non solo quindi per gli anziani, di usufruire di spazi di terreno pubblico, adatto a realizzare degli orti.
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Il Sindaco che amministra il Comune di San Lazzaro, Macciantelli, per voce dell’Assessore alla “qualità socio culturale” Roberta Ballotta, ha messo a disposizione del terreno a titolo gratuito per poter dare la possibilità di coltivare un orto per il fabbisogno familiare.

Ancora una volta San Lazzaro batte Minerbio, amministrativamente parlando…

Tra poco ci daranno “cappotto”, visto che il loro Sindaco è sempre propositivo, aperto al dialogo, e
si è mosso bene in questo momento di emergemza sociale, sintomo di un evidente interessamento ai problemi dei cittadini.

Lascio ai Minerbiesi il raffronto con il nostro primo cittadino Lorenzo Minganti ( a Lui chiedemmo
perfino di istituire un fondo di solidarietà per gli operai che furono licenziati alla Caterpiller, ma…evidentemente la cosa non gli interessava.)

GLI ORTI DI MINGANTI

Il Sindaco di San Lazzaro ha già fatto due interventi in favore di una politica di incentivi per chi smaltisce amianto, mentre il nostro addirittura non si è nemmeno degnato di rispondere alla nostra richiesta di colloquio sull’argomento.

Anzi, è addirittura infastidito palesemente, come se gli stessimo proponendo una patata bollente, e non una serie di doverose segnalazioni, che dovrebbero complementare una mappatura dell’amianto da Lui stesso presa di petto e portata avanti, per la salute e il benessere dei cittadini.

Ognuno ha il Sindaco che si merita mi verrebbe da dire…se qualcuno lo ha votato, ma poi mi sovviene un particolare… e cioè che a Minerbio non siano state fatte le primarie per il candidato PD, come nel resto d’Italia, ma ci sia stata, invece, una imposizione netta del nostro caro (si fa per dire) Sindaco Lorenzo.

Intanto, comunque, gli altri Comuni stanno progredendo, mentre Minerbio sta morendo, affogata e soggiogata da un qualunquismo irresponsabile, da una inettitudine radicata e colpevole, da un modus operandi approssimativo e dilettantesco.

E’ altrettanto vero che lasciando governare il nostro Sindaco, ci penserà Lui stesso, da solo, ad autoeliminarsi dalla scena politica…semplicemente continuando su questa strada !

Una strada che percorre un itinerario del NON fare, del NON proporre, del NON accettare il dialogo, e di autoreferenziarsi, arrogantemente e continuamente, in uno sforzo di continua ricerca dell’apparire, secondo schemi che lo avvicinano quasi ad un divismo cinematografico, di maniera, artefatto, costruito.

Il supporto mediatico non gli manca, attorniato com'è dai vari Radogna e Corsini, affannati a compiacerlo e a riscrivere la realtà su basi a lui confacenti, ma questo non impedisce a noi di interpretare in maniera esatta come sia veramente Lui e il Suo operato.

Minerbio oramai lo sa, lo conosce !

I danni che sta producendo, inesorabilmente, sono sotto gli occhi di tutti.

Il negazionismo sembra essere la Sua caratteristica principale :

NEGA che l’eternit all’ex Scuola di San Martino di Soverzano sia pericoloso.
NEGA che il gradino davanti al Comune, al termine dell’attraversamento comunale sia una barriera architettonica.
NEGA che la zanzara tigre viva nell’erba alta.
NEGA quindi l’evidenza…

Sicuramente, almeno, possiamo consolarci considerando il fatto che il Suo Partito, mettendolo a confronto con il collega di San Lazzaro e non solo, se dovesse stabilire una graduatoria per ciò che hanno realizzato, potranno constatare l’evidenza…

Quando il PD gli chiederà : ” E tu Minganti, cosa hai fatto ?
Lui dovrà rispondere : ” Una ciclabile ”.
PD : “ E quanto è costata ?
Minganti : ” 700.000,00 euro
PD : ” Per una pista ciclabile ?

Calerà a questo punto un certo imbarazzo sul simpatico siparietto, e inizierà il declino ufficiale del
nostro beneamato (si fa per dire) Sindaco.
Allora, forse, Minerbio conoscerà tempi migliori, tempi di rinascita e di nuovo sviluppo, di democrazia e di prosperità…
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E.B.
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sabato 11 settembre 2010

SICUREZZA STRADALE DAVANTI ALLA SCUOLA ELEMENTARE

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OBIETTIVO RAGGIUNTO
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DOPO UNA LUNGA "BATTAGLIA" MEDIATICA (e non), IL SINDACO SI E' DECISO FINALMENTE A DARCI RETTA ED AD ASCOLTARCI, METTENDO IN SICUREZZA QUEL TRATTO DI STRADA MOLTO PERICOLOSO, DAVANTI ALLA SCUOLA ELEMENTARE, DA NOI SEGNALATO E RICHIESTO PER QUASI UN ANNO.
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UN BREVE RIASSUNTO DELLA STORIA:
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Noi del Blog abbiamo spedito mail, lettere, segnalazioni, pubblicato post, indirizzando tutto al Sindaco affinchè rendesse sicuro quell'attraversamento pedonale.
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Ci aveva detto che fare un'isola spartitraffico era impossibile e che la provincia aveva negato tale opera:
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"Gli interventi che lei propone con i numeri 2 e 3 sono già stati richiesti formalmente alla Provincia di Bologna, la quale, in qualità di ente proprietario della strada ha negato l'autorizzazione (visto che lei ha l'abitudine di mettere in dubbio la parola degli amministratori pubblici, se vuole le posso far avere copia delle lettere e delle relative risposte)."
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Il punto 2 (della nostra lettera al Sindaco) chiedeva:
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2 - Realizzazione di un’isola salvagente spartitraffico, con nuova colorazione delle strisce attuali, da solamente bianche, a bianche e rosse.
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IN REALTA' LA PROVICIA NON VIETAVA UN BEL NULLA, ANZI LE COSE STANNO COSI':
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Non contenti siamo andati alla provincia per informarci e siamo riusciti a sapere da loro che sarebbero stati ben contenti di dare il nulla osta per un'isola spartitraffico.
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Ovviamente abbiamo riscritto al Sindaco comunicandogli quanto avevamo scoperto e finalmente è stato costretto, davanti all'evidenza, ad affermare:
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[...] la messa in sicurezza del passaggio pedonale dinanzi alle scuole elementari di Minerbio (al pari dei dossi rallentatori, o dell’incrocio di via Mora) è programmata all’interno della campagna asfaltature 2010; l’inizio di tali opere è stato posticipato da giugno a settembre per poter rispettare i vincoli dettati dal “patto di stabilità”; e non si tratta di una scusa (come dice lei) ma di un fatto oggettivo. [...]
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[...] La realizzazione di un’isola spartitraffico è proprio la soluzione che stiamo studiando (e da parecchio) [...]    (clicca qui-LINK)
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Ci aveva detto invece che le uniche azioni possibili per rendere sicuro quel tratto erano:
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"Come vede gli unici interventi concretamente realizzabili sono il n. 1 - impianto luminoso, il n. 8 - aumento presenza PM, ed il n. 9 - ausilio dei volontari.  (clicca qui-LINK)
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Per impianto luminoso Lorenzo intende quei due fari alogeni montati in corrispondenza delle strisce pedonali attaccati a due lampioni, anche quelli installati dopo 6 mesi di duri scontri verbali tramite mail e post tra il  Sindaco e il Blog.
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Certo non sono il massimo e consumano un patrimonio ma almeno noi del Blog siamo riusciti a spingere l'amministrazione Minganti a fare qualcosa.
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Abbiamo dovuto "lottare" 6 mesi per ottenere due fari alogeni!!!
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Noi però volevamo:
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Lui, il Sindaco ha fatto:
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ORA GIUDICATE VOI DA CHE RAZZA DI SINDACO SIAMO AMMINISTRATI.
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SE QUESTO E' IL DIALOGO CHE CERCA, ALLORA SIAMO A POSTO!
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QUELLO CHE CONTA PER NOI, E' AVER RAGGIUNTO UN ALTRO OBIETTIVO, MOLTO IMPORTANTE PER TUTTI E SOPRATUTTO PER I NOSTRI FIGLI. 
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Grazie e a presto
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Emanuele B. & Christian B.
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giovedì 12 agosto 2010

COMUNI VIRTUOSI - L'UOVO DI COLORNO

Su consiglio di un cittadino attivo,
iscritto al  meetup 
AMICI DI BEPPE GRILLO DI "MINERBIO E LA VOCE DEL CITTADINO" 
ho deciso di pubblicare un articolo tratto da il Fatto Quotidiano.


L'UOVO DI COLORNO
Che gli enti locali possano interpretare un ruolo molto importante nella politica dei cambiamenti climatici è cosa nota, almeno per i “frequentatori” dei comuni virtuosi. Infatti le responsabilità e le potenzialità delle autorità locali, soprattutto dei comuni, incidono sia sulle scelte amministrative che sui comportamenti dei cittadini.

Secondo alcuni calcoli in Italia circa il 30% delle emissioni di gas, che alterano il clima, sono conseguenza di azioni e politiche locali.

Le amministrazioni sono chiamate a decidere sullo sviluppo del territorio, riducendo i consumi energetici, promuovendo la produzione di energia da fonti rinnovabili, incentivando il trasporto pubblico, intervenendo nei processi industriali, organizzando la gestione dei rifiuti, influenzando positivamente lo stile di vita quotidiano dei cittadini.

Comportamenti virtuosi e politiche innovative attuate dalle pubbliche amministrazioni, insieme alle imprese ed ai cittadini, possono ridurre enormemente le emissioni di CO2.  Non solo.

Le Amministrazioni pubbliche che riescono ad applicare politiche di riduzione delle emissioni, contribuiscono anche a far diminuire la spesa pubblica, in quanto sia l’attuazione del processo di raccolta differenziata che la realizzazione di impianti di produzione di energia alternativa portano a sicuri risparmi.

C’è da rimanere quindi senza parole analizzando nel dettaglio il progetto “Sole, ambiente, risparmio”, promosso dai comuni di Olivadi, San Vito sullo Ionio eCenadi, paesi confinanti in provincia di Catanzaro (i primi due soci dell’Associazione Comuni Virtuosi). Il nostro “Viaggio nell’Italia dei Comuni a 5 stelle” fa rotta verso Sud, in quella parte di meridione che non fa notizia, anzi che quasi quasi è meglio tacere. Il Sud delle buone notizie e degli esempi da seguire. Il Sud dei politici per bene, onesti e intelligenti e sereni.

Il progetto è nato seguendo una buona prassi del Comune di Colorno (PR), che a sua volta aveva preso spunto dal Comune di Castellarano (RE), e che oggi è applicato in diverse zone d’Italia.

Questo progetto potremmo definirlo “l’uovo di Colombo”, perchè parte da un’idea semplicissima: fare gruppo per ottenere il massimo dei vantaggi nell’installazione dei pannelli solari e del fotovoltaico.

Se si pensa che oggi in Calabria si installano, in un anno, pochi impianti fotovoltaici, con questo progetto, solo nei tre comuni sono stati installati oltre 300 impianti, ciò significa che l’azienda installatrice ha potuto applicare sconti altrimenti impensabili.

La realizzazione dell’impianto è a costo zero. I cittadini non devono togliere un euro dalla tasca, perchè grazie ad un accordo concluso dai comuni con la Banca di Credito Cooperativo Centro Calabria di San Vito sullo Ionio, un protocollo d’intesa con il quale la banca si è impegnata a finanziare totalmente il costo e l’installazione dei pannelli applicando un tasso fisso del 5,90%, ogni cittadino è libero di regalarsi energia pulita, autoprodotta, abbattendo drasticamente la propria spesa per la bolletta energetica.

Il finanziamento sarà per un massimo di 14 anni con rate semestrali, pagate mediante gli accrediti della tariffa incentivante che il GSE effettuerà durante l’anno, su un apposito conto corrente bancario che il cittadino dovrà aprire presso la banca.

Con le somme che il GSE erogherà al cittadino, in base alla quantità di energia prodotta e per venti anni, l’intero costo dell’impianto sarà ammortizzato in 12-14 anni, per cui negli anni, oltre ad avere l’energia gratis, il cittadino incasserà parte della tariffa incentivante e dal dodicesimo-quattordicesimo anno in poi l’intera tariffa  che ammonta a circa 600,00 euro all’anno per ogni KWp di fotovoltaico installato.

Per l’installazione dei pannelli fotovoltaici è stato stipulato un protocollo d’intesa con la Azienda  G.F.C. – TER, che ha proposto la migliore offerta qualità/prezzo per la  realizzazione dell’impianto chiavi in mano, offrendo tra l’altro lacopertura assicurativa fino a 14 anni e la manutenzione gratuita dell’impianto stesso per i primi 5 anni.

La validità del progetto “Sole-Ambiente-Risparmio” è duplice: fa risparmiare denaro abbattendo il costo dell’energia elettrica e riduce le emissioni di gas serra di 1.000Kg di CO2 per ogni KWp di fotovoltaico installato. I comuni non spendono nulla e incidono sull’ambiente molto più di tante belle parole e qualche brochure patinata.

lunedì 26 luglio 2010

CORTE DEI CONTI

Cosa e' e cosa fa la Corte dei Conti
La Corte dei conti e' un organo di rilievo costituzionale, autonomo ed indipendente da altri poteri dello Stato, che vigila sulla corretta gestione delle risorse pubbliche, sul rispetto degli equilibri finanziari complessivi, sulla regolarita', efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa.
In base all'articolo 100 della Costituzione, la Corte dei Conti svolge:
- un controllo preventivo di legittimita' sugli atti del Governo;
- un controllo successivo sulla gestione del bilancio dello Stato;
- un controllo sulla gestione finanziaria degli enti cui lo Stato contribuisce una via ordinaria.
Accanto a queste funzioni, ve ne sono altre, introdotte da leggi ordinarie, che trovano il loro fondamento nell'art. 97 della Costituzione (principio del buon andamento degli uffici pubblici), nell'art. 81 (rispetto degli equilibri di bilancio) e nell'art. 119 (coordinamento della finanza pubblica).

Purtroppo alcune di queste leggi (specialmente negli anni '90) hanno pesantemente -quasi irrimediabilmente- limitato i poteri di controllo e di indagine, nonche' le risorse, della Corte dei Conti. I motivi per cui la "politica" ha voluto sottrarre poteri alla Corte e' ovvio a chiunque conosca anche superficialmente il sistema clientelare di "autofinanziamento" della gran parte dei partiti politici, specialmente a livello locale: appalti, societa' partecipate, consulenze esterne, assunzioni 'truccate', spese ingiustificate, etc.

Cio' non toglie che la Corte dei Conti continui a svolgere una funzione fondamentale di controllo della spesa pubblica senza la quale una democrazia rischia di degenerare in una pericolosa forma di aristocrazia partitica -per molti, questa degenerazione e' gia' molto avanzata. Sta quindi al cittadino compensare quanto piu' possibile alle limitazioni imposte, segnalando alla Corte dei Conti comportamenti della pubblica amministrazione che causano danno alle finanze pubbliche (cosiddetto danno erariale).

Un danno alle finanze pubbliche e' un danno a tutti i cittadini che, in mancanza di una efficace azione della Corte dei Conti, saranno poi costretti a porvi rimedio di tasca propria pagando piu' tasse.

Chi e' sottoposto al giudizio della Corte dei Conti
Tutti gli amministratori, dipendenti pubblici e soggetti che siano legati alla pubblica amministrazione da un rapporto d'impiego o di ufficio. Non solo gli impiegati pubblici, quindi, ma anche i titolari di incarichi elettivi (es: ministri, sindaci, presidenti di regione e provincia, etc.), incarichi onorari, e tutti coloro che svolgono funzioni pubbliche. Sono sottoposti alla giurisdizione della Corte anche:
- i soggetti estranei alla pubblica amministrazione ma inseriti in modo stabile nel proprio apparato organizzativo (es: direttori di lavori pubblici, consulenti esterni, etc.);
- gli amministratori degli enti pubblici economici (es: consorzi di bonifica, etc.) e delle s.p.a. partecipate in modo totalitario o prevalente da pubblici poteri (es: Poste, Trenitalia, Alitalia, Rai, etc.).

Quando segnalare
Ogni qualvolta si ha notizia di uno spreco di denaro pubblico, anche di pochi centesimi. Per danno erariale si intende perdita, distruzione, sottrazione di beni o valori della pubblica amministrazione, oppure mancato guadagno.
Alcuni esempi:
- il giudice di pace annulla una contravvenzione perche' non correttamente elevata o notificata da parte dell'organo accertatore. L'errore dell'amministratore produce i seguenti danni alle casse dello Stato (ovvero, ai cittadini): il mancato introito dell'importo della multa, i costi della notifica del verbale, i costi del tempo impiegato dagli agenti di polizia nell'elevare e redigere il verbale, etc. Insomma, una multa 'errata' di euro 36 per divieto di sosta puo' costare allo Stato (ovvero, ai cittadini) anche piu' di 100 euro.
- la Rai, un consorzio di bonifica, il Comune, etc. vi intimano con una lettera a pagare un importo gia' pagato o comunque non dovuto. Anche in questo caso l'errore della pubblica amministrazione produce un danno: i costi di spedizione della lettera, il tempo impiegato per redigere la lettera, etc.
- lavori pubblici mai terminati, mal fatti, dal costo eccessivo, etc.
- concorsi pubblici e gare d'appalto non trasparenti, truccati (corruzione).
- uso della cosa pubblica per finalita' private (es: l'impiegato pubblico che usa il telefono dell'ufficio per fare chiamate private, il Sindaco che usa l'auto blu per andare a fare la spesa, il ministro che usa l'elicottero della Guardia di Finanza per andare nella sua casa di montagna, etc.).
Gli esempi sono, purtroppo, infiniti.

Come segnalare
La segnalazione (che puo' prendere il nome di "esposto", "denuncia" o quant'altro) puo' essere fatta senza particolari formalita': basta inviare una lettera raccomandata a/r alla Procura della Corte dei Conti in cui si descrivono e documentano i fatti che si ritengono dannosi per le finanze pubbliche. La segnalazione non comporta alcuna conseguenza o onere (se non il costo della raccomandata). La Corte dei Conti e' tenuta a mantenere il riserbo assoluto sulla provenienza delle segnalazioni.

A chi segnalare
Alla Procura regionale della Corte dei Conti della Regione in cui hanno avuto luogo i fatti denunciati. Di seguito  l'indirizzo della   Procura regionale della Corte dei Conti:


Emilia Romagna
Procura Regionale della Corte dei Conti
P.zza 8 agosto,26 - 40126 Bologna
Tel. 0512867830 - Fax 0512867837

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