Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"
Visualizzazione post con etichetta Salute. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Salute. Mostra tutti i post

lunedì 4 novembre 2019

Il "PATATA GATE" ..

Dopo sei anni di indagini il Giudice per l’udienza preliminare di Bologna, Gianluca Patregnani Gelosi, ha rinviato a giudizio per associazione a delinquere e frode in commercio i responsabili di un sistema che truffava i consumatori italiani.
.
Su dieci soci del Consorzio Patata italiana di Qualità, con sede a Bologna, ben sette sono stati indagati per associazione a delinquere finalizzata alla frode commerciale ai danni della grande distribuzione.
.
Il “patata gate”, così è stato definita questa nuova truffa alimentare, immetteva sul mercato italiano patate con etichette attestanti dati falsi, e commercializzate con documenti di accompagnamento che recavano false indicazioni sul luogo di provenienza, di coltivazione, e sulla qualità stessa del prodotto.
.
Patate provenienti da paesi europei o extra-europei venivano etichettate come “made in Italy”, con indicazione di qualità superiore a quella effettiva, compresa 
.
Camion carichi di patate andavano e venivano da Paesi come Egitto, Cipro, Israele, oppure Francia e Inghilterra e certificati come prodotto nazionale.
.
Le patate commercializzate provenivano dagli scarti della produzione, in quanto infestate con la tignola (l’insetto che perfora le patate) e con la scabbia, oppure venivano vendute come patate al selenio pur essendo patate normali.
.
Phtorimaea operculella (Zell.)  -  Tignola della patata
.
Inoltre i tuberi provenienti dai Paesi africani erano trattati con antiparassitari, anti-germoglianti, e fitofarmaci non consentiti in Italia, così come le patate francesi che vengono ancora oggi irrorate con fungicidi e insetticidi proibiti nel nostro Paese.
.
La truffa, cui hanno partecipato sia gli importatori che gli intermediari, oltre che gli stessi produttori italiani e i consorzi che li rappresentavano, facevano parte di un modus operandi ben collaudato, con la complicità, secondo gli inquirenti, degli allora responsabili di Conad, capitanati da Claudio Gamberini, e di imprenditori come l’ex Patron della Fortitudo basket Giulio Romagnoli, leader di un settore appartenente ai Consorzi Patata Dop e Patata italiana di Qualità.
.
Patata infestata da Tignola
.
I truffatori di Conad sono stati indagati e quindi sostituiti con altri che però sono poi stati a loro volta indagati per non aver interrotto questo ciclo truffaldino, avendo perseverato nel malaffare.
.
Per chiudere il cerchio, va detto che Coldiretti e Conad si sono costituite parte civile, mentre l’elenco degli indagati si è allargato anche ad Antonio Covone (fornitore), a Roberto Chiesa (responsabile gruppo Romagnoli), ad Andrea Galli (Direttore Consorzio delle patate di Assopa, oggi Agripat) e ad altre decine di persone, oltre che a cinque società del settore.
.
Giulio Romagnoli
Giulio Romagnoli è il titolare della Romagnoli Fratelli Spa, azienda di Molinella (BO) leader italiano della commercializzazione di patate.
.
Il codice etico di Conad prevede che non ci debbano essere  contatti fra il suo Direttore acquisti e i fornitori, mentre dalle indagini (compiute dalla Forestale) risulta che Gamberini (Conad) avrebbe avuto in regalo dalla ditta Romagnoli una automobile (una Opel corsa) e un abbonamento al Bologna FC per la stagione 2013/14.
.
Le due aziende si difendono fornendo diverse spiegazioni.
.
Secondo La Romagnoli ciò rientrerebbe nelle normali relazioni private, mentre per Conad si sarebbe trattato solamente di un prestito, poi restituito.
.
E’ lecito quindi porsi dei dubbi sull’operato di Conad, che attraverso i suoi uomini di punta è coinvolta in un malaffare da cui ora prende le distanze.
.
Personalmente noto una fastidiosa ambiguità quotidiana nel comportamento di Conad, ravvisabile nel fatto che, attraverso gli spot commerciali, pubblicizzi l’intento aziendale di privilegiare i prodotti italiani, soprattutto quelli a “chilometro zero”, mentre nella realtà vedo sui banchi dei reparti frutta e verdura vari prodotti provenienti da Spagna e Brasile.
.
Addirittura Conad ci vuole vendere pomodori provenienti dalla Spagna, così come i clementini e i mandarini, nonostante il fatto che proprio questi due prodotti rappresentino una eccellenza alimentare del nostro Paese.
.
L’assenza di prodotti nostrani e la presenza di prodotti contraffatti e pericolosi per la salute (vedi “patata gate”) nei supermercati hanno dunque costituito a lungo il modus operandi di Conad, anche se ora, giocoforza, l’Azienda si dissocia da tutto ciò.
.
Per lunghi anni i consumatori sono stati turlupinati e disprezzati, allo scopo di trarre maggiori profitti, anche se illeciti, da personaggi indagati oggi dalla Magistratura.
.
Le Ditte della Grande Distribuzioe che si sono costituite come parte lesa sono, oltre a Conad, anche Pam, Esselunga, a cui si sono aggiunte Coldiretti, il ministero delle Politiche Agricole, e l’UE.
.
I consumatori sono dunque in balìa di modus operandi che producono malaffare e inganno sulla propria pelle, anche quando si raffrontano con realtà commerciali importanti come Conad ?
.
Altro che filiera di qualità !
.
Patate di scarto, infestate di tignola o scabbia arrivavano tranquillamente sulla nostra tavola, commercializzate da Conad e dai nomi sopra citati della GDO (Grande Distribuzione Organizzata).
.
Le associazioni dei produttori emiliano-romagnoli, come Assopa e Appe, che indignate parlano di “operazioni speculative” e di informazione mediatica scorretta, non avrebbero dovuto invece controllare che la qualità delle patate fosse come doveva essere ?
.
Se in Italia vengono consumati 21 milioni di quintali di patate all’anno, mentre se ne producono “solo” 17 milioni di quintali, è ovvio che la differenza è di importazione estera.
.
Il consorzio di tutela della patata di Bologna Dop, che per nome del suo Presidente Alberto Zambon afferma di non avere alcun legame con le vicende denunciate, vorrebbe evitare spettacolarizzazioni che a suo parere non gioverebbero alla filiera del settore.
.
Scabbia delle patate
Personalmente trovo invece che sia giusto il contrario, proprio a tutela dei lavoratori onesti !
.
Perché dovremmo passare sotto silenzio e minimizzare una truffa alimentare che, oltre che a colpire i consumatori, va contro coloro che lavorano onestamente ogni giorno ?
.
Perché dovremmo sottostare a mistificazioni reiterate e a sistemi speculativi che privilegiano il malaffare e il guadagno ad ogni costo da parte di chi manifesta con i fatti un vero e proprio disprezzo per i consumatori ?
.
Con quale faccia Conad vende i pomodori spagnoli nei suoi reparti di vendita, quando l’Italia è il secondo produttore mondiale di pomodoro fresco ?
.
La stessa domanda vale anche per i mandarini, le arance e le clementine o le fragole spagnole, oppure per i limoni che provengono dalla Turchia, e ci si domanda per quale perverso motivo ci si rivolga a fornitori stranieri anziché privilegiare il mercato nazionale.
.
Il quadro di insieme, che comprende il malaffare, la pubblicità ingannevole e non suffragata dai fatti, la realtà quotidiana, gli indagati, le prese di posizione delle Aziende, il danno subìto dai consumatori, il disprezzo palesato verso di loro, pone dei seri interrogativi sull’etica stessa dei protagonisti, primo fra tutti Conad.
.
La domanda che viene spontanea, al di là delle responsabilità degli imputati, riguarda il ruolo della grande distribuzione : vittima o complice silenzioso della frode ?
.
.
Dissenso
.

giovedì 10 agosto 2017

La CURCUMA


Questa pianta, il cui nome scientifico è Curcuma longa, appartiene alla famiglia delle Zingiberacee.
.
Questa famiglia prende il nome dal Genere Zingiber, più comunemente noto come zenzero, e comprende 52 generi di piante angiosperme e più di 1300 specie distribuite nelle aree tropicali di Africa, Asia, ed America.
.
Si tratta di piante erbacee perenni, dotate di rizoma e coltivate prevalentemente come piante aromatiche, ornamentali, medicinali, e per l’utilizzo come colorante vegetale, oltre che come additivo alimentare atossico (E100).
.
La pianta della curcuma è caratterizzata da foglie lunghe a forma ovale, mentre i fiori sono raccolti in spighe.
.
Il nome curcuma deriva dal sanscrito e precisamente dalla parola Kum Kuma, che significa zafferano, tanto che la Curcuma è anche nota con il nome di Zafferano delle Indie, ed è l’ingrediente principale del curry indiano.
.
I suoi rizomi, che sono la parte della pianta che contiene i principi attivi, o droga, vengono fatti bollire per parecchie ore e fatti seccare in grandi forni, dopodiché vengono schiacciati  fino ad ottenere una polvere  giallo-arancione che viene comunemente utilizzata come spezia nella cucina del Sud Asia.
.
Come spezia la curcuma è usata come ingrediente principale del curry, a cui conferisce il caratteristico colore giallastro.
.
In India la curcuma è conosciuta ed utilizzata da almeno 5.000 anni come medicina, spezia e anche colorante.
.
La Curcuma è parte integrante della medicina e fitoterapia di molti paesi del nel Sud-Est asiatico, viene comunemente utilizzata per trattare :
.
cancro, malattie cardiovascolari, malattie neurologiche, malattia di Chron, disturbi biliari, ittero, anoressia, tosse, ulcere diabetiche, disturbi epatici, reumatismi, infiammazione, sinusite, disturbi mestruali, ematuria, ed emorragia, e come disintossicante del fegato.
.
La curcuma è una pianta ricca di amidi, che rappresentano il 45-55 % del suo peso, mentre gli oli essenziali costituiscono il 3-6 %.
.
Le sostanze coloranti presenti nella pianta sono dei curcuminoidi, il principale dei quali è la curcumina, sulla quale si è concentrata l’attenzione degli studiosi.

.
La formula chimica della Curcumina è C21H20O6 ed è conosciuta anche come diferuloilmetano.
.

.
Tante ricerche scientifiche in questi ultimi anni hanno dimostrato che questa spezia dal colore giallo-arancio possiede le seguenti proprietà :
.
ANTI-BATTERICA, coadiuva l’organismo a contrastare i batteri esterni.
.
ANTI-DEPRESSIVA, poiché da studi condotti su persone soggette a stati di ansia e depressione si è visto che gli effetti delle cure con curcuma sono identici a quelli delle cure a base di Prozac.
.
ANTI-INFIAMMATORIA, perché riduce i meccanismi infiammatori dell’organismo, soprattutto quelli che coinvolgono le articolazioni, i problemi ai tendini e ai legamenti, e addirittura contrasta l’influenza.
.
ANTI-OSSIDANTE, perché combatte l’ossidazione cellulare e lo sviluppo dei radicali liberi.
.
ANTI-TUMORALE, perché blocca il progredire delle cellule tumorali, in particolare nei tumori del colon, della bocca, dei polmoni, del fegato, del pancreas, della pelle, dei reni, delle mammelle, della cervice uterina, della prostata, nei melanomi, e nella leucemia infantile.
.
CARMINATIVA e ANTI-SPASTICA, è utile in caso di meteorismo e per regolare le funzioni intestinali.
.
CICATRIZZANTE, il rizoma fresco si può applicare su ferite, eritemi e morsi di insetti.
.
COLERETICA e DEPURATIVA, in quanto incrementa la produzione dela bile e quindi permette alle tossine di fuoriuscire in modo naturale attraverso il duodeno.
.
DEPURATIVA, poiché aiuta il corpo ad espellere tossine.
.
DIGESTIVA, in quanto favorisce il buon funzionamento dell’attività gastrica.
.
IMMUNO-STIMOLANTE, in quanto contrasta il morbo di Crohn e le malattie auto immuni e stimola la risposta immunitaria (il diferuloylmethane contenuto nella curcuma è un potente agente per prevenire patologie croniche).
.
NEURO-PROTETTIVA, ostacola le patologie neurodegenerative quali il morbo di Alzheimer essendo un antiossidante polifenolico.
.
PROTETTIVA-CARDIOVASCOLARE, poiché favorendo la fluidificazione del sangue, aiuta a regolare il colesterolo proteggendo dagli infarti.
.
SEBO-REGOLATRICE E LENITIVA, in quanto cura varie affezioni dermatologiche, dall’acne alla psoriasi, alle micosi.
.
STABILIZZANTE GLICEMICO, essendo un alimento ipoglicemico è indicato in caso di diabete.
.

In generale sono tutte proprietà curative nei confronti del nostro corpo, infatti l’uso della curcuma previene la catarattagenesi, l’ossidazione delle LDL, la sclerosi multipla e la malattia di Alzheimer (prove mostrano come la curcumina potrebbe inibire l'accumulo di beta-amiloide nel cervello dei pazienti affetti appunto da Alzheimere anche di spezzare le placche esistenti causa della malattia), riduce il colesterolo ematico, inibisce l’aggregazione piastrinica e sopprime i processi trombotici e l’infarto miocardico.
.
Da alcuni studi condotti alla Loyola University Medical Centre di Chicago è emerso che il consuno di curcuma possa influire positivamente sulla prevenzione della leucemia sui bambini.
.
La dose consigliata di curcuma da assumere ogni giorno va da 3 a 5 grammi, quindi circa un cucchiaio o poco meno.

Gli studi hanno però sottolineato come il problema di questa spezia sia soprattutto quello della scarsa biodisponibilità, ovvero la difficoltà per il nostro organismo di poterla assorbire e quindi utilizzare al meglio.
.
Si è visto però che, per migliorarne l’assorbimento nell’utilizzo alimentare, un ottimo espediente è quello di associarvi un po’ di pepe nero (basta una puntina di cucchiaino) oppure, in alternativa, un grasso (ad esempio l’olio d’oliva).
.
Un cucchiaino di curcuma in polvere (il prodotto è reperibile in qualsiasi grande magazzino alimentare, anche in forma biologica) si può quindi consumare a tavola aggiungendolo al ragù, o a condimenti in cui sia presente olio, così come nei secondi piatti di carne, pesce , o verdura, a cui si può aggiungere,  in mancanza di olio, del pepe nero macinato.
.
Praticamente ogni alimento può quindi essere consumato con l’aggiunta di curcuma in abbinamento a olio o pepe macinato.

.

.
La curcumina è risultata un anti-infiammatorio potente, tanto da risultare efficace in modelli sperimentali di pertinenza immunologica e reumatologica.
.
Aiuta l’organismo a fronteggiare le infiammazioni che possono essere presenti in diverse zone del corpo, molto utilizzata ad esempio la curcuma per trattare l'artrite, anche perché oltre a sfiammare è in grado anche di lenire il dolore.
.
Questa spezia, il cui principio attivo più importante è senza dubbio la curcumina, è poi in grado di sostenere il fegato nelle sue funzioni, favorisce la digestione ed è un potente antiossidante, in grado quindi di contrastare l'azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare.
.
Ma non finisce qui :
questa spezia è in grado di rinforzare il nostro organismo e il sistema immunitario, e prevenire il diabete di tipo 2.
.
Molto interessante anche l’azione su cervello e sistema nervoso :
basterebbe un solo grammo al giorno di curcuma per aumentare la memoria e si è visto addirittura come questa spezia migliori la capacità del cervello di auto guarirsi in caso di danni, come quelli in seguito a un ictus.
.
E' stato poi provato chela curcumina ha grandi doti antitumorali :
uno studio  condotto da parte dell'Università della California ha notato come la curcumina riesca a bloccare l'azione di un enzima ritenuto responsabile dello sviluppo di tumori nella zona della testa, del collo e del cavo orale (nell'ultimo caso soprattutto quelli causati dal papillomavirus umano).
.
Un'altra ricerca, invece, condotta in Michigan, ha dimostrato la sua importanza nell'aumentare l'efficacia della chemioterapia nel trattamento di alcune tipologie di tumori.
.

.
Come rimedio per le malattie della pelle gli impacchi di curcuma sono ben noti tradizionalmente da millenni :
agisce su eczemi, scabbia, acne, orticaria, micosi (tra l’altro per le sue proprietà antimicotiche agisce anche sulla Candida albicans), ulcerazioni di varia natura ;
e non è solo usata come cosmetico curativo, come seboregolatore e lenitivo, ma grazie alle sue proprietà antibatteriche, antistaminiche, depurative e antiossidanti agisce beneficamente anche nelle depurazioni globali dell’organismo.
.
Il consumo regolare di curcuma riduce il colesterolo cattivo e la pressione alta.
.
Aumenta la circolazione sanguigna e previene la coagulazione del sangue, impedendo così l’infarto.
.
La curcuma è una spezia che ha anche delle CONTROINDICAZIONI da non sottovalutare.
.
Assolutamente da evitare ad esempio l’assunzione se si soffre di calcoli alla colecisti o problematiche alle vie biliari.
.
I soggetti affetti da calcolosi biliare NON devono assumere curcumina, in quanto, inducendo essa la contrazione della colecisti (azione colecistocinetica), quest'azione se non conosciuta potrebbe scatenare l'insorgenza di coliche biliari o altre complicanze.
.
Se assunta in dosi eccessive e smodate, può dare nausea e acidità, ulcere, dissenteria, meteorismo e calcoli.
.
E’ sconsigliata a persone con disturbi emofili, calcoli, e donne in attesa.
.
FONTI :
.

.
.

.

.
Dissenso
.












lunedì 30 giugno 2014

Bologna, Disneyland mondiale del cibo dietro l’inceneritore.



C'è solo un problema; la struttura nascerà vicino a uno dei più grandi inceneritori dell'Emilia-Romagna
Bologna «capitale mondiale del cibo», nasce così il progetto F.I.Co., acronimo di Fabbrica Italiana Contadina, di Oscar Farinetti illuminato imprenditore di sinistra, conosciuto nel mondo per la catena Eataly (le Coop ne possiedono il 40%).

Una Disneyland dell'alimentazione per chi ama la natura, il biologico e i prodotti salutari di alta qualità. Stellari i numeri: 5-10 milioni i turisti attesi ogni anno, più di 1000 posti di lavoro, 50 milioni di investimenti già raccolti (tra cui quasi 20 dalle Coop rosse) per la costruzione di impianti nell'area concessa dal Comune. 
Un parco tematico che prevede produzione, distribuzione e consumo con percorsi didattici da fruire con audio guide e accompagnatori turistici tra stalle, campi coltivati, orti, officine di produzione, acquari e ristoranti.

Tutto bellissimo, peccato che il progetto sorga a 1,5-2 km in linea d'aria da uno degli inceneritori più grandi dell'Emilia-Romagna, in via del Frullo 5, della multiutility Hera spa e attivo sin dal 1973. Smaltisce rifiuti solidi urbani speciali e «pericolosi, catalogati anche come sanitari contagiosi». «Anche i dati Moniter (studio regionale, ndr) non sono rassicuranti» ci ha detto l'ex assessore regionale all'ambiente Sabrina Freda.
E gli oncologi del gruppo italiano Medicina Democratica nel gennaio 2012 certificano: «la possibilità di un aumento dei rischi di malattie tumorali a fegato, pancreas, vescica, colon, linfoma non-Hodgkin, polmone, ovaie, nonché aborti spontanei, nascite pre termine, malformazioni fetali, malattie cardiovascolari e respiratorie».
Inoltre «l'emissione di cadmio (metallo tossico, ndr) dell'inceneritore del Frullo è da 3 a 10 volte superiore a quello di altri siti».
Hera, la più grande holding bolognese, quotata in borsa e controllata da 7 Comuni tradizionalmente di sinistra (tra cui Bologna e Modena) fa dell'incenerimento uno dei sui principali business. E come si sa «business is business». 
Chissà se lo sanno anche il cultori del biologico di sinistra! Sentito al telefono Farinetti cade dalle nuvole: «Neanche sapevo ci fosse un inceneritore.
Lei è il primo che me ne parla.
Strano che dopo tante riunioni nessuno mi abbia mai detto niente». 
Farinetti fa qualche telefonata e ci risentiamo: «Deve chiedere al Comune. Tutti quelli che ho interpellato mi dicono che le analisi sono negative». 
Replichiamo: «Ma ha parlato con gli stessi che neanche le avevano detto dell'inceneritore! Con tutti i posti che ci sono perché proprio lì?». 
Pausa di silenzio poi Farinetti esclama: «Non l'ho scelto io. 
Se fa male alla salute di sicuro non apro, sarei un delinquente così come se si fa un casino e i dati sono negativi».

Ma gli inceneritori «di sinistra» di Hera sono intoccabili.
Il presidente della Regione Vasco Errani, ha addirittura cacciato il suo assessore all'ambiente, Sabrina Freda, rea di voler ridurre, come da disposizioni europee, la quantità di rifiuti speciali inceneriti in Emilia.
La Freda dichiara a Panorama: «Non si vuole bruciare meno, anche se sappiamo che fa male alla salute, perché gli inceneritori arricchiscono la multiutility Hera».
Da inaugurare nel 2015, sarà realizzato all'interno del Caab, il mercato ortofrutticolo della distribuzione, all'80% di proprietà del Comune di Bologna e al 6% della Regione. Caab, fortemente indebitata, mette a disposizione gli immobili per un valore di 55 milioni di euro. Per la nascita di F.i.Co sono intervenute molte forze economiche, dal mondo cooperativo a quello industriale e bancario: Carimonte Holding (Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena); Banca IMI; CCIAA di Bologna; Confartigianato Assimprese di Imola e del territorio bolognese; Coop Adriatica; Coop Reno; EmilBanca; Confcooperative, Poligrafici Printing (Il Resto del Carlino), Saca, Romagnoli Spa, Cna, Coprobi, Fondo Sviluppo, Ascom; Enpaia; Fondazione Carisbo; Giorgio Tabellini; Legacoop; Nute Partecipazioni (Alberto Masotti); Oscar Farinetti e Eataly; SGR; Unendo Energia; Unindustria Bologna.

di Antonio Amorosi (LINK)

Articolo proposto da Città in comune. Inchiesta pubblicata su PANORAMA.

venerdì 9 maggio 2014

Professore con la tubercolosi, scattano i controlli in sei classi.

Molinella (Bologna), 9 maggio 2014.
 
Si è ammalato di Tbc un professore dell’istituto tecnico commerciale Efrem Nobili di Molinella.
Oggi cominceranno i test Mantoux antitubercolosi su 160 persone di cui 40 fanno parte sia del corpo insegnante che dei bidelli.
Controlli disposti dal dipartimento della sanità pubblica e delle cure primarie dell’Ausl dopo che il professore si è ammalato di tubercolosi.
Le analisi verranno effettuate solo sugli allievi che sono venuti a contatto con l’insegnante e non su tutti i ragazzi dell’istituto.
Il docente era ammalato da tempo ma la diagnosi definitiva accertante la tubercolosi è arrivata solo nei giorni scorsi con il ricovero nel reparto delle malattie infettive del Maggiore.
I vertici dell’Asl escludono si sia in presenza di una emergenza sanitaria in corso.
Se anche qualcuno risultasse positivo al test, non necessariamente avrebbe contratto la malattia. Il batterio può essere latente nell’organismo e, a volte, non manifestarsi mai.
Per diagnostica l’esistenza, o meno, dello stato di malattia ci vorranno infatti altri controlli.
Quella di oggi è soltanto una prima parte del test: i sanitari torneranno lunedì per verificare chi è stato contagiato.
L’Ausl illustra le procedure che verranno effettuate al Nobili: «Gli operatori del dipartimento di sanità pubblica e gli operatori della pediatria territoriale del dipartimento delle cure primarie effettueranno il test Mantoux (test di elezione per lo screening tubercolare) alle persone con le quali il paziente è venuto in contatto. Chi risulta positivo al test non necessariamente è ammalato.
La positività al test indica soltanto che la persona è entrata in contatto con il bacillo responsabile della malattia, e che ciò ha determinato una reazione di difesa da parte del sistema immunitario.
La tubercolosi è una malattia mai completamente debellata, per la quale esistono tuttavia efficaci protocolli di profilassi e cura». [...]

Fonte: LINK

sabato 8 febbraio 2014

"Il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti contenenti Amianto: situazione italiana”


ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ ROMA, 
convegno 12.12.2013: 

"Il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti contenenti Amianto: situazione italiana”
 Intervento Fabrizio Protti responsabile per lo sviluppo Europeo gruppo INERTAM/EUROPLASMA :


"Io parlo per nome e conto di INERTAM , la più vecchia azienda al mondo nell' inertizzazione dei rifiuti di amianto. Ho sentito dagli illustri ospiti di questo convegno , concetti importanti , che credo però ,debbano essere adeguati ai tempi ed ai passi mossi in senso legislativo , pratico e teorico dall' Europa Tutta.
Non parlo qui per promuovere la mia azienda, la nostra azienda è solo la testimonianza storica più importante in campo internazionale , che l' amianto può concludere in massima sicurezza il suo ciclo di vita e può farlo oramai da anni senza continuare a contaminare i territori con l' apertura di nuove discariche.
Il mio intervento qui è solo per portare la mia testimonianza riguardo alla mia esperienza Europea in materia e mi sento di dirVi in tutta onestà che in uno dei paesi fondatori della nostra Europa è paradossale che a distanza di 21 anni dal sorgere del problema , siamo ancora tutti qui a parlare dell' istituzione di organismi di controllo che possano definire i contorni del disastro e capirne l' importanza anche completando le mappature territoriali.
Per qualsiasi paese al mondo 21 anni sarebbero giudicati "troppi" se non "scandalosi" per non avere ancora definito non solo strategie pragmatiche, ma neppure i "contorni" del problema come il censimento.
La nuova Europa , quella dell' est , la più debole l' ultima la più criticata dispone di mezzi e strumenti, di banche dati aggiornate, di organismi di controllo efficienti e di sistemi premianti e squalificanti a garantire la corretta evoluzione ed epilogo di questo disastroso problema mondiale.
Romania, Bulgaria hanno mappature definite e fedeli soluzioni e innovazioni in essere coordinate dai governi centrali ! Governi che noi per "qualche oscura dinamica" molte volte pensiamo meno efficienti dei nostri , hanno addirittura azionato strategie pubblico private volte all' inertizzazione ed all' abolizione delle discariche ancora prima del pronunciarsi della comunità Europea ed oggi hanno stabilimenti attivi in proposito!
Concordo con ASSOAMIANTO , e sono vicino ad ONA e ricordandoVi che di amianto si muore, credo che non troverete inappropriato giudicare parti di questo dibattito totalmente fuori dal tempo.
La comunità Europea il 14 marzo di quest'anno ha approvato la risoluzione che riguarda le minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all’amianto e le prospettive di eliminazione di tutto l’amianto esistente. Come segnalato dall' illustre relatore di ASSOAMIANTO in essa è espressamente contenuto il concetto che la discarica non è il metodo più sicuro per risolvere il problema e che i governi devono spingere verso l'inertizzazione.
Quì ho sentito parlare solo di discariche come risoluzione del problema. In un intervento scientifico specifico addirittura documentato in "slide" si è detto che continuando sui ritmi di conferimento attuali in 60anni l'Italia avrà risolto il problema e con questa leva si giustificava l'assoluto fabbisogno di nuovi punti di stoccaggio e discariche!
Io personalmente per quel poco che conto, ma soprattutto l' Europa tutta dice (Indipendentemente dal tempo di risoluzione ) l'Italia così avrà solo delocalizzato un problema e non avrà risolto nulla!
In altri interventi ho sentito che il bisogno di discariche è giustificato per diminuire l' inquinamento atmosferico dato dai trasporti su gomma o che tutto questo amianto è esposto al rischio di incidenti stradali.
Credo personalmente che molto del trattato esprima una sostanziale aritmia rispetto all' Europa e ad un futuro cosciente e stento a capirne questa discrasia temporale e soprattutto il perchè.
GLI STRUMENTI ESISTONO! In qualche intervento si è sfiorato il concetto di inertizzazione come se fosse una "chimera" lontana, ma noi ,come alcune industrie americane siamo la prova tangibile che non parliamo di miraggi o procedimenti oscuri , ma parliamo di realtà e metodi non più da sperimentare! collaudati da decine di anni ! E LE PORTE DEI NOSTRI STABILIMENTI SONO APERTE A CHIUNQUE VOGLIA CAPIRE APPROFONDIRE CONOSCERE , TOCCARE!
Ora Voi avete chiari da sempre gli strumenti legislativi ! L'Italia ha moltissima dottrina e legislazione in materia.... basterebbe applicarla. Voi stessi avete ribadito più volte che 19 discariche per amianto sono attive in Italia e di queste 14 per vari problemi presentano anomalie importanti che le fanno giudicare da revisionare o addirittura inadeguate e di tutte , solo una può ricevere amianto friabile.
In questo quadro chiaro per l' Europa che spinge in tutt'altra direzione e statisticamente non d'eccellenza per l' Italia come da Voi raccontato sullo stato delle discariche, senza considerare i rischi certi ( sismico, esondazione ecc, ecc) continuare a parlare di discariche è per certi aspetti paradossale O PER LO MENO CONTINUARE A PARLARNE PER ALCUNI RIFIUTI DI AMIANTO COME IL FRIABILE O ESEMPIO IL RADIOATTIVO.
Pensiamo appunto all' amianto Friabile per cui per alcuni tipi è acclarato per normativa che non possono entrare in discarica; Pensiamo appunto all' amianto Radioattivo che non è ne scoria ne rifiuto... COME LA DISCARICA PUO' ESSERE SOLUZIONE PER QUESTI DELICATI E DRAMMATICI PROBLEMI?
Ora basterebbe poco per attuare un quadro normativo che dichiarasse IN MANIERA ASSOLUTA che il friabile e il radioattivo ad esempio, devono essere inertizzati ! COME GA DICE LA LEGGE ! VIETATO CONFERIRLI IN DISCARICA ! (SONO IL 2 % DEL TOTALE DELL' AMIANTO PRODOTTO !!).
Con una semplice attuazione fattibile in pochissimo da uffici esistenti ed una defiscalizzazione degli interventi per questi materiali si avvierebbe un volano di industria pronta da subito (acquistando le tecnologie consolidate) e di grande eccellenza nel brevissimo (Brevetti Italiani) concretizzando capitali privati, gestione pubblica ed eccellenze scientifiche nel massimo rispetto in trasparenza e risultato.
Quindi credo che sia chiaro che gli strumenti a costo zero per avviare processi virtuosi ci sono e non devono essere studiati , basta solo attuare le leggi ! e noi nell' immediato ed altri miei più illustri colleghi impegnati nella sperimentazione in un breve futuro Vi porteremo danari , imprese, controllo e risultati degni della migliore Italia , dell'Italia "fondatrice" di questa nostra Europa.... perchè dopo 21 anni forse sarebbe il caso di ricordare che di amianto si muore."

Speech by ReadSpeaker