A fine marzo, è apparso un
articolo sulle pagine de “Il Resto del Carlino”, a firma Matteo Radogna, che
evidenziava un fatto che di questi tempi risulta essere semplicemente
scandaloso.
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Si tratta dell’aumento di stipendio riconosciuto al
Direttore delle “Terre di Pianura” Michele Gentilini, che passa da 31.000,00
euro del 2011 a ben 121.860,00 euro attuali.
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A cosa è servito aumentare l’emolumento del Direttore
fino alla cifra di 121.000,00 euro, soprattutto in un periodo di crisi, in cui
le aziende chiudono, i disoccupati aumentano, e l’intera società stessa rischia
la bancarotta ?
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La risposta è semplicissima.
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Serve ad alleggerire le tasche dei Cittadini, a
tutto vantaggio del burocrate di turno, rigorosamente in perfetta sintonia con
il modus operandi dei suoi colleghi politici del cosiddetto Partito
Democratico.
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Lo prova il fatto che il Sindaco di Minerbio,
Lorenzo Minganti, enfaticamente, si proclama soddisfatto di Gentilini e ne
tesse le lodi additandolo come grande risorsa per l’intero territorio.
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Una risorsa che però grava sulle tasche dei
Cittadini in maniera esagerata, se consideriamo gli stipendi con cui
normalmente deve vivere la maggioranza della popolazione.
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Inoltre, non mi sembra che durante la sua permanenza
in carica, il Direttore si sia
scapicollato per risolvere il problema amianto, che letteralmente assedia le
Terre di Pianura, soprattutto a Granarolo, nella zona industriale e artigianale.
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E’ anche il suo palese disinteresse verso le
barriere architettoniche che abbiamo segnalato a più riprese al suo collega, il
Sindaco di Minerbio, senza peraltro che costui ne prendesse atto.
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La popolazione minerbiese attende da anni che si posino le pensiline alle fermate dell’autobus, soprattutto in corrispondenza di quelle in cui le persone sono costrette a sostare sul ciglio della strada, sull’erba, con un fosso alle spalle.
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La popolazione minerbiese attende da anni che si posino le pensiline alle fermate dell’autobus, soprattutto in corrispondenza di quelle in cui le persone sono costrette a sostare sul ciglio della strada, sull’erba, con un fosso alle spalle.
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La scusante che forse il Direttore può accampare è
che l’autogoverno delle Comunità locali è sovrano, ma ciò non toglie che la
sussidiarietà e l’integrazione tra di loro possa individuare percorsi di
realizzazione delle infrastrutture e dei servizi mancanti.
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Altrimenti come si giustificano 120.000,00 euro
all’anno per lo stipendio di Gentilini ?
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Ora che il neo Presidente in carica, dal 1° aprile, è il Sindaco di Minerbio vedremo se la
sinergia tra alte cariche dell’Unione porterà a qualcosa di veramente
significativo, in termini di utilità per i Cittadini, o se invece tutto
rientrerà in una logica sperequativa quale è l’appartenenza ad uno dei
cosiddetti “carrozzoni” della politica.
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I rappresentanti dei Partiti si lamentano spesso dei
sentimenti di antipolitica espressi dalla popolazione, che prepotentemente
rivelano un diffuso dissenso verso i burocrati affamati di privilegi.
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Il nuovo emolumento di Gentilini, non rientra in
questa categoria di privilegiati, che nonostante la crisi, fagocitano le
risorse economiche popolari ?
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L’Unione di “Terre di Pianura” non appare quindi
come l’ennesima struttura messa in piedi dai manipolatori della società, al
fine di spartire tra gli accoliti le prerogative più appetibili ?
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Il rapporto tra costi e benefici, alla base di
qualsiasi strategia di marketing, non è forse sbilanciato in questa “Unione”
che dilapida sostanziose fette della torta a disposizione ?
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Non a caso, due Comuni che in origine facevano parte
dell’allegra combriccola, se ne sono poi tirati fuori, evidentemente per motivi
sufficienti a desiderare di prendere le distanze da tutto ciò.
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I Comuni che hanno rifiutato di continuare a far
parte dell’associazione intercomunale sono quelli di Molinella (16.000 abitanti
c.a) e Malalbergo (9.000 abitanti c.a).
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Il disegno politico che è alla base della
costituzione di queste forme associative, per quanto riguarda i Comuni del
bolognese, tende a valorizzare il ruolo delle istituzioni che, sostituendosi a
forme di federalismo, possono ramificare il governo dei territori.
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La Regione Emilia Romagna, a tale scopo, ha
stanziato fin dal 2010 ben 11 milioni di euro, con i quali sostenere appunto le
Unioni emiliano romagnole.
Tutto ciò ci dà la misura di come l’egemonia
politica degli eredi di Togliatti cerchi di estendere i suoi tentacoli
capillarmente, con forti sostentamenti economici, e senza che i Cittadini
possano interferire in alcun modo.
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La ventilata autonomia dei singoli Comuni, può
prescindere dall’utilizzo di risorse economiche rilasciate da un organismo
istituzionale che pilota le scelte globali dell’intero territorio ?
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Fino a quando, ancora, i cittadini dovranno
sottostare alle performance di coloro che dilaniano l’ambiente, e sottomettono
vasti strati di popolazione in uno status di sudditanza non solo ideologica ?
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Ricordiamo le scelte scellerate che nel recente
passato hanno permesso agli speculatori di fagocitare i terreni agricoli per
costruire centrali fotovoltaiche, a discapito del ruolo tradizionale che
l’agricoltura ha svolto finora proprio grazie a quegli stessi terreni.
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La speculazione quindi ha sopraffatto la logica a
cui un comportamento da “buon padre di famiglia” avrebbe dovuto tendere,
soprattutto in un settore martoriato e in difficoltà esistenziale, come quello
dell’agricoltura.
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L’unione Terre di Pianura si è evidentemente
estraniata dal combattere questo stato di cose, anzi, come beneficiaria dei
contributi regionali si è ben guardata dall’interferire con le politiche
regionali che hanno permesso tutto ciò.
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Il grande carrozzone quindi continua il suo
percorso, inglobando e fagocitando risorse, così come facevano i vecchi partiti
comunisti europei quando, dal 1947 al 1991, ricevevano decine di miliardi delle
vecchie lire dai comunisti di Mosca.
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Chissà come sarebbe contento Togliatti, se fosse
ancora tra noi !
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Forse, chissà, potrebbe passare lo scettro di numero
due del Comintern a Gentilini, visti i presupposti, sempre che il Sindaco di
Minerbio non ne rivendicasse lui stesso il diritto.
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Noi semplici Cittadini, intanto, subiamo l’ennesimo
oltraggio che i 120.000,00 euro dati
al Direttore di “Terre di Pianura” rappresenta, in un contesto surreale,
imposto, totalitario, a cui siamo sottoposti.
..
Dissenso
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