Il raggiungimento di uno standard di civiltà in Europa, e
in Italia in particolare, si è consolidato attraverso decenni di democrazia,
durante i quali tutti i cittadini erano soggetti ad osservare regole
comportamentali e leggi dello Stato.
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Chiunque avesse tentato, in passato, di violare attraverso fatti
delittuosi la libera convivenza civile e democratica, veniva sottoposto a
Giudizio e condannato in base alla gravità del reato commesso.
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In questo modo si delineavano esattamente i ruoli
attraverso cui le persone decidevano di condurre le proprie esistenze, ponendo
da un lato le persone oneste, che nulla avevano da temere dalla Magistratura, e
dall’altro i delinquenti, che vivendo ai margini della legge costituivano il
mondo della malavita, combattuto e represso dagli organi Statali come quello dei
carabinieri, della Polizia e della Magistratura.
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Oggi tutto ciò è solo un lontano ricordo.
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I ruoli sono stati stravolti e confusi, e i Cittadini sono
diventati ostaggio della violenza espressa non solo da delinquenti impuniti che
imperversano quotidianamente nel nostro territorio, ma anche dagli Organi
stessi di uno Stato che è diventato nemico dei Cittadini e delle persone
oneste.
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Capita quindi di assistere a paradossi che trovano una
spiegazione solo analizzando le aberranti politiche attuate dal PD negli ultimi
anni, che hanno retrocesso il Paese ai periodi bui del Medioevo..
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Il PD si è insinuato nella Magistratura, con la
compiacenza palese di coloro che vengono definiti “toghe rosse” a causa del
loro evidente afflato politico, e ha operato nella direzione di un buonismo
devastante, garantista verso i criminali.
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Il PD ha favorito una invasione epocale, frutto di flussi
immigratori provenienti in maggioranza dall’Africa, e si è rivolto a loro come
ad un futuro elettorato e tentando di dargli, indiscriminatamente, la
cittadinanza italiana, attraverso il progetto di legge denominato “ius soli”
(fortunatamente arenatosi al Senato).
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I migranti clandestini sono stati per anni un vero e
proprio affare per le cooperative rosse, che gestivano il fenomeno
dell’accoglienza a suon di euro elargiti dall’Unione Europea (quella di Prodi e
delle sinistre) e creando un giro d’affari multimilionario, previo accordo con
le navi delle ONG che ne garantivano l’afflusso costante e regolare.
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Uno scandalo che si è protratto a lungo, riducendo
l’Italia e l’Europa ad un covo di africani pretenziosi e violenti che, come
ringraziamento per l’accoglienza, si sono dedicati al furto, allo spaccio, allo
stupro, e al delitto, come comprovano le cronache italiane degli ultimi anni.
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Va da sé infatti che la maggioranza degli immigrati
clandestini, attirati in Italia dalle lusinghe del PD, siano giunti sui nostri
territori non di certo con lo scopo di lavorare e di farsi una famiglia, di
integrarsi e di costituire una risorsa per chi li aveva accolti, ma anzi, di
prevaricarci con l’uso della violenza, di monopolizzare lo spaccio della droga,
oramai loro esclusivo appannaggio, e di parassitare la nostra società.
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Per fare ciò hanno potuto contare sull’aiuto costante del PD, il quale ha garantito loro un sussidio giornaliero e un tetto sulla testa,
oltre che ad una impunità per i loro delitti.
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Sì, sembra incredibile ma il PD ha fatto proprio questo.
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Renzi in prima persona ha firmato l’approvazione di un
emendamento alla Legge Letta sulla tenuità del reato, che dichiara non punibile
chiunque compia un crimine la cui pena prevista sia inferiore a quella di
cinque anni di detenzione.
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Alcuni parametri che compongono il pacchetto di Legge,
come quello secondo cui il concetto di tenuità non si applica quando ci si
trovi in presenza di crudeltà, o di reiterazione del reato, in effetti vengono
quotidianamente disattesi dalle “toghe rosse”, ben felici di poter compiacere
le politiche devastanti del PD.
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Capita così che ogni santo giorno decine e decine di
africani delinquenti spaccino droghe nelle nostre città, e che durante le
retate della Polizia resistano agli agenti colpendoli con calci e pugni, consapevoli
del fatto che di lì a poco il Tribunale li rimetterà in libertà.
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E’ capitato proprio oggi a Bologna.
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Un gambiano di 28 anni, pluri-pregiudicato, spacciatore
seriale, che ha ingaggiato una colluttazione con le Forze dell’ordine, non solo
in fase di arresto ma anche in Tribunale, in presenza del Giudice, è stato rimesso da questi in libertà e gli è stato dato l’ennesimo e inutile divieto di
dimora, che l’africano colleziona, avendone già ricevuti altri.
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Moltiplicate questo episodio per altri mille che accadono
quotidianamente nel nostro ex Bel Paese, e capirete in che situazione di
degrado ci abbiano condotto le politiche criminali di personaggi come Martina,
Renzi, Fiano, e Gentiloni, mentre il canuto rappresentante del colle si beava
di proclamare il suo biasimo verso questo o quel populista che protestavano per
tale stato di cose.
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La Malafede istituzionale e la collusione tra la Politica
e il malaffare, così come fra le correnti politiche presenti all’interno della
Magistratura, palesano nelle aule di Tribunale un vero e proprio attentato alla
Democrazia italiana, e svelano un disegno eversivo che va nella direzione
voluta dal PD che è davanti agli occhi di tutti.
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La spersonalizzazione delle identità nazionali, passando
per il divieto di esprimere nelle aule scolastiche l’appartenenza al
cristianesimo, con l’abolizione del crocifisso e del presepio, rivela un piano
diabolico per favorire una islamizzazione capillare, mentre chi si oppone è
definito un ignobile “populista”
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Lo scopo, che ho più volte tentato di portare
all’attenzione dei lettori, è quello di creare in Europa, dopo l’alleanza
storica tra capitalismo e marxismo, un gregge indistinto e massificato di
pecoroni docili e facilmente manipolabili.
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Non a caso la sinistra europea è perfettamente allineata
con le politiche del PD, iniziate da Prodi e proseguite fino alla caduta del
Governo Gentiloni.
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Ora l’Italia si trova a dover fare i conti con l’apparato
orwelliano che gli intellettuali delle sinistre hanno imposto al Popolo, e a
subire la devastazione sociale che il PD e la Magistratura continuano a
produrre sulla pelle dei Cittadini.
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E’ sufficiente aprire i quotidiani e leggere le cronache
cittadine per vedere con chiarezza quale sia la situazione che le politiche
criminali del PD ci hanno regalato.
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Il cittadino che si ribella e che protesta è oggi
considerato un “populista” ed è esposto alla pubblica riprovazione, così come
quando si chiama “zingaro” un criminale di etnia sinti o rom, cadendo nel reato
di razzismo.
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Nel frattempo loro, i tutelati del PD (invece dei
Cittadini onesti) continuano a rubare, a sfruttare i bambini con
l’accattonaggio, a rovistare nei bidoni dell’immondizia buttando fuori ogni
cosa e spargendola per la strada (mentre noi paghiamo una tassa per la
raccolta, oltretutto differenziata).
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Toghe rosse e PD, un binomio inscindibile che sta
devastando l’Italia e la convivenza civile e democratica, impunemente, visto
che la magistratura non è soggetta ad indagini o a provvedimenti.
Un potere dentro lo Stato e superiore ad esso, quello della Magistratura, inattaccabile e arrogante, assolutamente in antitesi con i princìpi democratici
e di libertà cui tutti noi facciamo riferimento.
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Cane non mangia cane…
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Però esistono i canili, ed è a questo che dobbiamo mirare
nella improrogabile esigenza di rinchiudervi i ringhiosi cani sciolti, i pericolosi
randagi della giustizia, che mordono chiunque essi vogliano azzannare.
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E’ imperativo fermarli…
..
Dissenso
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