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Ancora una volta assistiamo attoniti ad una manifestazione di arroganza espressa dal Sindaco Minganti.
Non abbastanza pago e soddisfatto di aver sguinzagliato i vigili urbani di Minerbio con evidenti scopi vessatori in Via Mora, anziché preoccuparsi di impiegarli davanti alla scuola dove recentemente sono stati investiti dei bambini (sulle strisce pedonali), il nostro Primo cittadino ha convocato in Municipio il giornalista del Carlino Matteo Radogna, che sembra svolgere per lui il ruolo di attivista e propagandista personale, e ha montato una mini campagna denigratoria contro Borghi, reo di appartenere agli schieramenti dell’opposizione.
Su Il Resto del Carlino e su L’Informazione di oggi registriamo infatti una polemica presa di posizione del Sindaco verso i rappresentanti della Lista Civica di Minerbio, Borghi e Lazzari.
Certo è che le perplessità dei cittadini espresse per l’uso dell’autovelox sono già state, anche in passato, oggetto di imbarazzo per questa amministrazione.
Infatti, che il Sindaco usi gli strumenti di dissuasione a sua disposizione non con intenti preventivi, ma a scopo repressivo, era già chiaramente emerso anche da nostri precedenti articoli, ma caso strano, in quelle occasioni il relatore del Resto del Carlino si è ben guardato dall’intervenire. LINK
Adesso capisco il perchè.
Il motivo è da ricercare nella sua totale mancanza di capacità di fare giornalismo, che presupporrebbe una ricerca della verità ed una analisi delle problematiche riscontrate, assuefatto com’è da una dipendenza e da una sudditanza a dir poco stomachevole.
Dopo essere stato chiuso in ufficio insieme al Sindaco per buona parte della mattinata, ieri, il relatore di Palazzo ha pensato bene di scrivere a comando quanto suggeritogli dal Sindaco di Minerbio, senza preoccuparsi di ampliare l’argomento intervistando i cittadini.
La sua sudditanza gli ha impedito di affrontare altri temi importanti ignorati finora da Minganti, come la sicurezza stradale (sulle strisce pedonali sopra citate c’è già scappato il morto, anni addietro) o l’allarme sociale (è stato rapinato un bancomat mediante l’uso di esplosivo), oppure su problematiche inerenti ad un degrado ambientale vergognoso. LINK1 LINK2 LINK3
Il giornalismo non è quello che ci vuole presentare Matteo Radogna, bensì una plateale e vergognosa accondiscendenza che niente ha a che fare con la realtà, e che dimostra ancora una volta come il Sindaco approfitti di casse di risonanza a lui confacenti, oltre a Prometeo, per lanciarci messaggi fuorvianti e pubblicitari.
Ancora una volta assistiamo attoniti ad una manifestazione di arroganza espressa dal Sindaco Minganti.
Non abbastanza pago e soddisfatto di aver sguinzagliato i vigili urbani di Minerbio con evidenti scopi vessatori in Via Mora, anziché preoccuparsi di impiegarli davanti alla scuola dove recentemente sono stati investiti dei bambini (sulle strisce pedonali), il nostro Primo cittadino ha convocato in Municipio il giornalista del Carlino Matteo Radogna, che sembra svolgere per lui il ruolo di attivista e propagandista personale, e ha montato una mini campagna denigratoria contro Borghi, reo di appartenere agli schieramenti dell’opposizione.
Su Il Resto del Carlino e su L’Informazione di oggi registriamo infatti una polemica presa di posizione del Sindaco verso i rappresentanti della Lista Civica di Minerbio, Borghi e Lazzari.
Certo è che le perplessità dei cittadini espresse per l’uso dell’autovelox sono già state, anche in passato, oggetto di imbarazzo per questa amministrazione.
Infatti, che il Sindaco usi gli strumenti di dissuasione a sua disposizione non con intenti preventivi, ma a scopo repressivo, era già chiaramente emerso anche da nostri precedenti articoli, ma caso strano, in quelle occasioni il relatore del Resto del Carlino si è ben guardato dall’intervenire. LINK
Adesso capisco il perchè.
Il motivo è da ricercare nella sua totale mancanza di capacità di fare giornalismo, che presupporrebbe una ricerca della verità ed una analisi delle problematiche riscontrate, assuefatto com’è da una dipendenza e da una sudditanza a dir poco stomachevole.
Dopo essere stato chiuso in ufficio insieme al Sindaco per buona parte della mattinata, ieri, il relatore di Palazzo ha pensato bene di scrivere a comando quanto suggeritogli dal Sindaco di Minerbio, senza preoccuparsi di ampliare l’argomento intervistando i cittadini.
La sua sudditanza gli ha impedito di affrontare altri temi importanti ignorati finora da Minganti, come la sicurezza stradale (sulle strisce pedonali sopra citate c’è già scappato il morto, anni addietro) o l’allarme sociale (è stato rapinato un bancomat mediante l’uso di esplosivo), oppure su problematiche inerenti ad un degrado ambientale vergognoso. LINK1 LINK2 LINK3
Il giornalismo non è quello che ci vuole presentare Matteo Radogna, bensì una plateale e vergognosa accondiscendenza che niente ha a che fare con la realtà, e che dimostra ancora una volta come il Sindaco approfitti di casse di risonanza a lui confacenti, oltre a Prometeo, per lanciarci messaggi fuorvianti e pubblicitari.
La politica del Sindaco Minganti è incentrata su un assolutismo pragmatico che ricalca stereotipi di tipo staliniano e che prevede una radicalizzazione dei ruoli assolutamente incompatibile con gli schemi attuali di democrazia.
Il nucleo compatto di votanti che ha portato il Primo Cittadino ad essere eletto dovrebbe pensare che anche loro stessi, paradossalmente, sono ostaggio di una retrospettiva culturale che persegue politiche di palazzo disallineate da una visione non conforme alla realtà.
Ne è prova il continuo stillicidio di evidenze giornaliere, di contingenze quotidiane, di palesi risultanze, che il politburo locale ci mette a disposizione.
Il nucleo compatto di votanti che ha portato il Primo Cittadino ad essere eletto dovrebbe pensare che anche loro stessi, paradossalmente, sono ostaggio di una retrospettiva culturale che persegue politiche di palazzo disallineate da una visione non conforme alla realtà.
Ne è prova il continuo stillicidio di evidenze giornaliere, di contingenze quotidiane, di palesi risultanze, che il politburo locale ci mette a disposizione.
Minerbio sta morendo, a causa di coloro che oggi si ergono a difesa di un corso di arabo per gli arabi, e che ci hanno tolto i crocifissi dalle aule scolastiche, ma che si preoccupano, soprattutto, dell’esposizione mediatica. LINK
Per quest’ultimo motivo si circondano di relatori e di nefasti quanto partigiani araldi che diffondano il verbo unico e assoluto, prodromo di inevitabile soggiogamento, del Sindaco Minganti.
Noi ci rifiutiamo di assistere silenti e passivi di fronte a tale ripugnante situazione, e ci indigniamo con forza, appellandoci ai cittadini affinchè prendano coscienza del pericolo in cui versa la Democrazia a Minerbio.
Dissenso
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