Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

domenica 6 marzo 2011

GLI INDAGATI DEL PD

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Con questo post, voglio puntare il dito verso l’Amministrazione che ci guida a livello regionale, retta dal PD, alcuni dei cui dirigenti, a livello nazionale, hanno prodotto i seguenti risultati.
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Ho rivolto la mia attenzione proprio a loro, poiché sono proprio quelli a cui guardano i miei stessi concittadini, magari senza sapere le nefandezze che li contraddistinguono, e che li avvicinano allo stesso modus operandi di Berlusconi e del centro destra, in una corsa all’arraffo vergognosa e indegna.

Ho tratto dalla rete solamente alcuni degli articoli di stampa che riguardano il PD, e so già che ciò produrrà molto fastidio in chi vorrebbe chiudere tutti e due gli occhi per non vedere, come molti votanti della sinistra, o molti frequentatori delle sagre paesane del PD stesso.

Colgo l’occasione per rammentare a tutti, i costi che la politica produce su ognuno di noi, urlando a squarciagola che è ora di finirla con il protezionismo di parte :
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chi sbaglia deve pagare !
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Chi ruba deve essere punito !
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I corrotti devono essere arrestati !

Aggiungo che sarebbe ora di togliere loro quegli stipendi da favola che portano a casa tutti i mesi, e quelle infinite agevolazioni che li rendono simili a veri e propri nababbi.

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CRONACHE
28/1/2008
Camorra, indagato consigliere del PD

Napoli, blitz contro il clan Sanità. La Procura : è solo la prima puntata.Complessivamente ci sono 31 indagati, uno dei quali è il consigliere regionale Roberto Conte, già indagato nell’ambito di una inchiesta su irregolarità nell’assegnazione di appalti che ha portato di recente a 13 arresti.
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24ore - CRONACA - Crotone, 29 novembre 2008

'NDRANGHETA : CROTONE, SI DIMETTE CONSIGLIERE MERCURIO

Il consigliere comunale del Partito Democratico Giuseppe Mercurio ha rassegnato le dimissioni dalla carica. Mercurio e' coinvolto nell'indagine della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro denominata "Perseus", su presunti intrecci tra la criminalita' organizzata e la vita politica cittadina; l'esponente politico, che e' accusato di associazione mafiosa, sarebbe stato eletto al Consiglio comunale nella amministrative del 2006 grazie ai voti della cosca di Papanice retta da Leo Russelli e inoltre si sarebbe attivato per conto della stessa consorteria per l'approvazione del progetto per la costruzione del villaggio turistico Europaradiso, successivamente accantonato.
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«Avviso» al governatore Bassolino, sospetti dei pm su un assegno a Petrella, e servito a comprare una villa.
Un assegno di ottanta milioni emesso alcuni anni fa dal presidente al suo compagno di Partito ed ex parlamentare.

22 ottobre 2008

NAPOLI — L'ex deputato dei DS Pino Petrella avrebbe fatto da prestanome ad Antonio Bassolino per l'acquisto di una villa a Cortona, in provincia di Arezzo. Lo sospettano i pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, che nelle scorse settimane hanno inviato al governatore un altro avviso di garanzia nell'ambito di uno stralcio dell'inchiesta sull'illecito smaltimento di rifiuti.

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PD e monnezza : indagato pure Bassolino.
Rifiuti, a Napoli in manette l'ex vice di Bertolaso.
Per l'ex Governatore accuse di associazione a delinquere e disastro ambientale.

28 gennaio 2011
Sull’inchiesta dei rifiuti a Napoli è indagato anche l’ex Presidente della Campania, Antonio Bassolino, sconfitto nelle regionali del 2010.
Nella stessa situazione dell’ex commissario per l’emergenza rifiuti ci sono anche l’ex assessore regionale Luigi Nocera e l’ex capo della segreteria politica di Bassolino, Gianfranco Nappi.
Oltre a loro, sono 35 gli indagati nel secondo filone della cosiddetta ‘Operazione rompiballe’.
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Mario Morcone. A Napoli il PD candida un indagato
3 marzo 2011 - (di Marco Lillo da il Fatto Quotidiano)

Dopo mesi di gestazione, un tentativo fallito di elezioni primarie, un corteggiamento respinto dal magistrato Raffaele Cantone, alla fine il Partito Democratico ha partorito il suo candidato a sindaco di Napoli : il prefetto Mario Morcone, attuale direttore dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati alla mafia.
Morcone è un nome che i lettori del Fatto Quotidiano conoscono bene perché è il principale indagato - insieme al sottosegretario Gianni Letta - nell’inchiesta del pm Henry John Woodcock sull’assegnazione degli appalti per l’assistenza ai rifugiati, alla quale era dedicata la prima pagina del nostro giornale il 23 settembre 2009.

Il possibile candidato del centrosinistra è tuttora indagato con il numero due del governo di centro destra in quell’inchiesta (ora trasferita a Lagonegro, in provincia di Matera) per abuso d’ufficio, turbativa d’asta e truffa.

Per sostenere il prefetto il Partito Democratico e disposto a ingaggiare una lotta fratricida con l’Italia dei valori che invece ha messo in campo la figura di Luigi De Magistris.


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pugliadoggi - 05 ott 2009

… Intanto nel Partito Democratico ci sono 13 parlamentari che hanno avuto o hanno qualche problemino con la giustizia e stanno comodamente seduti lì.

Due per tutti, i pugliesi Massimo D’Alema e il suo fido braccio destro Nicola Latorre : il primo, Baffo di ferro, si è salvato dalla condanna per il reato di finanziamento illecito per la tangente del Re delle cliniche private pugliesi, Francesco Cavallari, soltanto per prescrizione ; il secondo si salverà dall’inchiesta dall’inchiesta sulla sacalata all’Unipol soltanto perché il Senato ha negato l’utilizzazione delle intercettazioni telefoniche che lo riguardano.
Ma c’è di più : Tedesco si è dimesso da Assessore, ma era già pronto per lui il paracadute di Palazzo Madama : è diventato senatore e così il numero dei democratici con qualche problemino giudiziario a carico diventa 14.
Si è dimesso ma è stato promosso….

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Toscana, bufera sul PD : indagato un assessore
Mercoledì 03 febbraio 2010

Altri guai per il PD. Almeno tredici persone indagate, tra cui l'assessore regionale alla Cultura Paolo Cocchi e il consigliere Gianluca Parrini. Nel mirino degli investigatori scambi di favori e di denaro tra politici e imprenditori. Cocchi rimette il mandato, Martini: "Vada avanti"

Firenze - Trema il PD in Toscana. Sono almeno 13 gli indagati nell'ambito dell’inchiesta della procura di Firenze per la quale stamani la polizia stradale ha svolto perquisizioni a Firenze e in provincia. Avvisi di garanzia sono stati notificati, tra gli altri, all’assessore regionale a Cultura, Turismo e Commercio Paolo Cocchi (PD) e al consigliere regionale Gianluca Parrini (PD).

Entrambi sono accusati di abusi di ufficio.

Fra gli altri indagati compaiono ex amministratori del Comune di Barberino del Mugello, un tecnico provinciale, un tecnico regionale, e imprenditori. Le accuse vanno dall’abuso di ufficio alla corruzione.

Nel mirino degli investigatori scambi di favori e di denaro tra politici e imprenditori in occasione di lottizzazioni che hanno riguardato il Comune di Barberino. L’assessore Cocchi in passato è stato sindaco di Barberino del Mugello.
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1 GIUGNO 2010
Piacenza, usava i soldi degli operai per sè: indagato ex segretario PD ed ex Cgil

Ex sindacalista della Cgil ed ex segretario provinciale del PD avrebbe ingannato per anni gli operai che avrebbe dovuto “assistere”:
Paolo Botti è indagato dalla Procura di Piacenza per appropriazione indebita aggravata.

La notizia dell’arresto ha provocato uno “scossone” all’interno del PD, anche perché avvenuto nella terra natia del segretario nazionale Pier Luigi Bersani.
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In Sicilia indagato per mafia Lombardo – L’imbarazzo del PD
Published on novembre 5, 2010 by Amministratore - Fonte : Matteo Bartocci – IL Manifesto

Sul New York Times di ieri la cronaca giudiziaria dall’Italia non riguardava gli scandali di Berlusconi, ma la retata di 48 mafiosi nell’inchiesta che coinvolge il governatore Raffaele Lombardo.

L’alleato siciliano del PD.

Lombardo e suo fratello Angelo, deputato nazionale dell’Mpa, sono indagati per concorso esterno in associazione mafiosa dallo scorso marzo, ma è stato reso noto ieri – contemporaneamente all’ordinanza in base alla quale sono stati disposti gli arresti dei mafiosi, in tutta Italia.

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L’università di Siena, feudo del PD : 200 milioni di buco e 27 indagati.

Il Fazioso 30 ottobre 2010
27 indagati, compresi l’attuale e il precedente rettore. I reati contestati vanno dal peculato alla truffa fino alla falsità ideologica. Il buco amministrativo è di oltre 200 milioni di euro.
Inoltre 4 avvisi di garanzia sono stati emessi in relazioni a presunte irregolarità nell’elezione dell’attuale rettore. Per rimborsi gonfiati sospeso anche un professore, membro del consiglio d’amministrazione.
Siamo all’Università di Siena dove nulla si muove senza l’assenso della sinistra e in particolare del PD che domina la città. Il precedente rettore Tosi sarebbe tra i massimi responsabili del buco di bilancio. E’ lo stesso Tosi da sempre nell’orbita della sinistra e che era tra i papabili a diventare ministro dell’Università dello scorso governo Prodi. E sempre qui in precedenza era stato rettore Luigi Berlinguer, già ministro dell’istruzione con la sinistra.

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Cinziagate, Delbono patteggia per il filone viaggi.

Il sabbionetano ex sindaco di Bologna ha concordato una pena di un anno, 7 mesi e 10 giorni. Ma non è finita qui: presto saranno in dirittura d'arrivo gli altri due filoni d'inchiesta
BOLOGNA. Condanna patteggiata ad un anno sette mesi e 10 giorni per l'ex sindaco di Bologna Flavio Delbono, mantovano di Sabbioneta, nel primo filone d'inchiesta del cosiddetto Cinzia-Gate, per l'uso illecito - secondo l'accusa - di denaro pubblico riguardante una decina di viaggi fatti quando era vicepresidente della Regione Emilia-Romagna.
Il Gup di Bologna Bruno Perla ha infatti accettato l'accordo di patteggiamento che era stato raggiunto a dicembre tra i legali dell'ex primo cittadino, avvocati Paolo Trombetti e Gaetano Insolera, e il Pm Morena Plazzi.

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Rimini : Il sindaco Ravaioli indagato per abuso d'ufficio
di Andrea Lattanzi pubblicato mercoledì 16 febbraio 2011

(da "Il Corriere di Romagna") Le indagini sul caso dell'ex scuola di via Montevecchi, trasformata in un centro sociale abusivo, coinvolgono il Sindaco di Rimini Alberto Ravaioli e un ingegnere del Comune.

Quest'ultimo sarebbe stato colui che ha autorizzato il pagamento delle bollette dell'acqua del Laboratorio Paz dicendo che si trattava di uno stabile utilizzato dal Comune per darà ospitalità agli extracomunitari.
Non era stato punito il Primo Cittadino riminese nonostante fosse accusato di furto aggravato di energia elettrica perpetrato tra il 2005 e il 2007 ai danni dell’Enel, ma ora rischia di essere rinviato a giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio.

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2 ottobre 2009
EMILIA ROMAGNA
Truffa ricette, indagato il Sindaco di Rimini, Ravaioli.
Falso ideologico e concorso in truffa per primario oncologico “Infermi”.

BOLOGNA- Il sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli, PD, è indagato nell'inchiesta "Farmamarket" dei Nas e della Procura di Bologna, che ha scoperto una maxi truffa ai danni del servizio sanitario nazionale per 1.200.000 euro attraverso un giro di ricette false per ottenere dall'Ausl di Bologna e di Ravenna (le due danneggiate) rimborsi non dovuti su costosissimi farmaci antitumorali prodotti dall'Italfarmaco.
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PD, indagato Granata : "Mi autosospendo da segretario cittadino

La Procura di Termini conclude le indagini sulle assunzioni Coinres e comunica che tra gli indagati, oltre ai già noti Raffaele Loddo e Riccardo Incagnone, ci sono anche gli ex presidenti Coinres Pino Fricano ed appunto Gianni Granata.

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PD nella tempesta giudiziaria : Loiero rinviato a giudizio.

Abuso d’ufficio. E’ questo il reato per il quale la Procura generale di Catanzaro ha chiesto la condanna per il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, indagato nel processo con rito abbreviato per l’inchiesta Why Not.

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Maxi-tangente sull’eolico, indagato Adamo, boss del PD calabrese.
L’ex parlamentare nonché ex vicepresidente e assessore della regione Calabria era stato rinviato a giudizio da De Magistris nell’inchiesta in cui è coinvolta anche l’IDV e in cui è stato tirato in ballo l’ex governatore Loiero.

La scandalosa gestione degli appalti pubblici assegnati a suon di maxi tangenti, e legati al grande business dell’eolico e delle energie alternative, non riguarda solo la Sardegna e non coinvolge soltanto il PDL.

In Calabria una analoga inchiesta sugli impianti eolici, avviata circa tre anni fa dall’ex Pubblico ministero (Pm) Luigi De Magistris, rischia di travolgere i massimi vertici del “centro.sinistra” a cominciare da PD e IDV.
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Caso Gesam, Giacomo Spissu condannato a un anno e dieci mesi di reclusione.
18 dicembre 2010
Sassari - Un anno e dieci mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, e 750 euro di multa. L'ex presidente del Consiglio regionale ed ex sindaco di Sassari Giacomo Spissu (ex Ds, oggi PD) è stato condannato questa mattina dal giudice del Tribunale Marina Capitta per truffa ai danni dello Stato al termine del processo sul caso Gesam, la società che gestisce l'impianto per la raccolta differenziata e il trattamento dei rifiuti a Truncu reale e che era finita nell'occhio del ciclone per un giro di finanziamenti pubblici che sarebbero stati ottenuti in maniera illecita.

I condannati sono in tutto sette, tra cui l'ex assessore comunale all'Ambiente Innocenzo Giannasi.
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L’elenco degli indagati, o dei condannati, o dei collusi, appartenenti al PD, sarebbe ancora molto lungo, per cui rimando a chi volesse approfondire, ad una ricerca in rete.

Quello che mi premeva sottolineare con questo post è già sufficientemente palese, e cioè che quotidianamente assistiamo ad una levata di scudi dei media e dei vari D’Alema, Bersani, Franceschini, sulle presunte attività illecite dei componenti del Governo, mentre, per contro, non c’è la medesima perseveranza nel puntare il dito verso i medesimi presunti reati commessi proprio da coloro che innescano queste campagne mediatiche.

La stampa, quotidianamente, insieme ad altri vari personaggi del PD, strepita sui casi giudiziari sia di Berlusconi che del centro destra, in un vero e proprio processo mediatico dagli esiti scontati.

Sarebbe però più corretto fare la stessa cosa, quotidianamente, e cioè seguire le varie vicissitudini giudiziarie che interessano moltissimi elementi di spicco del PD, e che sono invece spesso colpevolmente trascurate.

I personaggi che spesso applaudono alla sinistra come ad una panacea di tutti i mali dell’Italia, sprofondando in una erronea interpretazione del senso della giustizia, dovrebbero considerare che i loro beniamini si comportano allo stesso modo di coloro che indicano e additano al ludibrio delle folle.

I “cari” dirigenti del PD, usufruiscono di stipendi da favola, alla faccia del proletariato, così come di vitalizi che maturano dopo poco più di due anni di attività come onorevoli, di liquidazioni da mille e una notte, e di agevolazioni a non finire, come auto blu, badge di rimborso spese, ecc.

Perché coloro che vanno alla Festa dell’Unità come volontari, gratuitamente, accettano di servire coloro che, in barba al buon senso comune, incamerano mensilmente cifre che vanno dai 15.000 euro ai 30.000 euro ?

Costoro, sono dei parassiti, che stanno fagocitando le risorse che noi stessi gli mettiamo a disposizione !

Un operaio impiega più di un anno per guadagnare quello che costoro percepiscono in una sola mensilità di busta paga !

Le aziende chiudono a causa della crisi, e gli Italiani sono alla mercè di un Governo che non se ne occupa, ma anche l’opposizione è complice di questo stato di cose.

Il PD, a Bologna, aggirando la Legge sul finanziamento pubblico ai Partiti, ha incassato 1.306.201,52 euro il primo anno, e 6.500.000 euro dopo 5 anni, come rimborsi elettorali.

Si tratta dei soldi dei cittadini, che in questo modo vengono raggirati.

Il Partito di Bersani quindi vede la pagliuzza nell’occhio del Governo, senza però vedere la trave che si trova nel proprio occhio !

Tra le varie persone che, nel corso dell’anno, hanno lasciato commenti sul blog, ne spiccano alcune che svolgono un ruolo simile a quello che adottano gli sponsor a riguardo dei loro prodotti.

Per esempio, un certo C.(omissis), interpreta proprio lo stereotipo di chi ha permesso che i politici arrivassero a questo punto.

Costui, ad esempio, si è lanciato in invettive gratuite ed oltraggi, verso di noi, per il solo fatto di aver commemorato i martiri delle Foibe, e di aver presentato il simbolo della falce e martello insanguinato.

Personaggi come questo, sono da considerare correi di quei politici che ci offendono con le loro continue ruberie, poiché falsano la realtà, o tentano di farlo, in nome di una ideologia che, nonostante i gravi danni arrecati all’umanità, sopravvive parassitandoci ancora oggi.

Uno di questi mali, è il comunismo, sopito ma non scomparso, nascosto e pronto a mordere, come un serpente velenoso pronto ad affondare i suoi denti su chiunque ne venga a contatto.

Tutti questi politici, e non solo quelli di centro destra, costituiscono il substrato marcescente su cui poggia la classe politica italiana, corrotta fin dalle fondamenta, e spesso sorretta da personaggi come, appunto, S. C. (omissis), il velenoso commentatore del post sulle Foibe.

A lui, al PD, ai partiti politici italiani, e a tutti i disinformatori, va tutto il mio disprezzo.

I paesi arabi stanno ribellandosi alle angherie che per anni li hanno assoggettati.

E’ successo anche in Francia, nel 1789, quando deflagrò impietosa la Rivoluzione Francese.

In Italia siamo allo sbando : i giovani non hanno la minima sicurezza per poter organizzare un futuro che li veda interpreti della loro stessa vita, le aziende sopravvivono a stento, quando non chiudono, le tasse strangolano i lavoratori in proprio, così come le varie cartelle (inps, inail, gli anticipi iva, ecc), mentre nello stesso contesto sociale i politici si arricchiscono e prosperano, riscuotendo mensilmente cifre da capogiro.

Mi chiedo se tutto ciò un giorno avrà fine.

Mi chiedo se il popolo, giovani in testa, reagirà a questi soprusi, innescando un processo rinnovativo che possa decapitare gli attuali partiti dai loro leader, nessuno escluso, seguendo l’esempio dei popoli nord africani, a cui, tra l’altro, va il mio incondizionato appoggio.

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E.B.

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