Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

giovedì 27 febbraio 2020

ANTICOMUNISMO

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Una seria politica che voglia compenetrarsi con il tessuto sociale per diffondere a livello popolare i valori della destra, non può prescindere dallo studio e dalla conoscenza del fenomeno più dannoso e inquietante del secolo scorso, il comunismo, e nemmeno dalla consapevolezza che questo cancro sociale si è trascinato con i suoi eccessi fino ai giorni nostri, spesso palesandosi come poli-metamorfizzato.
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Va detto che mentre la sinistra compie da decenni un vero e proprio stillicidio martellante e incessante di propaganda politica, allo scopo di mistificare la realtà dei fatti e presentando la verità mutilata o variata nella sua essenza, il popolo delle destre è rimasto spesso a guardare, incapace di reagire e di offrire una alternativa che fosse basata sullo studio obiettivo degli avvenimenti, proponendola su base storica e culturale all’attenzione dell’elettorato.
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Il risultato è che oggi i criminali comunisti sono osannati e celebrati nei più svariati modi, non ultimo quello di intitolare loro le vie o le piazze delle nostre città, inoltre tutti coloro che orbitano o hanno fatto parte dell’universo delle sinistre trovano nel tessuto sociale una comoda collocazione ad hoc.
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E’ sufficiente osservare come in ogni città della penisola esistano vie intitolate a Lenin o a Stalin piuttosto che a Togliatti, definito ancora oggi dalle sinistre con il benevolo appellativo di “il Migliore”, nonostante la caratura criminale e sanguinaria che ha contraddistinto l’operato di questi personaggi.
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Pier Paolo Pasolini, pedofilo omosessuale è divenuto un punto di riferimento per il mondo intellettuale marxista, e poco importa il fatto che amasse consumare rapporti orali con minorenni, come quello avuto con il suo stesso assassino che aveva 17 anni.
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Dovrebbe essere nota a tutti la valenza criminale degli altri personaggi sopra citati, per i quali esiste una vasta letteratura descrittiva che ci fornisce in modo esaustivo e completo una sentenza di condanna che non è assolutamente e obiettivamente confutabile.
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La Storia stessa ci offre le cifre di un olocausto immenso e tragico, frutto di un comunismo che nel secolo scorso ha prodotto cento milioni di vittime innocenti e che, non pago, continua ancora oggi in alcuni Paesi, a soffocare la libertà e la democrazia.
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Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti, ed è sufficiente osservare cosa accade in Cina, oppure nella Corea del Nord, piuttosto che nella Russia di Putin (ex Colonnello del famigerato KGB) per avere un quadro di insieme che ricorda molto da vicino le nefandezze dei due più efferati e malvagi criminali comunisti della Storia, Stalin e Mao Tse Tung.
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Solo recentemente l’Unione Europea ha finalmente sancito il totalitarismo del comunismo, affiancandolo a quello nazista, ma l’ignoranza in materia che l’Occidente palesa quotidianamente ci offre spunti di riflessione e ci induce a tentare di invertire tale tendenza.
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In Italia, a causa della mistificazione delle sinistre, complice l’indolenza culturale di parte delle destre, ancora oggi in pochi conoscono termini come gulag e foibe, tenuti nascosti per interi decenni, al punto che nemmeno i libri scolastici ne conservano traccia.
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Nikolaj Ezov
Feroci criminali comunisti come Dzerzinski, Ezov, Berja, Jagoda, Molotov, Enver Hohxa, Ceausescu, Tito, sconosciuti ai più in Occidente, rappresentano solo la punta di un immenso iceberg sommerso fatto di crimini, sangue, deportazioni, disprezzo dei diritti umani, torture e violenza.
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Negli anni ’50 e ’60 il dissenso anticomunista in Russia iniziò a manifestare la propria presenza sotto forma di “samizdat” (traducibile letteralmente come “edito in proprio”), consistente nella produzione spontanea di scritti clandestini.
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I samizdat erano ritenuti illegali da quel comunismo sovietico a cui essi erano ostili e per questo i suoi autori, sia poeti che scrittori, furono perseguitati, incarcerati, torturati, internati in ospedali psichiatrici, deportati, espulsi, o uccisi.
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Riferendomi all’universo della dissidenza anticomunista, e ricordando i tanti prigionieri deportati dal regime sovietico nei gelidi gulag della Siberia, divenuti forzatamente vittime inglobate in ciò che lo scrittore Varlam Salamov definì come “un mondo a parte”, decisi nel 2009 di dare vita ad un blog che trattasse di crimini e di criminali comunisti, denominandolo “Italian Samizdat”.
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Da allora vi ho scritto centinaia e centinaia di articoli, spaziando verso tutto ciò che per contro la sinistra teneva accuratamente nascosto, interrompendomi solamente per dare alle stampe cinque scritti, fra libri e saggi brevi, che trattano dei crimini e dei criminali appartenenti all’universo comunista.
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Conscio però del fatto che altri come me, più titolati e radicati nell’approfondimento culturale e storico della verità, fossero dediti anche allo studio di documenti estrapolati in occasione dell’apertura di archivi precedentemente secretati, ho sviluppato un sito che raggruppasse questi scrittori in ordine alfabetico, con tanto di biografia, bibliografia e recensioni, e l’ho denominato “Autori del dissenso”.
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Durante l’inserimento dei dati ho quindi potuto constare che esiste una ricca letteratura, seria e documentale, frutto di testimonianze e di studi approfonditi, che ci dà il quadro esatto dell’entità criminale del comunismo sia italiano che mondiale, ma che è però sparsa nell’universo letterario senza che ci sia, oltre al mio sito (unico nel suo genere), una organica e strutturale organizzazione culturale adeguata.
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Il patrimonio culturale e intellettuale cui noi tutti potremmo riferirci per approfondire un argomento poco conosciuto e solamente a tratti divulgato, a seconda delle esigenze estemporanee imposte dalla celebrazione di ricorrenze periodiche, è frammentato in un diluirsi di pubblicazioni non recepite con il necessario approccio organico, come quelle che io stesso ho scritto.
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Personalmente ho pubblicato cinque scritti, fra libri e saggi brevi, tutti vertenti sui crimini e sui criminali del comunismo, ma solamente il ricorso ad Amazon mi ha concesso di proseguire su questa strada, poiché la dirigenza delle destre bolognesi se ne è disinteressata.
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Il risultato è, purtroppo, e mi dispiace ripetermi, che l’indolenza dimostrata dai nostri stessi politici di riferimento ha creato una situazione per la quale molti dei nomi più interessanti del crimine comunista che dovrebbero essere studiati nelle aule scolastiche sono invece sconosciuti.
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Il patrimonio letterario del dissenso, è un bene collettivo da tutelare e incentivare, perchè si possa protrarre nel tempo l’affermazione della verità, per troppo tempo mistificata dalle sinistre.
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E’ quindi necessario riappropriarci di quella base culturale che è molto più necessaria di uno sconcertante folclore spesso usato come mezzo di riconoscimento, come il saluto romano, divertente sì, certamente cameratesco e folcloristico, ma non produttivo e fine a sé stesso.
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Non si può pensare di riuscire a contrastare dialetticamente una proposizione intellettuale imposta dalle sinistre facendo il saluto romano, ma solamente conoscendo bene l’argomento storico e politico, ed eviscerando nei suoi più intimi aspetti ogni caratteristica distintiva che ci consenta di evidenziare le criticità e le anomalie riscontrate.
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Ad esempio possiamo affermare senza ombra di dubbio che la Storia della cosiddetta “liberazione” è stata scritta ad uso e consumo delle sinistre, le quali ancora oggi riscuotono i consensi derivati da una informazione manipolata.
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E’ nostro dovere conoscere i fatti storici reali, avvicinandoci ad autori come ad esempio Gianfranco Stella e Giampaolo Pansa, i quali ci consentono, grazie ai loro libri, di poter dire che i partigiani comunisti erano assassini prezzolati al soldo di Mosca, gestiti e guidati da criminali come Togliatti e Longo.
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La popolazione italiana è stata tenuta all’oscuro del fatto che i partigiani comunisti siano stati in effetti una “spina nel fianco” del Movimento partigiano non comunista e che il loro unico scopo era quello di prendere il potere con le armi per fare del nostro Paese un “satellite” del comunismo sovietico.
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Molti non sanno che dai gruppi partigiani comunisti armati nacque la famigerata “Volante rossa”, una formazione paramilitare che nel dopoguerra imperversò nel nord Italia compiendo attentati e omicidi.
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Questi gruppi comunisti furono la culla di altri movimenti di ispirazione marxista che fecero della lotta armata contro lo Stato democratico il loro scopo, come nel caso di Lotta Continua e delle Brigate rosse.
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A molti è sconosciuto il fatto che personaggi pubblici come l’editore Giangiacomo Feltrinelli o l’attore Dario Fo fossero sostenitori accaniti delle bande armate che insanguinavano il nostro Paese negli “anni di piombo”, e che si prodigavano per finanziarne e incentivarne le attività criminali e antidemocratiche.
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La conoscenza dei fatti ci offre la percezione di una dimensione non generalizzata cui possiamo riferirci in termini oggettivi, pur mantenendo le prerogative individuali di orientamento specifico e soggettivo.
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Nel percorso di acquisizione delle proposizoni letterarie è utile costruire un orientamento organico e programmato che tenga conto dell’incedere temporale, riferendoci ad una sorta di “calendario” in cui compaiono in successione le rievocazioni storiche, le ricorrenze, gli anniversari, le celebrazioni.
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Per fare un esempio, se nel mese di Gennaio si ricordano eventi quali la nascita del Pci, oppure il sacrificio di Jan Palach, piuttosto che la morte dello scrittore Varlam Salamov o gli assassini di Anna Baburova e Stanislav Markelov in Russia e di Guido Rossa in Italia, è opportuno dedicarsi a queste specifiche tematiche, approfondendole con l’ausilio di letture mirate di cui possiamo trovare riferimento nel blog “Italian Samizdat” o nel sito “Autori del dissenso”.
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Febbraio è il mese dedicato al ricordo delle vittime delle Foibe e a quello dell’esodo biblico delle popolazioni giuliano dalmate, su cui possiamo e dobbiamo documentarci per squarciare il velo di silenzio colpevolmente calato sui fatti per troppo tempo.
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Durante il corso dell’anno si ripercorre la Storia, attraverso le ricorrenze e le celebrazioni, spaziando da eventi come quello della caduta del Muro di Berlino a quello tristemente famoso delle cosiddette “marocchinate” avvenuto durante la cosiddetta “Liberazione”, oppure ricordando la carestia ucraina denominata “Holodomor” indotta dal dittatore comunista georgiano che provocò la morte per fame di oltre cinque milioni di vittime innocenti.
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Per avere un quadro (mai abbastanza completo) di quanto e di come dobbiamo impegnarci per aggiornare il nostro livello culturale occorre preparare un prospetto annuale in cui sono evidenziati alcuni dei riferimenti importanti con cui mensilmente dovremmo rapportarci.
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Allegato quindi una tabella (in formato immagine) che vi può servire come traccia da seguire per ampliare la nostra conoscenza, così come dovrebbe essere per ogni anticomunista che si rispetti.
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Non voglio dilungarmi oltre, essendo questa una semplice introduzione ad un più ampio confronto futuro che spero possa vedervi impegnati in prima persona, con articoli, idee, proposizioni, e impegno personale
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Colgo l’occasione quindi per salutare i lettori del presente articolo e per fornire i LINK ai blog e al sito di cui sopra :
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Italian samizdat
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La Voce del Cittadino
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Il blog del Pilastro
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Autori del dissenso
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Dissenso
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