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DOMANDA PER IL SINDACO DI MINERBIO :
LORENZO MINGANTI LEGGI QUESTO ARTICOLO...
ECCO COSA FA CHI SI PREOCCUPA DELLA SALUTE DEI CITTADINI !
TU COSA ASPETTI A FARLO ?
(invece della ciclabile ?)
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CHI FA LA BONIFICA NON PAGA IL SUOLO PUBBLICO.
articolo di Giancarlo Fabbri su : ”l’Informazione” del 19/10/2010
.articolo di Giancarlo Fabbri su : ”l’Informazione” del 19/10/2010
Il Comune di San Lazzaro ha promosso un altro incentivo, e non tanto simbolico, per favorire la rimozione, smaltimento o messa in sicurezza di manufatti contenenti amianto (o asbesto) come cemento-amianto, fibrocemento, o eternit dal nome della principale azienda produttrice.
Il consiglio comunale di San Lazzaro ha, infatti, approvato una delibera che esonera dal pagamento degli oneri per l’occupazione di suolo pubblico ai cantieri allestiti per la rimozione di coperture in amianto.
Il consiglio comunale di San Lazzaro ha, infatti, approvato una delibera che esonera dal pagamento degli oneri per l’occupazione di suolo pubblico ai cantieri allestiti per la rimozione di coperture in amianto.
Una decisione che si aggiunge a quella della giunta, entrata in vigore il primo gennaio, di esonerare cittadini e imprese dal pagamento dei diritti di segreteria, per interventi di rimozione di manufatti contenenti amianto e, magari, sostituendo le coperture con impianti fotovoltaici.
Molti ambientalisti sono infatti contrari all’approvazione, in deroga, di concessioni per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra su terreni agricoli.
Anche la Lista Civica di San Lazzaro, “Noi cittadini” con Massimo Bertuzzi, ha osteggiato senza esito la recente approvazione di un impianto a terra, “data la grande quantità di superfici disponibili su strutture produttive e commerciali e per incoscienza sul futuro”.
Per il vicesindaco Giorgio Archetti, assessore all’ambiente, “anche l’esenzione di pagamento degli oneri sul suolo pubblico è un passo opportuno per favorire privati e imprese impegnate nella bonifica e che si aggiunge alla delibera che esonerava dal pagamento dei diritti di segreteria”.
A seguito anche di pressioni di associazioni di esposti all’amianto, come l’Aea presieduta da Vito Totire, è stato completato anche un censimento che ha portato a una mappatura quasi completa degli edifici.
Censimento che ha portato alla luce la presenza di quasi 170 mila metri quadri di manufatti in cemento amianto.
Ora Archetti si attende “che i privati e le imprese sappiano cogliere questa opportunità sia per la tutela della salute pubblica, sia come occasione di ricaduta economica sul territorio.
Auspichiamo, inoltre, che il governo avvii incentivi anche in questo campo” – ribadisce il vicesindaco – “e non solo nel settore degli elettrodomestici”.
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E.B.
a Minerbio invece fanno il gioco delle 3 scimmie.
RispondiEliminaFingono di essere completamente all'oscuro della presenza di amianto sul territorio e chiedono ai cittadini di farsi la spia uno con l'altro.
Sistema tipico SOVIETICO parallelo al lavamani alla Ponzio Pilato.
Hanno un coraggio da leoni i nostri piccoli seguaci di Lenin!!!
(a proposito delle 3 scimmie: non vorrei che qualcuno la scimmia ce l'avesse sulla schiena).
La gente è in attesa di leggere sul carlino le eroiche gesta del sindaco in riferimento alla nuova rapa al bancomat. E nessuno si aspetta più di leggere l'opinione dell'opposizione, letteralmente cancellata perchè troppo fastidiosa.