Riporto dal RUE una estrapolazione testuale ricavata dall’Art. 3.3.7 – “Percorsi pedonali e piste ciclabili” :
“…i percorsi dovranno essere adeguatamente raccordati nei punti di attraversamento delle carreggiate e in corrispondenza delle aree di sosta e fermata, ai fini di evitare barriere architettoniche. L’innesto sulla strada delle rampe d’accesso ai marciapiedi non deve costituire un gradino superiore a 2,5 cm…”
Leggendo queste righe mi sono detto che ci deve essere qualcosa che non quadra, tra l’emanazione di questo regolamento comunale e la sua stessa applicazione, da parte di chi ci amministra…
“…i percorsi dovranno essere adeguatamente raccordati nei punti di attraversamento delle carreggiate e in corrispondenza delle aree di sosta e fermata, ai fini di evitare barriere architettoniche. L’innesto sulla strada delle rampe d’accesso ai marciapiedi non deve costituire un gradino superiore a 2,5 cm…”
Leggendo queste righe mi sono detto che ci deve essere qualcosa che non quadra, tra l’emanazione di questo regolamento comunale e la sua stessa applicazione, da parte di chi ci amministra…
Il perché è presto detto : il percorso pedonale che attraversa il “salotto buono” (quello che divide la zona dei cittadini di serie A da quelli di serie B”) ad un certo punto si interseca con l’attraversamento pedonale che permette di raggiungere il Municipio dall’altra parte della strada.
Mettiamo il caso di un diversamente abile che, costretto su una carrozzella, si trovi nella situazione, appunto, di fare questo percorso.
Mettiamo il caso di un diversamente abile che, costretto su una carrozzella, si trovi nella situazione, appunto, di fare questo percorso.
Una volta attraversata la strada, si troverà davanti al Comune, ma… udite, udite… a tu per tu con un gradino di oltre 25 cm di altezza… a dispetto del regolamento comunale sopra citato.
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Questo è un altro esempio della politica di Lorenzo Minganti, che sembra ripercorrere nuovamente un percorso stereotipato che si identifica in assiomi del tipo : “armiamoci e partite”…
Questo è un altro esempio della politica di Lorenzo Minganti, che sembra ripercorrere nuovamente un percorso stereotipato che si identifica in assiomi del tipo : “armiamoci e partite”…
La prerogativa che distingue il Sindaco nelle sue scelte è proprio questo : disattendere i suoi stessi regolamenti !!
Lo abbiamo già visto in passato, quando ha proclamato che la zanzara tigre NON vive nell’erba alta.
Come conseguenza di questo suo modus operandi, approssimativo e pernicioso, Minerbio è diventata poi terreno di conquista del fastidioso e pericoloso insetto, poiché l’erba alta prosperava sovrana.
In quell’occasione il Sindaco superò sé stesso, contraddicendosi e promulgando un editto di stampo medioevale, in cui si proclamava che sarebbero stati multati tutti coloro che avessero lasciato un po’ d’acqua nei sottovasi o che non avessero provveduto allo sfalcio dell’erba nei giardini.
Armiamoci e partite…appunto !
Tornando alla barriera architettonica presente davanti al Comune, va rilevato che il Signor Minganti NEGA decisamente che questa esista, affermando spudoratamente che tale GRADINO al termine delle strisce pedonali (per accedere al marciapiedi) NON ESISTE come barriera, o meglio ESISTE…MA NON E’ UNA BARRIERA ARCHITETTONICA ma solo un gradino, in quanto a suo dire esiste una alternativa di passaggio.
Ora spieghiamo quale sarebbe l’alternativa, secondo la fantasiosa, allucinante, e perversa interpretazione del suo stesso regolamento comunale..
Il Primo Cittadino afferma che il disabile in carrozzella che si trovi in questa situazione può benissimo avere due alternative : girare a sinistra, o girare a destra, CONTROMANO, e raggiungere il passo carrario successivo ( fortunatamente esiste, ad una distanza di oltre 15 metri dalle zebre) che gli permetterebbe di immettersi sull’agognato marciapiedi.
Per fare ciò il disabile, che nel frattempo occupa la carreggiata stradale con la sua carrozzina, deve sperare che non arrivino camion a rimorchio o autobus, e che giunto davanti al passo carrai non incappi in un’auto in manovra che sta uscendo dallo stesso passaggio…
Una combinazione di casualità e di eventi degna della migliore cabala.
Queste sono le alternative del Sindaco Lorenzo Minganti, il Primo Cittadino di Minerbio !!
Non è finita !
Approdato comunque alla meta (il passo carraio), invertendo la direzione, il disabile finalmente potrebbe arrivare alla rampa di accesso e trovarsi a cospetto del Palazzo del Potere…o perlomeno al portone che gli si para davanti…
Peccato che non sia stato previsto, come invece è di regola in tutti i paesi civili, un portone con rilevatore di presenza, che si apra quando qualcuno si avvicina alla soglia di ingresso, ma un semplice portone, per altro pesante, che rappresenta un muro, una vera e propria ulteriore barriera per chi non ha la fortuna, al contrario del Sindaco, di convivere con assenza di disabilità.
Il disabile che si avvicina al portone del Comune, dopo un percorso che niente ha da invidiare ad una saga di Indiana Jones, deve comunque sperare che qualcuno sia lì nei pressi per aiutarlo, aprendogli il passaggio, e tenedoglielo spalancato fino a che non abbia completamente oltrepassato la soglia.
Ma… il Sindaco dice che Minerbio è un paradiso felice…privo di barriere architettoniche….
Allora c’è qualche cosa che non torna…
Mi domando il perché Lorenzo Minganti continui ad arrampicarsi sugli specchi…negando la realtà…falsandola…a volte (spesso) minacciando coloro che gli sottopongono tali problematiche…
Perché ?
La sua tanto sbandierata disponibilità al dialogo si scontra con le evidenze oggettive…e lo provano le nostre ripetute richieste di colloquio da Lui disattese.
Caro (si fa per dire) Lorenzo, ti faremo presto altre segnalazioni, come nostro dovere, ma già sappiamo che non ci penserai nemmeno…teso come sei nello sforzo di apparire in altri contesti, a te più confacenti…quelli di una manipolazione mediatica a cui sei simbioticamente legato, insieme agli organi di informazione che ti compiaccciono e ti innalzano sull’altare di un carrierismo partitico degno solo del più bieco pavoneggiamento comunista.
Allora c’è qualche cosa che non torna…
Mi domando il perché Lorenzo Minganti continui ad arrampicarsi sugli specchi…negando la realtà…falsandola…a volte (spesso) minacciando coloro che gli sottopongono tali problematiche…
Perché ?
La sua tanto sbandierata disponibilità al dialogo si scontra con le evidenze oggettive…e lo provano le nostre ripetute richieste di colloquio da Lui disattese.
Caro (si fa per dire) Lorenzo, ti faremo presto altre segnalazioni, come nostro dovere, ma già sappiamo che non ci penserai nemmeno…teso come sei nello sforzo di apparire in altri contesti, a te più confacenti…quelli di una manipolazione mediatica a cui sei simbioticamente legato, insieme agli organi di informazione che ti compiaccciono e ti innalzano sull’altare di un carrierismo partitico degno solo del più bieco pavoneggiamento comunista.
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Sappi che non abbasseremo la guardia, e che ci batteremo perché le persone diversamente abili possano godere delle stesse prerogative a cui Tu stesso hai accesso quotidianamente.
Ti abbiamo segnalato le barriere esistenti a Minerbio ( una parte, per ora ) così come ai tuoi Assessori e ai capi lista delle opposizioni, e alle Associazioni per disabili.
Questo, per noi, è un discorso di democrazia…di lealtà, di sussidiarietà e di amore per il prossimo.
Tu sai di cosa sto parlando ?
E.B.
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