Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

sabato 30 gennaio 2010

IL GLUTAMMATO MONOSODICO

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Il Glutammato monosodico è un esaltatore di sapidità usato dall’industria alimentare come addizionante per i prodotti in scatola, i cibi congelati, le carni, i salumi, i liofilizzati, le maionese, alcuni snack, il pesce e alcuni tipi di vegetali.
Gli alimenti in cui si fa largo uso di glutammato di sodio, infatti, sono i dadi da brodo, la carne e le verdure in scatola, i salumi, i prodotti congelati o liofilizzati ed alcuni piatti pronti.
Spesso l’utilizzo di questo additivo viene mascherato dalle sigle che vanno da E620 fino a E625.

Il glutammato monosodico è una polvere bianca cristallina, ottenuta dall’acido glutammico, un aminoacido non essenziale ma estremamente diffuso in natura soprattutto nelle alghe marine, nelle verdure e nelle barbabietole da zucchero.
E’ stato scoperto che sulla nostra lingua esistono specifici recettori del gusto con spiccata sensibilità verso questa sostanza, il che dimostra in modo insindacabile la presenza di un quinto gusto, oltre al classico quartetto dato da : dolce, salato, acido, e amaro.

Il nuovo gusto scoperto è denominato “umami”.
La scoperta del glutammato avvenne in Giappone nel 1908 all’Università di Tokyo, quando il Dr. Kikunae lo estrasse da un’alga marina (kombu).
Successivamente, nel 1925, il proprietario di un’industria statunitense di macinatura, non sapendo come smaltire l’imponente mole di scarti di acque ricche di glutammato derivanti dalla fermentazione di melasse, di borlandi e anche da sciroppi di glucosio (barbabietola da zucchero), provò ad usare quei liquidi di scarico per produrre glutammato di sodio per l’industria alimentare.
Il consumo nel mondo di questo additivo è stimato in duecentomila tonnellate all’anno.
Uno degli alimenti più ricchi di glutammato monosodico è il parmigiano reggiano, insieme con i dadi vegetali, e i piselli in scatola.
La cucina cinese, in particolare, fa largo uso di un’alga che possiede come principio attivo proprio il sale sodico dell’acido glutammico.

Franco Braga di “Altroconsumo”, la rivista del comitato consumatori, afferma :

Noi lo abbiamo classificato come un additivo sospetto, per il quale sono in corso degli studi.
… ma soprattutto inutile e ingannevole… perché serve a coprire quelle che possono essere carenze di gusto, carenze di qualità, degli alimenti di base.
Quindi in tal senso inutile e ingannevole
.

Per l’organizzazione mondiale della Sanità se ne può mangiare senza limite, ma una delle più importanti catene alimentari, la Coop, lo ha tolto dal commercio.

La motivazione è la seguente :

Abbiamo deciso di togliere il glutammato monosodico aggiunto dai nostri prodotti, minestre in busta, e dadi – afferma Vladimiro Adelmi, responsabile di Coop – perché non ci sono riscontri che possano dichiarare con sicurezza che il glutammato è un additivo sicuro.
Quindi per rispettare una scelta di cautela ne è stata decisa l’eliminazione
.

Secondo Marina Saviozzi, dietista, è possibile che una persona non sensibile al glutammato possa diventarlo perché ha un contatto giornaliero e massiccio con questa sostanza, data la sua presenza ubiquitaria nella nostra alimentazione.
Il monoglutammato è una sostanza della quale si può fare a meno, non avendo utilità nutrizionale.

In fase di produzione dei dadi da brodo, la diversità tra quelli che lo contengono e quelli che ne sono privi, è costituita dalla differenza di prezzo dei costi da sostenere per le industrie.
Infatti per produrre il dado, senza glutammato ma con materie prime, il costo aumenta di circa il 15 %.
Ecco perché viene fatto un largo uso degli additivi come il glutammato : per abbassare il costo di produzione, eliminando la ricerca dei prodotti naturali.

Va sottolineato uno studio compiuto ancora vent’anni addietro dal Dr. John Olney (psichiatra dell’Università di Washington), dal quale risultò che tale additivo causa danni al cervello in animali e neonati, e può portare a malattie neurodegenerative.
Secondo gli estimatori del prodotto, in Italia, gli esaltatori di gusto sono considerati sostanze “naturali” a tutti gli effetti, e quindi non rientrano nelle categorie di additivi artificiali, regolati dalla legge.
E’ vero che il glutammato è un aminoacido contenuto in tutte le proteine degli alimenti (formaggi, latte, funghi, carne, pesce e molti vegetali) e che sia fondamentale per il metabolismo del cervello, ma è altrettanto vero che una alterazione del suo livello può essere critica.
Un esempio in tal senso ci viene dalla terapia della sclerosi laterale amiotrofica, in cui viene utilizzato il riluzolo, un farmaco che pare contrastare l’azione del glutammato.
Alcuni studi hanno infatti evidenziato il ruolo negativo di un eccesso di glutammato sui motoneuroni ( e il riluzolo sembrerebbe in grado di opporsi a tale problema).
E’ stato provato che il latte umano contiene un grande quantitativo della proteina (10 volte in più di quello di mucca) e che ne produce circa 40 mg al giorno.
I neonati hanno gusti molto elementari: si pensa che il latte materno offra due insaporitori - il lattosio (zucchero) ed il glutammato, nella speranza che almeno uno dei due stimoli la voglia di bere del bimbo.
L’alta concentrazione di glutammato nel latte umano, e l’importanza di non alterare i livelli di assunzione sono alla base della decisione dell’Unione europea di proibirne l’uso nei prodotti per l’infanzia.

Nel 1957 uno studio condotto dal Dr D. Newhouse insieme al Dr. J. P. Lucas, evidenziò come risultanza che l’assunzione di glutammati porta alla distruzione delle cellule della retina dell’occhio, danneggia i dendriti nel cervello, causa danni all’ipotalamo, favorisce l’obesità e i disturbi comportamentali, provoca alterazioni endocrine, il rachitismo, l’epilessia e l’infertilità.
In particolare, il dado da brodo è composto per la metà di sale raffinato, e per l’altra parte di glutammato monopodico, insieme ad estratto di carne ottenuta dalla bollitura di quelle carni non utilizzabili altrimenti.
I dadi da brodo contenenti glutammato possono essere considerati a tutti gli effetti sostanze stimolanti del sistema nervoso, quindi devono essere altamente controindicati in gravidanza e nell’alimentazione dell’infanzia, senza dimenticare le persone con problemi di reni, fegato, e ipertensione arteriosa.
Il glutammato ha un ruolo importante anche nella dipendenza da droghe.

L’attivazione del circuito cerebrale del glutammato contribuisce infatti all’apprendimento di comportamenti additivi, tanto da eguagliare o superare il ruolo della dopamina.
Il glutammato può essere tossico per alcune cellule cerebrali che non siano adeguatamente protette dalla barriera ematoencefalica.
Non ha quindi senso utilizzare come ingrediente superfluo, e non necessario, una sostanza biologicamente attiva.
Un altro problema evidenziato da diversi studi riguarda l’incidenza del glutammato sulla ritenzione idrica.
Sembra infatti che il suo effetto sia esageratamente superiore a quello del semplice sale.
La pubblicità dei produttori di dadi da brodo tende a convincere il grande pubblico che l’uso del glutammato sia normale e positivo.
In realtà basta considerare che l’esaltazione di sapidità deriva dalla interazione tra i sapori propri del cibo e l’uso del glutammato stesso, allo scopo di aumentare l’appetibilità dei cibi.
Concettualmente è profondamente ingannevole il cercare di alterare la qualità di cibi, altrimenti scadenti, a favore di un loro consumo indotto.
Il motivo latente e subdolo del suo sconsiderato uso nelle cucine di molti ristoranti è proprio quello di proporre alimenti dal gusto eccellente, usando il glutammato per insaporirli, ma che non sarebbero tali senza il ricorso a questo stratagemma.
Insomma… un cibo scadente diventa appetibile.


.. ..

Uno studio del Dr.Russel Blaylock ha stabilito che esistono, fuori dal cervello, numerosi recettori del glutammato, in tutti gli organi e i tessuti.
L’intero tratto gastro-intestinale, dall’esofago al colon, ha numerosi ricettori del glutammato.
I polmoni, le ovaie, gli apparati di riproduzione e lo stesso sperma, le ghiandole adrenaliniche, le ossa, e il pancreas, sono controllate dai ricettori del glutammato, che agiscono esattamente come quelli del cervello.
L’assunzione di glutammato, fa sì che i livelli della sostanza nel sangue, possano salire di venti volte tanto.
Le persone che hanno subito dispepsia o diarrea esplosiva, dopo alterazioni del livello di glutammato, subiscono le conseguenze di una stimolazione dei ricettori dell’esofago e dell’intestino.
Altri possono sviluppare colon irritabile.
Quando il fenomeno coinvolge il sistema cardiocircolatorio, è possibile un infarto.

Ciò è possibile soprattutto se ci si trova nella condizione di avere un basso livello di magnesio, che causa una ipersensibilità dei ricettori del glutammato, che causa iperattività cardiaca.
L’infarto improvviso è dovuto a due cose : aritmia, e spasmi delle coronarie.
Entrambe le cose potrebbero essere provocate dal glutammato.
E’ sconvolgente appurare che purtroppo molti cardiologi non ne hanno mai sentito parlare, e non sono neanche a conoscenza della presenza di ricettori del glutammato lungo il condotto elettrico del cuore e nel suo muscolo.

Basta pensare, in fatto di ignoranza in materia, colpevolmente alimentata da interessi di parte che, per esempio, la soia ha uno dei più alti livelli di glutammato di qualsiasi altro prodotto vegetale.
La mancanza di informazione fa sì che i vegetariani la consumino come se fosse la cosa più salutare del mondo.
Uno studio condotto per 25 anni su consumatori di prodotti a base di soia, ha evidenziato una correlazione tra l’assunzione di tali alimenti e l’incidenza di demenza e atrofia cerebrale.
Queste persone, soffrendo tra l’altro di forti emicranie, si sono autodistrutte il sistema nervoso.
Eliminando la soia, le emicranie sono scomparse !



La barriera emato-encefalica contiene in entrambi i lati i ricettori del glutammato.
Il Dr. Russel Blaylock spiega come tale barriera si apra, in condizioni di esposizione elevate al glutammato, permettendo di divenire inadeguata.
Questo processo porta all’inaffidabilità della barriera, provocando l’insorgenza di patologie quali l’Alzheimer, di colpi apoplettici, di sclerosi multipla, di disturbi autoimmuni.
Ci sono milioni di persone affette da indebolimento della barriera emato-encefalica, ma che continuano a trangugiare glutammato, o aspartame, o altre eccitotossine, senza che nessuno dica loro che stanno così danneggiando il loro apparato neurologico.
Molti produttori adducono come alibi una presunzione di naturalità degli ingredienti, senza però tenere conto della chimica che lega i tipi di glutammato.
Facciamo un esempio : nel tratto gastro-intestinale non ci sono amino-acidi liberi se si mangiano i pomodori.
Il livello di amino-acidi liberi è pari a zero.
Il nostro corpo non è stato infatti concepito per avere alte concentrazioni di amino-acidi liberi.
Fatto questo presupposto, possiamo però constatare che quando la soia viene idrolizzata, o si usano estratti di lievito (per esempio contenuti in polpette vegetariane) o enzimi, si scompongono le diverse proteine e si rilasciano amino-acidi in un modo che non è più naturale.
Quando entrano nel tratto gastro-intestinale vengono assorbiti come amino-acidi liberi, ed è allora che il livello del glutammato nel sangue sale considerevolmente.
Allo stesso modo, anche la barriera emato-encefalica non è costruita per gestire così alti livelli di glutammato.
Per contrastare l’assimilazione di glutammato (detto anche MSG) esistono altri amino-acidi che, competendo nello stesso sistema di trasporto, potrebbero rallentarne l’assorbimento.
Per citarne alcuni, possiamo porre in evidenza il silicato, la curcumina, e il ginko biloba.
Tra le sostanze che possono ridurre le eccitotossine, troviamo i flavonoidi, il magnesio, e la vitamina E (che è anche un antiossidante) e le combinazioni di vitamina B.
La scarsa informazione e la subdola propaganda di chi ha interesse a commercializzare prodotti contenenti glutammato non devono quindi trovare un benchè minimo riscontro in noi consumatori, ma anzi ci devono sollecitare ad aumentare la soglia di attenzione sull’argomento, divulgando il più possibile le notizie in nostro possesso.
Auspico che in futuro le autorità competenti assumano una precisa e responsabile presa di posizione, a nostra tutela, e non a vantaggio esclusivo di lobbies senza scrupoli che si arricchiscono sulla nostra pelle.

I politici che hanno avuto da noi il mandato per occuparsi delle varie problematiche riguardanti le sfere di interesse sociale, dovranno prima o poi colpire chi attenta spudoratamente alla salute dei cittadini, a cui appellandomi propongo una attenta disamina delle loro abitudini alimentari consolidate, in primis l’attenzione al glutammato monosodico.

E.B.
Dissenso

sabato 23 gennaio 2010

L'ASPARTAME

Vorrei porre all'attenzione di quanti leggono il blog, in particolare dei miei concittadini minerbiesi, tutta una serie di prodotti alimentari che risultano essere nocivi, ma che continuano ad essere impunemente commercializzati.
Li trovate frequentemente nei negozi di generi alimentari e nei supermercati, o nei bar, spesso celati da sigle e da nomi che confondono gli acquirenti.
Inizio quindi una serie di post dedicati all'argomento, allo scopo di diffondere una maggiore conoscenza su queste sostanze che, pur essendo pericolose per la salute, vengono vendute producendo danni spesso irreversibili ai consumatori.

~ ~ ~ ~



Fu scoperto nel dicembre del 1965 durante una ricerca su un farmaco per la cura dell’ulcera gastrica dal Dr. James Schlatter, della farmaceutica G.D. Searle Company, negli Stati Uniti.
Nella preparazione, in un passaggio intermedio, il dottore preparò l’estere metilico del
dipeptide aspartil-fenilalanina
e, senza accorgersene, ebbe le dita “contaminate” dalla soluzione del dipeptide.
Umettandosi (incautamente) l’indice per voltare una pagina si accorse del sapore dolce della sostanza.

Iniziarono così le ricerche di prassi per verificare la sicurezza del prodotto.
E’ il componente principe dei cosiddetti dolcificanti, e cioè di quei prodotti che vengono assunti in sostituzione e in alternativa agli zuccheri, con l’intenzione quindi di evitare alimenti potenzialmente pericolosi per la salute in particolari situazioni patologiche e fisiche.



Chi segue diete per dimagrire, oppure chi è portatore di diabete, o ancora chi più semplicemente cerca di limitare l’assunzione di zuccheri ricorre di solito alle pilloline dolcificanti, usandole per addolcire il gusto di bevande come caffè, cappuccino, o the.
Quello che la maggior parte dei consumatori ignora, però, è che i dolcificanti, nella stragrande maggioranza dei casi, contengono appunto l’Aspartame.
Questa sostanza è stata collegata (sia da studi scientifici che da testimonianze aneddotiche) a milioni di malattie croniche e di morti.

La sua sconsideratezza operativa si trasformò quindi in una fortuna economica per la G.D. Searle.
Successivamente questa ditta fu poi acquisita dalla Monsanto Company
, la multinazionale di biotecnologie agrarie nota per la produzione di sementi transgeniche.
L’aspartame è una sostanza composta al 50% di fenilalanina sintetica, al 40% di acido aspartico sintetico e al 10% di metanolo, ha un potere dolcificante 200 volte superiore a quello dello zucchero e nessuna caloria.

Fin dalla sua nascita fu accertato, da studiosi del calibro di John Olney, che lacido aspartico causava lesioni nel cervello dei piccoli di gatto.
Gli animali da laboratorio sottoposti infatti ai test rivelarono subito effetti avversi alle somministrazioni di aspartame, e manifestarono tumori, lesioni cerebrali, attacchi cardiaci, e morte.
Per oltre otto anni la FDA (Food and Drug Administration - Amministrazione degli Alimenti e dei Medicinali) ha rifiutato di approvare l'uso dell'aspartame a causa delle convulsioni e dei tumori al cervello che questa sostanza aveva provocato, appunto, negli animali da laboratorio.

La presenza nei metabolici della dichetopiperazina, della fenilalanina e, in particolare, dellalcool metilico ponevano non pochi problemi all’ente statunitense.
In ogni caso, la FDA approvò l’uso alimentare della nuova sostanza nel 1974.
Dopo una serie di allarmi scientifici e sanitari l’FDA decise di bloccare la vendita di prodotti contenenti aspartame fino a quando non si fosse risolta la questione della possibile attività cancerogena della sostanza.
Avvenne che nel 1980 fosse eletto Ronald Reagan come Presidente degli Stati Uniti.
Dal 1977 il Presidente della G.D. Searle era Donald Rumsfeld, e lo sarebbe rimasto fino al 1985.
Nel 1981 il neo Presidente degli Stati Uniti,
Ronald Reagan, nominò Arthur Hull Hayes come nuova guida del FDA.
A quell’epoca Hayes, docente e ricercatore a contratto del Dipartimento della Difesa, era un buon amico di Donald Rumsfeld, l’allora presidente della G.D. Searle che sarebbe poi diventato Segretario alla Difesa.
Nel Luglio del 1981 Hayes, contro il parere dei consulenti del FDA, e nonostante il parere negativo di una Commissione Investigativa appositamente nominata, approvò l’uso dell’aspartame nei cibi secchi, con i marchi Equal e Spoonful.
Successivamente, fu pubblicizzato, con maggior successo, col marchio NutraSweet, ed è conosciuto anche come E951, Canderel, APM, SC-18862, L-aspartyl-L-phenylalanine methyl ester.
Sotto accusa per aver accettato “doni” da imprese, Hayes si dimise ed entrò come consulente nell’agenzia di relazioni pubbliche della G.D. Searle.
Quando la Monsanto acquistò la G.D. Searle, Rumsfeld ebbe un “bonus” di 12 milioni di dollari (fonte : articolo di James S.Turner).

Ricordo a chi legge, di seguito, alcuni sintomatici interventi di organizzazioni ufficiali, che si sono espressi contro l’uso di alimenti contenenti aspartame :
Nel 1992, Flying Safety, la rivista ufficiale della U.S.Air Force aveva avvertito i piloti di non usare dolcificanti a base di aspartame o di non bere
Diet Cola, dolcificata con NutraSweet
(sapendo che, altrimenti, si sarebbe accumulata giorno dopo giorno nell’organismo di chi l’avesse consumata, una sostanza dannosa).
Gli articoli documentavano che l’ingestione di aspartame poteva rendere i piloti più suscettibili di epilessia e vertigini.
Altre riviste che hanno preso posizione in tale senso, con articoli che diffidavano dall’assumere aspartame, si contano a decine :

The National Business Aircraft Association Digest (NBAA Digest), nel 1993 ;
Aviation Medical Bulletin, nel 1988 ;
The Aviation Consumer, nel 1988 ;
Canadian General Aviation News, nel 1990 ;
Pacific Flyer, nel 1988 ;
General Aviation News, nel 1989 ;
Aviation Safety Digest, nel 1989 ;
Plane and Pilot, nel 1990 .

Ma veniamo in concreto alle prove documentate sui danni che provoca l’aspartame.
Le testimonianze sono infinite, per cui ne cito solo alcune delle innumerevoli esistenti.
Da uno studio della Dottoressa Betty Martini, fondatrice della Mission Possible International ho estrapolato quanto segue :

Aspartame, AKA NutraSweet, Equal, E951 sono solo alcuni dei molti altri falsi nomi usati per definire un agente cancerogeno e additivo eccitoneurotossico mascherato sotto il semplice nome di additivo.
La sostanza chimica rilascia alcool metilico, (metanolo) il più letale degli alcoli, comunemente conosciuto come spirito di legno.
È talmente tossico che un solo grammo può essere letale per un essere umano adulto o provocare danni al nervo ottico o alla retina, inoltre è un veleno dall’effetto cumulativo che altera il sistema di produzione della dopamina del cervello causando dipendenza.
Il metanolo, CH4O, perde due atomi di idrogeno trasformandosi in CH2O, formaldeide, che è poi metabolizzata per creare lacido formico CH2O2 : il veleno delle formiche.
Ma questo è solo l’inizio.
Metà della composizione dell’aspartame è costituita da
fenilanina, una neurotossina che affluendo nel cervello provoca un abbassamento della soglia convulsiva.
Svuota le riserve di serotonina provocando problemi psichiatrici e comportamentali ed interagisce con tutti i farmaci ed i vaccini.
..
~ Il Dott. Louis Elsas, un eminente Professore di Pediatria e Genetica, ha detto al congresso dell’11/3/87 di aver trascorso 25 anni nello studio delle scienze biomediche "nel tentativo di prevenire i ritardi mentali ed i difetti di nascita causati da un eccesso di fenilanina.
Questa è la mia maggiore preoccupazione poichè l’aspartame è infatti una neurotossina ben conosciuta e teratogena che, in una dose ancora da definire ed in modo reversibile nell’adulto ed irreversibile nello sviluppo di un bambino o di un cervello fetale, produrrà effetti dannosi
."
..

~ L’acido aspartico, è un potente neurostrasmettitore che eccita i neuroni del cervello provocando iperattività fino al loro esaurimento e morte.
..

~ L’aspartame produce la dichetopiperazina agente del tumore mortale del cervello.
Tumori maligni come questi spuntano come funghi in tutta l’America.
Nei primi studi risultava anche che stimolasse lo sviluppo di tumori all’utero, alle ovaie, al pancreas alla tiroide ed ai testicoli.
Lo studio triennale dellIstituto Ramazzini di Bologna, compiuto su 1800 ratti, ha confermato infatti le prime scoperte del FDA e cioè che questa sostanza chimica è un multipotenziale agente cancerogeno che causa leucemia, linfomi, cancro ai reni ed ai nervi periferici.
Solo i ratti nutriti con aspartame hanno sviluppato tumori maligni al cervello.
7 esperti di livello mondiale sono giunti alle stesse conclusioni.
Questa eccellente ricerca è stata condotta in modo eccezionale poiché non provocava la morte dei ratti nei consueti 24 mesi, ma gli permetteva di morire naturalmente.
..
~ Il neurochirurgo Russell Blaylock, autore del testo “Eccitotossine: Il Gusto che uccide”, parlando di uno studio condotto in modo molto accurato da Morando Soffritti e dai suoi collaboratori, afferma la palese dimostrazione di un incremento statisticamente significativo di sviluppo di molti tipi di linfomi e di leucemie, in relazione ad un aumento significativo della diffusione dell’uso di aspartame.
..

~ Il Dott. Trocho ed i suoi collaboratori, sono giunti alla scoperta anche che la formaldeide derivante dall’aspartame è dannosa al DNA cellulare e che questo danno è cumulativo.
Il tipo di danno è esattamente uguale a quella associato con le forme cancerogene.

Secondo questo studio, bere una sola CocaCola Light dolcificata con aspartame al giorno potrebbe aumentare il rischio di sviluppare un linfoma o la leucemia .
..
~ L’aspartame distrugge le famiglie.
É un agente endocrino-disgregante, stimola la prolattina, provoca dei cambiamenti nelle mestruazioni e causa infertilità.
Donne che cercano disperatamente di concepire un bambino affollano le cliniche sorseggiando CocaCola Light, la causa per la quale sono lì.
Il Dott. Madelon Price, biochimico, spiega le cause di questa infertilità :
..
"Ero preoccupato dell’acido aspartico, uno dei maggiori prodotti derivanti dalla disgregazione.
L’acido aspartico, come lacido glutammico (MSG-mono-sodio glutammato, Accent-glutammato di sodio) passa prontamente dal sangue negli organi circumventricolari del cervello.
La disfunzione sessuale è associata con aspartame ed MSG.
Se si verifica una perdita sufficiente dei neuroni dei nuclei arcuati, la disfunzione diviene irreversibile.
I roditori che ingeriscono quantità considerevoli di aspartame o glutammato da giovani divengono degli adulti sterili
."
..
~ Il Dott. Ralph Walton, psichiatra, ha affermato :
"
L’aspartame è una tossina multi potenziale e cancerogena.
Il dipeptide elemento della molecola può alterare la chimica del cervello, cambiando significativamente la proporzione di catecolamine in indolamine, con risultante abbassamento della soglia di convulsività, inducendo un desiderio forte di carboidrati e, negli individui vulnerabili, crisi di panico e sintomi depressivi e cognitivi
."
..
~ Vi sono testimonianze di molti medici ed anche di persone affette da ADD (Attention Deficit Disorder) su come l’aspartame danneggi il cervello dei bambini causando anche problemi comportamentali, psichiatrici ed obesità.
Negli Stati Uniti viene raccomandato di prestare molta attenzione alle gomme da masticare, soprattutto della marca Wrigley, poiché la maggior parte dei loro gusti contengono aspartame, e spesso sono inoltre miscelati con altri dolcificanti dannosi come la Splenda, un clorocarbonio tossico, ed acesulfame potassio, che nei primi studi sembrava causare cancro e leucemia.
Secondo il Dott.
H. J. Roberts poichè viene assunto per via orale e quindi passa direttamente nella bocca, si comporta come la nitroglicerina, ed attraverso la saliva arriva direttamente al cervello.
~ ~ ~

Oggi l’aspartame, contrassegnato con la sigla E951, viene prodotto dalla giapponese Ajinomoto e sostituisce lo zucchero in più di seimila prodotti diversi, dai farmaci ai succhi di frutta, dalle gomme da masticare ai biscotti e alle marmellate senza zucchero.
Lo possiamo trovare anche nello yogurt e in particolari sciroppi e antibiotici per bambini.
Dobbiamo quindi ringraziare Donald Rumsfeld se oggi, in tutto il mondo, è diffusa una vera e propria arma chimica di distruzione di massa che sta distruggendo esseri umani : l’aspartame.
E’ incredibile constatare come questa sostanza sia diffusa capillarmente.
Quotidianamente, all’appuntamento col caffè mattutino al bar, vedo le famigerate bustine di dolcificante prese di mira da consumatori abituali che pensano così di assumere qualcosa che gli faccia bene, magari per contenere l’eccesso di peso.
Mi assale una grande tristezza nel vedere come, per interessi economici legati a lobbies potentissime, sia messa in pericolo la salute delle persone, con grandissimo disinteresse delle istituzioni.
L’Unione Europea, la nostra grande mamma, che dovrebbe tutelarci anche di fronte ad abusi di questo tipo, interrogata sulla questione ha semplicemente rimandato la risposta a quanto deliberato dal FDA statunitense.
Siamo quindi succubi degli interessi delle multinazionali d’oltreoceano, occidentali ed orientali, affratellate da un disegno speculativo gigantesco, sulla nostra pelle.
Altro che mafia o ndrangheta…altro che mafia cinese…o gruppi terroristici…
Ci ammazza semplicemente l’aspartame…complice la grande America, il Giappone e, naturalmente, i nostri politici.E pensare che, ironia della sorte, nel 1977 Gerald Ford ha premiato il Ministro della Difesa Donald Rumsfeld con la più alta onorificenza attribuibile per meriti civili : la “Presidential Medal of Freedom”.
RIASSUMENDO :
NON ASSUMETE ALIMENTI A BASE DI A S P A R T A M E IN QUANTO QUESTO CONTIENE :

METANOLO (alcool metilico) contenuto nell’aspartame almeno al 10%.
Il metanolo è un veleno.
Può causare morte e cecità.

ALL’INTERNO DEL CORPO IL METANOLO SI TRASFORMA IN ACIDO FORMICO E FORMALDEIDE.

La formaldeide è una neurotossina mortale, il cui limite massimo per l’organismo umano è di 7,8 mg al giorno.
Un litro di bevanda dolcificata con aspartame contiene circa 56 mg di metanolo.
La formaldeide è un agente cancerogeno ben conosciuto, e causa danni alla retina, inoltre interferisce con la riproduzione del DNA e causa difetti di nascita.

L'ASSORBIMENTO DEL METANOLO nel corpo umano è accelerato quando viene ingerito come METANOLO LIBERO.
Il metanolo libero si forma nell'aspartame quando viene riscaldato oltre i 30°C.
(Pensiamo alle lattine immagazzinate in modo improprio, in magazzini, in estate, in cui la temperatura supera i 40 °C.)

Elenco, per finire, la lista delle possibili reazioni e degli effetti collaterali :
(fonte : Mark Gold su mgold@holisticmed.com)
Tratto da "Leva di Archimede" : http://www.laleva.cc/

- dolori addominali
- attacchi d'ansia
- artrite
- asma
- reazioni asmatiche
- rigonfiamento, edema (ritenzione dei liquidi)
- problemi riguardanti il livello dello zucchero presente nel sangue(ipo o iper glicemia)
- cancro al cervello (studi su animali, precedenti all'approvazione)
- difficoltà respiratorie
- bruciore degli occhi e della gola
- bruciore nell'urinare
- difficoltà del pensiero logico
- dolore alla cassa toracica
- tosse cronica
- affaticamento cronico
- stato confusionale
- morte
- depressione
- diarrea
- capogiri
- eccessiva sete o fame
- affaticamento
- distorsione della realtà
- arrossamento del viso
- perdita dei capelli o loro assottigliamento
- mal di testa/emicrania/capogiri
- perdita della capacità uditiva
- palpitazioni
- orticaria
- ipertensione (pressione alta)
- impotenza e altri problemi sessuali
- scarsa concentrazione
- predisposizione alle infezioni
- insonnia
- irritabilità
- pruriti
- dolore delle giunture
- laringite
- annebbiamento del pensiero
- accentuato cambio della personalità
- perdita della memoria
- problemi e cambio del ciclo mestruale
- spasmi muscolari
- nausea e vomito
- formicolio e intorpidimento delle estremità
- reazioni allergiche
- attacchi di panico
- fobie
- riduzione della memoria
- aumento del battito cardiaco
- reazioni cutanee
- convulsioni
- difficoltà di pronuncia
- dolori nel deglutire
- tachicardia
- tremori
- tinnitus
- vertigini
- perdita della vista
- aumento di peso

L'ASPARTAME PEGGIORA O IMITA ANCHE I SINTOMI DELLE SEGUENTI MALATTIE :

- fibromialgia
- artrite
- sclerosi multipla
- morbo di Parkinson
- lupus
- sensibilizzazione verso gli agenti chimici
- diabete e sue complicazioni
- epilessia
- morbo di Alzheimer
- difetti di nascita
- sindrome da affaticamento cronico
- linfoma
- malattia di Lyme
- problemi di concentrazione
- attacchi di panico
- depressione e altri problemi psicologici

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AGGIORNAMENTO GIUGNO 2011:

sabato 18 giugno 2011

ASPARTAME PERICOLOSO PER LE DONNE INCINTE

Il Parlamento europeo è favorevole alla proposta di etichettare l'aspartame come pericoloso per le donne incinte.
 
Fonte: SicurezzaAlimentare.it
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Il Comitato per l’Ambiente del Parlamento europeo sta facendo pressione affinché sia istituito un avvertimento in etichetta sui prodotti contenenti aspartame, attestante la sua potenziale pericolosità per le donne incinte.  Questo nonostante i pareri dell'EFSA e dell’Agenzia per la sicurezza alimentare francese ANSES che affermano l’insufficienza delle prove scientifiche disponibili nel rendere necessario un riesame della sicurezza del dolcificante.
"Contiene aspartame (una fonte di fenilalanina, potrebbe non essere indicato per le donne incinte)", così recita la proposta di etichettatura, attualmente in valutazione, emendata di recente dalla deputata francese Corinne Lepage, in seguito alla pubblicazione di uno studio epidemiologico danese che ha messo in luce una correlazione statistica tra il consumo di bevande analcoliche contenenti dolcificanti e l’aumento del rischio di parto prematuro indotto medicalmente in seguito a complicazioni. Gli autori dello studio hanno affermato la necessità di ulteriori studi per verificare se vi sia o meno un nesso di causalità.



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