Nelle calde e afose giornate dei mesi estivi tutte le aree
verdi alberate del bolognese (e non solo) sono presidiate da un interprete
assoluto di madre natura, un insetto che si impone con la sua presenza sonora :
la cicala.
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Questo insetto appartiene alla Famiglia delle CICADIDAE (Westwood, 1840), dell’Ordine dei RHYNCHOTA, Sottordine HOMOPTERA AUCHENORRYNCHA, e Infraordine CICADOMORPHA.
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Questo insetto appartiene alla Famiglia delle CICADIDAE (Westwood, 1840), dell’Ordine dei RHYNCHOTA, Sottordine HOMOPTERA AUCHENORRYNCHA, e Infraordine CICADOMORPHA.
Le
cicale esistenti sul territorio italiano sono di due Specie :
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Il colore della cicala è marrone scuro o verde ed ha una
lunghezza che varia da 2,3 a 5,6 cm. e il corpo di forma tozza, la testa larga
e due paia di ali trasparenti e membranose che a riposo sono posizionate a
tetto al di sopra del corpo.
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Il
maschio della cicala porta sotto l’addome un organo chiamato “stridulatore” che
emette un forte suono, udibile a distanza, mentre le femmine emettono suoni
secchi sfregando le ali (più deboli e simili allo schioccare delle dita), che
permettono al maschio di individuarle.
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L'apparato
sonoro è costituito da lamine (timballi) tese da tendini che le collegano a
muscoli, sui lati dell'addome ;
per
produrre il suono l'insetto contrae i muscoli e fa vibrare le lamine..
Il
suono viene amplificato da piccoli sacchi che fungono da camere d’aria per la risonanza
sonora.
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Non si tratta quindi, come recitano alcune leggende
metropolitane di suoni prodotti dallo
sfregamento di parti del corpo (come nella femmina), ma di suoni prodotti dalle vibrazioni delle
lamine, prodotte appunto dagli esemplari maschi come richiamo sessuale.
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Ventiquattro ore dopo l’accoppiamento la femmina depone le uova nei
tessuti della vegetazione, provocandone la deformazione detta galla o
pseudogalla.
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Larva di cicala |
Le larve, appena nate, iniziano una vita ipogea (sotto
terra), la cui durata si può prolungare per tre o quattro anni (diciassette in
una specie nordamericana), spostandosi per raggiungere le radici di cui si
nutrono.
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Gli individui che raggiungono la maturità sono già molto
simili agli adulti ma privi di ali e con le zampe anteriori adatte a a scavare
il terreno, con le quali escono dal suolo e si arrampicano sugli alberi per
effettuare la muta.
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Abbandonano l’intero involucro ninfale e dopo qualche ora
sono già pronte per il primo volo e l’insetto, inizialmente verde azzurro,
assume la livrea marrone scuro definitiva.
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Muta della cicala : l'involucro della ninfa |
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Stranamente l’uscita dal sottosuolo delle cicale sembra essere sincronizzata poiché escono tutte insieme, nello stesso periodo di tempo, come se fossero regolate da un orologio interno.
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Stranamente l’uscita dal sottosuolo delle cicale sembra essere sincronizzata poiché escono tutte insieme, nello stesso periodo di tempo, come se fossero regolate da un orologio interno.
Probabilmente si tratta di una strategia evoluzionistica
per sfuggire ai predatori.
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La sua testa è tozza ed ha antenne cortissime, tre ocelli
e due occhi, con vista eccellente (gli ocelli non percepiscono le immagini ma
reagiscono all’intensità della luce e percepiscono le onde magnetiche della
luce polarizzata).
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I predatori delle cicale adulte sono prevalentemente gli
uccelli e le cavallette mentre allo stato larvale durante la vita ipogea sono
preda delle talpe.
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La cicala è assolutamente innocua e non è dannosa per l’uomo (a parte il canto che
può essere fastidioso), e costituisce un importante anello della catena alimentare
in natura.
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Questo insetto va quindi rispettato, così come tutti gli
altri appartenenti al Regno della Natura.
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Dissenso
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