Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
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sabato 27 agosto 2016

I ROMENI CHE UCCIDONO I NOSTRI FIUMI


Si chiamano Lipoveni i pescatori professionisti che da anni imperversano sul territorio italiano depredando le nostre acque interne.
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Sono romeni di etnia russa, provenienti dalle zone del delta del Danubio (distretto di Tulcea), da cui sono stati scacciati per aver depredato fino all’80 % il patrimonio ittico di quelle zone.
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Organizzati in bande, scendono lungo i fiumi con barconi, reti, le batterie dei loro furgoni, e i veleni.
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Scaricano la corrente in acqua con raffiche così potenti da far saltare in aria gli stessi pesci, sterminando tutto.
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Oppure stendono le loro reti per chilometri, rilasciando poi diserbanti e bisolfito di sodio, oppure il cianuro di potassio o di sodio, così come l’ipoclorito di calcio, o il solfato di rame.
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Da notare che il cianuro di sodio provoca gravi avvelenamenti anche nell’uomo che ingerisce il pesce avvelenato, mentre il pesce ucciso con il cianuro di potassio poiché presenta la caratteristica di emanare un forte odore di mandorla amara, viene lavato abbondantemente con ammoniaca.
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I romeni sono arrivati in Italia grazie a iniziative dell’Unione Europea e ai gemellaggi tra Romania e Italia, come quello di Tulcea con Fratta Polesine, Rovigo, Aprilia, e alle alleanze tra i delta del Po e del Danubio.
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La Romania entrò nella Comunità europea nel 2007 e poiché il “Siluro” è un pesce dalle carni prelibate, autoctono del Danubio, i romeni ricevettero lo status di patrimonio dell’Unesco per il loro fiume, oltre che i fondi europei.
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Da qui la lotta ai predoni storici del loro territorio, i lipoveni, che in massa si sono riversati sui nostri fiumi.
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Inoltre ci fu nel 2012 uno storico patto commerciale tra il mercato ittico di Milano e il consolato romeno, per assicurare un durevole flusso di prodotti ittici d’acqua dolce destinati al mercato romeno.
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La pesca illegale, che viene esercitata soprattutto nelle ore notturne, non viene adeguatamente contrastata dalle autorità italiane, preoccupate evidentemente di stare bene attaccate alle loro poltrone senza scossoni o problemi.
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In Italia infatti, se i predoni dei fiumi vengono arrestati sono subito rilasciati dietro sanzionamento, che spesso non viene però nemmeno incassato poiché i trasgressori risultano nullatenenti.

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I sistemi di pesca illegale dei Lipoveni che stanno facendo scomparire specie come le carpe, i carassi, i siluri, i luccioperca, costituiscono anche un fattore di enorme disturbo per l’avifauna delle aree protette in cui i romeni agiscono indisturbati.
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Tutto ciò altro non è che l’ennesimo effetto collaterale della politica di buonismo delle “sinistre” , le quali oltre che ad averci imposto il parassitismo dei nomadi rom, ora ci regalano i criminali della stessa etnia.
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A noi non rimane altro che pagare la “Licenza di pesca”  stare zitti.
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Questo fino a quando anche l’ultimo stupido che vota PD non avrà capito che forse deve smettere di farlo …
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Dissenso
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Speech by ReadSpeaker