Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

sabato 18 dicembre 2021

GLI UTILI IDIOTI DELLA POLITICA ITALIANA

Come si sa, l’espressione “utili idioti” appartiene al gergo politico ed è usata per stigmatizzare l’atteggiamento di quegli occidentali che, contro il proprio interesse, manovrano in modo da favorire quelli dei Paesi comunisti, riferendosi all’Unione Sovietica per il passato e per la Cina di Xi Jinping per il presente.

Personaggi che sono quindi utili al comunismo, ma allo stesso tempo idioti in quanto manipolati e asserviti all’espansione di ideologie contro le quali dovrebbero invece combattere.

Pare che le sinistre italiane siano completamemte intasate, soprattutto a livello direttivo, da elementi che rientrano a pieno titolo nella categoria di questi utili idioti, come dimostrano le vicende degli ultimi decenni.

Da parecchio tempo la Cina ha intrapreso una politica di espansione commerciale in Occidente, praticando una concorrenza sleale la cui base di partenza è una offerta di prodotti realizzati a costo zero grazie all’uso di veri e propri schiavi che lavorano forzatamente nei cosiddetti e famigerati laogai.

Oramai anche l’Occidente conosce il termine di Laogai, che rappresenta il punto di forza attraverso cui la Cina comunista, nel totale disprezzo dei diritti umani, sfrutta la mano d’opera forzatamente gratuita dei prigionieri dissidenti, dei gruppi etnici invisi al regime e ridotti in catene, e di chiunque si opponga alla dittatura di Xi Jinping, l’erede delle poltiche di Mao Tse Tung.

La tortura, il lavoro forzato, la vendita degli organi espiantati ai detenuti (con o senza il loro permesso), la deportazione di interi gruppi sociali, etnici, religiosi, sono solo la punta di una immensa piramide di orrore con cui la Cina ha sviluppato un sistema produttivo statale che abbraccia tutte le categorie merceologiche, immettendo sui mercati qualunque tipo di manufatto a costo zero e sbaragliando ogni tipo di concorrenza.

Decine di anni fa mi rivolsi alle forze politiche attraverso la diffusione di alcuni miei articoli, con i quali evidenziavo il pericolo che le nostre aziende fossero travolte da questa concorrenza sleale, frutto di un palese mercimonio di vite umane e di un uso reiterato della violenza e della prevaricazione.

Nel Paese cosiddetto del Celeste Impero i diritti umani non esistono, e le popolazioni sono sempre state ostaggio di chi ha esercitato il ricorso alla forza e alla violenza su di loro, a partire dai famigerati Signori della Guerra dei primi decenni del 1900, passando per le atrocità commesse dal “Grande Timoniere” Mao Tse Tung e dalla Banda dei Quattro che fecero arretrare la Cina al Medio Evo, per finire con il totalitarismo attuale interpretato dal dittatore Xi Jinping.

L’ipocrisia della politica occidentale, sempre pronta a rivendicare un ruolo principe nella difesa dei diritti umani e nella difesa delle libertà individuali, e altrettanto pronta a commemorare le lotte antifasciste e le vittime della dittatura, si palesa in maniera evidente attraverso politiche di compiacimento del colosso comunista, nonostante il fatto che questo sia un vero e proprio cancro della Democrazia e che quotidianamente si nutra del sangue delle sue stesse vittime.

La compiacenza e la bonomia con cui i nostri politicanti si rapportano all’orrore cinese, attraverso una panoramica che si avvale della superficialità, della visione asettica e informale di una consapevole miopia, ed escludendo la reale crudezza contestuale all’annichilimento di vite umane, riducono l’intero processo politico comunista ad un semplice elemento che non vale la pena di essere dibattuto, ma che anzi viene ostentatamente ignorato.

L’orrore di Stato, le torture, la cosiddetta “rieducazione attraverso il lavoro” (forzato) nei laogai, la spersonalizzazione dell’individuo, il pensiero unico come riferimento da seguire obbligatoriamente, la deportazione, la pena di morte, sono tutti elementi distintivi di una criminalità esasperata e distruttiva che si identifica a pieno titolo con i paradigmi comunisti.

L’essenza stessa del comunismo si manifesta oggi in Cina in tutta la sua evidenza, forte di un apparato di Partito, di simboli e di un retaggio pseudo culturale da cui attingere a piene mani, estrinsecando non una semplice dittatura come quella di Erdogan o quella di Putin, ma un vero e proprio totalitarismo, nato e cresciuto con gli assiomi tipici del comunismo, ma evolutosi attraverso il coito contro natura con i capitalismi massonici occidentali, attraverso l’incunearsi nelle strutture teconologiche e merceologiche dell’Europa fino a inglobarle totalmente, approfittando della complice sudditanza degli utili idioti e proponendosi grazie a loro come superpotenza leader mondiale in funzione anti occidentale.

L’ex bibitaro del movimento 5 stalle, tale Di Maio, è uno dei più accaniti “utili idioti” italiani, il quale attraverso le sue argomentazioni politiche devastanti ha instaurato un rapporto complice proprio con gli assassini comunisti, attraverso un percorso commerciale denominato “via della seta”, definendo la Cina di Xi Jinping come “partner ineludibile”.


Nel frattempo decine di migliaia di aziende, di commercianti e di artigiani italiani, nel corso di alcuni decenni, hanno chiuso i battenti a causa della concorrenza sleale praticata dai “pupilli” del pentastallato più infame della Storia della Repubblica.

Di Maio non è l’unico escremento della politica che si è prostituito al gigante orientale, poiché molti altri complici del malaffare si sono palesati degni alleati del crimine cinese, come ad esempio Sergio Mattarella, il canuto rappresentante del Colle, oppure come Stefano Bonaccini Presidente della Regione Emilia-Romagna, che ha ricevuto in pompa magna Liu Kan, il Console generale della Repubblica popolare Cinese, così come Maria Elisabetta Alberti Casellati, la Presidente del Senato, oppure come Roberto Fico, Presidente pentastallato della Camera, tutti pronti ad esprimere la loro deferenza e la loro simbiotica ed entusiastica partecipazione.

I politicanti delle sinistre che siedono sugli scranni parlamentari senza essere mai stati votati, grazie alla complicità del già citato Presidente della Repubblica, interpretano un ruolo, avvalendosi del partnerariato cinese, che mira alla destabilizzazione della società, finalizzata alla trasformazione della stessa in un enorme gregge di pecoroni facilmente manipolabile.

A questo proposito ho pubblicato su Amazon un saggio di circa 50 pagine che illustra il percorso crimiinale del PD e delle sinistre intitolato “Il disegno eversivo del PD”.

Ho pubblicato anche un altro saggio di circa 100 pagine intitolato “Gli orrori del comunismo cinese”, in cui metto in evidenza le atrocità commesse dal regime comunista e il disprezzo dei diritti umani manifestato dal gotha totalitarista di Xi Jinping.

Nonostante le deportazioni della popolazione Uiguri, la distruzione della Nazione tibetana, il traffico di organi umani, e tutte le altre nefandezze che fanno sembrare la Cina un luogo degli orrori unico al mondo, ciò non è sufficiente a Di Maio e ai nostri “utili idioti” per prendere le distanze dal nuovo “Male assoluto” dei nostri giorni.

La quotidianità con cui la Cina persegue una feroce lotta alla dissidenza, così come tutti abbiamo potuto constatare in occasione delle repressioni cinesi contro i manifestanti per la libertà di Hong Kong, dovrebbe essere oggetto di discussioni parlamentari sia italiane che europee, ma pare che le strutture politiche legate alle sinistre siano più occupate a procacciarsi dei benefici e dei guadagni piuttosto che a combattere il totalitarismo.

Ambiguamente però, i vari Fico, Speranza, Mattarella, Draghi, Conte, Grillo, si riempono la bocca di roboanti proclami con cui esaltano l’antifascismo, intonando le note di “bella ciao” e citando squallidi personaggi come Palmiro Togliatti a cui fare riferimento.

Il “pensiero unico” descritto da orwell nel libro “1984” è quindi oggi una tragica realtà, mentre l’esercito di “utili idioti” prostituisce la prorpia integrità morale al Dio Denaro, alla poltrona, all’inciucio, svendendo pezzi d’Italia alla Cina, osannando Putin, inneggiando a Lula, e finanziando gruppi terroristici palestinesi.

Non c’è limite al peggio, ma temo che la soglia massima sia già oramai superata, come dimostra il fatto che l’ultimo Governo, quello Draghi, sia sorretto perfino da Salvini e da Berlusconi, le due prostitute più infami della politica italiana.

Entrambi hanno percorso lo stesso diabolico itinerario intrapreso dai 5 stalle di Grillo, iniziato con mille promesse e con un piano politico ben preciso e determinato, poi continuato (e finito) con l’attuazione dell’esatto contrario di quanto offerto in precedenza.

Uno squallore senza fine unisce oggi i rappresentanti dell’intero arco parlamentare, con l’unica eccezione del Partito di Giorgia Meloni installata all’opposizione, almeno sulla carta, visto che è comunque la fedele alleata sia della Lega che di Forza Italia.

La Meloni è alleata con chi ha privato gli Italiani del diritto di lavorare in assenza di green pass, allineandosi così con i dictat della vigente dittatura, palesando una opposizione di facciata che offre quindi una ulteriore stampella al Governo Draghi.

Un altro esempio di “utile idiota” in senso allargato…

Non vedo da parte di Fratelli d’Italia una Guerra all’ultimo sangue per boicottare le prossime Olmpiadi cinesi, così come manca una presenza territoriale quotidiana fatta di banchetti informativi diffusi capillarmente in tutta Italia, per contrastare la “via della seta”, oppure l’aggressione cinese a Taiwan.

Va detto che già da parecchio tempo la destra non si occupa più di anticomunismo, avendo lasciato il suo stesso elettorato nelle condizioni di non approfondire e assorbire alcuna preparazione intellettuale che si basi sull’anticomunismo, attraverso la diffusione di libri e scritti.

Tutti conoscono i luoghi dell’orrore nazista, così come i nomi dei criminali che hanno organizzato e partecipato ai massacri epocali dell’olocausto ebraico, che ha prodotto la strage di milioni di esseri umani, ma pochi conoscono i crimini comunisti, partendo dai gulag siberiani, dalla carestia indotta da Stalin in Ucraina, passando per le atrocità commesse da Ceasusescu, da Enver Hopxa, da Fidel Castro, da Tito, da Pol Pot, da Mao, per finire agli odierni laogai del regime cinese.

Gli utili idioti  hanno manipolato perfino i libri di testo scolastici per presentare una realtà diversa da quella effettiva, omettendo, falsificando e modificando la verità storica, plasmandola a proprio uso e consumo.

Appare chiaro il meccanismo secondo cui chi ha negato le foibe o ha nascosto gli orrendi crimini comunisti contro l’umanità può oggi consacrare con disinvoltura la propria anima alla dittatura cinese, definendola “un partner ineludibile” !

Ricordo a chi legge che tutto ciò è reso possibile dal fatto che non esiste una opposizione ferma e decisa a contrastare il comunismo, ma che anzi sia presente una forma di condiscendenza che nel corso del tempo si è incollata al tessuto sociale e politico come una seconda pelle.

Per questo dobbiamo ringraziare le cosiddette destre, i centristi, la Chiesa di Papa Bergoglio, e tutti quei politicanti a cui interessa solamente una cosa: la poltrona…


Dissenso

 

martedì 31 agosto 2021

CRIPTOCOMUNISMO

 

Democratici o “dem”, progressisti, fautori della cosiddetta inclusione, neo comunisti, filocinesi, negazionisti delle foibe e dei crimini comunisti, sono tutti sinonimi e facce di una stessa medaglia: il comunismo.

Il metamorfismo che li caratterizza, insieme all’odio e al disprezzo per i diritti umani, si esprime attraverso la manipolazione e la falsificazione della realtà, in un susseguirsi di ossimori creati ad arte dall’apparato delinquenziale del gotha comunista.

Con il loro quotidiano martellamento propagandistico i fautori del “pensiero unico” decidono quale debba essere la verità da proporre di volta in volta al Popolo, plasmandola a proprio uso e consumo a fini elettorali.


E’ così che la Storia, quella vera, è stata prima nascosta, poi falsata ed infine proposta al pubblico secondo i dictat imposti da personaggi che nulla hanno a che vedere con la Democrazia e la verità.

Mi riferisco a coloro che giustificano gli eccidi delle foibe nascondendosi dietro uno squallido alibi secondo il quale era giusto ammazzare migliaia di fascisti durante la seconda guerra mondiale.

Peccato però che i solerti “giustizieri” non dicano che molte delle stragi commesse seguendo tale linea di pensiero siano avvenute dopo la guerra, in tempo di pace, oltre al fatto che gli omicidi vennero rivolti indiscriminatamente contro uomini, donne, bambini e anziani.

La Storia ci racconta una verità diversa da quella inoculata come un vaccino dalle sinistre, e ci dice, prove alla mano, che nei territori dell’Italia orientale il Partito Comunista Italiano era complice dei partigiani jugoslavi nelle esecuzioni di massa e nelle carneficine compiute, appunto, a guerra finita.

La menzogna accompagna da sempre le parole dei comunisti, alimentate da un odio insanabile nato dal fatto che le destre e le democrazie si sono sempre opposte alle loro dittature.

I luridi e squallidi personaggi che orbitano nella sfera di influenza dei nostalgici comunisti, oggi metamorfizzati e criptati, celebrano le foibe come un doveroso passaggio verso il paradiso comunista.

Un percorso attraverso cui sono stati trucidati tutti coloro che, inglobati nella società civile di quei tempi, erano diventati parte dell’Amministrazione pubblica, come i maestri di scuola, gli impiegati, i funzionari pubblici, i preti e ogni altra categoria di lavoratori che avesse a che fare il sistema costituito.


L’accanimento contro il Clero e le stragi di preti e suore, anche a guerra finita, sia nei territori slavi che nell’Italia di Togliatti, vero criminale seriale insieme a Longo e al gotha comunista, la dice lunga sulla falsità con cui i progressisti sbandierano oggi la bandiera dell’inclusione…

Una inclusione che non tollera il fatto che ci si possa discostare dall’ortodossia di riferimento, pena la tortura, le sevizie, e la morte.

Il partigianato comunista che tanto piace a Sinistra Italiana, a Fratoianni e all’ANPI, fu una vera spina nel fianco dell’intero movimento partigiano.

Stragi come quella di Porzus, che colpì i partigiani della Brigata Osoppo, rei di non essere comunisti, oppure quella di Malga Bala in cui furono trucidati 12 Carabinieri, la dicono lunga sulla effettiva dimensione criminale degli "eroici" partigiani comunisti.

Per contro il negazionismo espresso oggi dagli squallidi nostalgici della falce e martello ci evidenzia palesemente l’infima caratura morale di questi soggetti, a cui consiglierei di provare un soggiorno nella Corea del Nord, ospiti del paradiso comunista.

Questi veri e propri escrementi sub umanoidi, che nulla hanno a che fare con la democrazia, la civiltà, la libertà, la convivenza civile, l’entropia sociale, sono degli odiatori di professione e auspicano la riduzione in schiavitù delle masse popolari, facendo credere di esserne i paladini.

In realtà è in atto un disegno eversivo atto a creare un gregge di pecoroni facilmente manipolabile, e per il conseguimento di tale obiettivo si ricorre alla distruzione sistematica dei valori che reggono la nostra civiltà, conquistata a duro prezzo dai nostri progenitori.

La spersonalizzazione dell’individuo è il primo passo imposto dalle sinistre per consolidare l’amalgama indifferenziata del materiale umano, senza alcuna distinzione per le prerogative di genere, divenute anzi un orpello da eliminare.

Ciò che conta nell’universo comunista è la massa, e per aumentarne le dimensioni si ricorre alla strategia delinquenziale che prevede una invasione epocale di clandestini africani, nullafacenti e privi di quell’imprinting socile che ci caratterizza.

Il risultato è che la delinquenza soffoca le nostre città, assediate dagli spacciatori nord africani, per i quali Renzi confezionò ad hoc il regalo di “reato lieve”, secondo la cui Legge prevede l’impunità per reati come lo scippo, il furto, il danneggiamento, la truffa, lo spaccio ed altre schifezze similari.


D’altra parte questo popolo di immigrati disadatttati, privi di qualsiasi capacità, compresa quella lavorativa, ma sempre pronti a delinquere e a compiere violenze e stupri, in un vera e propria riproposizione della Corte dei miracoli, costituisce il futuro elettorato delle sinistre, dei dem, dei progressisti, o di qualsiasi altra sigla ideata per confondere le idee.

Nel frattempo il PD stringe alleanze di Governo che vanno dalla simbiosi con uno dei loro nemici giurati, e cioè quei 5 stalle che urlavano a squarciagola slogan come “mai col PD”, alla coesistenza con altri partiti della coalizione guidata da Draghi, come Forza Italia e la Lega di Matteo Salvini.

Un fricandò di compromessi nel quale l’odio è la componente principale, a pari merito con la menzogna e il disprezzo per il Popolo italiano, perennemente ingannato, usato e sodomizzato.

Le cosiddette Ong che fanno la spola nel Mare Mediterraneo fra Tripoli e le nostre coste, dedicandosi al traffico di esseri umani, sono la punta di diamante delle politiche eversive delle sinistre.

Non a caso fra i personaggi di spicco dei garanti di tali Ong spuntano Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, paladino della famigerata nave Sea-Watch, insieme a Erasmo Palazzotto (deputato di Liberi e Uguali) e Nichi Vendola, noto personaggio comunista legato all’Arcigay.


Oppure troviamo il tristemente famoso Luca Casarini noto da decenni alle Forze dell’ordine per i suoi trascorsi da cosidetto “antagonista”, in passato ostile ai “Centri di permanenza temporanea” (trasformati poi in “Centri di accoglienza” attraverso abili raggiri filologici) e oggi attivo nel riempirli e stiparli fino all’eccesso, veicolandovi orde di africani paganti.

Lo scafismo si configura quindi come una delle tante attività criminose che caratterizzano i comunisti polimetamorfizzati, così come il giustificazionismo delle foibe, la corruzione, gli abusi, come quelli di Bibbiano o degli scandali bancari e tutta una serie di nefandezze che fanno parte del “modus operandi” dei “democratici”.

Mai ossimoro fu più evidente…

.

Dissenso

 .

mercoledì 30 giugno 2021

Il PD e l'ennesimo schiaffo alla Democrazia

La sinistra proprio non ce la fa ad abbandonare i vecchi schemi protezionistici verso i criminali comunisti, e cioè quei comportamenti che dimostrano estrema benevolenza nei riguardi di chi ha ucciso spietatamente persone innocenti.

Già nel recente passato (2018) Massimo D’Alema si era riscoperto in afflato tale con la delinquenza comunista da precipitarsi fino in Brasile per omaggiare e coccolare l’ex Presidente di quel Paese, Luiz Inacio da Silva, detto Lula, arrestato per corruzione e condannato a 12 anni di reclusione.


Spesso (quasi sempre) a sinistra si dice bonariamente: “
E’ un ladro, ma è un compagno”!

Così accade che chi compie crimini, anche efferati, come ad esempio Cesare Battisti, rientri nella benevolenza degli squallidi politicanti seguaci di Togliatti.

Battisti, che è un terrorista che apparteneva ai gruppi denominati “Proletari armati per il comunismo”, fu condannato per ben quattro omicidi, ma scappò in Francia dove beneficiò della cosiddetta “dottrina Mitterand”, rimanendo libero come l’aria, alla faccia della Giustizia e dei parenti delle sue vittime, in totale dispregio dei morti che aveva provocato.

Battisti non ha mai espresso una sola parola di scuse, con cui esternare un sentimento di vergogna per ciò che ha commesso, ma anzi, dopo la Francia si rifugiò in Brasile, protetto dal Presidente comunista Lula, lo stesso che fu poi omaggiato di una visita da D’Alema quando anche lui fu arrestato.

Nei giorni scorsi il terrorista, che ora finalmente è in carcere, ha arrogantemente espresso la sua smisurata arroganza chiedendo con risolutezza di essere trasferito dal carcere di Corigliano Rossano (Calabria) a quello di Ferrara (Emilia-Romagna).

Ricordo a chi legge che durante la sua lunghissima latitanza questo escremento umano si faceva fotografare mentre brindava alle vittime della sua ferocia e alle forze dell’ordine che lo ricercavano.

I cosiddetti “progressisti”, autonominatisi depositari di un riformismo comunista, si sono subito attivati per ripristinare quel famigerato “Soccorso rosso” che nel dopoguerra correva in aiuto, legale, finanziario, morale, e quant’altro, di ogni singolo assassino che si dichiarasse comunista.

Dario Fo e Franca Rame erano due dei finanziatori comunisti che alimentavano questo perverso modus operandi, preferendo palesare solidarietà con terroristi di ogni tipo piuttosto che con le vittime innocenti o le loro famiglie.

Anche il PD ora segue questa modalità, e viene anzi da pensare che non l’abbia mai abbandonata, prima come PCI, poi durante le sue metamorfizzazioni camaleontiche, fino a i nostri giorni.

Come a dire : “Il lupo perde il pelo ma non il vizio!”

Uno dei personaggi che è intervenuto in questa vicenda, allo scopo di tutelare le “preferenze” manifestate da Battisti, è la deputata del PD, Enza Bruno Bossio, la quale anziché stare dalla parte delle vittime del terrorismo ha preferito scapicollarsi a sostenere IL BECERO ASSASSINO.

Anche Enrico Letta si è mosso, dall’alto della sua squallida supponenza, caldeggiando il trasferimenro per il suo “pupillo”, che ha il merito di derivare da un retaggio politico rivoluzionario, tanto caro al vecchio PCI, che tentava di imporre la sua politica con l’uso delle armi, dell’odio, e della violenza.


Sopra : Il ladro comunista Lula e il seguace di Togliatti, Massimo D'Alema
Sotto : Il ladro comunista Lula e il seguace di Togliatti Nicola Zingaretti


C’erano altri detenuti che avrebbero dovuto essere trasferiti, per motivi di salute, ma ciò non è stato sufficiente e prioritario di fronte alla spavalderia di Letta, di Enza Bruno Bossio e dell’Avvocato Adriano D’Amico, legale rappresentante del terrorista assassino.

La deputata ha raccontato che durante il suo incontro con Battisti, il terrorista ha inscenato un patetico siparietto in cui ha affermato di essersi commosso fino alle lacrime per aver incorociato gli occhi di un bambino durante uno dei suoi raid negli anni di piombo.

Capite ?

Non si è commosso per aver tolto la vita a delle persone innocenti, ma perché mentre lo faceva un bambino lo stava guardando.

Chissà se dopo questa rivelazione anche la deputata del PD si è commossa a sua volta!

Va anche detto che ciò che Battisti liquida come raid, in effetti erano sanguinosi omicidi perpetrati a sangue freddo, pianificati con l’intento di uccidere, nel totale disprezzo della vita umana.

Ma questo a Letta e al PD interessa poco, perché ciò che veramente conta nel loro perverso e tortuoso itinerario mentale è palesare la propria squallida fede comunista, anziché pensare a risolvere il problema degli imminenti licenziamenti di migliaia di lavoratori.

Ma si sa, Battisti è un compagno...

Lo schiaffo dato alla Democrazia e alla Giustizia da Letta e dalla politicante di turno che non merita nemmeno di essere menzionata oltre, costituisce un modus operandi oramai consolidato, a cui gli elettori dovrebbero prestare molta attenzione.

Tutti possono vedere i comportamenti del PD, che disinvoltamente propone tasse patrimoniali, mente sulla pandemia, in pieno afflato con il comunismo cinese da cui tutto ha avuto origine, dilapida i soldi pubblici aumentando il tetto dei fondi destinati alle coop rosse per la cosiddetta accoglienza dei clandestini, oppure finanziando i gay pride durante i quali le orde frocio lesbiche si producono in continue blasfemie, offendendo la religione e disprezzando chiunque non la pensi come loro.

L’Italia del PD è quella della collusione con i terroristi come Battisti, quella di Bibbiano e dello scandalo della Banca del Monte dei Paschi di Siena.


L’Italia del PD è quella nella quale i deputati delle sinistre si inginocchiano, non in segno di rispetto per le vittime del terrorismo, ma per coloro che avendo la pelle nera sono sono da tutelare anche quando fanno a pezzi il corpo di una ragazzina italiana.

Ricordiamoci che qualche anno fa le sinistre promossero inziative volte ad invitare nell’aula magna dell’università di Bolgona il terrorista Curcio, autore di efferati delitti, come oratore!

A Bologna, feudo del PD (spero ancora per poco) i seguaci di Togliatti sono rimasti sempre muti e silenti di fronte all’occupazione dell’aula C della Facoltà universitaria di Scienze politiche, fagocitata dai gruppi violenti dei cosidetti Centri sociali, per la durata di 26 anni.

Ventisei anni… durante i quali il PD gongolava e palesava arroganza e disprezzo per la Giustizia, sproloquiando di tutela dei più deboli.

Il PD ha ridotto l’Italia ad una pattumiera, specie a Roma, con la collaborazione criminale della penta-stallata Virginia Raggi.

A Bologna il degrado è quotidiano, e i graffiti assediano ogni singolo centimetro quadrato del centro cittadino, nel quale i portici che sono patrimonio Unesco vengono deliberatamente presi d’assalto da stuoli di writer appartenenti ai centri sociali.

Lo spaccio della droga ha raggiunto tali livelli di intensitò che viene da chiedersi se Merola, Bonaccini, e lo stesso Prefetto, non si vergognino…

Nel frattempo, Battisti ringrazia, certo di ambire a qualche carica futura in seno al partito, così come accadeva nel dopoguerra, in cui il fior fiore degli assassini veniva protetto ed i criminali più efferati venivano eletti nelle file del PCI.


Francesco Moranino ne è un esempio palese… nel ruolo di partigiano comunista criminale e assassino ordinò il massacro 7 persone innocenti, che vennero trucidate ferocemente.

Per questo, dopo che il Presidente Saragat gli concesse la grazia,  fu eletto nelle file del PCI, e divenne sottosegretario al Ministero della guerra nel Governo de Gasperi.

Battisti ha quindi delle ottime possibilità di affiancare, in futuro, la sua Musa odierna, la deputata senza vergogna che lo ha coccolato in carcere, palesandogli così il suo tacito e complice consenso unitamente al suo disprezzo per le vittime del terrorista.

Questa è la realtà !

Questo è il PD

.

Dissenso

.

Speech by ReadSpeaker